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Puntuale come un orologio rotto
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Bisogna riconoscerle che aveva una frase tagliente per ogni situazione
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Quindi tu ambisci a mandare in giro un'auto per farle fare la spesa, e non ad avere il supermercato che ti faccia la consegna a casa come nei luoghi civili?
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Mi chiedo se qualcuno si aspettasse un effetto diverso. E' come indire un referendum per decidere che il cielo è verde: lo puoi anche vincere, è una decisione con valore democratico, è la vittoria della democrazia... ma il cielo continua a fare come gli pare
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Quale versione di Mary Poppins hai visto tu?
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Questo è l'aspetto che mi fa più ridere: "Vittoria epocale" "La democrazia batte i burocrati" "L'EU è finita" "L'Europa dovrà imparare dalla ribellione del popolo greco"... finito il teatro, non è cambiata una sega
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Mi piace pensare che all'interno sia una preserie. Fuori non è male, il baffo luminoso sembra di troppo ma almeno è integrato meglio di tanti simili altri buttati là...
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Come diceva EC, non è che se la guida è infallibile ci si possa permettere di azzerare le sicurezze passive. La probabilità di incidente in ferrovia è ridicola rispetto alle strade e il controllo è praticamente tutto automatizzato e centralizzato, eppure i requisiti di sicurezza passiva sono molto più stringenti di quando si andava avanti ad occhio nella nebbia... Ma anche ammettendo di segare questo aspetto, quanti chili pensi che cubi la componentistica di sicurezza in un'automobile moderna, rispetto al totale? C'è un mondo di altro materiale che è lì per motivi diversi e a cui nessuno vorrà mai rinunciare a prescindere da chi conduce. Finestrini spessi contro il rumore, materiale fonoassorbente, imbottiture, poltrone comode, impianto audio, decine di chili di cablaggi... motore e serbatoio/batteria devono comunque esserci e da soli fanno quintali anche sulla più leggera delle auto. Il cubetto lì sopra a quanti km/h inizia a tremolare perché non ha le sospensioni, e riesce ad arrivare a normali velocità automobilistiche urbane prima di capovolgersi? Con che livello di rumore? E' un sistema chiuso limitato all'ambiente urbano o mi porta anche fuori a velocità elevate? (il più schifoso degli autobus raggiunge gli 80 km/h in stabilità, quell'uovo ce lo voglio vedere a 50...) Ma questa secondo me non è un'idea scema, solo si tratta di fare il passo completo e non vederla più come una cosa propria o parzialmente propria: si passa direttamente alla scala cittadina come sistema di mobilità pubblica. Tanto già alla dimensione condominiale la personalizzazione è persa, per cui tanto vale concentrarsi sulle economie di scala Alla fine io il veicolo autonomo lo vedo molto bene come integrazione del TPL di massa, on demand e al di fuori delle linee di forza, vale a dire in tutti quei contesti di suburbia in cui si è sotto al livello di efficienza del singolo autobus. Di fatto il servizio taxi ripulito dai costi del personale di condotta e reso più accessibile. E se iniziassimo a considerare i costi, in mezzo a questi scenari ipotetici? Perché possiamo eliminare l'autista, ma non il veicolo, la sua manutenzione, il suo consumo, la sua occupazione di suolo, il suo personale di emergenza, la sala operativa, la manutenzione dell'infrastruttura... vedi un po' se in un ambiente urbano denso conviene davvero farsi prendere dall'ovetto sotto casa o se conviene fare qualche passo fino alla prima fermata lungo una linea di forza. Oppure quanto costa estendere la rete di controllo all'aperta campagna, per evitare a tre persone/km^2 di condurre personalmente l'automobile. Il problema è che non paga ancora abbastanza. Nonostante la già elevata quantità di soldi richiesta, siamo ancora lontani dal rimborso completo che un utente di automobile deve a chi sta danneggiando intorno a lui. Per motivi culturali storici siamo stati a lungo disposti a chiudere un occhio su certi svantaggi a favore di certi benefici. Oggi il traffico è aumentato, proprio perché i costi di accesso al trasporto privato sono calmierati per renderli affrontabili a quasi tutti, e gli effetti negativi sono diventati evidentissimi mentre quelli positivi si sono in parte vanificati (la libertà e indipendenza della mia vettura vanno un po' a farsi benedire quando sono fermo in coda assieme ad altre centinaia di "indipendenti"...). Se ogni automobilista pagasse a km tutti gli effetti del proprio passaggio, l'automobile avrebbe decisamente meno successo... perfino se anche nel TPL si pagasse il biglietto pieno senza sovvenzioni pubbliche. Rischi effettivi per l'incolumità, inquinamento atmosferico ed acustico, spazio riservato (TANTO)... sono tutte componenti su cui si chiude un occhio, oltre alla marea di infrazioni al CdS e incidenti mancati che non vengono perseguiti. Almeno l'80% dello spazio pubblico urbano è inutilizzabile perché garantito a priori alla circolazione veicolare. Tutta roba che l'auto autonoma risolve poco o niente, introducendo però un immediato aumento della domanda. Verissimo. Risultato: Padova è la città più inquinata d'Europa | Meteo Reportage | Ambiente | Immagini dal cielo Magari per voi è un compromesso che piace così, a me no... e soprattutto non mi va giù che si assuma tutto questo come irremovibile nel tempo partendo dall'assunto che non si può migliorare manco la gestione dell'esistente (che per inciso è al minimo possibile). 500.000 persone, la città più popolata e densa della regione, un TPL che nell'800 era più sviluppato, FORSE c'è un qualche margine di intervento? E veniamo alla domanda delle domande: 1) Si inizia a studiare come regolamentarla adesso, e non a frittata fatta (vedi Uber-panico) 2) Si studiano gli effetti negativi che potrebbe avere e si preventivano dei limiti che mantengano almeno l'equilibrio (per evitare che la gente inizi a comprarla e poi si lamenti perché compaiono le limitazioni) 3) Si introduce un progressivo sistema di rimborsi alla collettività da parte degli utenti delle automobili (leggi: tasse basate su spazi e percorrenze), a prescindere dal tipo di guida.
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Va beh, se vogliamo ragionare un tocchetto alla volta allora sì, tolto tutto ciò che gli sta intorno l'auto autonoma in sé è una gran figata. Ora, volendo infilarsi anche in quell'altro paio di maniche, mi spieghi come si fa a ridurre il trasporto privato introducendo una tecnologia che lo rende più appetibile? E' una questione estremamente pratica, lontana da qualunque ideologia. Oggi esiste un numero X di persone che non vogliono/possono guidare e si rivolgono al TPL. Queste persone esercitano pressione politica per lo sviluppo del TPL. Domani a quelle persone togli il fastidio di dover guidare, e al TPL non si rivolgono più. Secondo te eserciteranno comunque la stessa pressione politica? NB: tutto questo retto sul fatto che l'utente (non il guidatore: l'utente) dell'automobile non paga per le proprie esternalità, perché gli è consentito fregarsene. Dimostrazione: Però l'ansia non ti viene sapendo che usa un'automobile non condotta da lui... perché non è un tuo problema. A me l'ansia viene al pensiero di uno che per qualsiasi sua esigenza debba mettere in movimento una tonnellata di ferramenta, e me ne viene ancora di più all'idea che domani sarà invogliato a farlo più spesso. Percezioni diverse... Faccio un altro esempio, slegato dal TPL. Io devo spesso usare l'auto per andare dal medico delle mie nonne (posizionato in culo ai lupi) a ritirare le ricette, e portarle alla farmacia che sta dietro casa. Il mio pensiero è: ma per quale cazzo di motivo devo generare 8 auto*km per spostare fisicamente quattro righe di informazioni scritta su un pezzo di carta? Ora, il popolano medio secondo te si porrà lo stesso interrogativo (ergo pressione politica per l'informatizzazione delle ricette mediche), o si fermerà al pensiero "Oh che figo, la macchina mi porta dal medico e poi in farmacia"? Dammi la garanzia che la quantità di auto*km rimarrà pari o inferiore ad oggi e non farò nessuna opposizione, anzi sosterrò l'auto autonoma. In assenza di questa presa di coscienza ci stiamo platealmente prendendo in giro. Ora, tu dirai: ma perché questo discorso viene fuori adesso e non già prima, visto che le esternalità delle automobili ci sono già? Beh, posto che il discorso doveva venire fuori già prima (almeno nella mia visione), qui si sta discutendo di un game change di importanza epocale. Per mia formazione è inaccettabile l'idea di modificare sistemi complessi affrontando un tocchetto alla volta; e ancor di più lo è l'idea di farlo partendo dall'eliminare dei disincentivi senza prevedere delle misure di mantenimento dell'equilibrio.
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E aggiungo. La contrarietà non nasce dalla tecnologia in sé, perché dal nostro punto di vista di utenti aware probabilmente saremmo solo contenti se un tot di auto oggi condotte da imbecilli incoscienti venissero condotte da una macchina più sveglia di loro. Il problema è che questa è la tipica visione ingenua di un sistema che cambia una variabile alla volta: con l'automazione non avverrà un cambiamento a parità di volumi attuali (CHE GIA' ANDREBBERO RIDOTTI), ma si andrà incontro ad un aumento del volume di traffico perché tanta gente che oggi evita l'auto sarebbe indotta ad abusarne ancora di più, potendosi evitare uno dei pochi svantaggi che ricadono direttamente sull'utente (il fastidio di dover guidare). Questo senza contare l'ulteriore incentivo allo spread suburbano, che tanto ammazza la qualità dei territori, è che è spinto quasi esclusivamente dalla mobilità automobilistica privata. La cosa buona è che, al di fuori dell'automazione ed espansione dei servizi di taxi (cosa buona e giusta), tutta questa utopia si schianterà contro i costi reali... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Loro hanno un territorio estremamente pianificato, e in modo intelligente. Con la scusa che non c'è un metro quadro che non sia stato disegnato artificialmente, hanno potuto progettare gli spazi in maniera che tutte le costruzioni fossero raggiungibili con una certa gerarchia dei sistemi di trasporto. Almeno nella Randstad è sostanzialmente impossibile l'idea di comprarsi una fetta di terreno e costruirsi la casetta autonoma (devi avere TANTI soldi e spesso manco bastano). Sono stati obbligati a crescere con una disciplina così rigida perché il loro territorio è talmente fragile che un controllo più blando li avrebbe portati al collasso. A quel punto, visto che il territorio si evolve a colpi di un quartiere alla volta (pianificato a tavolino), è naturale che nasca includendo già il progetto del trasporto pubblico. Dagli anni '80 in poi hanno scelto e perseguito un'evoluzione del trasporto pubblico basata sul cadenzamento semiorario: ogni vettore si muove ogni 30 minuti e ogni 30 minuti si ripetono le coincidenze nei nodi (o multipli della frequenza semioraria: 15 o 10 o 7,5 o 5). Le conseguenze negative sono soprattutto economiche, perché il contingentamento dell'offerta di abitazioni fa alzare i prezzi, per quanto sia tradizione che molte residenze siano di costruzione pubblica. Il tutto però ripaga, c'è un motivo se il posto è in testa alle classifiche di benessere... Ora, hanno comunque una quantità elevatissima di spostamenti in automobile, vuoi perché lo sviluppo suburbano l'hanno avuto anche loro, vuoi perché non sono dei santi però a fianco delle autostrade 2x5 c'è sempre un TPL con i controcosiddetti, così che uno abbia la scelta... ed è pieno pure quello. Potremmo applicare il modello anche da noi? Beh, non in maniera così rigida, perché non abbiamo un territorio che si presta del tutto (una palude la puoi drenare, una collina non la puoi spianare...); ma almeno attorno alle città dovrebbe essere la regola che le costruzioni siano pianificate, e che sia impedito l'uso di terreno vergine. La cosa che mi disturba, ed è parte della filosofia "l'auto autonoma mi libererà da tutti i [miei] problemi", è la pretesa di continuare ad abusare ed espandere ad cazzum i paesetti sperduti, ma poi pretendere lo stesso livello di comunicazioni e interattività di Manhattan... e via con le auto*km, che tanto pagano gli altri...
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Bisogna tenere presente che la questione della politica territoriale viene sempre prima della scelta dei vettori, e non affrontarla porta alla diminuzione della qualità della vita. Da un lato è vero che l'automatizzazione delle automobili può portare maggiore efficienza nel loro uso, e l'idea di un controllo centrale è per certi versi affascinante (come lo è già in ferrovia), ma mi pare che chi sostiene questa roba sia troppo preso dall'entusiasmo e abbia escluso dall'equazione la quantità non indifferente di problemi che le automobili si portano dietro (anche al netto di quelli potenzialmente ridotti dall'automatismo). Che poi, in effetti, è la stessa dinamica psicologica che sta dietro l'uso dell'automobile human operated: a me è tanto comoda, facciamo finta che non abbia svantaggi, tanto sono tutte esternalità e le posso facilmente ignorare. Infatti alla fine questa nuova manfrina è spinta dai tanti che usano male l'automobile, non da una visione generale dei trasporti. La cosa che mi disturba in tutto questo è che si chiede un cambiamento epocale nel modo di gestire l'automobile, ma partendo dall'assunto che le sacre abitudini non devono cambiare, per quanto cretine possano essere; quando invece sarebbero la variabile più fluida di tutte...
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Mercedes 4Matic, quali differenze?
Wilhem275 ha risposto a nella discussione in Innovazione Meccanica
Avercene come quella, in un mondo di TA con l'aggiuntina... -
Sì ma che menata... magari cambiare il piantone poteva essere complicato, ma aggiungere il cruise alla gestione motore non dovrebbe essere così sconvolgente
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Benvenuto E' vero che V70 è nettamente più lunga di C-MAX (e ha i suoi buoni 20 cm più delle altre due Volvo), e facendo più città potrebbe essere bene tenersi su un'auto più piccola. Dovresti provarla per vedere se ne percepisci bene le misure. Tra XC60 e V60 io vedo meglio V60, meno impacciata in città, più leggera e un pelo più stretta, e più facile da manovrare. Hai avuto modo di vedere il baule dal vivo?
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Per Giove, c'è un topic apposta per queste chiacchiere da parrucchiera
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Queste erano di qualità, bisogna riconoscerlo
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Queste altre a quanto pare sono nuove: Ferrovie.it - Ancora tre car carrier per Grimaldi
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In pratica è la Prisma dei giorni nostri. Starebbe benissimo nel tipico beige
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- audi a4 2016
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A3 ne ho vista una giusto stamattina. Non sarà splendida, però è abbastanza equilibrata e ha il pregio di ricordare A4 B5, e comunque a confronto con CLA è un'automobile in confronto a un giocattolo...
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- audi a4 2016
- a4
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Augh! I DENTINI! Quando i dentini fanno capolino tra le labbra io divento scemo. (sì, c'è anche altro che fa capolino) - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - PS: stavo guardando Sin City e volevo pubblicare qua una raccolta delle varie attrici... poi ho desistito perché sono troppe che campionario di figa che è quel film... (idem il sequel).
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Esatto, dovendo sforacchiare hanno sforacchiato all'incirca nell'area dello scudo. Quindi SGOOOP! AVRA' IL TRILOBO!!!!1!111!
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- alfa romeo stelvio
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Qui è attapirata mica poco... Non so, mi pare che stiano perdendo la buona rotta che avevano trovato per ridurre lo sbalzo a partire dalla generazione precedente. Era stata una riduzione mica indifferente!
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- audi a4 2016
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Mi chiedo quanti degli iscritti hanno una foto della Giulia come sfondo, dal giorno della presentazione. Io sono uno di quelli partiti con "Mah." e finiti col non poterle più staccare gli occhi di dosso... Ma esiste da qualche parte un'immagine fatta bene della tre quarti posteriore? (a parte quella rubata il giorno prima)
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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Si era capito Quella doppia giravolta mi sa che è proprio l'accensione motore, il 2x (anche sul baule) suppongo intenda che devi premere due volte per eseguire il comando.
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- alfa romeo giulia quadrifoglio 2016
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