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Wilhem275

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  1. Non hai capito. Sono sempre i posti anteriori, ma nella nuova versione guardi la strada proiettata sullo schermo e comandi la macchina dal tablet Devo dirlo, è geniale questa cosa di avere replicato la plancia dietro... sei megaeuro di macchina ed economie di scala che manco una Marbella
  2. Questo è sadismo Comunque la Wind non la classificherei come "auto aperta", a momenti per guardarti attorno devi usare il periscopio E poi, seriamente, ne hanno venduta una?
  3. In realtà quelli che se la pigliano nelle oscure lande sono proprio gli inglesi d'Inghilterra: perché tutto il mondo si appropria della loro lingua e la fa propria, filtrando e dimenticando tutti gli orpelli che ne compongono la caratterizzazione locale. In Erasmus eravamo decine di persone di ogni sorte e origine diversa e comunicavamo tutti in inglese, capendoci bene o male sempre... tranne quei pochi sfigati originari del Salcazzoshire, che parlavano la loro lingua col loro accento e il loro slang e nessuno ci capiva un'assoluta mazza E comunque la seconda lingua ufficiale di un gruppo di 50 persone era diventata automaticamente l'italiano
  4. Adesso parte il bestemmione Comunque anche io sostengo il Cinquino C ex-Tony e non per scherzo, almeno sai davvero da dove viene...
  5. Va bene, non lo pagare. Però trovami una soluzione alternativa al problema. Posto che tutto 'sto prezzo non lo vedo, metà delle mie comunicazioni sono in inglese e non per questo mi sto perdendo per strada l'italiano.
  6. Beh, non è che da una mattina all'altra sparisca la conoscenza diffusa di quelle lingue. Già oggi sono in tanti a masticare due lingue, si andrebbe avanti come oggi ma con la base comune che ci serve. L'obiettivo è quello, io trovo estremamente limitante che la circolazione delle persone in Europa sia frenata dalla lingua. Ora come ora non siamo liberi di poter trovare lavoro ovunque, e solo per il freno della lingua. A me la questione culturale sembra relativa: la maggior parte delle persone vuole solo un idioma per comunicare nella vita quotidiana, e se ne frega altamente della letteratura di qualsiasi cultura inclusa la propria. Oggi hai 60 milioni di persone che intendono l'italiano, ma per la stragrande maggioranza di questi la ricchezza della letteratura italiana è inesistente nonostante il fatto che vi abbiano libero accesso. Accanto a questi troverai sempre quelli che l'interesse ce l'hanno, e non saranno così pochi da far morire le lingue
  7. Oh, è pure evoluzione naturale. Sopravive la lingua che serve di più. Il resto è un cruccio da museo; il che non vuol dire che ha poco valore, ma non è un problema oggettivo. Ci saranno sempre persone che hanno piacere a conoscere più idiomi e godere della relativa cultura, e molte altre a cui basta quella per comunicare e fine. Per me può essere anche la dodicesima, l'importante è che ne abbiano piena padronanza e che tutte le comunicazioni al pubblico siano offerte primariamente in quella.
  8. Per me la questione linguistica è facile da dirimere. Ogni Regione (NB: non Stato) deve insegnare obbligatoriamente un ottimo inglese più una lingua locale a propria libera scelta. TUTTE le indicazioni pubbliche/documenti/qualsiasi cosa un umano si trovi davanti deve essere come minimo in inglese, e poi liberi di aggiungerci la seconda lingua che si vuole. Per dire, è più semplice di quanto faccia da decenni la Svizzera, e in Olanda non si è mica lontani dall'avere compiuta questa configurazione. Anche da noi ormai le indicazioni in due lingue si stanno diffondendo rapidamente.
  9. @Walker Aggiungiamoci poi quello che dicevamo tempo fa: se c'è una cosa in cui l'UE come istituzione è davvero incapace, è quella di farsi promozione sulle cose buone che fa. Sarebbero dei gol a porta vuota, ma lì vedi proprio il burocrate ingessato misto girotondino che ha paura di esibire la forza Per me il grandissimo inghippo è che il principale avversario dell'UE-istituzione sono di fatto i politici nazionali, che non vogliono perdere il proprio orticello. La cosa che trovo stupida di questa ultima ondata di nazionalismi è che per attaccare l'Unione laggente si spenda a glorificare governi nazionali che a ben guardare dovrebbe voler superare... Doppio livello di ridicolo per quei movimenti con tendenze regionaliste che adesso si schierano per la sacra unità nazionale contro l'Unione cattiva
  10. Evitiamo etichette politiche. Se uno è stronzo, lo è a prescindere dalla propria ideologia. Oltra al fatto che l'associazione di un'ideologia politica con qualsiasi regime dittatoriale è puramente nominale (vedasi quanto comunismo c'è in Cina oggi ). Oltre a questo, penso sarebbe più utile se almeno in questo contesto ci concentrassimo meno sui flati dei contestatori radical-chic, un po' perché non rappresentano nessuno (fanno solo molto rumore), un po' perché c'è da perderci delle giornate senza concludere niente, e un po' perché chissene Ed evitiamo pure di raccontarci le supercazzole, che tra "critiche" e "insulti" ci passa ancora una buona differenza
  11. Specie considerando che la vittoria non è che sia stata un 20-0. Non è che stia proprio in una botte di ferro. Non confondiamo la quantità di rumore di chi gli dà contro con i calcoli dell'elettorato... Posto che, come non è giusta la delegittimazione di lui (è stato votato e sta lì, stacce), non è nemmeno giusta la delegittimazione a prescindere di chi lo critica. Non è obbligatorio essere un cagone radical-chic per non apprezzare le sue scelte, c'è ancora in giro qualche bizzarro soggetto con opinioni politiche non dettate dall'isteria o dalla vendita del proprio orifizio meno nobile Comunque la mia speranza è che, lontano dagli strilli dei radical pro o contro, nel frattempo vengano su nuove leve in grado di porre tutta la questione su un piano diverso. E' una speranza, mentre nella pratica ho paura, perché con la comunicazione di oggi non vedo un modo in cui possa diventare premiante una politica non populista.
  12. Viste le ibride ci butterei in mezzo anche la mia cara Ioniq ibrida o plugin, che tanto la metto sempre in mezzo come il prezzemolo
  13. Ripensandoci... forse è meglio se mi candido a faccendiere del PCUS, sembra una carriera più tranquilla
  14. Evviva! Ora esco, vado a spargere un po' di aria di montagna col mio ecologico SUV diesel Euro 6 PS: 8,5 km/l in città se va bene, ma la mia tecnologia è green
  15. E' lì che ti servono i moderatori Mi candido a moderatore del POTUS
  16. Però lì fecero di necessità virtù e cercarono di disegnare un pannello che lasciasse un pezzo di lamiera con un qualche senso estetico Qui i montanti sono mollati lì a caso perché non volevano spendere per metterci la pezza. Francamente a me non frega nulla, però, al solito, in cambio mi aspetto che il venditore se ne freghi di chiedermi i soldi in più
  17. Ok, ma lo fa davvero? Non solo in teoria, ma anche in pratica. Non c'è solo il problema del dato percentuale bassissimo rispetto al totale circolante, ma c'è anche da capire quanto quei mezzi siano effettivamente circolanti in termini di veicoli*km. Mi sembra scontato che la larga maggioranza di chi ha elevate percorrenze usi esemplari più recenti, mentre auto di 15-20+ anni abbiano un uso tendenzialmente più contenuto. Se guardo a casa mia, con un'€6 diesel da 55k km/anno e 10 km/l e un'€2 benzina da 500 e 13, non c'è dubbio su dove sia il problema di inquinamento... Oltre a questo mi ruga parecchio che ci siano in giro parecchi diesel con FAP/EGR eliminati, in svariati ordini di grandezza in più rispetto ai benzina pasticciati...
  18. Notevole combinazione. Faccio un unico appunto: secondo me meriterebbe le cinture coordinate, vista il bel disegno degli schienali.
  19. Io ho il solo timore che comincino a limitarmi l'€2 benzina senza un motivo reale. Comunque a me l'intera storia dei limiti ai motori vecchi pare una boiata, perché parliamo di veicoli che ormai vanno per i vent'anni, e quanti mai saranno sul totale del circolante? Se c'è schifo nell'aria mi interessa limitare il 10 o il 90% delle fonti?
  20. Egli ha ragione, partendo da zero sei libero da qualsiasi vincolo e poi subito spenderti sulle soluzioni che al momento risultano migliori (e infatti su questo hanno fatto proprio centro). Il discorso del foglio bianco è più da vedere sul piano della qualità, perché è lì che ha valore l'esperienza. La cosa notevole è appunto che partendo dal nulla è venuto fuori un prodotto già globalmente ad un livello molto alto, e per certi versi più alto rispetto ad altri prodotti figli di un affinamento di lungo corso (anche se per certi ormai è un impoverimento di lungo corso...). Ciò di cui si deve ancora dare prova, e ci vorrà tempo per giudicare, è se saranno in grado anche di manutenere prodotto e processi nel corso del ciclo di vita (altrimenti diventa la solita grandiosa meteora).
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