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Wilhem275

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  1. No, scusa, ma questo non è corretto. La nuova normativa non ti proibisce di imporre limitazioni specifiche agli attraversamenti ciclabili: sta solo chiarendo cosa succede nei casi in cui queste limitazioni mancano. La possibilità di limitare localmente la priorità di una corsia ciclabile esiste oggi e continua ad esistere domani. Può tranquillamente esistere una ciclabile che continua in forma di attraversamento in mezzo ad un incrocio e deve sottostare ad un semaforo. Il concetto di attraversamento ciclabile, con relativa grafica, serve a far capire che c'è una corsia che ne incrocia un'altra, non ha automaticamente una priorità (ce l'ha se non ci sono segnali contrari).
  2. Occhio: questa è la norma generale che indica le priorità in incroci non regolati. Se l'incrocio è regolato da segnaletica in loco la norma non è più generale, è quella indicata in loco per quella specifica situazione. La norma generica dice che i veicoli devono dare precedenza a destra; nelle rotatorie la segnaletica impone obblighi diversi. Così come la norma generica mi dice che gli attraversamenti pedonali hanno precedenza, ma un semaforo rosso pone una regola specifica. Per lo stesso principio un attraversamento ciclabile ha priorità (giustamente) se NON ha una segnaletica specifica, che possono essere semafori, segnali di precedenza, segnali di stop e compagnia. Se ce li ha, quelli dettano legge. In questo specifico caso la cagata è che la segnaletica non è completa, perché per farla bene i triangoli della segnaletica orizzontale devono essere estesi anche alla corsia ciclabile; ma non è che questa mancanza faccia venire meno il significato del cartello. Secondo me qui l'inghippo è che si stanno interpretando principali e secondarie in base alla geometria della strada. Se la segnaletica fosse identica ma l'angolo tra le strade fosse diverso, con la principale che procede in linea retta e le due laterali che si innestano a "K", dareste la stessa interpretazione?
  3. Io sinceramente non ho capito queste interpretazioni. C'è una laterale che si immette in una principale, con un netto segnale di dare precedenza. In che modo è ambiguo? Che io stia guidando auto, bici o UFO se mi trovo davanti quel segnale devo dare precedenza, non c'è nessuna ambiguità. La strada è dritta, storta, a pretzel? Devo dare precedenza. Gli altri continuano sulla principale, escono, svoltano, decollano? Devo dare la precedenza. "Se uno svolta a destra deve dare precedenza a chi viene dalla sua destra"... con un cartello che dice il contrario? Me lo segno per la prossima volta che entro in una rotonda... Seriamente, da dove è uscita questa cosa per cui un corsia ciclabile non può essere soggetta a precedenze specifiche? E' soggetta eccome, né più né meno che qualsiasi altra corsia, non ha mica un lasciapassare speciale.
  4. Questo è esattamente il motivo per cui oggi il CdS proibisce che in uscita ci sia più di una corsia. I comuni non è che l'abbiano granché recepito...
  5. Senz'altro dovrebbe essere uno schema europeo, anche per evitare squilibri nell'acquisto del carburante 100 km più in qua o più in là. Oltretutto come EU abbiamo anche il peso per imporre lo stesso conto anche sulla mobilità con l'esterno, colpendo il trasporto di carabattole a prezzo infimo che arrivano dall'altra parte del mondo.
  6. In realtà la soluzione "banale" è ripartire i costi sui clienti, che è effettivamente ciò che ispira un sistema di tassazione a consumo. L'obiettivo non è mazzolare il camionista perché ci sta antipatico, è fare in modo che l'acquirente di mozzarelle da 2000 km di distanza paghi il conto della mobilità delle sue mozzarelle. Ognuno resta libero di fare le sue scelte, ma deve diventargli esplicito che ci sono delle conseguenze. A quel punto si innescano due fenomeni interessanti: a) la gente evita di mandare a spasso mozzarelle foreste a meno che non gradisca specificamente un modello, per cui è disposta a pagare quel qualcosa in più; ma è una scelta motivata e non un "Ma sì, tanto cosa cambia". b) alcuni mestieri vanno fuori mercato perché nessuno è disposto a pagarne la mobilità. E' ingiusto? A mio avviso è ingiusto che questo non succeda, perché se un mestiere si sostiene solo occultando i propri costi di mobilità vuol dire che di fatto la società sta pagando i profitti di un singolo...
  7. Io sono molto d'accordo sul principio, e oltretutto mi pare che ultimamente stiano aumentando quelli che sono dei draghi a buttarsi in strada per poi dimenticarsi di accelerare, tanto ormai il problema è degli altri. Mi chiedo se siano comportamenti figli di macchine che danno senso di sicurezza + motori impiccati. Però, a costo di dire l'ovvio, aggiungo che tutto questo va calibrato su velocità consone al contesto: più è veloce un veicolo e molta più capacità della strada dovrà essere sacrificata per dargli precedenze complete. Passata una certa soglia, specie in ambiente urbano, la responsabilità diventa propria. Ciononostante, io mi trovo praticamente ad ogni guidata situazioni in cui, pur viaggiando nei limiti, se non sono io a frenare finisco contro qualcuno che si è mangiato una precedenza, e a me pare una follia che tutto questo sia ampiamente tollerato come se fosse la normalità delle cose.
  8. Però il valore di CO2 è calcolato a priori a prescindere dall'uso. Il carburante invece va a pescare in funzione sia delle percorrenze reali, sia di quanto l'utente è attento nell'uso (e sappiamo che il piede può fare una grossa differenza pratica). Saltano automaticamente tutti i barbatrucchi di omologazione, mild-mezzo-full, sistemi buoni solo sulla carta, distorsioni tra auto più o meno costose, overengineering fatto solo per passare la prova iniziale... quello che passa per il serbatoio (ergo per lo scarico) è la verità di quanto si sta impattando. E a quel punto diventa una pura tassa a consumo, che è la cosa più equa.
  9. Fermo: questo è un trip che stai facendo tutto da solo. Ti ci stai inalberando ma nessuno nella discussione ha parlato di questo. Quello su cui insisto io non è che si debba restare fermi ad aspettare Godot su una corsia vuota; è che si fosse anche in mezzo al deserto ci si deve fermare a prescindere, guardare tutte le direzioni e solo a quel punto si ha la sicurezza di poter procedere. Cosa che invece molti non fanno, guarandando solo in una direzione (con l'obiettivo di non fermarsi affatto se possibile).
  10. Ho letto interpretazioni molto fantasiose... Segnale di Stop impone di (a) arrestare completamente il veicolo e soprattutto (b) dare precedenza a qualunque cosa. Questa cosa di guadare solo a sinistra perché tanto ci si immette verso destra è da stracciamento immediato della patente. Potrebbe arrivare qualunque cosa da destra, incluso un veicolo in emergenza che ha tutto il diritto di sorpassare lì. Ma soprattutto possono arrivare pedoni (a prescindere) e ciclisti (se c'è pista bidirezionale) e hanno PIENA precedenza rispetto alle immissioni. Fosse anche la vecchia che arranca a 0,4 passi/ora col deambulatore, ha comunque precedenza. Io stesso ho avuto incidenti con questi assi del volante che guardano solo un lato per evitare di fermarsi allo stop, è una cosa che mi fa imbestialire perché è il solito modo prepotente di prendersi la strada come se fosse riservata alle auto.
  11. Bella questa Raschiaghiaccio Retromarcia Ah, no. Fendinebbia Precedenza? Tergicristallo Parcheggio a S? Uhm...
  12. Io a libretto ho 72 kW Mi viene anche da ridere, secoli di sotterfugi e zozzerie pseudotecniche per guadagnare quattro cavalli marci, e adesso ti ritrovi le utilitarie con la coppia raddoppiata di serie
  13. Aggiungo, tra le tecniche per prendere più confidenza, fare delle prove per capire cosa può o non può fare l'auto: tipo mettersi in uno spazio vuoto e valutare (anche scendendo e osservando) quanto l'auto stringe la manovra sterzando tutto a fondo, dove va il posteriore se si fa retromarcia in una direzione o nell'altra... insomma prendere le misure cercando i limiti tecnici dell'auto, sapendo che in quello spazio non si fanno danni.
  14. Per me in generale sono prodotti ancora troppo immaturi. Non riesco ad accettare l'immagine di una C tutta spalmata verso l'alto e con delle ruote giganti. 90 su 100 significa che poi dentro è un buco. Per me questi volumi sono una distorsione, se devi farmi un ovetto fallo coerente, non tentare di stiracchiarlo disperatamente qua e là. Ci caccio le ruote dell'autobus e poi mi dimentico i finestrini perché avevo finito i centimetri...
  15. E' il discorso che facevamo sulla Jazz: non è solo l'accendere poco il motore, è dove lo accende. Spesso e volentieri è spento in città e acceso appena si esce fuori (e infatti più è in mezzo al casino e meno consuma). Di fatto è un ribaltamento completo delle situazioni in cui si consuma di più e male, con queste si viaggia in elettrico puro e si va a recuperare efficienza proprio in quelle fasi in cui l'ICE è intrinsecamente sprecone.
  16. Ce la facciamo a fare un commento tecnico senza giudizi sociali acidi?
  17. Un interno classico e pulito, finalmente. Sono commosso, è dai tempi della Rover 75 che non vedo l'interno verde scuro/beige/radica 😭
  18. Dovremmo essere a tiro con il collegamento al Passante, no? L'ultima che avevo letto era fine '22. No buono per una sistemazione temporanea, ma in prospettiva diventa molto interessante.
  19. Beh, oggi... se fossero capaci di farla comunque leggera ed accessibile, non sarebbe snaturata. Anzi, per me c'è la possibilità di tirar fuori un'architettura pure più orientata al sentire la guida (qualcosa di più vicino ad un motore centrale). Ho un po' l'impressione che, dal punto di vista delle auto come strumento da appassionati, sull'elettrico siamo concentrati su quello che rischiamo di perdere ma ci dimentichiamo delle potenzialità...
  20. Le manca una sola cosa: un bel tergilunotto verticale lungo un metro e mezzo Certo che fa impressione: Furgopizza hatch era 4,27 m, questa è 4,54...
  21. Io in realtà le vedo molto simili, il tratto che mi fa piacere entrambi quei produttori è che ci vedo una bella dose di ricerca tecnica concreta. Mazda ha lo sviluppo del benzina, un lavoro approfondito sul telaio e la spinta all'alleggerimento, Honda ha appunto un powertrain che è un completo passo oltre a livello tecnologico, e nell'uso rilevo una grande cura nella messa a punto di tutto il progetto (pochi fronzoli, ma in tutto quel che c'è si vede che è stato speso del tempo per la messa a punto). Ognuna ha dei punti di forza meglio sviluppati, ma in comune hanno un senso di attenzione e testa. Per me questo le separa nettamente da altre Case che o fanno prodotti raffazzonati, oppure mettono giù un overengineering completamente fine a sé stesso (tutto quantità e poca qualità).
  22. Dubito fortemente andranno nel senso di una BEV, almeno al prossimo giro; ma a mio avviso non ci sarebbe niente di male rispetto alla filosofia del modello, a patto di non pagare pegno sul peso. Tecnicamente la trazione elettrica, per erogazione e per disposizione meccanica, semmai permette di spingere ancora di più le caratteristiche di agilità e comunicatività che fanno l'anima di questo modello. Personalmente sarei curioso, per me il peso delle batterie è il vero handicap, non il resto.
  23. Ma oltre agli orpelli hanno mica pubblicato anche una cartella stampa? 😅 Comunque ok che è roba abbastanza diversa dal solito, ma penso che questo powertrain batta ogni record di spiegazioni cannate da parte della stampa.
  24. E che poi, tolte quelle due, mi sono perso dove siano tutte queste pietre di paragone... Ormai il 90% delle nuove uscite sono rialzette anabolizzate, esce una caspita di fastback pure proporzionata e non va comunque bene perché non è wow e se non è wow la tecnica non conta, e allora ci meritiamo il premium sovrapprezzato e le rialzette trattore downsized 🤦🏻‍♂️
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