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Wilhem275

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  1. Dai cribbio, non ricominciamo il loop. L'argomento è un altro. Non mischiare gli argomenti. Nessuno si è messo a questionare sull'utilità basandosi sull'incidente, sono cose separate. Rifletti sul fatto che la più grossa opposizione a questa tecnologia la state creando proprio voi con questo atteggiamento di minimizzazione e generiche accuse di luddismo in risposta ad obiezioni tecniche, e questo include tutta la allegra banda della Silicon Valley che sta marciando a tappe forzate su questa roba. Una preoccupazione di base di fronte ad un'automazione innovativa è GIUSTA nell'ambito progettuale, è l'istinto di conservazione che fa venire i dubbi e porta a prevenire certe cappelle. Se poi di fronte a fallimenti oggettivi si comincia a girarci intorno, rispondere "Eh ma maturerà" o "Ma l'umano non poteva far meglio" (assolutamente falso), allora il sospetto diventa certezza e la gente si mette ancora di più di traverso. Lo so anche io che maturerà, perdio, ma non voglio pagare io il conto! Il punto non è essere contrari alla guida autonoma, ma essere contrari alla sua sperimentazione sregolata in mezzo al pubblico. In questo incidente la tecnologia ha cannato completamente una situazione che deve essere scontata da affrontare, e va beh, è immatura. Ma tutto questo è avvenuto: 1) su strada aperta 2) senza segnalazione al pubblico 3) con un protocollo di sorveglianza ridicolo 4) senza una ridondanza fail-safe Ma in quale settore tecnico è ammessa una porcheria del genere?
  2. Una considerazione a parte è che probabilmente una grossa fetta di responsabilità ce l'ha il cattivo disegno della strada in questione. La vittima stava traversando lo stradone in un punto in cui sono stati costruiti dei passaggi tra le carreggiate, ma con questo magnifico cartellino "Non traversare qui" L'alternativa fornita è il classico "Vai dall'altra parte del mondo e traversa all'incrocio (enorme)". ps://twitter.com/EricPaulDennis/status/975891554538852352 Tutto questo prescinde da guida autonoma o meno, sono semplicemente luoghi non a misura di umano.
  3. Giusto, e aggiungo: tutti contesti in cui la macchina è enormemente più isolata, rispetto ad un'automobile per strada. n-mila variabili in meno. Eppure ci si è andati con i piedi non di piombo, di iridio... (e, al di fuori del ferroviario, si operava comunque in regime di concorrenza)
  4. Purtroppo temo che non ci siamo ancora. Stanno pompando troppo su questa roba, e a livello mediatico si è alzata talmente tanta polvere che anche un evento infausto come questo passerà come "normali notizie sullo sviluppo". L'unica speranza è che questa storia generi un gran casino giudiziario e politico, e porti a ragionare di più sulle strategie di sviluppo.
  5. Mi chiedo quanta trazione abbia se deve viaggiare da solo Curioso l'impianto freni pneumatico. Ma a quel punto è misto, con la motrice che resta idraulica, o si rende tutto pneumatico? (in effetti ho sempre assunto che nei trattori grossi sia tutto pneumatico, ma magari non è così)
  6. E sia chiaro che la possibilità di appello è stata concessa solo per gli onorabili ed indiscussi meriti di cui si è fregiato l'utente. Altrimenti col fischio
  7. Non è tanto un problema di motore, ma del fatto che nel trascinamento potrebbe finire nello scarico una dose di benzina incombusta, che si accumula nel catalizzatore e viene incendiata successivamente per la temperatura elevata.
  8. Però attenzione, con i benzina l'avviamento a spinta va evitato, si rischiano danni peggiori. Io la spia alternatore accesa al minimo non l'ho mai vista su niente che abbia meno di 40 anni al limite sul Transit di 25 anni fa resta accesa finché i giri non salgono abbastanza da portare su la tensione, ma poi resta spenta quando i giri scendono. Peraltro mi chiedo: ha senso la correlazione giri alti > tanta carica? Visto che l'alternatore è tarato per lavorare per lo più a regimi medio-bassi, suppongo che sia dotato di un limite superiore di tensione e/o corrente oltre un certo regime di rotazione.
  9. Aoh, e finiscila! Peggio di un gatto attaccato ai maroni Molla 'sta tastiera ed esci a farti una vita...
  10. L'unico dato di fatto è che qui non ci piacciono certe sparate nel mucchio.
  11. Nel motorsport si cerca la prestazione assoluta, conta solo andare più veloci, e il cambio manuale è superato in rapidità da altri strumenti. Il piacere di guida del pilota è secondario rispetto all'obiettivo (vincere la gara). Per strada l'obiettivo dovrebbe essere cercare il rapporto con l'auto, la prestazione numerica dovrebbe contare poco o nulla, per cui avere un controllo più diretto sulla meccanica e una comunicazione meno filtrata.
  12. Voglio dare un commento tecnico-scientifico. ...mi avessero fatto un soffocotto sarei stato meno contento!
  13. Oltre a questo, si cita il concetto di libertà di scelta individuale per la propria mobilità. E chi si becca le esternalità delle auto altrui, oltre a non trarre alcun beneficio, è libero di scegliere?
  14. Però, aggiungo, il culo pesante da parte dell'utente c'è tutto. Anche dove l'offerta è oggettivamente buona si sentono valutazioni ipercritiche sul TP, mentre le parti negative del dover usare la macchina vengono minimizzate. Se in un punto si formano code il 95% delle richieste è di aumentare la capacità della strada, non di ridurre il numero di veicoli.
  15. @bik Chiedevi se è un problema di idee o risorse. Le risorse ci sono, le idee ci possono essere (se vengono ascoltate), ma al solito quel che manca è la volontà. Non esiste nessun limite oggettivo per cui in Italia non possiamo avere un TPL di eccellenza tipo Svizzera (e abbiamo dei bei casi anche noi). Al solito, è una questione politica. E' un argomento che non viene affrontato dall'alto né premiato dal basso, come tutti gli argomenti che danno miglioramenti su un lungo periodo e poco o nulla nel breve. Semplicemente la stragrande maggioranza delle persone calcola l'immediato senso di disagio di un cambio di abitudini (a prescindere dal valore oggettivo) ma vede come estremamente remota e futura la possibilità di finire rovinati per malattie respiratorie, incidenti ecc... che invece sono molto più vicini a noi di quanto si percepisca. Siamo circondati di casi più o meno personali, o comunque geograficamente vicini, di vittime della strada, e a me non sembra una cosa normale né accettabile.
  16. Più che altro, fra Treviso e Mestre gira un treno ogni quarto d'ora e ci mette un tempo imbattibile da qualsiasi altro mezzo, perché si sta discutendo di bicicletta su una tratta tra due poli? E' un caso ideale per fare la combo intermodale treno+bici, e fattibile già oggi, non nel 2050.
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