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Wilhem275

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  1. A questo punto alzo una polemica di natura "politica". L'articolo iniziale recitava: Quelle due paroline evidenziate sono la chiave per cui l'intera esposizione cambia, agli occhi di buona parte del pubblico ignorante (me compreso), da "Toh, rispolverano un buon sistema" a "Figo, guarda cosa si sono inventati". Siccome è abitudine della Triade (ma vedi anche Ford e VW) dichiarare al mondo di avere inventato per primi anche la ruota, vorrei capire qual'è stato il ruolo di Quattroruote nell'avvallare questo metodo anche in questo caso: a) 4R ha pubblicato la velina dell'ufficio stampa BMW senza controllarla (buffonata) 4R ha controllato ma nessuno sapeva dell'esistenza di quel sistema (pochezza editoriale) c) 4R sapeva ma ha pubblicato la marchetta coscientemente (grave) d) 4R ha scritto apposta la marchetta per esaltare il carattere di innovatività (più grave) Già mi girano abbastanza per questo atteggiamento di marketing fuffa che li premia pure, ma mi girano ancora di più per chi gli permette di mantenerlo (testate di settore e authority che ammette pubblicità sibilline). Di sicuro tutto questo non fa bene alla credibilità del giornale... PS: simpatica anche la formulazione della chiusura... Magari sono io che voglio vedere il male nei dettagli, ma a scrivere "mentre su strada, anche nell'uso intenso, sarà necessario fare il "pieno" ogni cinque rifornimenti di benzina" magari puzzava un po' meno di marchetta...
  2. Ghibli e 4P sono ottimi prodotti, ma anche loro da affinare. E' naturale, non si può partire da zero e raggiungere subito i livelli di chi è attivo da anni (oppure lo si può fare a budget infinito).
  3. Secondo me una delle vaccate concettuali di A35 è che il percorso tocca esattamente i paesi già serviti bene dalla ferrovia: i vari Chiari, Romano, Treviglio... tutti posti che caricano una marea di gente sul treno, la quale se ne guarda bene dal prendere l'auto per infilarsi nel casino (anche con TEEM completa). La questione non è sottile, perché tutta la baracca è stata voluta non come alternativa all'A4 ma come "autostrada dei bresciani" isolata da tutto. Ma se i bresciani intanto stanno comodi con un'alternativa...
  4. Dai ragazzi, non è possibile che per una trollata ci caschiate per tre pagine... un po' di scafatezza, dai. Il gioco non è di avere ragione, il gioco è ignorare la provocazione. Poi si finisce col non capire le battute, vedi sopra... Su su, torniamo a Renegade, quelle vere
  5. Direi che il tema della percezione estera lo possiamo anche finire qui, si è già detto e ridetto tutto mille volte. Sul discorso Sportwagon: come già sottolineato da altri, attenzione perché con tutta probabilità si intende il SUV. Che magari internamente viene definito Sportwagon (questo potrebbe essere lo scoop del giorno ), è sì un derivato di 952, ma non è la SW di 952 berlina. I tempi corrispondono a quelli descritti.
  6. Ricordo male o anche nel Commissario Rex il protagonista usava berline Alfa? Non ricordo se 155 o 56
  7. Oddio, io non salgo su una B nuova dalla notte dei tempi (tolta Punto, che è grossa), Fiesta non so come sia fatta; però in una Polo 3p provata statica io non c'era verso che ci stessi dietro, col sedile regolato per me. E' possibile che fosse una versione GT o simili, con sedile sportivo (forse più grosso del normale). Per fare un confronto, in una Picanto dietro ci stavo, non comodo ma ci stavo. Ecco, ricordo che anche C3/DS3 mi era sembrata un buco. Comunque, ripeto: per me oggi non ha più senso considerare una Polo qualitativamente meglio delle altre auto, perfino Punto ha la plancia morbidosa. Sì, è rimasto uno stacco rispetto alle altre, ma è uno scarto ormai minimo rispetto a valori globalmente alti, sono differenze che non percepisci se non ti metti a cercarle, ergo nella vita vissuta non ti spostano di una virgola le percezioni, ergo non hanno un controvalore in denaro.
  8. Ah ok, allora è concorrenza. Beh, quella c'è, niente da dire; peraltro mi dicono che mercati terzi (es. Russia) hanno una considerazione elevata appunto per la meccanica industriale italiana e tedesca sopra al resto. Sulle tendenze dell'italiano medio... ormai sono anni che da una parte sento parlare di esterofilia assoluta, dall'altra che Fiat in casa vende quello che vuole... la verità mi sa che sta da entrambe le parti: hai i fissati con gli stereotipi negativi (ma fissati a livello psichiatrico, eh), non tanti ma uno zoccolo duro c'è*; ma dall'altra parte ci sono comunque milioni di famiglie in cui non dico che si compra Fiat a prescindere però magari quando devono cambiare auto il primo concessionario che vedono è quello lì. E' una tradizione, magari inconscia ma c'è (ed è pure naturale). Mi sa che comunque il nocciolo della questione è che in Italia il produttore nazionale è UN gruppo, per cui le attenzioni buone o cattive si concentrano lì, mentre in Germania possono essere distribuite su più produttori indipendenti tra loro. Anche lì hai lo spostato che ha fatto della denigrazione di Opel la sua ragione di vita, poi c'è il fissato su VW, Mercedes, BMW, Audi... qui ne hai 5 concentrati su Fiat, e quindi fanno più chiasso gli unici marchi "indipendenti", incluse Ferrari e Maserati, sono talmente su di livello che il popolino manco ci si concentra. *che poi tipicamente quelli che "In Italia fa tutto schifo" sono i primi a non avere la minima professionalità o etica in ciò che fanno, e sono anche quelli che non hanno mai messo il becco fuori dal Paese. Io ne diffido fortemente, in tutto.
  9. La cosa sui tedeschi non è così vera, né sull'inimicizia né sul fatto che snobbano i prodotti italiani (per cui anzi spesso hanno un debole). Il problema industriale è che magari li vedono come cose esotiche, per cui vendi poche auto ma quelle che vendi sono strafull e con allestimenti molto particolari (le Y Kaleidos si vedono ancora in giro). Hanno in generale un mercato che è disposto a pagare un plus in cambio di un po' di finezze in più, che tipicamente sono sempre mancate per scelta nelle produzioni FGA. Le Fiat di oggi secondo me hanno molte più carte da giocarsi Sull'essere come i francesi... ne faccio anche a meno: a forza di essere autoreferenziali si finisce per produrre dei roiti e poi si va a gambe all'aria perché nessuno vuole più comprarli fuori dai patrii confini
  10. Aggiungo che, in un'azienda di quelle dimensioni, ci vuole un attimo perché una voce cominci -letteralmente- come una battuta alla macchina del caffé ed esca come "rivelazione" dopo avere passato dieci persone - che tipicamente seguono altri aspetti dell'azienda. Non è questione di malafede, è una dinamica naturale di tutte le grandi organizzazioni. Io lo vedo nel settore ferroviario, chiacchiere che faccio con amici fidati dopo due mesi finiscono -stravolte- su un giornale. Rispetto ai numeri assoluti anche solo dei dirigenti FCA, sono davvero pochi quelli che davvero sanno con certezza cosa accadrà. Dico "con certezza", non è che gli altri siano all'oscuro di tutto, certe cose mica si sanno dall'oggi al domani
  11. Questa è una giusta considerazione, che condivido, e che però a sua volta si divide in due sottogruppi di pensiero Mi viene in mente la mia ex coinquilina tedesca neopatentata, felicissima perché i suoi le hanno comprato una Mini automatica. Dove stava il problema? Non nel controllo generale delle marce, ma nella partenza al semaforo: panico totale quando ha gente dietro, regolare spegnimento del motore e incasinamento nel ripartire. Ora, il guidatore talebano che c'è in me ha pensato: se uno non riesce a governare psicologicamente la partenza di un'auto, non deve governarne neanche tutto il resto. Peraltro da neopatentati nessuno nasce imparato, un po' di pratica e passa la paura. Come questo, chissà quanti milioni di casi di gente (specie donne) che vivono con timore il rapporto con la frizione, o che banalmente (specie uomini) pensano di saperlo gestire ma in realtà sono delle bestie. Anche su questi schermi erano passati casi di campioni che fanno le curve con la frizione abbassata Al che subentra il pragma: nel mulino che vorrei al mondo ci sarebbero venti guidatori e sarebbero tutti iscritti a questo forum ma nel frattempo per strada sono ammesse anche le bestie... quindi tanto vale cercare di limitare i danni, e ben venga la sparizione della frizione nella produzione mainstream (tanto la cosa non avverrà in tempi brevi). Peccato che poi le bestie usino la mano libera in più per gestire meglio il cellulare, ma vabbé, lì si entra in altri discorsi... Anche io sono più preoccupato per gli aspetti manutentivi, anche perché le case europee hanno dimostrato l'arretratezza storica anche nel non saper gestire bene i processi di riparazione... Non mi stupirei se cominciassero a diffondersi centri manutentivi "trasversali" magari gestiti direttamente da ZF & amici, sulla scorta dei centri diesel Bosch o simili... seguendo peraltro il filone logico per cui queste unità vengono sviluppate da teams specializzati dei "cambisti" direttamente presso le Case.
  12. B7 (che poi è una B6). A fine anni '90 avemmo pure una B5 1.8 che ricordo staccarsi nettamente rispetto alla coeva Mondeo, che era un'auto del '92 e la differenza si vedeva tutta. Il '98 è stato un anno d'oro per VW, hanno infilato due tombole come Passat B5 e Golf IV, e nello stesso anno Lupo e New Beetle. Il fatto è che oggi le auto si sono evolute tutte verso l'alto mentre VW non l'ha fatto così tanto. Nel '99 mettendo di fianco Passat e Mondeo si vedevano nettamente delle differenze di sostanza oltre che di finitura; oggi non le vedo... Ma questo è un discorso più vasto: per me le generaliste sono salite di standard al punto da aver quasi tutte passato quella soglia minima di completezza che un tempo era risultato per pochi. Per quanto mi riguarda, oggi, la differenza tra un'Insignia e un'A4 sta nella scelta di motori e personalizzazione di fascia altissima, per il resto a parità di motore e con un tot di accessori. Tolto il motore, oggi Mazda 6 ha a catalogo TUTTO quello che avevo di "figo" su A5 Sportback, è bella, è fatta bene e costa una frazione... con i soldi che risparmio posso far foderare in pelle l'intero abitacolo col colore che voglio e ancora me ne avanza qualcosa, e non mi sto "accontentando". Il punto è che con la scusa che il gap tra generaliste e premium si è assottigliato, io davvero non riesco a collocare VW e la sua pretesa di essere un "di più". Se rispetto alla concorrenza mi allettassero le sue caratteristiche di solida serietà... comprerei una Skoda... E comunque nei segmenti bassi per me VW non è MAI stata avanti.
  13. Poi secondo me è un buco dentro. Questa Polo (ma anche le precedenti, a dire il vero) è la tipica auto che avrebbe ragione di essere comprata solo se la tirassero dietro... Golf ha avuto alti e bassi, in Polo gli alti non me li ricordo. Comunque tutto questo è parte della diluizione dell'appeal del marchio. Una generazione vede la Golf IV (auto riuscita) e si accatta una Polo tristezza per vivere nel riflesso di quella gloria. La prossima generazione vede per strada le Polo tristezza* e le Passat flotta... il gioco non si alimenta da solo, prima o poi si esaurisce. *oltretutto in un mondo in cui puoi vestire a festa pure una Kia e farci una discreta figura, per non parlare di 500, Ypsilon, C3, perfino Adam...
  14. Quello che fa la differenza non è l'automatico in sé ma le palette, perché senza quelle comunque devi levare una mano dal volante se vuoi smanettare. Questo vale per qualsiasi tipo di auto (solo che di solito le palette sono offerte solo nel mondo premium). Con le palette avevo raggiunto un controllo MOLTO più elevato del normale perché le mani erano sempre fisse sul volante, e al contempo avevo azzerato i tempi di spostamento del piede sul freno perché avevo imparato a frenare col sinistro. La differenza c'era non solo nella guida sportiva ma anche in quelle situazioni di traffico denso in cui bisogna tenere sveglio il gas ma anche stare pronti ad un blocco improvviso. Io questa tattica la consiglio a tutti, serve un po' di pratica iniziale (neanche tanta) ma poi il piede sinistro acquisisce la stessa sensibilità del destro. Alternavo da un minuto all'altro l'automatica ad altre auto con la frizione, è solo questione di abitudine... Se implementate bene... su A6 B6 la funzione era rozzissima: teneva i giri sempre alti a prescindere da tutto, anche a velocità costante. E col difetto che con la leva in S non si aveva più il controllo sequenziale. Con A5 avevo le palette ed era tutto un altro mondo perché si poteva passare al sequenziale a prescindere dalla posizione della leva (quindi di fatto avendo due profili di sequenziale).
  15. Secondo me non lo è affatto. Seriamente, da utente di Passat da anni, non ne posso dire esageramente male ma non saprei nemmeno dire in cosa è superiore al resto della truppa. Come tutte le auto ha cose migliori o peggiori della media del segmento (es. ottimo motore e infotainment di tre secoli fa), ma queste sono cose transitorie: tra sei anni potrebbe tranquillamente avere motori loffi e infotainment della Madonna... è già successo. Ma il giudizio complessivo non è che la ponga su un piano diverso rispetto ad una qualsiasi Insignia o C5... davvero non vedo il plus. Forse il fatto che, volendo, più delle altre potrebbe essere allestita in modo figo. Intanto però la mia, come quasi tutte, è una barbon-flotta, e non è che se guardare il volante mi deprime posso andare in giro col catalogo della Highline da 55 chiloeuro e farmi una sega a bordo strada pensando a come avrebbe potuto essere fantastica la mia esperienza di guida Comunque è evidente che qui il problema non è nella macchina ma è nella testa della moglie. Qui Panda non deve cercare di usare armi convenzionali per convincerla, così non ne esce. Qui deve far saltare il processo (il)logico che ha innescato questa convinzione. Un analista potrebbe aiutare, però spendendo meno comincerei con l'indagare quale amica ha il fidanzato che ha l'auto premium presa in 2700 comode rate (+ otto bollini del Despar). Secondo me la chiave è lì
  16. Su questo sono molto curioso, che differenze hai notato? Non sei l'unico che ha descritto questo stacco, leggevo di gente che trova il 140 più "completo" perché meno spigoloso del 170. Devo citare anche il 2.2 Mazda che provai brevemente grazie ad un noto forumista e mi era sembrato davvero molto raffinato. Una prestazione corposa, non rabbiosa, ma a parte quella era come se non ci fosse
  17. Io ho l'impressione che per godere dei vantaggi del cambio automatico bisogna avere dietro un motore non piccolo, altrimenti il cambio starà sempre ad impazzire con un range di giri ristretto. Per me il limite più grosso è la mancanza del controllo nella scalata, io sono abituato a gestire quasi tutti i rallentamenti solo col cambio e solo alla fine col freno. Il passaggio dalla leva alle palette fu per me una gioia: a quel punto posso dire che l'assenza della frizione iniziò ad essere un vantaggio più grande delle menate della guida automatica. Al creeping non mi sono abituato, e comunque in Audi gli trovarono una soluzione che era peggio del problema... Sono convinto che buona parte dei fastidi provocati ai guidatori attenti potrebbe essere risolta con un controllo elettronico più fine e dettagliato, che però per ora non viene implementato perché tanto il grosso dell'utenza non vede la differenza.
  18. I cartelli di preavviso li hanno anche in Belgio che poi abbia tentato di fare il sorpassone da pista per poi uscire in volata, o che si sia svegliata all'ultimo, poco cambia... Il punto è che i camion spesso viaggiano a grumo, non ha senso cercare di infilarsi in mezzo a distanze già troppo basse di loro. Bisogna accodarsi prima, a costo di fare un chilometro a 70 all'ora...
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