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Wilhem275

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  1. Però lui parlava di mix di rinnovabili, che di solito non includono il nucleare. Da quel punto di vista facciamo un 46% che non è affatto male tra i paesi con consumi importanti.
  2. Però bisogna fare una distinzione in corrispondenza delle corsie di ingresso. Lì ci può stare che uno se ne stia al centro per favorire l'immissione, anche se questo significa percorrere qualche centinaio di metri con la destra libera. Il problema più grosso della gente che campeggia in corsia centrale è che alcuni vanno davvero troppo piano, diventano un ostacolo per tutti.
  3. Ricordate che sulla forma delle rotonde c'è anche un topic apposito http://www.autopareri.com/forums/topic/62154-rotatorie-ben-fatte-e-mal-fatte Senza andar lontano, in diretta dalla mia scrivania Questo è anche un impianto abbastanza primitivo, a cicli fissi. Adesso si usano gli attuatori che rilevano numero e tipo di veicoli sia in prossimità che in distanza, e fanno proprio una previsione dei flussi anche con autoapprendimento su più giorni Comunque in giro ce ne sono parecchi ormai, tipicamente con le spire a terra per eseguire la chiamata (o i pulsanti pedonali). Non è per forza cattiva progettazione: se in certi orari le strade afferenti sono al limite di capacità, va da sé che la povera rotonda diventa un collo di bottiglia... è inevitabile che la capacità oraria di una rotonda è inferiore a quella di una strada senza interferenze. Fosse anche completamente sgombra, è comunque un rallentamento del flusso rispetto alla strada. Mica vero: se il flusso è prossimo al limite di saturazione (veicoli che scorrono veloci ma a distanza minima) non c'è più nessun buffer e un minimo rallentamento da parte di un veicolo si propaga all'indietro fino all'arresto completo del flusso, senza che ci sia stato alcun disturbo esterno. Ampiamente studiato e dimostrato: Un appunto anche sul quadrifoglio: ha il pregio di essere molto compatto e di richiedere un singolo cavalcavia, ma è tra gli interscambi meno scorrevoli perché obbliga i flussi ad incrociarsi più volte in entrata/uscita, e pone una serie di entrate ed uscite a distanza molto ravvicinata. Va particolarmente in crisi quando ci sono flussi consistenti che passano da una direttrice all'altra. Ci sono molti altri interscambi a livelli sfalsati più efficienti Comunque, anche da me c'è stato un fiorire di rotonde in ogni dove, che spesso hanno migliorato la prestazione rispetto al vecchio semaforo. Però ripeto, erano impianti regolati da Matusalemme. Nei trasporti le buone pratiche dicono di rendere più efficiente quello che si ha, prima di valutare cambiamenti radicali e non reversibili. Soprattutto perchéci ballano uno o due ordini di grandezza di spesa...
  4. E' che in ferrovia il recupero avviene solo in certe condizioni, per cui si segue una filosofia "se mi riesce ok, altrimenti dissipo". Questo perché l'arresto di un treno pesante tramite freno elettrico andrebbe a scaricare in rete un picco di tensione che non è detto che qualcuno possa assorbire. In default la frenatura è mista e alla fine anche con pochi assi motorizzati si ottengono comunque buoni risultati (la macchina si autoregola per mandare in rete quello che si può e al reostato il resto), i freni a pattino o magnetici sono solo supplementi o di emergenza o per evitare l'usura dei freni tradizionali. Quello che è stato stravolto è il modo di condurre il treno in discesa: prima si andava "a dente di sega" con frenate intermittenti per restare sotto al limite, adesso si arrangia la macchina a frenare tramite i motori e si va giù a velocità costante con recupero continuo. Questo sarebbe interessante da trasporre nelle automobili. Discorso diverso per tram e metropolitane: lì si ha una elevata densità di veicoli in rete e continui stop&go, per cui la ricerca del recupero è molto più spinta. I veicoli sono più leggeri e hanno anche molti più assi motorizzati su cui distribuire l'azione frenante. Ma anche qui non c'è un uso dei magneti per recupero, perché ci sono già tanti motori per farlo.
  5. Ho spostato i messaggi sui semafori: http://www.autopareri.com/forums/topic/63539-semafori-vs-rotonde-e-altre-intersezioni Cito qui un passaggio di @Phormula che avanzava: Io anni fa avevo pensato ad un nastro trasportatore È vero. Ma è il solito problema da botte piena e moglie ubriaca, non se ne esce. Che ci vuoi fare? Ci estingueremo per pigrizia.
  6. E allora è un semaforo mal regolato... è come confrontare una Tesla S con una Ford T e dire che è più efficiente C'è una marea di parametri per stabilire lo strumento migliore in una data intersezione, nessuno strumento è intrinsecamente superiore.
  7. Occhio che nei treni la frenata a recupero si fa solo tramite i motori di trazione, e quindi solo sugli assi motorizzati. Gli ultimi modelli sono programmati per gestire in automatico un mix di frenatura pneumatica ed elettrica; la quale poi non è detto che mandi l'energia in rete: se mancano certe condizioni (es. rete con tensione troppo alta) dissipano tramite reostato. I freni elettromagnetici sono di due tipi: pattini che vengono attirati da elettromagneti contro la rotaia, e quindi dissipano energia cinetica tramite attrito (solo in emergenza), oppure freni a correnti parassite che dissipano sotto forma di calore per effetto Joule. In entrambi i casi non c'e recupero, è sempre dispersione di calore. Segnalo anche che alle alte velocità la frenatura pneumatica viene completamente esclusa, anche in emergenza, in quanto l'unico effetto sarebbe di fare un arrosto di pastiglie e dischi in quel caso il lavoro è tutto lasciato alla frenatura elettrica tramite i motori. Nelle vetture ibride/elettriche la situazione è opposta: per i normali rallentamenti il recupero lo si fa tranquillamente tramite un asse solo, mentre per le frenate serie ci sono i freni ad attrito tradizionali.
  8. Risposta tecnico-paracula: se elimino i semafori forse riduco le emissioni, se elimino le macchine le riduco di sicuro e magari a quel punto tolgo comunque il semaforo perché non serve più Risposta tecnica più seria: dipende molto dalla situazione. Qui da me mi stanno facendo una testa tanta col sostituire a prescindere i semafori con rotonde, ma non mi sembra scontato ottenere una riduzione degli inquinanti. Se per esempio ci sono code consistenti perché le strade in certe ore vanno in sovraccarico, mi ritrovo con una colonna di decine di veicoli che col semaforo fanno 2-3 accelerate per avanzare e poi stare fermi al minimo (o direttamente spenti con S&S), mentre con la rotonda sono perennemente in spunto-prima-seconda-fermi-spunto-prima-fermi-spunto-prima avanti così per tre metri alla volta ripetuto per decine di volte, in pratica restando perennemente nella fase di maggiore inefficienza dell'ICE... in quanto ad emissioni non c'è storia. Sostanzialmente il gioco funziona finché i carichi sono molto bassi e togliendo il semaforo si riesce a non far mai fermare del tutto i vari rami, ma non sono situazioni scontate. Rilevo che i conducenti tendono a preferire le rotonde perché col movimento continuo queste offrono l'impressione che il traffico scorra di più rispetto all'immobilità di un semaforo, ma se alla fine la capacità di smaltimento dell'intersezione è paragonabile... meglio stare fermi ed avanzare un blocco alla volta.
  9. Aggiungo. In questi giorni con le strade mezze vuote noto che il mio vetusto aspirato 5 marce consuma il 20% in meno pur a fronte di una velocità media più alta della medesima percentuale (probabilmente il legame non è casuale). Parliamo di strade in cui mediamente non si fanno particolari code, al massimo qualche semaforo non molto carico, e già solo togliere quella manciata di rallentamenti offre un miglioramento tangibile. Ne va che in ambienti davvero trafficati l'effetto è -ovviamente- molto sensibile. Ok che le vetture a trazione elettrica sono più efficienti negli spunti e nel recupero in frenatura, ma alla fine della giornata se il numero di veicoli resta uguale si tratta sempre di muovere 2 tonnellate in stop&go continui... sostanzialmente è come sostituire lo zucchero col dolcificante nel caffé dopo un pranzo a base di lardo: nessuno nega che faccia bene, ma forse la soluzione sta altrove Una provocazione (ma non troppo): con i materiali del pacco batterie di una singola Model S quante bici elettriche ci si attrezzano?
  10. Il punto però è, parlando di aree ad alta urbanizzazione: se spendi soldi per sostituire un veicolo a petrolio con uno elettrico hai risolto le emissioni locali; se spendi soldi per sostuire un veicolo a petrolio con un sistema che permetta di farne a meno in tronco, risolvi comunque le emissioni in toto e in più particolato, rumore, incidenti, spazi rubati e una lista di altri problemi seri. Assumiamo che il discorso "inquinamento locale" abbia per la società un valore X che corrisponde ad una volontà di investimento pubblico per i costi delle auto elettriche di massa. Spendi X e ottieni Y. Il fatto è che dotarsi di sistemi davvero potenti di TP non è che abbia un costo tanto lontano da X. E ottieni Y+W+Z+42+... E la velocità di attuazione non è diversa (delle reti di ricarica stiamo parlando da così tanto che si faceva in tempo a scavare una metropolitana per ogni città). Questa storia dell'auto elettrica come soluzione di tutti i mali sta facendo danni enormi alla causa.
  11. A me piace più il viso che le congas anche perché per me la sodezza è ben più rilevante della dimensione assoluta (e raramente le due cose vanno tanto d'accordo)
  12. E grazie al cavolo, anche se la faccio placcare oro merita di più Dimmi che l'hai modificata tu...
  13. Penso intenda una banale cesoia per potature, per tagliare quella capocchia di plastica
  14. La situazione della rete autostradale è abbastanza orrida: sempre più ponti con problemi gravi, cantieri infiniti ovunque e soprattutto velocità dei progetti molto inferiore alla domanda. Ci si ritrova con cantieri che vanno avanti a spizzichi e bocconi, decenni per allargare un'autostrada, arrivando all'assurdo che quando si finisce l'ultimo pezzo è già ora di rifare il primo. Code fuori controllo a causa dei cantieri, ed incidenti ogni giorno. A fine anno apre l'ultimo pezzo della AV Monaco - Berlino, ma ci si è messo una vita e mezza e di fatto la inaugurano già vecchia, e con un percorso non ottimale a causa di localismi vari. In tutto questo le infrastrutture olandesi vanno avanti a cannone e quindi il "diciassettesimo Land" sfotte tantissimo i cugini Ad onor del vero, a me sembra che il mito della superiorità tedesca esista molto più in Italia che in Germania anzi, mi pare che il villico medio sia piuttosto critico. Un esempio recente: Al di là del ridicolo dell'immagine 4 anni per il raddoppio di 3,4 km di superstrada (con solo un ponte) è roba da fare invidia alla Salerno - Reggio Calabria dei tempi d'oro...
  15. La chiusura dei centri commerciali mi sembra inevitabile, alla lunga. Alla fine sono intermediari con costi di struttura elevati e comunque meno performanti rispetto all'e-commerce. In un mondo abituato a scegliere, il middle man ha poco spazio... E il discorso si può allargare al settore auto: alla fine molti concessionari non danno alcun plusvalore al processo di acquisto di un auto, facciamo di meglio noi gratis sul forum.
  16. Anche perché io mi aspetto che il rumore del motore venga... dal motore, non da un buco dall'altra parte della macchina
  17. Scusate per la temperata di supposta, ma Voltaggio è un piccolo comune dell'Oltregiogo genovese mentre quella misurata in Volt è la tensione
  18. Wilhem275

    "L'oppressione femminile..."

    E' perché sei un buonista.
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