Giusto stasera si diceva a cena: se tu vuoi omologare in UE un veicolo ferroviario di nuovo progetto devi spendere cifre sconsiderate.
Per omologare un carro merci del menga, la cosa più semplice esistente in ferrovia, l'ultimo ci ha smenato 2,8 M€.
Un carro di quel tipo lo vendi a € 150k l'uno.
Significa che solo di costi di omologazione tu produttore ci butti via i primi 30 carri prodotti.
Risultato: nessuno sviluppa più una mazza e si va avanti con tecnologie vecchie di 50 anni. Le quali, attenzione, sono a costo zero solo perché quando sono nate nessuno si è preso la briga di omologarle come si fa oggi (e nemmeno ciò è mai avvenuto dalla nascita ad oggi).
Ora, tecnicamente è positivo che oggi non sia ammissibile mettere sul mercato veicoli che non passano test stringenti.
Nella pratica, siccome questo è di fatto un lusso che non ci si può permettere, si va avanti con roba che quei test oggi non li passerebbe ma "ormai c'è".
Io la chiamo ipocrisia... e pure costosa...
E a condire il tutto... nuovi studi che confermano che alcune delle specifiche di omologazione sono basate su modelli di calcolo che non stanno in piedi