Moderatore MODE ON
Ehi Lucià... sai come si dice, non disturbare il can che dorme, sennò finiamo sempre in paginate di polemiche.
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Prima ho citato il referendum come esempio nemmeno troppo azzeccato. Penso anche io che il referendum sia fallito per motivi che al 97% non hanno a che fare con la Chiesa, Ruini e Ratzinger.
A me sinceramente non piace che la Chiesa metta becco pubblicamente nelle faccende della società, perché quella non è la sua funzione.
Per me è già un controsenso che esistano istituzioni terrene (fatte di uomini) con la pretesa di frapporsi tra l'uomo e il suo credo, che dovrebbe essere il sentimento più personale in assoluto. E per di più, con la pretesa di spiegargli la strada da seguire, per il suo bene.
Ad oggi, la Chiesa dove ha potuto ha sempre fatto quello che conveniva alla propria sopravvivenza, come ogni organismo creato dall'uomo. Comprensibile, ma non si arroghino la pretesa di essere sempre dalla parte della ragione solo perché dietro hanno un ipotetico Dio infallibile.
E se proprio la religione deve insegnare la strada all'uomo, dovrebbe farlo in modo umano. La Chiesa che mi piace è quella dei semplici preti con cui puoi discutere di tutto pur non essendo condizionato dalla loro posizione. Quelli che danno un consiglio, quelli che hanno votato la propria vita al bene del prossimo. Il pastore del paese è Chiesa buona.
Chiesa cattiva è la gerarchia ecclesiastica, primo controsenso dell'uguaglianza che dall'alto vuole predicare cosa è giusto che faccia la gente per guadagnarsi il Paradiso, massimo sfruttamento della più grande speranza che un uomo possa avere: esistere ancora oltre la morte. Ed è una presa in giro bieca, perché sfrutta la nostra massima debolezza. Scherzi da prete, come si usa dire
E ancora: religione buona è quella che ispira nel profondo gli uomini, portandoli a creare, ad esempio, quei meravigliosi scritti a cui ogni tanto Copco si ispira per raccontare la sua terra.
La fede può generare negli uomini delle grandi cose, profonda ispirazione per raggiungere una maggiore completezza interiore, e spendere meglio il tempo che abbiamo a disposizione, magari scambiando la nostra esperienza col prossimo.
Religione cattiva è quella che spreca questo tempo, costringendo l'uomo a limitare se stesso materialmente e spiritualmente, non lo fa giungere a nulla e lo confonde.
Io non apprezzo Chiese e religioni così come le vediamo oggi perché sono solo sfruttamento delle debolezze dell'uomo.
La propria fede l'uomo se la faccia da sé, ne verrà bene a lui e a tutti gli altri.