Vai al contenuto

Wilhem275

Moderatore (Staff)
  • Numero contenuti pubblicati

    19410
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    31

Tutti i contenuti di Wilhem275

  1. Urca che topic mi sono perso! Adesso dico le mie sul Calatrava Bridge da fedele utilizzatore due volte al dì. Diciamo innanzitutto che io sono un fedele sostenitore del Passo Venezia. Quella particolare camminata che impara solo chi "usa" Venezia, che prevede: - costante velocità smodata - dribbling assassini di chiunque vada più lento - sorpassi che spingono contro il muro chi viene incontro - sfruttamento di ogni centimetro libero - tallonamento costante dei più lenti, insulti e sbuffi per farli spostare - tagli di strada - spallate alle vecchie col carrellino - ponti percorsi due scalini alla volta, discesa di corsa con sfruttamento dell'abbrivio - l'unico che devi temere è il tiratore di carrello, in quanto sai bene che è l'unico più pazzo di te e che nella sfida a chi si sposta per ultimo perderesti inesorabilmente Insomma, prendete tutti quei comportamenti che in auto sono pericolosi e aggressivi e che sarebbe follia applicare, e applicateli al camminare tra la folla in spazi ristretti Gli obiettivi finali sono due: - mantenere una velocità media più alta possibile, per dimostrare che Venezia si usa anche per scopi diversi dal cazzeggiare - sottilmente, dimostrare ai più lenti che stanno rompendo il cazzo con il loro rallentare il traffico Parte 1: la felicità per la presenza del ponte. Ho fatto un annetto di -infruttuosa- università a Venezia prima dell'apertura del Calatrava's, con percorso standard piazzale Roma - San Giobbe (Cannaregio). Ci sono rientrato quest'anno, scoprendo ed utilizzando la novità. Il percorso precedente vedeva, tipicamente, il giro sulla sponda opposta alla stazione, con salto sugli Scalzi e via dritto per le laterali di Lista di Spagna. Oltre agli Scalzi, per Piazzale Roma - Stazione erano obbligatori almeno altri due ponti; e si conti che quello degli Scalzi è un ponte infame per ripidità, passo di percorrenza e affollamento. Criticità di tale percoso: - come detto, ponti inutili, che sono una rottura - enorme volume di traffico concentrato sulla stessa lingua di terra Papadopoli - Scalzi, a composizione eterogenea (elevata percentuale di turisti), passaggi a sezione fortemente variabile (coda), elevata concentrazione di negozi e ristoranti (casino) - pauroso incrocio di flussi alla base degli Scalzi: Scalzi - Cannaregio vs. Stazione - Lista di Spagna vs. Scalzi - Stazione vs. Scalzi - Lista di Spagna - troppi turisti a far foto sugli Scalzi (è la prima visione davvero panoramica entrando in città). Ergo, non posso che essere felicissimo dell'esistenza del ponte nuovo, in quanto mi ha risolto un bel problema di trasporto: - meno ponti - volume di traffico più specifico, con sponda specializzata turisti vs. cittadini, col volume "veloce" disposto su percorso più breve, più ampio e a sezione costante, con percorso privo di qualsiasi attività ai lati - flussi che si risolvono in gran parte sul piazzale della stazione, e il "corretto tracciato" è lineare: Roma - Costituzione - Stazione - Spagna - pochi che fan foto sul ponte nuovo (e con buon motivo ) Parte seconda: come si usa il ponte di Calatrava Dal punto di vista del Passista Venezia, ovviamente Primo grande vantaggio del ponte è l'effettiva minore altezza a partire dalle sponde, con la scusa che queste sono molto più in alto della media veneziana. Il Passo Venezia può essere applicato già appena il piede si posa fuori dall'autobus, in quanto gli spazi lo permettono. Piccolo casino dovuto ai cazzo di bidoni posti ai lati del ponte (ma se si è di fretta si passa in mezzo con un'acrobazia...). Sul ponte. Gli scalini allungati sembrerebbero una fregatura, a prima vista. Effettivamente, percorso con camminata normale, la spaziatura 1,5 fa proprio schifo: troppo per farne due in un colpo e troppo poco e troppo bassi per tenere una pedata costante. Soluzione, valida solo se si hanno le game lughe a sufficienza: scalini a due a due, in salita, raggiungendo una velocità assurda, il tutto dribblando lateralmente TUTTI. Con un po' di sforzo, sono fattibili con un passo solo anche gli ultimi "scaloni" lunghi. La discesa è la vera follia, perché scendere gli scalini due alla volta è una cosa pericolosa e fuori di senno; quindi la si fa Io non peso poco, mi muovo bene ma ho una certa panz... massa , quindi io che scendo due scalini alla volta faccio tremare l'intera struttura ed è tutto fatto al limite, perché l'estensione massima del mio passo coincide col passo degli scalini: il piede va a cadere (alla cieca) giusto un centimetro più avanti del marmo bianco. E se piove? Bel tema. A differenza di quanto si pensi, il famigerato vetro non è scivoloso, neppure con scarpe dalla suola scema. In salita lo si percorre normalmente. In discesa... ci ho provato una volta, ma un brivido mi ha percorso le mutande e non l'ho mai più fatto... questo perché il vetro è lievemente inclinato verso l'esterno, e se in salita l'attrito gioca a tuo favore, in discesa è una scommessa col diavolo. Se per caso il piede pesta male, finisce o sul metallo (scivoloso) o sul marmo (peggio ancora) sei fottuto. Ricordiamo un saggio detto veneziano che mi è stato insegnato recentemente: "piera bianca fa cueo nero". Quanto è vero! In ogni caso, finito il ponte, si atterra su quella bella piattaforma allargata, sotto le colonne. Ottima se uno si deve fermare un attimo a recuperare gli oggetti che hanno perso l'assetto durante l'attraversamento forsennato del ponte (maglioni, iPod, lacci delle scarpe). Pochi scalini di fattura normale (in discesa), o una bella rampa (in salita), ma da affrontare solo se si è valutata come abbastanza vuota. Poi, il piazzalone della stazione, dove si dribbla tutto con facilità, e poi il tugurio alla base degli Scalzi, dove ci si può arrogare la precedenza e passare dritti sui piedi a tutti. Parte terza: si poteva fare diversamente? Risposta: certo che sì, e anche molto meglio. Per quanto io abbia trovato il mio metodo per (per)correrlo, è più che evidente che il disegno dell'intera scalinata è schizofrenico. 1) gli scalini bassi e lunghi sono un'inculata 2) gli scalini lunghi e bassi sulla sommità sono una mezza inculata 3) lo scalino mancato a metà percorso è una follia totale Il punto (1) perché non si riesce mai a trovare un passo continuo, sembra di muoversi nell'erba alta, si fa fatica e non si va avanti... Il punto (2) perché rompono la continuità di chi il passo l'ha trovato. Il punto (3) perché è un vero pericolo. Disegnare una fila di scalini, di cui uno finto ma non ti faccio capire quale sia mettendo un bordo uguale agli altri, è veramente da bastardi. Basti dire che anche io, che posso dirmi esperto, l'altro giorno ci sono caduto: l'occhio stava seguendo la manovra di un vaporetto, e TAC! ho tentato di scendere lo scalino che non c'è Inoltre, come ho detto, il vetro offre un attrito decente. Ma sul bagnato chi si fida? Uno scalino di vetro (potenzialmente scivoloso), metallo (sicuramente scivoloso) e bordo in marmo bianco (vedi il detto sopra riportato). Chiaro che uno preferisca i tradizionali e sicuri masegni. Cioé, abbiamo fatto un ponte largo un chilometro per usarne un metro. Dal punto di vista del design di qualsiasi cosa non siano gli scalini non mi lamento, a me piace, le "spalle" sono belle, i vetri di paratia pure, le zone di sbarco sono ben fatte. Ma sono sicuro che gli scalini potevano esserere "scalati" sicuramente meglio di così. Nota a margine. Ier l'altro, per pura nostalgia e tempo da perdere, mi sono trovato a ripercorrere gli Scalzi. Il responso a posteriori è: che schifo. Quel ponte mica brilla per disegno ben fatto... il pianerottolo ogni tre scalini è forse ancor più incasinante e pericoloso, e la famigerata pietra bianca è ancora più ampia. Non a caso ricordo che, quando lo percorrevo con regolarità, sistematicamente trovavo oggetti persi da gente costretta a traballarci sopra... una volta ho rimediato due scatole gialle delle Poste, nuove, ancora appiattite... una l'ho usata, l'altra dovrei ancora averla. E una mattina di pioggia l'ho anche visto uno che era caduto, ed era caduto anche male: scivolato coi piedi in avanti, aveva sbattuto la testa sullo spigolo dello scalino, era riverso senza sensi e c'era sangue sparso sul ponte... bella roba In conclusione. Per il fatto che il ponte sia lì: 10+, lode e bacio accedemico. Per come è progettato il ponte: 5, forse 5 1/2. Per i materiali del ponte: 2--. Piuttosto che meglio... era meglio farlo meglio. In seguito si parlerà specificamente del Passo Venezia.
  2. Calabrolumache, vorrai dire
  3. Quella la conosco, ma il film mi manca. Io ho settori musicali e cinematografici di cui m'intendo alla perfezione... insieme a dei buchi GALATTICI, all'interno della cultura degli anni '80-'90. E' scioccante, perché la roba di cui mi sto facendo, dei Cure, è proprio il genere di sonorità che mi fanno sbrodare. Davvero, come accidenti è stato possibile. Mica parliamo di zio Mimmo che suona la domenica all'osteria...
  4. E fortuna che non si parla di controbuio! Il 190 è purtroppo caduto in disgrazia :( Ergo la CulMobile ora è simile a questa: Ma la sua è più tamarra :D
  5. Molto più premium! In pratica, lo possiamo dire (previo un segno della croce in traverso, obbligatorio quando si parla di Lei), dalla Suprema si è derivato un innovativo espediente estetico-funzionale. Possiamo interpretare, dalla difficile decrittazione delle Sacre Scritture, che la Superiore sfoggiava un'elegantemente sportiva fascia plasticacea colorata su tutta la propria fiancata. Era questo un divino... tappullo*, per mascherare una giuntazza tra i due pezzi di carrozza. Ecco, la Corsa di Cul Night, per ricoprirsi di simile aura sacrale, e per simili motivi di tacòn** da nascondere, si gloria di un paio di giunte in nastro nero (su fondo Bianco Spacciatore) tra il finestrino posteriore e il portellone. A vedersi è una tamarrata, diciamolo , ma bisogna ammettere che come tamarrata è perfettamente ambientata nell'epoca di produzione del veicolo, quindi ci sta alla perfezione. Ma, siccome egli è un tamarro preciso, farà in modo di replicare la medesima cosa su entrambi i lati, per ottenere lo stesso effetto elegantemente sportivo * qualche genovese spieghi il termine... ** qualche veneto spieghi il termine...
  6. Deve essere una tragedia per te trovare scarpe del 53!
  7. Porca pupazza quanta roba nella terza foto postata... Auguri!
  8. Ottima cosa... lo chiameremo... Sarginho? A quanti mesi vincerà il suo primo GP di F1?
  9. Intanto il BANG! è arrivato, nel topic sugli scanner... Cioé, ce lo dici così? Vabbé, mi ritiro...
  10. Posso dire una cosa? Ho scoperto i Cure solo di recente, e mi fanno impazzire. Suonano proprio la roba che piace a me. Dove qazzo sono stati negli ultimi 23 anni? Non so cosa darei per essere ad un concerto con un attacco del genere: http://www.youtube.com/watch?v=mbFD0xQtjS4
  11. Sollevo il topic per comunicare che ora sono un vero terrone. Non solo vado in giro con un'Audi da supergiovane diventato vecchio (a gasolio), ma porto la chiave al collo appesa ad un laccio griffato RS4. E sono appena baldanzosamente entrato al supermercato trenta secondi dopo l'orario di chiusura, con saracinesca già a metà. Ormai in terronaggine non mi recupera più nessuno
  12. Triplici auguri! Comunque non prendete troppo per il culo la Corsa di Cul Night, dovete sapere che tale vettura sfrutta un principio costruttivo derivato nientemeno che dall'Auto voluta da Dio
  13. Ma perché noi dovremmo giustificare un comportamento che, per il nostro mondo di appassionati, risulta lesivo? Che BMW o altri vogliano rigirare terminologie storiche dell'auto per gli affari loro, non è solo un problema loro o una cosa "giustificabile"; e resta nostro diritto parlarne negativamente. Quindi ci teniamo la libertà di dire che "una coupé a quattro porte" è una definizione cogliona, e lo è due volte se viene usata consci dell'errore
  14. LOOOL! Ma cos'era, Palombella rossa? Non l'avevo mai vista questa scena... ma quanto lo capisco, quante volte avrei voluto reagire così
  15. E sia: ma ci vedo a volte una carica eccessiva rispetto al reale impatto della questione "Apple". Stante che al 95% delle persone che hanno scritto in questo topic non cambia nulla se Apple crepa domani o continua cent'anni per la sua strada, la cosa che non afferro è a te cosa ne venga dalle fortune o sfortune di Apple, e lo dico partendo dal pensiero che alla gente stessa che lavora in Apple non frega nulla di me, di te e di chiunque si sia fermato a dire la sua in questo topic. Dunque non vedo a che pro prendersi così a cuore la questione. Come quelli che se gli dici male di Berlusconi, si incazzano e lo difendono come se fosse il proprio fratello E il problema è figlio della stessa tecnica di marketing di proporsi al pubblico con "Noi siamo indubitabilmente i migliori". Il che è sbagliato a prescindere, perché esclude a priori il ragionamento se il prodotto offerto sia davvero superiore o no. Lo è? Non lo è? In tutti i casi noi spakkiamo il kulo a tutti. Va da sé che molte persone reagiscano denigrando pesantemente, a torto o a ragione. Non la trovo una gran reazione, ma la vedo come una risposta ad una stupida provocazione. Provocazione che non apprezzo, ma posso almeno capire da parte di chi si vuole promuovere. Quello che davvero non capisco è quando gente indipendente, a cui non viene un soldo bucato né un riconoscimento né un vantaggio, nemmeno "idealistico", raccolga la causa degli spakkakuli e la porti avanti con lo stesso livore (se non di più). Ma seriamente, te ne dovrebbe fregare davvero qualcosa delle ragioni o dei torti di Apple? E' così meritevole del tuo tempo e delle tue energie, foss'anche solo una risposta un po' più carica nel forum? A favore di un'azienda che fa i suoi giochi completamente a prescindere da quello che possiamo discutere noi. Dove sta lo scopo? A che pro? La discussione sugli oggetti acquistabili dai singoli individui è sempre accesa, mentre quella sulle cose comuni è considerata pallosa e inconcludente (Stato, politica, trasporti, lavori pubblici...); giuro che mi sfugge il motivo. Sulla questione dell'affezione ai marchi io la vedo così, nel mio piccolo. Mi da sull'anima Apple che si propone come il produttore di dispositivi definitivi. Contestavo il fatto che il mio iPod fosse una baracca, finché lo era, e quando ha cominciato a funzionare decentemente ho smesso di chiamarlo baracca. Mi da sull'anima Audi che si propone come il produttore delle automobili definitive. Contestavo il fatto che l'Audi a mia disposizione fosse un cassone, finché lo era, e quando ne ho avuta una decente a disposizione ho smesso di chiamarla cassone. Se entrambi smettessero di ca'are il qazzo farebbero un gran favore a tutti, ma questo è un mio modo di vedere le cose. In tutti i casi SE mi serve un prodotto offerto da questi marchi, lo valuterò al pari degli altri, quindi per me potrebbero risparmiarsi un po' di "Bang!"... ogni "Bang!" è un -1 sulla scala di bontà del prodotto Paradossalmente se Apple presentasse il prossimo iPod dicendo umilmente "Guardate, l'abbiamo fatto con queste caratteristiche, secondo noi è venuto bene e può piacervi" glielo prenderei decisamente più in considerazione...
  16. Ma Luca, dai, ma che ti frega... perché reazioni così personali, nemmeno stessero parlando male di tua madre...
  17. Riprendo una cosa detta in altro topic. Domenica ero in Aurelia in Liguria e in Versilia, ne ho viste parecchie in senso opposto, le prime che vedo dal vivo. E' tutta molto bella, grandi proporzioni, tranne gli elementi del frontale: la dimensione di fari e calandra è perfetta per un trattore stradale, ma su una Z4 occupano da soli metà del campo visivo. Con la scusa del cofano lungo e basso (lunghezza perfetta rispetto al resto), vista di fronte si vede solo la megamaschera e dei fari che finiscono dall'altra parte della macchina... La sensazione è che ci sia davvero "troppa robbba". Sarebbe bastato tenersi le dimensioni della precedente, erano cariche ma non in modo eccessivo.
  18. Io sposo la teoria del complotto Si concertano teatralmente eventi per giri economici ben inferiori al "parlare di iFogna 4.0"
  19. Io aspetto che presentino il prossimo X5 come "spider rialzato a 5 porte con tetto" Comunque è veramente di grande presenza... niente di eclatantemente nuovo, ma ben pensata. Occhio che però loro stanno cominciando ad andare fuori proporzione col frontale, come Peugeot qualche anno fa... questo w-e ho visto delle Z4 nuove e la fanaleria è davvero sproporzionata.
  20. Ora che il motore è rodato e i consumi si sono stabilizzati, ho provato a fare qualche test autostradale. Chilometro lanciato, 130 orari: consumo medio 14 km/l Come sopra, 150: consumo medio 11 km/l
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.