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Yakamoz

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  1. Come la Smart... non la Renault, quella prima. Ed era pure sensibilissimo. Ogni tanto una mia amica a Roma me la prestava, ed era un inferno. Bastava arrivare a un incrocio, vedere che non c'era nessuno e ripartire, con una sequenza gas-freno-gas di tre secondi in tutto, e ogni volta spegnava il motore per quel millisecondo. In Prati, che è fatto come una tavoletta di cioccolata, con incrocetti ogni venti metri, lo staccavo senza pensarci due volte. Magari il motore non pativa nemmeno, ma se sei abituato a guidare comunque con il retropensiero della salute della meccanica, diventa fastidioso.
  2. Una economica via di mezzo sarebbe introdurre l'arancione anche prima del verde, che nei Paesi dove c'è è di indubbia comodità, e ti dà il tempo di compiere tutte le eventuali operazioni per la partenza. Sarebbe utile ovviamente non solo per chi ha lo Stop&start ma per tutti gli automobilisti.
  3. Tutte le volte che guido all'estero mi accorgo che quando si cammina si cammina e quando si sta fermi si sta fermi. Qui in Italia scontiamo delle caratteristiche peculiari del nostro traffico (viabilità antiquata, modo eco-distratto di guidare degli altri automobilisti, andamento a singhiozzo, elevata concentrazione di mezzi) che limitano l'efficacia dello S&S. Ad esempio, il famoso tizio davanti che si ferma in coda e poi avanza di qualche metro (succede spessissimo) io lo lascio fare, non riaccendo il motore per lui Anzi, talvolta mi fermo il più vicino possibile alla macchina davanti, di modo che quando lui fa il suo bravo passo in avanti non fa altro che ristabilire la giusta distanza. E' un eco-driving di seconda generazione
  4. Mi mancheranno quelle belle faide Messico-Venezuela con Sergio Perez Tra tutti gli episodi riportati da "Maldonator", l'unico in cui mi sento di giustificarlo fu quel ciocco con Hamilton che si vede al punto 3'50'', anche se i giudici di gara se lo inchiappettarono con la sabbia anche in quel frangente. Gp d'Europa 2012 a Valencia, Hamilton con gomme letteralmente finite accompagnò Pastore, che aveva provato a superarlo in staccata, oltre il cordolo nella chicane, disinteressandosi poi del fatto che ce lo avesse comunque lì di fianco e che in qualche modo dovesse pur rientrare in pista. E Hamilton la tendenza a chiudere la porta con troppa irruenza ce l'aveva spesso, finendo le gare addosso alle barriere più di una volta.
  5. Che fosse più moderna credo dipendesse dal fatto che era un'auto di 10 anni più giovane Quanto al discorso fatta meglio/fatta peggio, le Croma, specie quelle prodotte negli ultimi anni, avevano raggiunto degli standard di affidabilità e qualità complessiva inavvicinabili non solo per la Marea, ma per tutte le Fiat prodotte nel corso degli anni '90. Francamente mi pare più acconcio un confronto con la Tempra. La Croma era nella sua filosofia l'esatto opposto della Marea: la prima, una segmento E resa accessibile ed economica. La seconda, una seg. C allungata e arricchita con la missione di coprire i segmenti D ed E.
  6. Bella di suo, ma in questo stato di conservazione è addirittura sfavillante. Che differenze di motore noti con la tua Turbo prima serie? L'impianto catalitico strozza un po' il Lampredi 8 valvole in basso, o con l'ultimo step erano riusciti a mantenere più o meno intatte le doti di elasticità e accelerazione tipiche di quel motore? Anche in quest'ultima edizione era privo di contralberi, no?
  7. Un po' di riflessioni tranquille sul campionato imminente. FERRARI - Credo che (a meno di errori di progetto, e questo è il rischio più concreto, anche se vale per tutti) compirà un balzo in avanti paragonabile a quello dell'anno scorso. Si passa da un'auto di compromesso (tempi e budget quelli erano), con delle carenze progettuali ben note, a una monoposto di primo livello, con tutti gli accorgimenti e le "mode" più in voga del momento: sospensione anteriore push-rod, musetto corto, più le chiare linee-guida Ferrari per il modello 2016, retrotreno estremamente rastremato e migliorie alla PU. Se il progetto è sano, e la messa a punto non sarà da far perdere la testa, prevedo (facile previsione) una grande auto. E quando dico grande dico di dimenticarsi la SF15T. MERCEDES - Con la base 2015 che avevano, hanno comunque già vinto. L'unica speranza per i ferraristi è che vogliano stravincere, e si presentino con un'auto estrema sulla carta quanto complessa sulla pista. Ma se non faranno questo grossolano errore, prevedo un'altra annata color argento, sia pure con meno margine sulla Ferrari. La loro forza sulla rossa (una base di partenza già ottima) potrebbe anche rivelarsi il loro limite (margini di miglioramento più ridotti). RED BULL - Credo avranno un'altra annata di transizione. Il tempo perso nei mesi scorsi per la questione motore renderà l'auto che vedremo per i test invernali abbastanza acerba, ancorché, in potenza, buonissima. Prevedo quindi un avvio in chiaroscuro, con una progressione costante e sensibile per tutto l'arco dell'anno. Punto debole sarà sempre il motore. WILLIAMS - Il team col minor lavoro da svolgere. Quando condividi non solo una partnership tecnica, ma anche interessi finanziari con Mercedes, la strada è in discesa. Come diceva il Biondo, "dormirò tranquillo, perché so che il mio peggior nemico veglia su di me" Credo che all'inizio bastoneranno le Red Bull, con una progressiva inversione dei ruoli nel corso dell'anno. TORO ROSSO - Grande exploit all'inizio, prevedibile assestamento e cessione di posizioni verso la fine, il motivo lo sanno anche i sassi. Spero solo che il ritardo accusato per aggiudicarsi un motore non abbia pesato troppo e in maniera irreparabile. Questo è un mio timore concreto. HAAS - Penso che l'unico obiettivo 2016 realistico sarà finire sopra la Sauber. Più avanti prevedo grandi botti, toccatine, gomme tagliate e pezzi di carbonio volanti con Toro Rosso e Force India. SAUBER - Ahi ahi. MCLAREN - Ahi ahi, ma meno. Alonso pagherà i suoi meccanici perché riescano a procurargli un'altra amnesia nei test invernali, che però copra tutto il suo ultimo anno di vita. FORCE INDIA - Come ogni anno, farà grandi cose in alcuni circuiti, e si manterrà ai margini della zona punti negli altri. MANOR - potrebbe essere la vera sorpresa dell'anno (in relazione a dove stava l'anno scorso ovviamente). RENAULT: Vedi Sauber. Ancora un po' di pazienza per i test adesso.
  8. Scusate l'OT, ma visto che si è innestata una sotto-discussione su Giulietta II (che anch'io esteticamente preferisco molto rispetto alla 75), consiglio la visione di questo caFolavoro del cinema italiano (ma parliamo pur sempre di un Corbucci-Manfredi-Tognazzi-Stoppa, scusate se è poco!), con bella colonna sonora di Pino Daniele: product placement abbastanza spinto L'auto, una Giulietta (1.6 o 1.8, boh?) si intravvede anche nel trailer, mentre nel film è onnipresente, anche in scene di indiscutibile impatto scenico.
  9. Penso che lo S&S porti paradossalmente a benefici diversi da quelli per i quali è stato concepito, ovvero riduzione tangibile dei consumi. Cioè: il vantaggio per il singolo automobilista da questo pdv è prossimo allo zero, se non perfino negativo in casi estremi. Ma se sommiamo i micro vantaggi di ognuno, ritengo (e non mancano studi che lo dimostrano) che il benefici in termini di emissioni e di inquinamento acustico generali siano apprezzabili. Basta pensare ai semafori posti su arterie molto congestionate per gran parte della giornata, dove si sta in coda e si riesce a oltrepassare l'incrocio dopo almeno 3 o 4 "verdi". Penso che se l'80% delle auto in coda fosse dotata di S&S, della differenza si accorgerebbe perfino il pedone che cammina sul marciapiede accanto alla strada, a meno di dieci metri dai tubi di scarico. Basta prendere il (modesto) risparmio giornaliero di emissioni di ogni automobilista con S&S, moltiplicarlo per tutti i veicoli che circolano ogni giorno nell'area considerata, e moltiplicare il prodotto ottenuto per i giorni del mese o dell'anno. Credo siano belle cifre. Quanto alle ripercussioni del sistema sulla meccanica, tutti i componenti coinvolti come è noto vengono rinforzati. Quanto ai turbocompressori, sono almeno 30 anni (quindi da ben prima dello S&S) che vengono progettati per resistere anche a variazioni di temperatura importanti, in modo da prevenire anche utilizzi irresponsabili. Fermo restando che nella quotidianità, e guidando secondo il CdS, è ben raro poter andare a tavoletta per chilometri, arrivare fino a un metro dal semaforo e inchiodare di colpo, e poi ripartire subito a collo. Se poi c'è chi abitualmente guida così per le strade, non patisco neanche troppo se gli parte la turbina
  10. Senza nulla togliergli, la gara d'Australia è tradizionalmente influenzata da un sacco di variabili indipendenti, anche se indiscutibilmente oltre alla fortuna del principiante ci mise del suo per salire sul podio. Diciamo che la Renault di quest'anno sarà l'auto perfetta per mettere in luce le virtù nascoste Se farà dei risultati importanti non lo si potrà certo attribuire alla macchina
  11. Ammazza, solo 10 milioni ti davano per accattartene una??
  12. Mistero insolubile il buon Pastor. Maldonado, il più grande caso di nomen omen dopo Fiorella Mannoia, Dejan Stankovic e il ministro Pecoraro Scanio Mistero insolubile perchè tradizionalmente tutti i grandi piloti, anche quelli più nascosti e con macchine sfigate, almeno un'impresa nella loro permanenza nella massima formula l'hanno compiuta. Penso al secondo tempo in qualifica di Webber con la Jaguar in Malesia nel 2004, a panino tra le due F2004 (scusate se è poco), vanificato dalla seconda partenza più brutta di tutta la F1 ovviamente dopo Raikkonen a Monza 2015... Penso alla vittoria di Fisico con la Jordan nell'inferno del gp Brasile 2003 (o alla pole a Spa con la Force India). Penso a quella di Vettel a Monza 2008. E penso a quella del Nostro in Spagna 2012, tallonato da Alonso per tutta la gara. Troppa roba per non tenerne conto, anche se il resto della sua carriera è stato effettivamente un macello totale, e sì che di chances ne ha avute. Per qualche perverso motivo mi sta simpatico, ma non sentirò la sua mancanza, perchè è stato comunque un privilegiato, al contrario di altri che sono stati più grandi di lui e hanno avuto meno possibilità per farlo vedere. (Ri)vedremo Magnussen adesso. Chissà che anche lui non sfoderi tra il lusco e il brusco qualche colpo da maestro. Vedremo.
  13. Ergo, delle due l'una. O non fai annunci che non siano strettamente indispensabili, oppure, se li fai, li fai plausibili e rispondenti al vero. Anche perché qui mi sembra che la questione non verta sulla smania di avere subito le foto hi. res. e i millemila modelli che spakkano il kulo ai krukki, ma semplicemente sul metodo - opinabile, discutibile, migliorabile... posso dirlo o qualcuno si offende? - di comunicare i piani aziendali, perché alla prima no, alla seconda nemmeno, ma alla terza si arrischia la figura da cioccolatai, e la gente si domanda: ma è sempre sfiga, o ci marciano un po'? Prendiamo la Giulia. Credo che gli infiniti problemi (reali, ci mancherebbe) che vengono snocciolati qui su Autopareri.com per spiegare i ritardi siano noti anche agli addetti ai lavori (o almeno lo spero per loro). E allora: te l'ha ordinato il dottore di presentarla il 24 giugno 2015, ben sapendo che sottoporrai - lo so perché ho una mia amica che era coinvolta in prima persona nel progetto - chi ci lavora a scadenze inusuali e fisiologicamente non verosimili? Diciamo allora che il buon Marchionne è uno che ci lavora molto con gli annunci, la Giulia si è presa le prime pagine dei giornali, i PP ricchi di ciccia fanno scrivere migliaia di paginate di pippe sui forum, il mercato finanziario reagisce favorevolmente. Questo va bene, no? E allora deve stare bene pure l'obiezione ogni volta che o devi posticipare il lancio di un prodotto, o sei perennemente costretto dalle congiunture sfavorevoli a rivedere target e scadenze (moooolto ottimistici) che hai trionfalisticamente annunciato.
  14. Di persone che stanno con un assegno da 40.000 euro in mano per un'auto che al momento è solo su una slide io però ne conosco poche. Mi pare anzi che siamo ben muniti di pazienza. È dal 2009 che vengono sbandierate previsioni di vendita irrealistiche e regolarmente smentite. Abbiamo fiduciosamente atteso che il cammino che ha portato alla nascita di FCA fosse completato in ogni sua parte perchè finalmente si potessero fare dei piani di prodotto definitivi e sufficientemente ambiziosi, senza continui congelamenti di modelli chiave e ripensamenti quasi quotidiani. Il 2015 doveva essere l'anno delle decisioni irrevoca-bi-li, e sono state annunciate due cose: 5 miliardi di investimenti e una grande offensiva di modelli da qui al 2018. Ora si scopre che il 2018 diventerà il 2020, e che pure i 5 miliardi in realtà erano troppi. Nessuno obietta sul fatto che le intenzioni siano buone, il fatto è che queste da sole non bastano più. E pure il ragionamento "ma chi avrebbe mai immaginato tanta roba 5 anni fa" poteva andare bene massino 3-4 anni fa Ora trovo legittimo aspettarsi un cambio di passo anche sugli annunci, e non solo sui prodotti.
  15. http://www.formulapassion.it/2016/01/f1-ecco-le-11-esclusive-sky-tra-cui-i-primi-2-gp/ Sempre peggio ogni anno. 7 delle prime 10 gare in differita.
  16. Calcola però che la massima parte delle differenze che vedi tra i due modelli è avvenuta negli ultimi 18 anni, mentre nei precedenti 35, fino alla 996, l'auto era nella sua fisionomia praticamente la stessa
  17. Ricordiamo la 911, che è andata avanti per decenni con la stessa forma e ha basato la sua fortuna su questo. Se c'è qualcuno che ha ragione a non modificare le linee, è proprio Porsche
  18. Questo è un discorso che puoi fare (forse) con una Punto in pronta consegna, non con auto di questo tipo, che sono essenzialmente uno sfizio. Il prezzo che paghi non dipende dal numero di cilindri, dai sedili sdoppiati o dall'omologazione per 5 persone, ma da quanto il mercato è disposto a pagare per portarsi a casa quel bene. Chi ne fa una questione di cilindri acquisterà qualcos'altro... magari una 911. Chi vuole una Boxster (e conosco vari motivi validi per desiderarne una) se la comprerà lo stesso, finché quest'auto è fedele al dna e al livello del marchio. Ti faccio due esempi: 1) io, e parlo per me, comprerei subito questa, se facesse sfracelli malgrado il 4 cilindri turbo, mentre non avrei mai considerato una Boxster '96 base, che era un polmone malgrado il 6 cilindri aspirato. 2) non è detto che chi compra una Thema '11 km0 a 25.000 euro sia necessariamente più intelligente di chi strapagherà una 917, ha solo risparmiato soldi
  19. Se poco poco azzeccano la macchina, l'avvio di stagione sarà gagliardo, forse anche meglio della RB, che prevedo essere abbastanza acerba, all'inizio. Con un motore affinato fino all'ultimo, affidabile, ottimo anche su parametri fondamentali come l'erogazione, e non troppo poco potente rispetto agli altri, potrebbe davvero disputare delle belle gare in mezzo al gruppo. Il dopo è un po' un'incognita... Se invece l'auto avrà risentito troppo dei cambiamenti, prevedo una stagione dolorosa, in compagnia delle McLaren...
  20. http://www.formulapassion.it/2016/01/f1-toro-rosso-key-il-motore-ferrari-ci-ha-costretto-a-rivedere-il-disegno-del-retrotreno/ Come prevedibile, l'aver ottenuto il motore Ferrari al limite con i tempi di sviluppo non ha aiutato. Né, di conseguenza, la diversità costruttiva tra il Ferrari e il Renault, che aveva costituito la base di partenza per il progetto 2016. Addirittura, cosa che ignoravo, Ferrari non fornirà il cambio, perché incompatibile con la Toro Rosso. Spero che l'auto, sia pure di compromesso, venga bene e che riesca a sfruttare il motore. Se invece sarà un flop, il progressivo gap di potenza del motore Ferrari 2015 rispetto alle altre PU renderà la stagione tutta in salita, e non me lo auguro, né per il team, né per lo spettacolo, né per il fornitore dei propulsori, che, sia pur incolpevolmente, ci farà una magra figura.
  21. Infatti se c'era una cosa in cui l'Arna era tutto tranne che italiana, era proprio il design Quanto all'orgoglio patriottico, se di patriottismo si tratta, a rigor di logica bisognerebbe essere ben più fieri di tutte le Alfiat moderne fatte e progettate in Italia che non di una macchina che si chiamava "Alfa Romeo Nissan Auto"...
  22. Ragazzi la mancata fermata allo stop è uno dei casi in cui le assicurazioni vanno più lisce in assoluto, anche perché effettivamente è difficilissimo dimostrare una dinamica dei fatti diversa. Quando venni colpito sulla fiancata da uno che si era fermato ma aveva avuto troppa fretta di ripartire, andai in carrozzeria, e lì anche il titolare mi confermò che se c'era lo stop non c'era possibilità che io non avessi ragione al cento per cento. Così come dimostrare che con il classico "bacetto" la colpa non è stata esclusivamente di quello dietro. Tra l'altro l'interesse delle assicurazioni è proprio quello di concedere il concorso di colpa. Se in questo caso non l'hanno fatto, vuol dire che proprio non c'era verso.
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