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Wilhem275

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  1. Vero, e continuo ad essere stupito da questa decisione. Comunque a me c'è solo una cosa che davvero inquieta: l'altezza spropositata della linea del finestrini... a momenti è più alta del volante
  2. In verità vi dico... che non mi piace tantissimo coi plasticoni neri neri quasi lucidi, avrei preferito che fossero più sull'antracite come nelle prime foto pasticciate:
  3. Ho scoperto l'esistenza del motore assiale Duke Axial engine - Wikipedia, the free encyclopedia Mi chiedo che inerzie abbia, con tutto quell'ambaradan in rotazione...
  4. Sì, ma il bauscia (e soprattutto i suoi spettatori) da cosa distingue i due tronconi? Boh, io sono snob, ma dovendo prendere un berlinone segmento F io cederei al venditore Jaguar che mi dice "Pvego, si accomodi, qui tvova solo hevitage e vaffinatezza, noi non ci avventuviamo a condivideve i motovi con una volgave Venault" Voglio dire, a quei livelli il plus di soldi è soprattutto perché il marchio (nella visione meno fashion della questione) porta con sé le garanzie di certi valori progettuali. Se un poco più giù lo stesso marchio sta su auto buone ma assolutamente qualsiasi, che garanzie mi sta a rappresentare?
  5. ...purché sia la macchinetta che il camion siano fatti e presentati in un certo modo Vedi se MB mette fuori uno Sprinter un po' fragile o un Unimog che non riesce a salire su uno scalino, che razza di vaffanculi che si prende Quelle macchine vendono bene perché hanno uno stile che piace a chi deve piacere (ma questo potevano farlo con qualsiasi marchio) e perché il marchio Mercedes porta A LORO un valore aggiunto d'immagine, non il contrario. Un valore aggiunto che è fatto della rendita costruita con i modelli del passato, che però ha il problema (come tutte le rendite) che si consuma se non viene alimentato adeguatamente. Allora ieri hai fatto la 190 che ha lasciato un segno per certi motivi, oggi la gente sa che "la Mercedes" è "la Mercedes" per QUEI motivi, e questo si riflette nel comprare anche auto che non hanno le stesse caratteristiche salienti perché la gente intanto entra nel conce avendo in mente la 190. Domani CLA che segno avrà lasciato, tale da spingere la gente verso il marchio? E' vero che hanno portato dentro clientela diversa e più giovane... ma per UNA volta. E' una clientela che, al prossimo giro, se ne andrà con chi avrà fatto un'altra linea più estrema, e senza dirti grazie. E nel frattempo rischi di esserti giocato uno che invece sarebbe tornato eccome. Il conce MB mi disse esplicitamente che aveva delle difficoltà di immagine a tenere nello stesso spazio espositivo W176 e una CLS... quando le ho viste dal vivo ho capito perché. Non per la presenza delle auto di per sé, ma perché mentre il bauscia stava scrutandosi con calma il berlinone, di fianco c'era uno sbarbino minkia-oh che strillava al papi "cazzofigata compramela!" (era appena uscita) con evidentissimo fastidio del primo Intanto, non per caso, Smart ha il suo bell'angolino a parte, acchittato con tutta una serie di personalizzazioni diverse, e che non disturba nessuno...
  6. Occhio che W169 mica si vendeva male, anzi... è una delle poche auto che ha lasciato una nicchia di clientela completamente orfana. L'hanno dismessa perché, per come era fatta, gli costava troppo da produrre... ma non aveva affatto un problema di scarsa attrattiva (anzi ha venduto alla grande fino all'ultimo, e con buon motivo). Io non discuto su come abbiano fatto questa W176, perché evidentemente l'hanno bene azzeccata rispetto al target che si erano posti; discuto sul fatto che l'abbiano presentata con quel marchio. Il problema di W176 con la Stella non ha conseguenze su W176, ma rischia di averle su tutto il resto della gamma, perché incasina un messaggio che fino ad oggi era stato assolutamente coerente pur essendo applicato ad una gamma delle più varie. E' paradossale che ad una Classe S sia filosoficamente più vicino un CapaCity che una A45 E comunque lo stile svecchiato l'hanno trovato eccome... Classe C W205 ha preso gli stilemi nuovi, ma non per questo non ha più un bagagliaio utilizzabile Io quest'inghippo l'avrei risolto facendo un lavoretto simil-Mini sul marchio Smart... azioni di marketing mirate a far staccare Smart dall'immagine monomodello di carrello biposto e farla diventare una vera "Mercedes Junior" con una gamma fatta di auto serie e non più solo giocattoli alla Swatch. W176 era perfetta per trainare questo cambiamento. Hanno preferito sfruttare la Stella per vendere più A e CLA? Bene, ma secondo me è rischioso... specie in un momento in cui hai una serie di Jaguar e Maserati & Co. sempre più agguerrite sui tuoi segmenti alti tradizionali. Che ci entrerà pure, ma intanto quella che c'era prima non è che stia lì ferma... fiuta di non essere più "gradita" e porta altrove i soldi. E' una mossa pericolosa perché va a minare il rapporto soprattutto con la clientela 1) più affezionata nel tempo, quindi più fedele, quindi che ti dà ritorni garantiti, 2) più disponibile a spendere sul singolo esemplare per caratterizzarlo secondo la tua filosofia di marchio e 3) che ti portava in giro un'immagine pubblica di maggior valore. Se io fossi stato un affezionato compratore di M5 avrei tolto il saluto al concessionario già al primo X5
  7. E' esattamente il mio pensiero peraltro B è stata l'evoluzione di B, A non ha una mazza a che fare con A... una A che era una Mercedes con tutti i crismi filosofici giusti. Questo ha lasciato un certo spiazzamento. Io la A attuale l'avrei marchiata Brabus, allora sì sarebbe stata coerente col carattere del marchio Comunque, il colpo gobbo di BMW non fu affiancarsi Mini con coerenza (fu un'operazione gestita da campioni, ma non "strana"), ma iniziare a vendere camionette integrali sotto l'etichetta "auto sportiva" e facendola bere al mercato Mercedes il SUV l'aveva già introdotto, ma Mercedes veniva pure da una tradizione di G e Unimog... una versione più civilizzata era comunque vendibile come sport nel senso di fuoristrada. BMW ha giocato tutto sulla supercazzola per cui "auto sportiva nel senso che corre" e "auto sportiva nel senso del fuoristrada" sono due cose che non c'azzeccano UNA MAZZA tra loro ma si scrivono comunque come "auto sportiva" bene o male l'unico tratto in comune è che possono essere votate ad un uso ludico. Il fatto che siano due usi ludici completamente separati fa sì che questa commistione sia una cazzatona micidiale ma questo lo sappiamo solo noi... La gente questa supercazzola la bevve in pieno e la sdoganò contenta, anche perché diede loro finalmente la scusa per poter comprare una compensazione fallica più imponente senza passare per il guidatore del furgone delle consegne, ma anzi come uno "sportivo" e alla moda se ci penso... che schifo, signori miei: forse il momento più basso per l'automobilismo Comunque, lì il trucco gli riuscì, per una mera confusione concettuale-linguistica e con la complicità del pubblico. Ora, l'auto sportiva-per-correre con la monovolume c'azzecca ancora meno, perché l'uso ludico nella monovolume non c'è neanche appendendosi con tutte le unghie dell'ufficio marketing... per cui no, non esiste un modo con cui BMW possa vendere questa roba senza rimetterci la faccia
  8. Sì e no; nel senso che Mercedes è un caso sui generis. Mercedes ha sempre mantenuto tra i suoi punti d'orgoglio un certo modo di fare veicoli "funzionali di lusso", anzi il concetto di lusso nell'automotive mainstream è probabilmente nato come conseguenza della bontà dei suoi veicoli "normali". Per cui introdurre delle monovolume non è andato in contrasto con questa filosofia. E' davvero l'unico Gruppo che mette -fieramente- lo stesso marchio dalla segmento B al camion da cava, passando per furgoni e autobus urbani. Forse vagamente Volvo e Ford hanno una trasversalità simile. Se domani Volvo uscisse con un'utilitaria con i crismi di una Volvo, o se Ford producesse anche autobus GT, non saremmo granché sorpresi. Se uscisse una supercar a marchio Fiat, sarebbe bizzarro... Mercedes anche auto sportive senza troppi compromessi, e insiste sul voler dare l'immagine di uno che le fa bene, ma ricerca questa immagine più su un legame di gamma (o di singolo filone di modelli) che di marchio. BMW invece sono decenni che punta tutto sull'immagine di marchio sportivo, senza nessun compromesso, e l'introduzione di Mini comunque restava su questa filosofia. Ci hanno scassato per anni con "noi siamo questo, noi facciamo questo, noi siamo puri nel far questo, siamo i migliori", ora è un po' discutibile che se ne vengano fuori con l'antitesi della propria filosofia... Probabilmente gli sarebbe convenuto collaborare con un marchio generalista per spalmare le piattaforme piccole. Per Mercedes lo stesso tipo di smacco potrebbe venire non dall'avventurarsi in un certo tipo di segmento, ma dal fare un veicolo fatto male per qualità e funzionalità, o che si presenta in modo inelegante. In questo senso io faccio ancora moltissima fatica a digerire l'attuale Classe A come "Mercedes", perché si è completamente sacrificata la funzionalità in cambio di un'immagine volutamente sguaiata. E questa è una percezione condivisa da più persone attorno al marchio (concessionari inclusi, che son contenti di venderla ma a porte chiuse esprimono più di un "Mah.").
  9. Fico! Ricordo distintamente un video di uno che si è accappottato mentre cercava di risalire uno di quei crepacci...
  10. Ma uno gliel'han tolto per demerito dopo la doccia di gol che si son fatti l'altro giorno
  11. Vi dirò che più la vedo e più mi piace. Comunque l'originale non mi era mai andata giù. Purtroppo non riesce a non farmi schifo l'arco dei finestrini posteriori, e in entrambe le versioni! Su Punto G fu risolto molto meglio.
  12. I migliori sono quelli che "col SUV sono più sicuro che con la macchina se sbatto contro un camion"
  13. Vista com'è venuta bene l'OPC di steo... non è che sia il baffo cromato ad attapirare 'sta poverina?
  14. Ho accuratamente invertito alcune cifre; ma non vi dirò quali
  15. Manovrabilità ottima, buone prestazioni, elevata capacità di carico solo un problema... come si frena?
  16. Sì, ma adesso vogliamo sapere di che diavoleria si tratta Nel frattempo, nei miei studi mi è capitata giusto sott'occhio una coppia di pagine che ben spiega con un esempio i difetti dei limiti all'importazione. Ve le riporto così al volo: Per leggere più in grande: http://i561.photobucket.com/albums/ss56/Wilhem275/2014-07-13013611_zpsc8e60774.jpg~original Leggere con molta attenzione la parte di cosa, dalle tasche dei consumatori, va ai produttori e cosa va ai poveri lavoratori del settore, minacciati dall'esterno... letteralmente costerebbe meno pagarli per NON fare quello che fanno, e la gente ci rimetterebbe anche qualcosa in meno. Notare anche che quella manciata di produttori riesce a grattare così tanto dai consumatori, da potersi agevolmente pagare delle pesanti azioni di lobbismo e campare comunque in abbondante attivo. Sostanzialmente il consumatore sta pagando l'azione politica che lo porta a spendere di più. In altra parte del libro si sottolinea come sia importante strutturare ammortizzatori sociali per accompagnare i lavoratori nelle fasi di transizione AD UN ALTRO lavoro, non a praticare accanimento terapeutico su quello vecchio. Ammortizzatori sociali che, si specifica, devono essere pensati come legati alla persona e non ai posti di lavoro, perché questi possono saltare per un'ampia gamma di cause: import più conveniente, obsolescenza tecnologica, sfiga. Prevedere che gli strumenti siano per tutti e non, ad esempio, legati ad uno specifico settore che vede la concorrenza esterna è una politica di equità e alla fine garantisce il reinserimento di tutti nella produzione del valore. N.B. che questa roba è scritta da uno che non è considerato proprio il più sfegatato degli taliban-liberisti, eh... semplicemente su questi aspetti di libertà MINIME che deve avere un sistema economico avanzato sono concordi tutti i professionisti del settore; le divergenze tra interventisti e liberisti sono ormai andate abbondantemente oltre questi aspetti basilari. Aspetti che però, seppur basilari, non sono ancora per nulla accettati nella nostra arretrata cultura economica, che è ancora troppo legata ad una sottospecie di socialismo corporativo alla "quello che è tuo è mio e quello che è mio è mio*" (* cit. il mio bisnonno a proposito dei comunisti )
  17. Ma io sono perfettamente d'accordo. Anche perché qualsiasi manufatto dotato di almeno una ruota ed un motore si presta a: - essere potenziato - divenire strumento ludico - essere convertito in oggetto di competizione tra amici Me le vedo bene le gare di carriola a motore in salita: vince il pilota che riesce a restare attaccato al proprio mezzo
  18. Al di là del valore artistico dell'opera e delle considerazioni sull'elevata mole di impegni che vi opprime da quelle parti ma per riparare una carriola bucata, non si fa prima a comprarne una nuova e appiccicargli la ruota?
  19. Diesel ha espresso le giuste ragioni per evitarlo. GPL invece non mi preoccupa molto, per cui dovendo caricarci chilometri ci penserei: per quanto si possa ridurre un poco l'efficienza, comunque il costo chilometrico rimane inferiore.
  20. Solo benzina o eventualmente benzina + gas? In realtà non mi stupisce affatto che la Panda sia in salute: è probabilmente uno degli usi meno gravosi per un'auto, a prescindere da alimentazione e dimensioni gas costante, poca frizione, poco freno, fondo piuttosto sano... solo fare la stessa cosa a 90 km/h potrebbe essere meglio. Io guarderei soprattutto la rapportatura: per esempio, so per esperienza che Punto col 1.2 ha una mancanza disperata della VI marcia e in autostrada viaggia sempre a più giri del dovuto (e può anche diventare fastidioso dentro, a lungo andare).
  21. Ripeto: le misure protezionistiche costano soldi, soprattutto agli utenti finali. Sono tutti meccanismi che il reddito lo erodono, e con una perdita di sistema che non si riesce ad evitare. Perché? Perché il produttore protetto non innova e soprattutto può permettersi di offrire di peggio ad un prezzo più alto, tanto non ha concorrenti che offrano altro a prezzi più bassi. Chi ci rimette? Il consumatore... che vede ridursi il proprio reddito per proteggere le natiche del produttore. Viene solo favorita gente che non ha nessuno stimolo a far meglio, ad innovare e a produrre valore. Esattamente la gente che col suo operato sta riducendo il potere della nostra economia. Se l'intero sistema è fatto di aziende A così deboli che devono essere protette perché altrimenti nessuno lavora e non può comprare da B, e così via... beh, evidentemente c'è un problema più grosso problema che i dazi nascondono sotto al tappeto ma intanto lo alimentano ancora di più... Non lo comprano a priori perché non hanno un lavoro, o non lo comprano a priori nemmeno se hanno un lavoro perché sono troppo scemi per capire la differenza (anzi, per capire che forse gli conviene porsi l'interrogativo sulla differenza)? Perché a me pare che la grande maggioranza dei consumatori italiani non abbia problemi a comprare da mangiare (e altri beni "un po' più che minimi") ma sia troppo pigra/menefreghista per informarsi su cosa sta facendo (ops: vale anche per le scelte elettorali di tutti i partiti, chi più chi meno, astensionismo incluso). Mi dipingi un quadro di casi umani che per carità, ci sono, ma non sono rappresentativi della media (lo sono già più quelli che descrive Sifizz). La maggior parte della gente non sta male ma si è abituata a fare scelte che distruggono il sistema economico. E torniamo al discorso di Tony...
  22. Fixed Perché i fast food mica costano poco qui... sono prezzati come sfizio per i ragazzini, non come riempimento a poco prezzo.
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