Wilhem275

Lo spot parte bene, ma poi fa venire voglia di comprarla per rottamarla istantaneamente Comunque altro che "tiger nose"... muso-panchina, ecco il nome corretto

Alt... ho fatto casino io... il 18-200 che ho è SIGMA, non Tamron. Le considerazioni sono le stesse: molto compatto, ma non eccellente. Ora però mi sta nascendo un trip per quel Tamron folle 18-270 se si trovasse un bell'usatino, così a tempo perso...

Una delle cose più difficili possibili... posto che io ci vivo in ISO100, non l'ho mai mosso da lì, e sinceramente non ho mai capito bene come approcciarmici Per i fuochi trovo imprescindibile usare la funzione Bulb, con questa tattica: - si mette a fuoco al primo... fuoco, e si lascia in manuale (altrimenti poi sclera) - occhio sinistro aperto a guardare la scia del razzo che sale - un pelo prima dell'esplosione, giù il tasto di scatto (detto come se fosse facile!) - tenere giù fino al punto di massima apertura del fuoco e poi mollare Ci si regola solo con l'f, di solito oscillo tra 9,0 e 13. L'unica cosa certa è che non ce la faccio con un tempo predeterminato. Si va assolutamente a tentativi, e si consideri che vi sono moltissime condizioni che rovinano queste foto: - mancato sincronismo con la dinamica del fuoco - inquadratura non ben centrata sull'area di apertura del fuoco - poca stabilità di mano - troppi fuochi che si sovrappongono - troppo fumo rimasto in sospensione, con fondo bianchiccio Il mio consiglio è: quando cambia il tipo di sequenza, studiare il primo (in quanto tempo sale, a che altezza arriva, che area prende da aperto), fargli delle foto di prova, e poi andare a catturare d'anticipo i suoi fratellini successivi; facendo in fretta, perché di solito le sequenze partono con fuochi isolati e dopo 2-3 già se ne stanno sovrapponendo troppi per scattare nitidamente.

Beh, hai fatto un discrimine molto chiaro, direi che stai facendo una scelta avendo in mente tutto il necessario Come ulteriore distinzione aggiungo che il set completo di obiettivi di qualità dà molta più soddisfazione, ma va usato in situazioni ottimali che non sempre si presentano: intendo giri e giornate dedicati alla fotografia, da soli, prendendosi del tempo, senza nessuno che rompe le balle perché ti fermi di continuo a cambiare lente o perché rifai l'inquadratura dieci volte... Il tuttofare lo metti su e via, usi la reflex come una compatta di altissima qualità. Alla fine, in valore assoluto, passo molto più tempo col 18-200 che con il set serio. Perciò confermo che, anche passando a roba più importante, non rimarrà inutilizzato, anzi... Non so dare un giudizio di merito sul Canon, non ne ho esperienza. In generale, a parte il barattolaccio base 18-55, con lenti Canon mi trovo molto bene (ho il tele 75-300 versione I e II, mio padre un 10-22 fisheye, usiamo un macro da non ricordo quanto, e poi ho il mostro 100-400 ).

Un po' dell'uno, e un po' dell'altro

Che poi, se anche si ridefinisse il concetto di "effetti speciali", male non sarebbe. Quando avevo l'A6 la gente saliva e si strabiliava per i led, il sedile automatico e il cassettino ad apertura elettrica, ignorando tutta quella gamma di peculiarità tecniche positive che pure c'erano (motore, comfort di marcia) e negative (interfaccia uomo-macchina, risposta dinamica). Prima o poi qualcuno dovrà tirar fuori un'auto di lusso con meno cazzate e più sostanza: speriamo sia questa.

A me l'avvio a spinta sembra un'opzione molto pesante e probabilmente quella meno salutare. Ci si monta una batteria nuova, se parte bene, se non parte con le proprie forze evidentemente c'è qualcosa che non va e che comunque la spinta non risolverebbe e anzi peggiorerebbe. Il problema non è superare lo step dell'avvio, è far partire il motore e tenerelo acceso senza fare danni. Se anche la si spinge, magari il motore gira, ma con il lubrificante vecchio di anni o peggio senza! Prima di tutto, come suggerito, cambio completo dell'olio, filtri, liquidi vari e pulizie dei condotti dove possibile, il tutto fatto da mani esperte. Dicci di più: di che auto si tratta, da quanto è ferma, in che condizioni...

In argento la temo moltissimo, per me non dice niente... io voglio vederla nelle colorazioni vere: blu notte, verde inglese, verdone petrolio, rosso bordeaux, il marrone presentato su 300, al limite un beige scuro, magari un blu più chiaro...

Oh, già il legno non è che figuri un gran bene, poi si sono scelti pure un cesso mica indifferente...

Frase corretta poverina, sfigatissima... magari è comodissima, comunque un concetto anche coraggioso, soprattutto sono le ultime vestigia di Matra, ma te la raccomando...

Bella zio!

La mia esperienza è limitata e comunque molto eterogenea: del tuttofare ho già parlato, mentre di Sigma ho anche un 12-24 a sfera molto ma molto interessante. Ha il peso e le dimensioni del pistone di un Cursor ma permette degli effetti assolutamente incredibili, e anche quello è un fido compagno nelle foto di ambienti urbani: inquadrando il centro del palazzo che si erge verticale di fronte a te, dall'altra parte della strada, rischi di ritrovarti nell'inquadratura il cornicione di quello a cui ti stai appoggiando... Dal punto di vista costruttivo è fatto molto bene, decisamente lento l'autofocus ma almeno è preciso e silenzioso... permette di ottenere un'apprezzabile qualità d'immagine, certo con i limiti imposti dalla particolare architettura. Comunque, ad usarlo correttamente, distorsione nulla, e questo è incredibile vista la forma.

Rileggevo l'articolo riportato qualche tempo fa: Mi fa impressione vedere come 40 cavalli e soprattutto 70 Nm in più valgano di fatto un niente nel range utilizzabile su strada, e stiamo parlando della massima prestazione spremibile sul dritto. Ok, non conosciamo le curve caratteristiche (magari gli incrementi sono solo estremi), ma secondo me questo dato offre la vera misura di quanto sia inutile e alla fine solo dannoso intervenire sul motore. Molto meglio buttare fuori i sedili

Per Canon lo vedo ballare sui 3-400, anche se non so davvero che riferimenti usare: di fatto io non ho mai comprato una lente, e quella mi fu regalata per compleanno. Ah, ho cannato la misura, è 17-50. Aggiungo, se è d'interesse, che l'autofocus non è dei più silenziosi, ma la costruzione generale è molto buona.

Io ho un Sigma 18-200 che è un pratico tuttofare, ma non lo considero certo un ottimo obiettivo. Ai pregi di compattezza, leggerezza e grande flessibilità d'uso si uniscono una scarsa luminosità, corposi riflessi interni in tele, e in generale una nitidezza non esemplare. E' comodissimo quando voglio uscire di casa con una sola ottica già montata e via. Tra me e mio padre abbiamo anche dei tele e dei macro, ma il mio gioiello rimane il Tamron 18-55, che regala sempre enormi soddisfazioni. f2,8 fisso sull'intera escursione, nitidezza incredibile... gli ho montato il polarizzatore, e da allora è un fido compagno di scorribande urbane

Ma in effetti non ho capito questa storia che Thema sarebbe segmento F...

Eh la madonna!

Ah beh, conta che per me "buono" si definisce secondo il parametro della Y, che a 125 orari esatti perde completamente la sensibilità dello sterzo, e il rapporto trasversale tra ruote e asfalto passa al livello "ho dato la cera sulla strada e ho messo le pattine alle gomme" Cioé, va dritta o curva a seconda dei comandi, ma te ne accorgi solo perché vedi la strada che cambia prospettiva, non certo perché te lo dice il volante

Mah, guarda, ne sono sempre meno convinto... ho avuto auto che sulla carta promettevano cose oltraggiosamente grandiose, e che magari al cronometro rispettavano pure tutte le promesse... ma poi sembrava di guidare il divano di casa. Per poi passare a cose vendute per la metà di prestazione, ma sembrava andassero tanto quanto. Perciò ormai credo solo alla sensazione dal vivo, o alle parole di pochi fidati conoscenti, molti dei quali se non tutti sono qui dentro