Sono pienamente d'accordo, e per questo motivo ritengo che la Shoah debba essere ricordata con iniziative pubbliche e ricorrenti come il Giorno della Memoria.
Però devo dare ragione anche a Stefano ed AutoDelta: alla pubblica scuola se ne fregano altamente di allargare la riflessione sull'Olocausto ad altre tragedie simili o di approfondirla collegando quegli eventi con ciò che ci succede sotto il naso oggi, per quanto di minore entità.
Il G.d.M. stesso è impostato pessimamente "dall'alto": un' ottima occasione di riflessione su ciò che è stato e su ciò che si vuole che ci sarà viene regolarmente gettata nel cesso.
Solitamente si lascia campo libero a quei professori che di solito si fingono un po' più acculturati e più "impegnati" della media e che il 99% degli studenti ritiene essere dei cialtroni che parlano per richiamare su di sé l'attenzione. Nella totalità dei casi l'impressione è corretta.
Ora, solitamente questi personaggi, nella cui testa credo che il ricordo della Shoah non abbia mai trovato reale significato, muovono l'intera scuola verso iniziative assurde e a dir poco prive di attrattiva alcuna
Immaginate centinaia di studenti, di cui molti se ne sarebbero volentieri stati a dormire e molti altri ancora non hanno capito di essere al mondo, costretti a passare cinque (5) ore ad ascoltare in un fatiscente teatro di paese uno pseudo-poeta moderneggiante che declama i propri incomprensibili versi, i quali ricordano la Shoah con la stessa efficacia di una sonora pernacchia.
Aggiungo che probabilmente detto poeta è il cuggino, emergente e bisognoso di pubblico, del suddetto professore.
L'alternativa è la proiezione di qualche classicone del cinema sulla Shoah, ovviamente senza alcuna spiegazione o introduzione (se c'è è affidata a qualche rampante rappresentante degli studenti che deve fare colpo sulle ragazzine di prima e seconda).
Dunque, tenendo presente il livello medio di cultura di un 14-19enne (basso, molto più di quel che possiate immaginare), pensate quali profonde riflessioni un pur stupendo Schindler's list possa ispirare. Alla proiezione de Il Pianista ho sentito più bestemmie che parole, anche di critica, rivolte al film.
Iniziative così mal organizzate non soltanto fanno perdere attenzione nei confronti di ciò che si vorrebbe ricordare, ma rendono ostili quasi tutti gli studenti all'intera questione del "ricordo".
Ricordare per imposizione non va più a nessuno, e così facendo si crea solo una forte antipatia nei confronti della commemorazione, e per ingenua associazione, anche verso ciò che si commemora.
Rileggendo, mi accorgo di avere disegnato uno scenario molto pesante, ma ho al massimo enfatizzato la tristissima realtà... il G.d.M. è una gigantesca rottura di coglioni per qualsiasi studente, e -per fortuna, ritengo- qualcuno ancora "riflette" fuori da questi schemi demenziali.
Spero, ma temo non sia molto diverso, che fuori dalla provincia di Venezia la situazione sia un poco più felice. Ditemi voi.
Dico solo una cosa sull'Olocausto: quando ho visitato Mathausen, sono uscito con una fottuta paura addosso.
OT: AutoDelta svuota gli MP!