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Wilhem275

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  1. Io il mio concetto l'ho espresso più volte... sportivo è quello che mi fa divertire. Personalmente mi fa divertire quello che: 1) mi trasmette quello che sta succedendo (chiappometro, rumori, brum brum, dove caz. stanno andando le mie sospensioni...) 2) lo fa meglio quando è tirato al limite delle sue possibilità In questo senso, lo ribadisco ancora una volta, il veicolo più sportivo a mia disposizione è il camper, con i suoi 100 asini per 3,3 tonnellate (se lo dicono loro... ). Anche solo arrivare a 30 orari richiede impegno, manico, e te li fa sentire tutti quanti e la sensazione è di viaggiare a velocità smodata anche se ti superano le biciclette Scherzi (?) a parte, io non penso di essere un gran manico. Sono molto bravo a guidare secondo crismi di sicurezza e mantenimento del controllo della situazione, ma non mi fiderei di portare davvero al limite certe auto, non su strada aperta al pubblico. C'è anche da dire che le uniche auto potenti che ho/ho avuto a disposizione hanno un limite alto e una trasmissività nulla, per cui per divertirmi sul serio dovrei scannare ben oltre la soglia di rischio accettabile, cosa che non voglio fare. Provo a fare un paragone con un campo tecnico in cui, con tempi non regolari, mi diletto nel cercare performances elevate, e in cui negli ultimi anni ho scoperto di possedere un buon manico. Fotografia. Il mio divertimento, perché ho scoperto di trovare piacere nel muovermi in questi parametri, è di ottenere scatti che io (e, se serve, solo io) giudico piacevoli, sfruttando al massimo quello che la macchina che ho in mano possa offrire. Quindi, sono ben favorevole al giocare con le funzioni offerte dalla macchina, mentre sono tendenzialmente sfavorevole all'elaborazione a posteriori. Non è un discorso di "fedeltà al realismo", perché se mi metto a pasticciare sul serio con i profili della macchina quello che ottengo è oggettivamente ben diverso dall'immagine reale. E' semplicemente che mi rompo le palle ad elaborare, e siccome fotografo per divertimento, la cosa non fa per me. Il mio personale parametro di valutazione del risultato, quindi, è: riuscire ad ottenere l'immagine carica come la si vuole, sfruttando al massimo macchina e ottiche a disposizione. Così come non è una Ferrari a fare il manico, così in fotografia non è la fuoriserie a fare di sicuro belle foto. C'è in giro gente capace che fa interi servizi solo con la fotocamera VGA del cellulare. Chiaramente, se uno è bravetto (non serve un campione), dopo un po' la compattina si fa stretta, si vede che certi strumenti ti mancano... Ecco che, accortomi che con la compattina qualcosa di decente mi veniva, sono passato ad una gran bella reflex, e certi risultati apprezzabili sono seguiti, con un po' di pratica. Nota: complicandomi non poco la vita, mi sono imposto da subito di usare il più possibile il comando manuale della macchina. Apertura, tempo, temperatura del bianco, viratura su tonalità, sono tutti comandi che restano a me. Tengo solo l'autofocus, perché è comodo ed è comunque facile fargli fare quello che si vuole All'inizio è stata dura, ma col tempo ci ho preso la mano. Le grandi soddisfazioni si hanno quando si va in caccia. E' una vera e propria caccia. Mi trovo in una grande città, da solo, girando a caso e scattando prendendo tutto il tempo che mi serve. Giornate intere, finché c'è luce, è una scarica di adrenalina fantastica. Divento un cacciatore di luce! Però... andarci in giro tutti i giorni è un casino, l'attrezzatura vuole uno zaino tutto per sé. E poi uno non è sempre ispirato (a volte non scatto per MESI), e se uno non è ispirato meglio... prendere l'autobus Se uno non ha tempo da dedicare al particolare, meglio lasciar perdere e usare la compattina, sapendo che si sacrifica la qualità e il divertimento, in favore della comodità. Riportiamoci ad un paragone automobilistico, mantenendo la stessa filosofia (si parla sempre di me e solo di me). Per tutti i giorni, serve un ferro semplice, comodo, di poca pretesa. Che, come tutti gli oggetti tecnici, può essere spremuto al limite delle sue possibilità; ma se le sue possibilità sono scarse, è una gioia a metà. Posso essere soddisfatto di catturare dei bellissimi tramonti con la Exilim, così come posso divertirmi a sentire la Y che scavalla sui giunti completamente coricata su un lato e col Fire che urla allegramente (e fa BRUM!, non Frrrrrrrr). Però resta chiara l'impressione che con la 30D potrei fare di meglio, così come con... la vettura che vogliamo definire, mi divertirei di più a parità di rischio assunto. Sul versante opposto, posso sempre usare la 30D in automatico, o fare le curve veloci con l'A6 col convertitore, ma è un po' come andare a puttane solo per farsi una sega Ragionando a ritroso, una macchina (intesa in senso generale) mi soddisfa quando: 1) è zeppa di funzioni avanzate, che IO uso tutte, siano esse sia comandi diretti, sia pezzi progettati per dare certe risposte 2) dette funzioni sono utili al raggiungimento di un risultato migliore 3) il tutto mi da costantemente la sensazione di avere IO il controllo della situazione Stante che il divertimento alla guida è, per me, poter fare curve, accelerazioni, transitori di qualsiasi genere sentendoli e non solo vedendo che accadono. E stante che il mio divertimento viene ucciso dall'oltrepassare una certa soglia di rischio, perché diventa solo tensione e non si apprezza più il momento. I parametri definitivi, per me, perché un'auto sia sportiva sono: - incollamento alla strada non totale, magari più slegata dietro che davanti - insonorizzazione ridotta all'osso (è quella che uccide la sensazione di velocità) - filtraggio delle asperità medio e assetto NON rigido (non lo so sfruttare e mi rompe solo le palle) - motore non potentissimo ma reattivo, umanamente sfruttabile con un cambio manuale - leggerezza e bilanciamento dei carichi Ad oggi, l'oggetto da me provato che più si avvicina a queste definizioni è la MX-5 con cui ho potuto fare un piacevole ma breve test drive*. E che, tutto sommato, non è affatto disprezzabile anche per un uso moderato e civile. Adesso la sparo grossa. Per come sono abituato a fare io, per il livello di velocità che voglio mantenere, probabilmente, tra una supersportiva e una Miata mi starebbe comunque meglio la seconda, visto che non vado in pista. La vogliamo sparare davvero grossa? Stante che io granché veloce non vado, a livello di sensazioni trasmesse, tra una supersportiva e il camper, probabilmente il camper mi farebbe divertire di più Ve la ricordate la reginetta del 'ring col Transit in mano? "Sottosterzo... sovrasterzo... tutto!" Sempre contando come divertimento la possibilità reale di sfruttamento al limite e non la prestazione assoluta, di cui sinceramente mi faccio molto poco E tutto 'sto pippone, per definire, comunque vagamente, quello che è -in modo assolutamente soggettivo- quello che io cerco da un'auto "sportiva". In conclusione. Finché c'è Miata c'è speranza Tra la Sportback da 240 cv e la Y da 60, meglio la Y. Tra la Y e la Mini di Tony... parliamone * lo voglio narrare ancora una volta. Avevo forse 20 anni, con la patente da pochi mesi, mi sono presentato al conce Mazda e gli ho detto chiaramente: "Mi piace da impazzire quest'auto, mi dicono tutti che è bella da guidare e vorrei provarla. Conta che è estremamente improbabile che io la compri. Me la fai provare lo stesso?" Alla faccia di qualsiasi concessionario puzzone, io il mio bel giro me lo sono fatto, e mi è piaciuto. Il giorno che mi serve un'auto e Mazda risponde alle mie esigenze, senza dubbio torno da quell'uomo ad occhi chiusi. EDIT: aggiungo che, alla stregua di quanto detto, ho un'estrema curiosità di provare un'Elise o simili.
  2. Tu non sai le discussioni che sto facendo con mio padre, per convincerlo che la sua macchina è una "coupé a quattro porte" tanto quanto è una "spider col tetto e i sedili dietro" Il senso è che se perdi il cofano per strada l'areodinamica non ne risente... pure tu, dovresti essere un tecnico, e invece dimostri di non saperne niente... Comunque vi dirò che per una volta ci metto la riserva per com'è fuori, mentre dentro mi fa sbrodare. Il fatto è che davanti l'hanno fatta molto carica, con la mascherina finalmente bella rettangolare e larga e decisa, e dietro si mantiene la solita linea sciolta da CLS... comunque, di fatto, averne così.
  3. Potevano fargli la livrea in Giallo Milano che stanno adottando i tram... ci sarebbe stata anche bene.
  4. Io aspetto solo il giorno in cui mi verranno a dire che il sottosterzo è sportivo
  5. Comunque non mi sorprende che le pressioni per ripartire siano venute dalle compagnie tedesche. Tradizionalmente, nel mondo commerciale tedesco, c'è un senso molto marcato non dico di sprezzo del pericolo, ma di "mettiamo alla prova la situazione". Accade in ferrovia, ed è il concetto che sta dietro alle alte velocità autostradali. Il loro sistema è di sfruttare tutto il sistema il più possibile, per non lasciare sprechi; quindi la situazione di blocco generale "tutti fermi fino a nuovo ordine" gli sta stretta, specie se non è chiaro da chi e perché debba venire l'ordine. Attenzione che il concetto non è dover fare il business a tutti i costi, anche sulla pelle delle persone, ma che il business non rimanga con le mani in mano per niente. Se per assurdo l'intera Europa fosse coperta dalla nube vulcanica tranne un piccolo corridoio aereo, la loro tendenza sarebbe di voler comunque usare quello spazio. C'è, è lì, chi ce lo fa fare di stare fermi? Alla fine è comunque un discorso di livello di rischio accettabile, ma la cultura industriale tedesca storicamente tende a prendersi di più certi rischi laddove gli altri si fermano prima per timore. Spesso funziona bene (i timori erano eccessivi), raramente succede qualche danno grosso (i timori erano già al limite). Per fare un paragone automobilistico, è un po' la filosofia del Drake, che spingeva tutti "oltre". Mediamente i risultati erano migliori degli altri, talvolta andava male.
  6. Io sono d'accordo con te, se leggi le brochure di Audi (anche normali) ti viene da vomitare e vorresti prendere a schiaffi quello che le ha scritte finché non si mette in ginocchio a piangere umiliato ma, a parte la loro esagerazione, quale casa non descrive come il massimo assoluto qualsiasi cosa metta sul mercato?
  7. Il senso è che invece di fare dei grossi spari autostradali, puoi fare dei grossissimi spari autostradali
  8. Non so dire nulla sul comportamento esterno, ma in autostrada confermo che la vocazione è quella... cambio in S, grandi allunghi, grande senso della strada... Ieri sera ho fatto un Padova-Rovigo-Padova, come farsi un giretto dell'isolato. Ah, per chi non lo sapesse, ho una RS5... PS: tutto fatto senza toccare i 131, quindi non è un problema di limiti.
  9. "Italian jack-off" ROTFL
  10. Molto comodo assumersi la gloria degli altri a lavoro già fatto... mi pare piuttosto chiaro che il riassunto l'abbia fatto Summarizer e non tu ...segue ira furibonda di Gianni...
  11. ...è il cazzo coi fiocchi! Non si può lasciare a metà una rima...
  12. Io faccio 6 di picco, stai troppo a piedi bro
  13. Esattamente. Inoltre negli ultimi mezzi dedicati AV (ETR 600 e AGV) si è assistito all'allungamento delle estremità non tanto -o meglio non solo- per motivi aerodinamici, ma soprattutto per infilarci dentro delle lunghissime strutture di assorbimento d'impatto frontale. Nelle singole locomotive questi requisiti sono meno restrittivi, e bisogna anche considerare un'altro aspetto: Macchine come la E464, monocabina, sono un'eccezione, mentre gli ETR sono un mondo a parte. Le tradizionali macchine da treno hanno il problema che si vede nella foto: a fare un disegno troppo aerodinamico, ci si trova con un "muro" scoperto formato dalla testata del primo vagone. Quella della foto è la BR 101 delle DB, macchina straordinaria su cui sono stati fatti innumerevoli studi in tutti i campi di sviluppo. E' considerabile un po' come la mamma di tutte le moderne loco elettriche da treno, infatti le successive produzioni modulari non si sono distaccate da quel disegno e quell'impostazione. E dal punto di vista aerodinamico si è deciso di avere superfici esterne liscie il più possibile, tetto compreso, e un disegno delle cabine con compromesso ottimale tra penetrazione frontale e scia per il resto del convoglio. La E464 è una valida macchina, e dal punto di vista aerodinamico non se la cava poi male. Consideriamo che ha Vmax = 160, e anche a quella velocità in cabina non si soffre di rumori o spifferi (in questo è importante la cura del particolare). Il mio bel viaggetto ce l'ho fatto... e non diciamolo troppo forte, ma per una trentina di km è stata nelle mie mani Se mi proponessero un anno con una 599 o un viaggio con una 464, non avrei dubbi Il trip della livrea è nato constatando che le E414, al momento tutte destinate ai servizi ESCI, sono dei cessi mostruosi. Spompate, inaffidabili all'ennesima potenza, ma sopratutto spompatissime. Paradossalmente, per il tipo di servizi che gli ESCI svolgono, su linea tradizionale e con frequenti ripartenze, più che una doppia di loco pensate per l'AV (e mai usate per quello) una doppia di agili e prestanti loco per servizi regionali se la caverebbe infinitamente meglio. Come ripeto sempre, le grandi prestazioni in velocità media si costruiscono con buone accelerazioni, non con velocità di punta monumentali. Su linee che a farla grande permettono i 180 orari, non è così limitante avere una macchina da 160 ma che raggiunge in fretta delle velocità decenti. Ovviamente sono e restano seghe tra appassionati, ma il concetto è valido. E da lì la voglia di vedere come "ci sta" con i colori giusti, che per la cronaca sono stati una boccata d'ossigeno dopo anni di livree ospedaliere Bel lavoro Toni, e avanti con le idee Il padellone nero è stato molto apprezzato nell'ambiente... PS: no, il modello non è mio... ma mi piacerebbe assai, anche se non ora: il plastico è in piena ricostruzione dopo l'atomica provocata dal cantiere. Conservo però gelosamente il modello Lima di E444R 046, il mio preferito. A dirla tutta, da quando mio padre ha ripreso il giro, stiamo mettendo insieme una collezione abbastanza imponente... PS2: Cosimo, pure tu ti interessi di ferrovia? Che sorpresa!
  14. Anche tu pannellato? In questo momento sto fabbricando circa 4500 W... mi sento molto green
  15. Minghia non ci avevo pensato Ora installo un sistema di fari che di notte puntino i pannelli! O meglio, collego direttamente il contatore d'ingresso con quello di uscita, così creo la macchina erogatrice di soldi perpetua
  16. Che non si dica che i negri non hanno la musica nel sangue
  17. Mi piace che la disegnino seduta sul culo e con le gomme sgonfie, assetto "mi sono dimenticato di fare mantuenzione negli ultimi 15 anni di trasporto mattoni" :lol: E comunque... OMMIODDIO lo sbalzo posteriore è IDENTICO alla Bravo! VITUPERIO! :(r ...e adesso moderatela voi la discussione
  18. Oh bene! Bravo! Volevo ben dire, con tutte queste brave tavolette che abbiamo... però nel frattempo c'è stato qualche "ferroviario" che ci si è cimentato: Poi evoluto in: Per completezza, il topic è questo: Ferrovie On Line - I Concorso FOL per disegnatori! E464 livrea ESCI Ora riporto la tua proposta Il miglioramento che propongo è in realtà un suggerimento: attenzione che la macchina ha la fiancata fatta a righe, e queste potrebbero interferire con il -bel- disegno dell'onda.
  19. Porca vacca, la prima foto "di gruppo" è disarmante... "Ce la potrò mai fare da solo?"
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