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Ma infatti è per quello che ha fallito l'esame: ha mancato l'auto, il furgone e, nonostante ci fossero tanti pedoni con un obiettivo facile, ha mancato pure quelli. Non è che a uno possano dare la patente russa solo perché ha fatto danni al proprio veicolo, vuol dire che non ci sa proprio fare, sarebbe da irresponsabili fargli passare il test così.
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Questo è utile solo se: 1) Filtra i falsi positivi, vale a dire quando davanti si ha uno di quei microavanzatori che consumano più frizioni che benzina; 2) Ha un tempo nell'ordine del mezzo secondo al massivo, prima che quelli dietro imprechino 3) In italiano urli in romanaccio "SE N'ANNAMO E' VVERDE!"
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Oh Santa Patata Non ho mai visto nulla che mi abbia dato più effetto carrello che il profilo di quest'auto...
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Mentre mettiamo "ruota" su Marte, se ne va uno che la Storia l'ha fatta davvero. Rainews24.it Considerando che aveva 82 anni e la sua vita se l'è fatta... direi che la soddisfazione di aver fatto qualcosa di unico e irripetibile se l'è tolta PS: adesso aspettiamo di vedere quanti diranno che è morto Louis Armstrong
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Beh, attenzione che le cartella stampa le sparano molto grosse anche in quel settore, mica solo nell'automobilismo tutti i veicoli sono i più veloci mai esistiti e viaggiano ad aria La storia dei 400 orari è tanto sparata... soprattutto perché le linee, ad oggi, sono beatamente ferme a 300, e servirebbero modifiche per lo meno normative, e tecniche non da poco, per adeguarsi verso l'alto. Poi l'uffico stampa FS continua regolarmente a confondere i concetti di velocità massima, velocità di esercizio e velocità commerciale Ad oggi il 575 è senza dubbio il treno più performante mai visto sulla rete italiana (e probabilmente al momento può vantare il primato europeo). L'aspetto più importante è l'accelerazione, è quello che fa la vera differenza in prestazione commerciale: alla fine tra 300, 320 e 360 orari ballano un pugno di minuti. Mi aspetto che lo Zefiro sia migliore, per una questione di evoluzione cronologica, ma non abbastanza da far terrorizzare NTV Altra questione: i tempi grandiosi MI-RM vantati nelle cartelle stampa sono al netto dell'apertura dei passanti AV di Bologna e Firenze. Grazziarcavolo anche il 500 è capace di farli... Se i passanti fossero aperti oggi, il 575 staccherebbe tempi incredibili.
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Hamm (Westfalen) Sono i Berlin Ostbahnhof - Hamm (West) che poi si dividono in: via Hagen - Wuppertal, passano il fiume a Colonia e vanno a finire in sinistra Reno a Bonn via Duisburg - Duesseldorf, poi percorrono il gancio di Colonia Messe/Deutz e finiscono all'aeroporto Il gioco delle sezioni lo si fa tuttora in Italia, vedi i notturni verso Monaco e Austria. Sui notturni del Sud... non credo che la domanda sia minore, anzi. E' minore la capacità di gestirla ANCHE a causa del fatto che erano diventati il trasporto per certe fasce bestiali di popolazione. Con i notturni lo scambio di sezioni si presta ottimamente, tanto di tempo da perdere ce n'è in abbondanza... ogni notte a Mannheim avviene una specie di gangbang tra notturni da e per tutta Europa Con treni diurni (sia LP che Regio) la questione è più complicata. Diciamo che, per questioni di tempo, vanno escluse le composizioni ordinarie di loco+carrozze (perché la loco la devi togliere da davanti ma qualcosa deve comunque muovere le carrozze, ergo: casino). Si prestano bene EMU e DMU, ovviamente. Ci sono reti nate non come punto-punto ma come ramificazioni da un tronco principale (vedi la rete inglese, ma anche i danesi lo fanno) che si presta molto bene a treni di 2-3 sezioni.
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Il 500 non è né vecchio né superato, resta un ottimo mezzo ma proprio quell'imponenza che citi è il suo più grave handicap: soffre di un rapporto peso/potenza pachidermico Occhio che i treni si misurano in metri e non in carrozze I treni di progettazione recente devono rispettare le norme europee di interoperabilità TSI, che mirano a standardizzare veicoli e infrastrutture. Il modulo standard per treno passeggeri è 200 metri, da cui ne consegue che l'obiettivo è avere stazioni con marciapiedi di 200 m (un treno) o 400 m (due treni accoppiati). Da lì la configurazione dei mezzi attuali: - ETR 500 a 12 pezzi era lungo 350 m, quindi fuori scala TSI; - ETR 460 era a 9 pezzi, lungo 236 m, fuori scala anche lui; - ETR 600 è 7 pezzi e 187 m, quindi rispetta la norma; - ETR 575, vale a dire l'AGV di NTV, di pezzi ne ha 11 corti e fa 200 metri giusti. Si veda anche la bella presentazione dell'AGV: http://www.alstom.com/Global/Transport/Resources/Documents/Brochure - Rolling stock - AGV very high speed train - Italian .pdf Comunque i 500 sono anni che non girano più a 12 pezzi, proprio perché dal punto di vista del servizio erano troppo lunghi e perché, data la trazione concentrata, troppi veicoli rimorchiati comportavano prestazioni penosette... Se il treno sia lungo o corto l'unico parametro per dirlo è quanta gente si vuole trasportare, e in questo incide anche molto la disposizione interna: il 575 concentra molti più posti a parità di spazio. Cerchiamo di ragionare a livello di sistema: sì, una volta c'erano gli espressoni da 16 pezzi carichi di gente fino a scoppiare... solo che ne passava uno al giorno e nei periodi di ferie. E per muoverli ci voleva Hulk... Le relazioni AV sono coperte più volte per ogni ora, tutti i giorni. C'è una differenza non sottile di fondo... i treni si saranno pure accorciati, ma la disponibilità di posti -come il livello del servizio- è aumentata enormemente. Da una parte, come dicevo, c'è un problema di lunghezza: ETR 500 e 4xx sono troppo lunghi e infatti non sono nati per viaggiare accoppiati. I 600 lo potrebbero fare, ma... ne hanno ordinati pochetti, quindi non c'è tanto da scialare. A questo aggiungiamo che a Trenitalia pesa il culo a fare qualsiasi cosa oltre il minimo fondamentale, e spesso anche quello è un problema. Problema di numeri anche per NTV, che sta vedendo la flotta crescere di un treno alla volta, quindi intanto devono consolidare l'orario esistente (corse infittite da giugno, attivazione del ramo Venezia ad ottobre); poi quando li avranno tutti si potrà capire se c'è spazio per fare delle doppie. Ovviamente in NTV questi conti se li sono già fatti quando hanno progettato il servizio, ma non li danno certo al pubblico. Questi sono i motivi logistici. In generale i tedeschi sono molto abituati al concetto di sezioni, quindi scomporre e ricomporre il treno durante il viaggio. ICE 2 e 3 sono pensati per questo e vengono usati così, ad esempio i servizi ICE Berlino - Ruhr sono espletati con ICE 2 che viaggiano accoppiati fino alla Westfalia e poi prendono due vie diverse... e viceversa partono separati e si riuniscono ad un certo punto. Il gioco è di farlo rapidamente (mezzi adeguati e procedure adatte) e senza intoppi (manutenzione regolare). Il vantaggio più evidente è che si risparmia un macchinista per gran parte del viaggio, ma è una questione minore. La grossa differenza è che di fatto fai due treni con una traccia sola, laddove questa è un bene soggetto a forte domanda e ha un costo. Per la ferrovia è molto meglio accoppiare treni e farli marciare come unico convoglio, che mandarli uno in fila all'altro. Ipoteticamente il servizio NTV si presta magnificamente a questo concetto, con Bologna - Napoli tronco comune e sezioni per Torino e Venezia. 1) Già spiegato che il motivo è di lunghezza e di numeri, non presunti problemi tecnici. 500 e 4xx semplicemente non ci sono nati per il comando multiplo! 2) 646 con il TCN? Forse volevi dire 464...
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Ce ne sono, di auto che hanno la lamiera della porta più lunga del vetro
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Se fosse il porta specchio, avrebbe la bizzarria di avere lo specchio fisso e non sulla porta, sarebbe da vedere
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Bell'esempio, bravo! In effetti non è poi tanto diverso dalla situazione attuale di Punto vs. Panda 3. Io penso tre cose: 1) Vero, e più in generale non so mica se la tempesta sia solo di € o se riguardi in generale il concetto di automobile mainstream... io credo che di qui a 10 anni ci ritroveremo con un sistema di segmenti parecchio sconvolto rispetto alle gamme classiche a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa. Insomma non è scontato che alla fine di Punto III debba esserci una Punto IV intesa come evoluzione di I-II-III al pari di come si evolvono le Golf (metodo del "pantografo storico" ). 2) In generale il fatto che Punto sarà ancora in vendita quando sarà "vecchia" è forse una sega mentale che ci facciamo noi che seguiamo minuto per minuto anche gli starnuti del mercato e quindi vediamo un mondo che si muove freneticamente e una Punto che è un blocco di granito... ma alla fine la questione è: ne vendono in numero adatto a far sì che l'impresa sia profittevole? Se sì, che andassero avanti anche trent'anni piazzandola a settemila Euro, il progetto è valido... e se il mercato garantisce quel numero minimo vuol dire che se ne sbatte che sia datata A Marchionne interessa solo quel parametro, ed è giusto così. 3) A proposito di progetto valido, io continuo a ricordare cosa pensavo attorno al 2005: ma tu guarda, le segmento B sono diventate macchine complete e serie. Perché, rispetto alle evoluzioni precedenti, avevano tutte superato certi standard minimi in vari campi (sicurezza, dotazioni, qualità) per assurgere al ruolo di "auto complete". Cosa che le precedenti (Punto II, Clio II, 206) avevano QUASI realizzato. E il dubbio me lo ero ingenuamente posto: fatto un passo così grosso, mica i successivi potranno essere grossi uguali o perfino esponenzialmente di più... ad un certo punto bisognerà approfondire altri modi di evolvere i modelli. Il crollo del mercato è stato un modo un po' shock ma abbastanza funzionale Probabilmente l'elevato standard minimo raggiunto da questa generazione di mezzi ha offerto una bella leva alla morte del mercato... le auto nuove non servono più, o lo fanno molto meno di un tempo. Nel 1993 Uno era veramente obsoleta rispetto a Punto I. Nel 2005 uno con Punto I era legittimato a considerare la sua auto datata e passare a III. Nel 2012 uno con Grande Punto non ha mica tanto motivo per considerare sorpassata la sua auto... E questa cosa ce la confermano i problemi di PSA, che ha evoluto la gamma in perfetta coerenza con il passo tenuto fino ad oggi... ma in totale scollegamento con la rotazione del globo terrestre...
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Quel rettangolone davanti mi piace zero, troppo netto e dritto, pare che abbia tamponato una lavatrice e sia rimasto il bozzo. Dietro già si nota meno. Il resto è ottimo, una serie di dettagli ben piazzati che danno molto carattere. Sembra un Sedicino
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I 500 appartengono ad un epoca in cui la concorrenza non esisteva Alla fine la differenza la fa la manutenzione: gli AGV sono venuti via a 650 MegaEUR per 25 pezzi, il contratto complessivo è per 1,5 GigaEUR con non so quanti anni di manutenzione (20?). Generalmente il costo di un treno, per evitare di mischiare troppe variabili, lo si confronta in termini di € per posto a sedere.
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Alla fine è vero, ognuno resta a ronzare attorno ad un certo valore... che per me facilmente potrebbe essere proprio tra 30 e 40 mm. Consigli per Canon? Per ora ho fatto prove col 17-85 che continua a non convincermi e appunto aggiunge confusione a confusione... mentre ho scoperto che il Macro è 60 e non 50 ed è molto più compatto di quanto ricordassi. Comincerò a portarlo appresso, probabilmente copre bene già da solo il buco di cui parlavo
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Già com'è parcheggiata quella Duna è tutto un programma
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"PER VERI INTENDITORI PASSIONISTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
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Io sono molto pessimista nei confronti dei votanti... di fatto il commissariamento c'è già stato ma non mi pare che questo abbia fatto aprire gli occhi a molte persone, anzi, ne hanno approfittato tutti per buttarsi a far casino come al solito. C'è gente che ha passato l'intera legislatura Monti a smenare perché è un governo illegittimo. Al di là del fatto che non è vero, ma... mesi passati così? Comunque ieri con l'Associazione abbiamo fatto cascare una segreteria di partito in un Comune del veneziano
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Quel disegno mi pare molto sballato... confrontate così le due serie sono alte uguali.
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E' che io il concetto di ottica fissa non l'ho mai nemmeno esplorato sono talmente abituato a cercare l'inquadratura tramite zoom (invece di croppare dopo) che quelle volte che dimentico di togliere il blocco al Tamron mi piglia il nervoso Questo nasce soprattutto dal fatto che io fotografo durante i viaggi (o su mezzi o a piedi nelle città), quindi muovendomi di continuo, da lì l'abitudine a cambiare continuamente inquadratura. Difficilmente ho punti fissi tipo per chi fa ritratti, macro, piante, dettagli e simili. O mi muovo io o si muovono i soggetti Però è assolutamente vero che i tele si usano molto più raramente degli altri. Posso anche fare dei tentativi col 50 fisso, che però nasce come Macro quindi rischia di essere molto diverso da ciò che intendente.
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Questa cosa la sto affrontando in pieno con la mia attività di Associazione, dove noi perseguiamo la posizione "Vogliamo un trasporto organizzato bene" e questo può declinarsi, a seconda dell'effettiva utilità, tra "qui non serve niente" e "qui ci serve una linea nuova", passando per le mille sfumature che sono i piccoli interventi puntuali di potenziamento. Il concetto di TAV ha creato tanto di quell'invasamento che gente prima innocua ora prende in mano i forconi anche quando c'è da sostituire una traversina, perché l'intera ferrovia è "TAV". La cosa che per me ha dell'assurdo è che un tempo la ferrovia era considerata qualcosa di "sociale", una possibilità di tutti contrapposta al kattivo e kapitalista traffico privato. Non è che a me garbino molto le politicizzazioni di cose tecniche, ma almeno come teoria aveva uno straccio di senso. Adesso funziona al contrario In più si è diffuso un assurdo concetto che "la TAV la usano solo i ricchi"; ovviamente si è diffuso solo nelle zone non servite, magari in quelle che vedono solo la realtà delle tariffe regionali stracciate. Capacità di astrazione zero: confrontano i quattro spiccioli che servono per fare qualche decina di km a prezzo regalato con i prezzi di un Milano - Napoli che, guarda un po', è giusto una distanza dieci volte superiore... Non vi dico poi cosa esce quando si parla di Corridoi TEN-T. Dio stramaledica l'UE per la volta in cui ha diffuso alle capre il concetto di "Corridoio". La gente è convinta che Corridoio Lisbona - Kiev = UN TRENO che va da Lisbona a Kiev. Ergo, ma se uno deve andare da Lisbona a Kiev prende Ryanair, che costa poco (mica come il treno che è per i padroni...). Ergo non serve a niente far lavori nel mezzo. Parliamo di consiglieri comunali, non del circolo della briscola al bar (anche se spesso in Veneto le due cose coincidono). Se non li prendo a schiaffi è solo perché c'è una legge che me lo impedisce.
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...è quel che non mi manca Considerazioni esistenziali di uno appena tornato dalle ferie, con annesso raid da 1200 e passa scatti. Ci ho un problema. Mi manca di coprire un pezzo di focale. Io uso la 30D. Attualmente, in mio uso: - tuttofare Sigma 18-200, molto pratico perché compatto e leggero e di grande comodità perché fa davvero tutto, però non si può dire che sia uno di quegli obiettivi con cui ti levi delle soddisfazioni... al massimo ti levi i kg da portarti dietro; - Sigma 12-24 aka "La Sfera", signor grandangolo con cui se non stai attento ti inquadri anche le chiappe. Molto tecnico, ma pesantissimo e ingombrante; - Tamron 17-50 f2.8 fisso, il mio gioiello, davvero nettissimo e luminoso. Vive accoppiato al filtro polarizzatore, che è la morte sua. Nelle giornate di sole è davvero emozionante. Chiaramente si fa sentire presto il limite superiore di focale; - Canon 75-300, zoom I serie, onesto nella resa e abbastanza compatto nel suo genere, ma non il top del top. Poi, quelli del babbo: - Tamron tuttofare mi pare 17-250, più grande e meglio costruito del Sigma, probabilmente più performante, ma di estensioni simili mi fido fino ad un certo punto, e se tuttofare deve essere allora che sia leggero e piccolo a costo di perdere in qualità; - Canon 10-20 fisheye, mi sembra un grande attrezzo ma non l'ho praticamente mai usato perché ho sempre dietro La Sfera; - Canon 17-85 stabilizzato, bell'obiettivo ma sinceramente mi sembra più un grandangolo "con quel qualcosa in più", non mi convince in pieno oltre il 50 - Canon 75-300, zoom II serie stabilizzato, decisamente più tosto del primo ma ben più ciccione; E quelli condivisi in pool: - Canon 50 Macro, compatto e ben fatto ma ne so zero perché io di macro non ne faccio; - Canon 100-400 beige stabilizzato, aka "Il Cannocchiale" , veramente una bestiaccia grandiosa, peccato per le poche occasioni di sfruttarlo davvero; - moltiplicatore 2x Canon beige + un altro di sottomarca; - da qualche parte, il barattolino Canon 18-55 di serie con la 300D, abbastanza da quattro soldi e caduto in disuso da tempo Insomma di roba ce n'è in abbondanza, il problema è capire come combinarla. Atteniamoci a quello che uso io direttamente, al massimo posso pensare di sostituire lo zoom I serie con la II, ma la focale quella è. E' evidente che ho un buco 50-75, piuttosto fastidioso perché sarebbe roba che si usa spesso. Mio padre questo problema non ce l'ha, nel bene e nel male le sue lenti si sovrappongono correttamente anche se come dicevo il 17-85 non mi convince al 100% nella parte tele. Posto che il 18-200 non riempie il buco perché è una cosa a sé stante, non è parte del sistema (o c'è lui da solo o c'è tutto lo zaino con le lenti serie). Lo uso per trasformare la reflex in una compattona, ma i suoi limiti li mostra tutti (grandangolo distorto, tele con riflessi interni). Posto che di sostituire il 17-50 con qualcosa di più versatile non ne voglio sapere, è un punto fisso. Posto anche che non mi pare avrebbe tanto senso affiancargli qualcosa che parta dal 17/18 per poi andare oltre, perché andrei in giro con due attrezzi per lo stesso mestiere. A me serve qualcosa di qualità che copra più o meno la focale 40/50 - 120/150. Ipotesi 1. Compro qualcosa che in casa non c'è. 40-120 sarebbe la morte sua, ma non mi pare che il mercato offra cose simili. Andando per compromessi, potrei valutare di sostituire il 75-300 con un ipotetico 50-200 (tanto più che per lo zoom spinto c'è sempre il Cannocchiale da usare...) o pure 50-250, però non vorrei ricascare nel tunnel dei tuttofare, verso i quali è chiaro come non nutra una grande fiducia. Ipotesi 2, ragionando in modo diverso: SE il Tamron 17-250 si dimostra valido nel tele (è pur sempre una costruzione più raffinata del tuttofare Sigma), risolvo con quello e mi ingoio la sovrapposizione col 17-50. Oltretutto risolvo anche il fatto che il 17-50 ha il polarizzatore montato e questo a volte è un pacco, l'altro non l'avrebbe, quindi farebbero mestieri paralleli ma un po' di versi. Ma poi sarei tentato di polarizzare anche il tele Il problema è che quel SE è grosso come una casa... Ipotesi 3: convinco il babbo con una supercazzola che il 17-85 non gli serve davvero , che il suo 17-250 è magnifico e può usare quello, e risolvo il mio buco; ingoio il fatto che che non mi convince appieno, ma è un bel ferro e pure stabilizzato. In questi giorni ce l'ho io, vedo di provarlo un po' più a fondo. Insomma, è abbastanza evidente una certa confusione esistenziale Chiedo consiglio specie sul nuovo acquisto perché non seguo il mercato della fotografia, quello che ho me lo sono ritrovato per le mani, quindi non ho la minima idea di scelte, costi e performance; infatti le misure indicate sono del tutto ipotetiche.
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Praticamente la prima cosa che ha fatto, appena arrivato, è stato spararsi un po' di pose da solo per aggiornare il profilo nei social networks; poi si comincia a lavorare
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Un'infilata di avvistamenti nel raggio di pochi passi, in zona Uni a Padova. Questa mi dice sempre bene: Questa me la sono studiata per benino perché ha una serie di soluzioni pratiche ed estetiche che mi dicono molto bene... peccato per lo sbalzone anteriore: Questa, poverina, è un po' al massacro... botte ovunque, fanali tenuti col nastro adesivo... eppure andrebbe avanti per un buon secolo