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Wilhem275

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  1. A me piace... nel senso che è talmente assurda che ha fatto il giro completo ed è finita per piacermi
  2. Due cose mi sono piaciute: - il fatto che, atto lancio, gli scarrafoni si siano avvinghiati al padiglione - il sapiente utilizzo del dead lock per bloccare la gente all'interno dell'auto
  3. Io non ho capito su cosa sia basata questa roba... e vorrei capirlo, visto che adesso è partita la bella moda di usarla al chiuso e io non credo ci sia solo puro vapore che se ne va nell'aria... E a dimostrazione della moda, giusto poche settimane fa la notizia che un buon numero di negozi, spuntati come funghi, è sostenuto dai classici giri di riciclaggio... nonché che si vende roba di dubbissima provenienza. Al di là del funzionamento, secondo me è una chiavica: una buona parte dei fumatori sono affezionati al gesto oltre che al fumo; se ti trovi un anghesu che ti permette di reiterare il gesto... non fa certo bene all'idea di non farlo più... E per me fa pure peggio: perché questa gente così si riabitua a "fumare" anche in quei luoghi dove il divieto aveva reso un po' meno piacevole l'esperienza. Posto che quelli che vedo sono dei poseurs che te li raccomando, pare che sian lì solo per fare scena... c'hanno 'sto cazzillo di plastica in bocca in aula studio e pare che stiano fumando dei cubani di gran classe al club dei milionari
  4. Con tutti i pattoni che prendono, ogni tanto 'sti russi dovranno anche ripararle le auto Riparazioni artigianali: Seconda parte: Non hanno manco il pavimento in officina, però torna come nuova...
  5. Direi che la fotocamera in questo caso amplifica, io non lo ricordo così "presente" come suono comunque il 500 è imbattibile a livello di comfort, ma questo è di livello molto valido. Io non direi che ha rallentato al POC, e vi spiego perché: il POC lo si riconosce perché la trazione non si sente più. Qui avviene all'incirca tra i minuti 44 e 45, prima si sente il suono del rallentamento, poi muto, poi riattaccano gli inverter di nuovo in rallentamento. Il POC l'ha iniziato e finito mentre stava rallentando per altre cause. Ed è pure facile capire quali: la cosa avviene all'altezza degli scavalchi dell'interconnessione di Tavazzano, dove il traffico della linea storica viene diviso tra locale, che resta in linea, e veloce, che si mischia con chi viene dall'AV. Semplicemente avranno ricevuto un altro treno dalla storica un attimo prima, il quale ha liberato la sezione a valle dello scambio solo dopo un paio di minuti; a quel punto il 575 ha avuto via libera e se n'è ripartito. Mettete in pausa a 46:22: alle nostre spalle binario di interconnessione Storica > Veloce, poi binario da AV (su cui siamo), binario verso AV, binario di interconnessione Veloce > Storica, e in fondo la Storica. Sul palo il segnale COD che indica l'inizio del tratto codificato per la Ripetizione Segnali in uso sulla rete ordinaria (infatti vedete le boe a terra). Dall'alto si capisce bene come una linea butti sull'altra: https://maps.google.ch/maps?q=Tavazzano+Con+Villavesco,+Lodi,+Italy&hl=en&ll=45.33272,9.369321&spn=0.02492,0.038581&sll=45.333987,9.367433&sspn=0.024919,0.038581&oq=tavazzano+c&t=k&hnear=Tavazzano+Con+Villavesco,+Province+of+Lodi,+Lombardy,+Italy&z=15 A me queste soluzioni con salto di montone mi fanno sbavare... Andando avanti si vede la tabella con una barra obliqua, ultimo avviso prima del segnale, e a 46:39 i segnali del bivio (uno per binario), e dopo un po' confluenza con scambio lunghissimo da 160 km/h. Curiosità: non esistendo nel segnalamento tradizionale un modo per avvisare che la velocità in deviata è 160 (esistono solo 30, 60, 100) per anni si sono sprecate le deviate da 160 coi segnali che consentivano al massimo 100. Poi un colpo di genio: abbassata la velocità massima della linea da 180 a 160, a quel punto non si è più posto il problema di comunicare il rallentamento; segnale verde per tutti e chi s'è visto s'è visto Al quel punto la Storica si stacca per entrare a Melegnano e San Giuliano Milanese, poi a 50:15 la si reincontra e la si scavalca per portarsi a destra in ingresso a Rogoredo. A 51:55 segnale di Protezione di Rogoredo, a quel punto inizia un altro maestoso salto di montone: noi rimaniamo giù, dal binario in direzione opposta si sbina un binario che va su e ci passa sopra la testa per agganciasi alla linea veloce dalla Genova, ed entriamo sul penultimo di Rogoredo. http://binged.it/YCqa8B Benvenuti nel nodo di Milano Azzo, mi sono fatto prendere la mano e vi ho raccontato l'ingresso a Milano. Beh, se volete vi racconto anche l'uscita da Bologna
  6. Durante il mio esame, all'atto di una partenza, mi sono sentito l'acceleratore scappare da sotto il piede perché lo stava premendo l'istruttore ed era molto più preoccupato di mettere una musica che piacesse all'esaminatore...
  7. Eh, in effetti sì ma mettici attenzione e imparerai a migliorare la tua guida. Studia quello che fai e prova ad immaginarti dall'esterno per capire cosa stai effettivamente facendo. PS: per favore, evita di scrivere più messaggi consecutivi; adesso te li ho uniti io
  8. Da commentare con delicatezza perché qui la tragedia c'è stata, visto che l'incidente è finito molto male... però non capita tutti i giorni di riprendere in diretta una scena del genere. A me fa impressione perché dà il metro di quanto rapidi siano i casini, quando succedono. Questo è lì che guida tranquillo in mezzo al niente e nel giro di 8 secondi scarsi: - si è reso conto di un aereo che si stava schiantando - l'ha visto schiantarsi - ha visto l'auto davanti colpita da un carrello - ha sentito la propria colpita da altri pezzi, poi rimbalzata sul guard-rail - ha dovuto riprendere la traiettoria - è passato sopra pezzi vari d'aereo tra cui un intero sedile ...a quel punto puoi fermarti, tirare il fiato e passare i successivi trent'anni a chiederti cosa diavolo sia successo negli otto secondi precedenti. Andando OT rispetto alle auto (beh, un'auto si vede ), e sempre per restare sul tema "la videocamera giusta al momento giusto" ma con conseguenze meno spiacevoli, anche questo è abbastanza impressionante
  9. In pratica Cosimo è riuscito a passare dalla fase "single metrosexual" direttamente a quella di "marito stanco" senza passare dal via prima poteva lasciare le mutande anche in salotto, ora c'è in casa un essere in vestaglia e bigodini che lo colpisce con la scopa mentre scrive a noi
  10. Confermo. Per capire puoi figurarti mentalmente il movimento della frizione: due piatti paralleli che si avvicinano progressivamente, con uno che ruota e l'altro che è fermo. Quello che ruota riceve la spinta dal motore, quello fermo è collegato alla rotazione delle ruote attraverso il cambio. Più si avvicinano e più la loro velocità di rotazione diventa uguale, detto grezzamente uno trascina l'altro finché non girano insieme. A pedale sollevato i dischi sono uniti; a pedale premuto i dischi sono completamente staccati. A metà strada il loro contatto è parziale, nel senso che strisciano ma non sono perfettamente uniti. Il gioco sta nel farli accostare progressivamente, non troppo rapidamente perché altrimenti il motore non ce la fa a girare mentre riceve tutto il peso dell'auto; si tratta di sfruttare la fase di transizione in modo che l'auto inizi a muoversi gradualmente e non di colpo. Il tuo problema sta nel trovare con precisione il punto di attacco, alla cui posizione col tempo il tuo piede si abituerà; per cominciare ad allenarlo devi fare un movimento molto più lento di quanto faresti nella guida su strada, quindi come detto giustamente fatti portare in uno spiazzo vuoto in cui puoi concentrarti sul movimento dell'auto ignorando traffico e ostacoli. L'ostacolo è che la corsa del pedale della frizione non corrisponde perfettamente al movimento dei due dischi: partendo col pedale premuto a fondo, avrai parecchi centimetri senza che praticamente succeda nulla, poi il punto in cui la frizione comincia ad attaccare, e in uno spazio molto limitato avviene tutto il collegamento, e poi alla fine il pedale si alzerà ancora un po' senza che succeda più nulla (perché ormai la frizione è collegata). Quindi con questi esperimenti tu devi muovere lentissimamente il piede per "mappare" le reazioni dell'auto alle varie posizioni del pedale. Dopo poco ti verrà naturale capire dove il pedale non combina niente (quindi il piede può muoversi più rapido) e dove si concentra l'azione E andando avanti con gli esperimenti la mossa diventerà un'abitudine e non ci starai più a pensare. Un esperimento che ha dato buoni frutti su mia sorella: portati in un punto con una lieve pendenza, tale che in folle l'auto si muova ma senza prendere troppa velocità, e col solo uso della frizione tienila in equilibrio nello stesso punto. Fatto questo, non lo sbagli più O meglio, ti si pianterà ancora ogni tanto, ma capita
  11. Dai, essendoci un edificio abbastanza datato, con uno più moderno dietro, dovremmo già essere in grado di sbozzare un po' l'area geografica... Con un ampio margine d'errore, chiaro, però ognuno può fare un confronto con i luoghi che architettonicamente conosce meglio: ad esempio mi sentirei di escludere l'area ligure. (Poi scopriamo che l'hanno fatta a Savona )
  12. Più che altro non è che si sleghi granché con l'andatura autostradale, a meno di non avere una V molto corta (e allora in quel caso andare a 140 non è la mossa migliore)... l'auto sarà pure più veloce, ma il regime del motore è sempre medio-basso. Se vuoi "sturare" un po' il motore gli fai fare qualche allungo serio ogni tanto, a marce e velocità più basse, dopo che è arrivato in temperatura.
  13. E' ormai chiaro che avrà la plancia di Clio. (la prima, quella anni '90...)
  14. Beh, in effetti io ho imparato scaricando una guida in pdf Mentre poco tempo fa ho riscoperto il metodo di Ruffini tramite una videoguida su YouTube
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