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Wilhem275

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  1. Se volete vi parlo di come in Olivetti ci sia cresciuto, e pure con grande felicità. La storia della mia famiglia è legata a doppio filo alle sorti di quest'azienda, e alle evoluzioni successive. Non è un caso se io e mia sorella siamo nati a Ivrea, e se oggi i miei lavorano in Vodafone (e l'ho fatto anche io). Dal punto di vista di come siamo stati trattati, posso solo dire cose buone. La storia di Olivetti è un esempio magnifico di cultura del rapporto con il dipendente; in questo senso la gestione originaria fu, in tempi non sospetti, assolutamente geniale.
  2. Eccone due che mi capiscono, conosco questi due pollastri da troppo tempo ormai Io vivo in una condizione simile, con un vincolo simile alla timidezza ma non proprio la stessa cosa. Sono cresciuto con il chiodo fisso della storia romantica, del rapporto serio, della conoscenza approfondita... e non ho intenzione di levarmelo dalla testa. Non ho mai concepito, e anzi a dirla tutta mi ha sempre dato un certo fastidio, questa ricerca affannosa di un posto dove buttarlo dentro, non importa a chi. La cosa non mi ispira per nulla perché al di là del momento, non vedo cosa potrebbe venirmi in più nella mia esistenza. Il giorno che davvero non riuscirò a resistere, andrò a battone, o non so. Ad oggi, in assenza di una ragazza, sono riuscito a risolvere abilmente da solo tutte le mie pulsioni da maschio, senza troppo sacrificio Diciamolo senza imbarazzi, tanto siamo tutti uomini qui Diciamo pure che non sono mai stato né particolarmente bello, né particolarmente interessante-a-partire-dal-minuto-zero, nel senso che ho bisogno di un po' di introduzione e di un po' di tempo per far capire cosa ho di buono da offrire. Ergo sono proprio escluso, volente o nolente, dal quel concetto di one-night-stand fatto di uscire per cercare qualcuno, rimorchiare, portare a casa. Non nascondo di provare, ogni tanto, una sorta di invidia per chi riesce a giostrarsi in questo modo. Sempre detto tra uomini, non è che mi dispiaccia scopare, eh. Non è che se mi capitasse l'occasione mi taglierei le balle per rifiuto Ma poi mi immagino in questo contesto di "conquistadores"... e proprio non mi ci vedo, a fare il palmares delle conquiste, con le teste delle prede appese sopra il caminetto Però la mia ricerca è sempre stata impostata su persone con cui si potesse condividere qualche passione, e si potesse portare avanti qualcosa di duraturo e costruttivo. Le ragazze di cui mi sono innamorato negli anni sono state tutte persone dotate, prima di tutto, di tanta intelligenza. Il che portà con sé una buona cultura, il fatto di non essere delle fighette tirate (cosa quantomai odiosa), e di sicuro quella famosa crescita personale di cui parlavo. Tutto questo peraltro non esclude il fatto che fossero molto belle*. La cosa strana è che, se è vero che da adolescente ero sì estremamente timido e insicuro, crescendo questa cosa l'ho persa in modo radicale. Non sono uno spaccone, ma non ho più alcuna paura nell'attaccare bottone con chiunque per qualsiasi motivo. Nel peggiore dei casi ci si prende un "non mi interessa" (o una denuncia per stalking ) e si torna a casa uguali a prima, senza chissà che svilimento personale. Globalmente, questa facilità nell'aprir bocca mi ha portato i momenti più belli nella mia esistenza (in generale, non solo con le ragazze). Se volete posso tenere qualche corso di supporto Quindi il mio problema non è -più- nell'approccio iniziale. Ma per complicazione mia e sfiga generale, trovo le persone giuste e inizio queste protostorie sempre a distanza, mai con un contatto quotidiano. Quindi parlando, parlando, parlando per stringere il rapporto. E all'inizio funziona tutto molto bene. Di fatto, non solo non è vero che l'approccio virtuale non è nobile, ma trovo che neppure il portare avanti un primo pezzo di relazione "distaccata" sia qualcosa di sbagliato. Ormai si da per scontato che una storia debba, se non consumarsi in fretta, almeno cominciare rapidamente. Io non mi trovo d'accordo. Se una storia richiede un corteggiamento di anni, così sia, non sta a me sfottere o trovare sfigata la cosa. Il mio problema sta nel fatto che quando si è prossimi al vedersi, succede sempre qualche cazzata che manda tutto a monte. O sbaglio io, perdo la freddezza necessaria e faccio stufare le persone, oppure succede qualcosa di esterno, comunque la storia è sempre la stessa... Ormai sono anni che vado avanti così: grandi innamoramenti, tante energie impegnate, grandi premesse, risposte favorevoli, poi svanisce tutto e io rimango al palo (distrutto, generalmente). Se mi legge nucarote mi insulta, perché già anni fa mi lamentavo con lui di questo andazzo, e non è cambiato quasi niente Però, di fatto, è l'unica condizione che io conosca. Non saprei come "puntarmi" a qualcosa di diverso, e non sono affatto sicuro di volerlo. Anzi, resto convinto che la direzione sia quella giusta (per me, per quello che voglio io), e che prima o poi un risultato arriverà, e sarà molto ma molto buono. Io ormai mi conosco, tutti gli aspetti della mia esistenza vedono curve di sviluppo lunghissime... curve di apprendimento, curve di miglioramento, curve di realizzazione personale... un'infinità di tempo di start up, e poi un botto finale di proporzioni immani. Tutta questa pappardella per dire che, secondo me, c'è ancora un valore positivo nelle storie "tradizionali". Provo un grande fastidio nel sentire vantare le conquiste, e davvero non è un problema di invidia, ma di mancanza di rispetto di fondo. Il modo spaccone da maschio, quello che discute con gli amici di quanti culi romperebbe, quello che ce l'ha più duro di tutti e finché non l'ha dimostrato non è contento, è roba che non mi appartiene. Eppure sono maschio anche io Mi ricorda troppo le discussioni che fa la gente sulla massima velocità raggiunta in autostrada. Se provi a dire che tu non hai intenzione di partecipare alla gara, ti perculano dicendo che hai una macchina che non ce la fa. La macchina che mi arriva oggi potrà fare, mi dicono, i 270. Io mi glorierò di non superarne la metà e di non farmi le pippe su quel numerino. E comunque, dopo la volta che per 30 km ho guidato una macchina da 4730 CV, 4 motori e un valore commerciale di quasi 2,3 milioni di €, lo metto facilmente nel culo a tutti *Nota a margine: per me esiste una sonorissima differenza tra ragazze "belle" e ragazze "fighe". Anche in questo non sono mai riuscito a fasarmi con gli altri ragazzi. Per quanto una ragazza figa faccia tirar... ehm, girare la testa a tutti, a me non hanno mai detto niente certi manichini tirati a festa. E vi assicuro che vivo in una realtà, quella del Veneto centrale, in cui buona parte dell'universo femminile ha un aspetto di presentazione standard. Da 15 a 65 anni sono tutte identiche, tutte ricoperte di plastica alla stessa maniera. Tutte strafighe e tutte egualmente poco interessanti, per me. Mi danno la stessa carica erotica di un manichino della Standa. In mezzo a questa esagerazione dello stereotipo della figa, mi va di culo che le ragazze naturalmente belle passano quasi inosservate. Forse perché non si truccano (o magari lo fanno ma non come delle puttane da casino). Un tempo magari si valutavano positivamente una ragazza bella e una meno bella ma tirata. Oggi si considera automaticamente che la "bontà del prodotto" si riconosca unicamente e univocamente dalla presenza del... prosciutto e intendo quello trasmesso agli occhi di chi guarda. Discorso non dissimile da come si valuta la bontà delle automobili, oggi. "L'hanno disegnata con proporzioni perfette, è progettata e assemblata da Dio in persona, ma non ha i LED e i cerchi da 26", quindi è barbona" La cosa positiva è che questo lascia scoperte delle pregiate fette di mercato per gli intenditori che non si fanno abbacinare dal prosciutto
  3. Net ma dove cazzo hai trovato l'ultima foto? E' uno dei letamai peggiori di tutta Padova
  4. Siccome devo parlare di una zingarata, lo scrivo qui, che ci sta a puntino oggi ho avuto un'illuminazione, in una visione mistica, che riguarda l'argomento del topic... Ho portato il frullino a rifare la testa, e mi hanno dato un ferro sostitutivo. Quando l'ho vista mi sono messo a ridere e non ho più smesso non avrei mai detto che ne esistessero ancora in giro, guidate da cittadini comunitari La mia prima auto (camper escluso) con contachilometri analogico, resettabile con un pulsante a molla come il timer della piastra cassette Mi hanno dato un'auto che più zingaro non si può: Bravo ELX 1.6 16v rosso pastello Fiat, scrostata, devastata nell'animo... interni grigio topo con inserti in fu-rosso e fu-verdognolo, sedili anteriori con pagliette verdine finto-campagna, bracciolo cubico in pelle grigia devastata dagli anni, cerchi aftermarket BBS con coprimozzi mancanti, tappetini in gommaccia da furgone edile... Più anni '90 di così, sarei finito negli '80 Quando l'ho vista nel piazzale del meccanico ho avuto un flash: mi è apparso il Net, in piedi sopra un Doblò passo lungo, sceso sulla terra per percularmi gridando "Cadavere! Cadavere!" :lol: Andando in giro la gente mi guarda male, zingaro 100% doc dovrò procurarmi un coltello Cristo, non fosse che li conosco, gliela riconsegnerei con gli adesivi Scuderia Ferrari sotto gli specchietti :D Secondo me mia mamma prende ferie finché non le ridanno la sua macchina L'ho battezzata con l'onesto nome di TAMARROSAURO
  5. No, andrà peggio. Difficile che ti lasci a piedi. Sono comunque carri affidabili, i problemi stanno altrove. Per il guidatore medio che è al telefono per il 430% del tempo, usa il gas senza sapere che esistono posizioni intermedie e litiga con le vecchiette a piedi perché non gli danno strada, una grossa Audi è un apparecchio eccezionale. Tira senza doversi preoccupare di cose per smanettoni come la marcia inserita o le curve del motore, ha le plastiche più fighe dell'universo, e ha più LED dell'intero Giappone messo insieme. Difficilmente si scassa. Però tu, appassionato di automobilismo e di tecnica "del funzionamento delle cose", ti farai un fegato marcio ogni volta che dovrai settare il cruise, mantenere una marcia, trovare un'impostazione per lo scurimento dello specchietto, decidere autonomamente che erogazione vuoi. Dedicano un'attenzione spasmodica alla cura delle plastiche e degli assemblaggi, ma il livello di raffinatezza delle soluzioni tecniche è definibile a livello "muzzo". Il guidator medio certe cose non solo non le nota, ma nemmeno sa che esistano. Audi risponde perfettamente a queste non-richieste. Tu che un po' di testa vuoi ostinarti a mettercela anche solo per eseguire gesti quotidiani ti scontri con tutte le volte che potevano progettarlo bene, ma ci hanno girato alla larga Quando dico che rimpiangerai Mercedes (e credo ancor più Lexus), non è uno scherzo. Nel confronto tra la C e l'A6, io continuo a preferire la prima, perché chi la progettò dimostrò maggiore attenzione ai particolari rispetto al suo collega. Il tipo di particolari che il 99% delle persone ti dirà "sono seghe", ma che sono ciò che fa la differenza per chiunque sia un appassionato d'automobilismo oltre il livello "sgaso al semaforo per far sentire i cavalli". Ma siamo OT. Riprendiamo il discorso quando avrò voglia di aprire un topic in Audi, dove fargli pelo e contropelo.
  6. Credo non esista un'ibrida con cambio manuale... e non tutti gli automatici hanno un comando meccanico diretto. La leva del tiptronic, per esempio, spinge meccanicamente in folle (e infatti il cruise si sgancia in quel caso), ma per tutte le auto con automatico a comando esclusivamente elettrico? Se la logica non vuole, non vuole. Anche se mi chiedo chi sia il pazzo che non inserisca una prevalenza del comando di folle sul comando di accelerazione nella logica di controllo. Nell'ingegneria ferroviaria una gerarchia fail-safe del genere è la regola imprescindibile. Non penso che nell'automotive ci siano dei progettisti kamikaze... AD: hai descritto con precisione ciò che penso di TUTTO il software di quel veicolo... benvenuti in Audi!
  7. Fai dare un'occhiata al bulbo di temperatura, già che guardano in zona. Comunque il livello di bevuta aveva raggiunto proporzioni inquietanti. Ieri sera ho ricaricato a freddo, da 0 alla tacca Max e anche qualcosa di più. Nei venti minuti che è stato acceso per prova (quando ho filmato) se l'è ciucciata tutta Stamattina sono partito con tre bottiglie piene dietro al sedile mi ero fatto il programma per fare casa -> meccanico per le vie più libere possibili... mia mamma s'è fatta accompagnare dal parrucchiere infilandomi in un posto mediamente incasinato Sono arrivato col riscaldamento acceso a manetta, stavo crepando In compenso mi hanno dato una sostitutiva, che al solo pensiero mi fa sghignazzare. Pensò che aprirò un topic apposta
  8. Niente bufala, solo articolo non letto Comunque perché si parla solo di Toyota? Anche la mia Audi accelera a casaccio in modo incontrollato. Se ho il cruise impostato a 51, al limite per far entrare la quinta col sequenziale, e incontro una salitina improvvisa (un ponticello, un passaggio al livello, cose del genere), si verifica la seguente sequenza: - il motore va sottocoppia - il cambio scala subito in quarta - il raffinato regolatore del cruise control richiede una scarica di coppia da 10 megatoni per recuperare i 3 km/h persi - il motore inizia a pestare quando ormai la salita è finita e si sta viaggiando in discesa... ==> Un'auto impostata per viaggiare a 51 orari, in area urbana, schizza senza intervento esterno a 65 km/ora. Così, per gradire. Metterò su un caso di stampa internazionale
  9. Ciao cara, ti ho voluto bene... avrei voluto tenerti un po' più a lungo Magari potevi suicidarti un po' più distante dalla carriolata di riparazioni fatte ultimamente, giusto per far diminuire il tasso di imprecazioni per unità di tempo di mio padre Cribbio, voglio sperare che si tratti di quel tipico giro di boa a quasi 100k km... quel momento in cui rifai tutto ma proprio tutto e poi ti tieni un'auto quasi nuova. Forse.
  10. Luca, non è che semplicemente hai cambiato il livello? Variazioni del livello, anche minime, fanno cambiare parecchio il comportamento dei sensori. Io ho visto un'innalzamento delle medie quando ho cominciato a caricare un po' di più il circuito, senza problemi accessori. Comunque direi che non ti sta succedendo niente di preoccupante, finché la temperatura risulta attorno ai valori giusti e la ventola funziona e non ci sono altri sintomi. Il V6 dell'A6 vive con la ventola FISSA! Un tempo lessi da queste parti che i sensori termostatici per i radiatori hanno due livelli di impostazione... Livello 2 è quello "Coda in avanzamento 3 metri alla volta a Ferragosto con 90°C di temperatura esterna, e la macchina nera e senz'acqua, e la roulotte dietro" Ho dato un'occhiata migliore a motore freddo, e in realtà tutti i sintomi confusi che ho elencato sono la somma di due fattori. 1) Il motore sta mangiando abbondanti quantità d'acqua 2) L'acqua era completamente finita... Quindi, finiamo al problema più tipico dei Fire: guarnizione da rifare... domani faccio il pieno d'acqua e vedo di portarla da uno bravo. Ho aperto il tappo della vaschetta, ed era più vuota dello spazio cosmico... ricaricata un mese fa. Ho aggiunto un litrazzo d'acqua normale (filtrata) e improvvisamente è tornato tutto alla normalità, per quanto riguarda rilevazioni, ventole e quant'altro. A questo punto mi rispondo da solo a molte delle domande. Cosa succede a far svaporare il circuito di raffreddamento a caldo? Succede che lo scarico di pressione fa condensare al volo quel poco che c'è, e la pressione del vapore lo spinge nella vaschetta: ecco perché pareva che la vaschetta fosse piena... era tutta lì! Sintomi riveduti e corretti: - non parte la ventola, temperatura eccessiva, raffreddato solo ad aria, non scalda i radiatori ==> niente acqua nel circuito - è sempre a secco d'acqua ==> se la sta bevendo tutta... - forse ultimamente sfumacchiava un po' troppo ==> sfumacchia decisamente troppo! Si allega video delle fumigazioni... ecco perché in zona ultimamente c'era parecchia nebbia Qui avevo già ricaricato, ed è andato in temperatura in tempi normali, restando poi con la lancetta fissa un po' più alta del normale, anche se questo può essere dovuto al nuovo termostato. Infatti la ventola parte se si supera il "nuovo valore standard" In confronto a questo tamarro produco molto più vapore, ma anche molta meno cafonaggine
  11. EDIT: ho individuato meglio il problema, se siete di fretta saltate il papiro e leggete dal post di luc@ in poi... La Y ultimamente sta dando una marea di problemi Questa sera mia mamma è venuta a recuperarmi in città, e dopo essersi fatta chilometri di traffico in coda, mi ha consegnato la macchina con la temperatura dell'acqua alle stelle. Mai vista prima la spia rossa accesa. Non mi ha dato l'impressione di produrre particolari quantità di fumo, oltre alla normale condensa per l'umidità che abbiamo. Ho accostato e spento tutto tranne la ventola interna per l'aria calda... che usciva fredda. Notare che la ventola del radiatore è sempre rimasta ferma, e non è bloccata. A cofano aperto niente di particolare, nessun gocciolamento, trafilamenti d'olio nella norma, radiatore e manicotti a temperature non esagerate (del tipo che si possono toccare al volo senza ustionarsi). Prima questione: cosa succede, in condizioni normali di motore caldo e spento, al serbatoio dell'acqua? Io l'ho trovato, ma non mi è sembrata una novità, praticamente vuoto, nel senso che per la pressione interna il liquido era tutto nel circuito. E' normale? Con estrema cautela ho svitato di pochissimo il tappo, ha sgasato un pochino (senza vapore o pressioni elevate), e dopo poco mia mamma mi ha avvertito che l'indicatore di temperatura era crollato all'istante da >130 a circa 100. Sono tornato a vedere il livello e risultava pieno a filo del livello MAX, col liquido del colore giusto. Ergo, di liquido ce n'è. Ho serrato il tappo, riacceso il motore per far circolare l'acqua, ma all'interno solo aria fredda (= zero acqua calda nello scambiatore). Dopodiché ho deciso di tornare a casa, ma facendo solo strade libere e veloci. Dopo il primo paio di semafori la temperatura è salita al volo, poi in tangenziale a 80 fissi ha cominciato a scendere. Variando vistosamente in presenza di salite o discese. A fine tangenziale eravamo a circa 90-100 °C, e per il tratto successivo a 50 fissi è aumentata lievemente. Ultimo semaforo, schizzata su, e tempo 60 secondi di manovra in giardino e 30 secondi al minimo subito la spia rossa s'è accesa. Spento, aperto il cofano, e controllato a manina le temperature. La ventola del radiatore continua a tacere. Il manicotto superiore tra motore e radiatore aveva temperatura elevata. Quello inferiore potevo tranquillamente stringerlo in mano. Il radiatore stesso aveva una temperatura non ustionante. ma essendo un dissipatore è capace che si sia raffreddato superficialmente anche solo nel primo minuto... Lievi suoni di ebollizione all'interno del serbatoio. Di nuovo, al minimo produce una quantità di condensa che ritengo nella norma per la stagione, anche se negli ultimi mesi mi sono fatto più di una fisima su questo aspetto. C'è foschia-quasi nebbia a quest'ora. Interventi subiti di recente: - sostituzione scambiatore del riscaldamento (rotto) - sostituzione sensore di temperatura (o del quadro? non lo so) - rabboccata acqua, che era sparita tutta Comportamento "storico" dell'indicatore di temperatura: - in inverno, faticosamente supera i 70 °C in esercizio - viaggiando lo si vede anche scendere - in coda, al massimo pochi secondi di ventola e via - in estate, arriva velocemente ai suoi 90 e lì rimane, con interventi normali della ventola. Solo una volta scattata la ventola al livello 2. Comportamento recente (solo inverno): - rapidamente in temperatura (90) - viaggiando scende di pochissimo - in coda aumenta, con interventi "estivi" della ventola Infatti ultimamente mi aveva dato da pensare per questi innalzamenti di media. Però mi sono risposto che, probabilmente, erano dovuti all'esercizio con livello Max di acqua, cosa prima assente, e quindi con un sensore più "stimolato". Notare che comunque la ventola è sempre partita regolarmente e alla temperatura giusta. Situazione attuale a motore freddo: (ora vado giù e controllo, poi edito...) Ipotesi: 1) non è alimentata la ventola? 2) il sensore non sta comandando la ventola? 2bis) il sensore che comanda la ventola non è lo stesso che comunica col quadro? 3) il sensore che comanda il quadro è sballato e dice vaccate? 4) non sta girando la pompa? Dov'è la pompa dell'acqua nel Fire? Io ho due cinghie per i servizi: una va all'alternatore e una ad una pompa, montata anteriormente, che suppongo essere del servosterzo. E tutte girano bene. E l'acqua dove sta? Ho segnali contradditori sul suo funzionamento. Se fosse completamente disattiva, il radiatore sarebbe gelido. E forse non avrei fatto 20 km con il solo raffreddamento ad aria... Oppure il calore dello scarico (che è li attaccato) basta a scaldare un radiatore con tutta l'aria che gli arriva addosso? Ma se è attiva, perché il riscaldamento non eroga il minimo calore? E il/i sensori, dove sono posizionati? Aiut
  12. Però sono anni che sento contendersi il primato dei portici tra Bologna e Padova, ma non sono mai riuscito a trovare dei dati sicuri...
  13. Ridefinito il concetto di sportività... al ribasso Perché nella foto non sta scollinando anche l'A1?
  14. Va' che roba! Sapete che a me il genere fa girare dall'altra parte, ma 'sto coso è un pupazzone! Sì, finalmente qualcosa di diverso dalla solita pappa...
  15. :lol: :lol: sto crepando!! :clap Cosimo, hai fatto la raccolta definitiva delle peggiori sfighe prodotte dall'uomo Altro che "Architetto d'interni", devi fare l'Architetto per tamarri
  16. Comunque mi sono reso conto che i camionisti "diurni" non sono affatto male, e la gente li odia perché la gente non sa guidare e loro sì. E' da quando sono nato che sento gente che si lamenta perché "quelli mettono la freccia ed escono"... 1) Intanto "quelli" si fanno notare perché mettono la freccia, e questa è già un'azione che sconvolge il pirla medio, il quale basa la propria esistenza sul "mi muovo a caso e la freccia serve solo per segnalare che prendo strada a forza" 2) "Quelli" mettono la freccia con buon anticipo e solitamente calcolando cosa c'è dietro nelle altre due corsie. Per cui, a meno di guidare come dei ritardati (troppo veloci o timorosi di muoversi di corsia*), si riesce a trovare un buon buco per il sorpasso senza limitare il camion e senza esserne limitati. 3) Forse la gente dovrebbe rendersi conto che riprendere anche solo 5 km/h con quei cosi richiede spazio e tempo, non è che uno abbia tanta scelta su quando sorpassare... Oltretutto, tra i due, è sensato che sia io a rallentare un poco: per riprendere 10 km/h ci metto mezzo secondo e una quantità di carburante infima rispetto a quella del camion... 4) Se si impara ad usare gli abbaglianti in modo serio, si parla con i camionisti meglio che col CB. Un colpetto di fari per dire "vieni pure fuori" quando si da spazio oppure "rientra" quando si viene sorpassati, e siamo tutti più felici. E di nuovo, usare bene le proprie frecce, anche se si è a distanza di km, rende tutto più facile: per guidare il camion serve molto più orizzonte di "visione temporale" che per l'auto, e comunicare agli altri che non si è dei dementi che si sa cosa si sta facendo, è già un bel passo avanti. 5) "I camion devono viaggiare per ferrovia": verissimo. E le persone pure. Così cominciamo a levare un po' di belinoni dalla strada. Giuro che preferisco usare l'A4 il lunedì mattina che la domenica pomeriggio... lo stress è infinitamente inferiore. * seriamente, in giro c'è gente talmente inchiodata alla corsia, che è più facile vedere un treno passare da un binario all'altro. E il treno può farlo solo ogni 20 km, di solito... Cascasse il mondo, da lì non se ne andranno. Ad un certo punto, diventa costituzionalmente corretto sorpassare queste persone anche sopra la testa. E ricordo, ancora una volta, che per quanto mi riguarda si parla esclusivamente di V <= 130 con sole e <= 110 con pioggia, quindi niente spari da esaltato o affermazione del proprio piccolissimo ucc... ehm, ego con necessità di compensazione
  17. Mica l'ho scelto io quel totem viaggiante
  18. sarge: LOL Net che si è fatto fottere: straLOL
  19. Un plauso a MB per la citazione storica, che nessuno ha colto Hanno ripreso ogni virgola della livrea dell'originale! Die Rote Sau, la Scrofa Rossa. Il grande tentativo (riuscito!) di AMG di prendere un berlinozzo pesante come un'incudine, già dotato di un motorazzo ma per fini diversi, e trasformarla in una bestia da corsa in grado di vedersela con il meglio del motorismo mondiale. Secondo posto assoluto alla 24H di Le Mans del '71, record di velocità di 285 km/h. Il tutto partendo da un'auto, la 300SEL, dotata di un 6.3 molto potente, ma tenuto volutamente sottotono. Erano anni in cui l'alta società tedesca voleva sì il lusso, ma che non fosse appariscente. Perciò si vedevano paciose ed insospettabili berline per ricchi signori, ingarellate con le Porsche sulle Autobahnen... I pazzi pretesero di tirarne fuori un'auto davvero da competizione, e ci riuscirono. Il risultato estetico fu talmente sgraziato da meritare il nome storico di "Scrofa Rossa", che ci sta a pennello Perciò, vista la derivazione storica, S63 non è affatto un nome campato per aria; per quanto ancora più preciso sarebbe stato S68, visto che la AMG aveva il motore rialesato a 6,8 litri. Perciò :clap anche solo per la citazione. Per capire la follia di questo progetto, leggete bene la parte che ho evidenziato :D Da Il debutto vincente della 300SEL 6.8 AMG
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