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Yakamoz

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  1. Che abbia fatto tutto Kimi da solo è pacifico, per sua stessa ammissione, per ammissione di Alonso e perché nessun'altro sostiene il contrario. Però è veramente indegno che la regia non abbia mostrato le immagini dalla camera-car di Alonso.
  2. Due le certezze che traggo da questa gara: - Marchionne ai box porta più sfiga di Montezemolo, ed era dura batterlo - Raikkonen... quando ho visto il ciocco di oggi, in cui si è portato a spasso Alonso (con tutta la sua macchina) per 200 metri almeno, mi è tornata alla mente la partenza di Silverstone 2014: primo giro, carambola incredibile, sempre in uscita di curva e sempre per perdita del retrotreno, safety car, e mi pare che la vittima quella volta fosse Massa (il nostro ha una predilezione per gli ex ferraristi).
  3. C'è poco da commentare a sto giro, purtroppo. A parte gli unici due che ad ogni gara fanno sempre un po' di animazione, Hamilton e Rosberg, capaci di mettersi talmente tanta pressione addosso da finire tutti e due fuori Della Ferrari non parlo perché mi passa il senso dell'umorismo, pur facendo così un torto a quel pilota, dei due, che il suo lavoro lo svolge anche benino... Ho anche due riflessioni a margine da fare: 1) va bene far perdere 10, 15, 20 posizioni in griglia, ma farti fare pure lo stop&go durante la gara uccide veramente lo sport, e mortifica il culo che si fa un pilota a correre rischiando anche la pelle; 2) spezzo per la prima volta una lancia a favore della cabina di commento Rai: saranno anche pasticcioni e distratti, ma qualche informazione tecnica te la danno. Il commento di Sky è acqua fresca.
  4. F1 | Ferrari all'attacco e "quattro ubriachi al bar" contro Alonso E anche oggi, puntualissimo, è arrivato IL COMMENTO. Lo stesso che leggo sempre, cascasse il cielo, alla vigilia di ogni gran premio: Ci fosse una gara in cui la Ferrari non ha un passo gara eccezionale, e soprattutto con Kimi. Che dite, sarà la volta buona? Ovviamente dopo le qualifiche, dove le Ferrari guadagneranno la seconda fila, IL COMMENTO sarà: in qualifica la Mercedes ha ancora un po' di margine, ma la domenica, col passo gara che ha mostrato la Ferrari (soprattutto con Kimi!) potremmo vederne delle belle. Non nascondo che ogni volta ci spero (anzi, ci credo), e mi lascio sempre un po' abbindolare dalle blandizie di questi illustri scribacchini di lungo corso Però dopo ANNI (perché sono anni, ragazzi, che la Ferrari è un po' pippa in qualifica, ma solo perché ha un passo gara fotonico) mi chiedo cosa costi alla stampa sportiva, almeno ai grandi nomi, cambiare un po' il disco. Non certo dicendo che la Ferrari perderà, perché non è mica così scontato, e perché anche loro devono fare un lavoro che presuppone di catturare il più possibile l'interesse del lettore (che essendo italiano è per la stragrande maggioranza ferrarista). Ma magari azzardando un'analisi un po' più in profonda, o anche più soggettiva, o addirittura provocatoria, iperbolica... ma che non sia sempre la solita minestra? Perché se i tempi delle libere dicono che la Ferrari ha un gran passo gara, il cronista oltre a passarmi questo dato oggettivo e inconfutabile, potrebbe pure metterci un po' del suo e spiegarmi cosa succede poi ogni domenica, quando vediamo, ahinoi spesso, situazioni anche sensibilmente differenti dal venerdì. Tutto merito del pulsantino magico della Mercedes coi cavallucci extra? Ragazzi prendetelo con il giusto peso ciò che ho scritto Non è un'accusa, non vuol essere la denigrazione di nessuno, né l'esaltazione di nessun'altro. E' solo una riflessione semi-seria su certi tormentoni che leggiamo ad ogni weekend di gara, che fanno sicuramente parte del gioco, ma dopo un po' gettano nella costernazione, specie quando poi il lunedì leggi dalle stesse firme che "beh, qui sul circuito di Paperopoli le Mercedes avevano una marcia in più, e lo si era visto per tutto il weekend di gara"
  5. Con le ricerche di mercato iper-petizze che hanno adesso, con le strategie di comunicazione avanzate di cui dispongono (fatte per attirare l'attenzione dell'uomo medio, quindi minimo minimo col rischio di far prendere una sincope all'alfa-autoparer-ista ), col la quantità di mezzi, uomini, tecnologia e competenze varie che ci stanno mettendo dentro, e se a ciò aggiungiamo pure che in FCA hanno scelto di non prendere rischi col design, per cannare un'auto oggi bisogna veramente mettercisi di impegno Andrà tutto liscio. Imho l'unico fattore che può complicare la vita a FCA è FCA stessa. Niente cappelle, niente tentennamenti, niente ripensamenti fino alla nausea, niente "NO" a prescindere, e soprattutto niente perdite di tempo. A queste condizioni non vedo cosa possa impedire un lento, progressivo ma inesorabile successo
  6. Giudico da quel pochetto che si vede: molto bella. E bellissimi i fanali posteriori in tinta con la carrozzeria. Mi dispiace solo un po' per il portatarga che non richiama più quello d'epoca, ma esteticamente sta bene.
  7. Chissà perché il Codice Penale è la maggiore vittima di questi interventi di dubbia efficacia e di discutibile tecnica giuridica. Anzi, credo di saperlo il motivo: perché è proprio il Codice Penale che regola gli aspetti più crudi, drammatici e esiziali delle nostre vite, e quindi le fattispecie che vi sono trattate sono quelle che hanno il maggiore impatto nella cronaca, nell'opinione pubblica e nel costume, oltre che nell'esistenza di chi si ritrova vittima di un reato. Va da sé che farsi carico della voce del popolo in merito alle vicende che più aizzano gli animi (ieri il femminicidio, oggi l'omicidio stradale) è una pratica che sicuramente rende molto, in termini di popolarità delle istituzioni e, sotto elezioni, di voti. Ed è una cosa molto brutta, perché il Diritto, che deve sicuramente "sentire" le istanze sociali, deve però mantenere sempre le sue caratteristiche fondamentali, cioè generalità e astrattezza. Vale a dire questo: "Articolo 575 C.P. - Omicidio. Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno". In 3 parole viene descritta la condotta e la pena (la Boldrini inciterà presto il Parlamento a modificare l'articolo in "chiunque cagiona la morte di una donna o di un uomo" ). Tutto quello che adatterà la fattispecie astratta a quella concreta (circostanze aggravanti, concorso di reati, misure accessorie...) già esiste. L'operazione che si fa è semplicemente quella di creare un doppione, con delle pene edittali proprie, verosimilmente elevatissime, per giustificarne l'esistenza e per assecondare meglio gli istinti giustizialisti. E si crea una sorta di "diritto on demand", quando invece le leggi, a parte gli opportuni interventi per migliorarle e adattarle ai tempi, dovrebbero essere concepite, appunto, per una pluralità astratta di situazioni, prevederle e non adattarvisi arbitrariamente, frammentarsi e colpire un caso sì e un caso no, a seconda del fatto che il colpevole guidasse o meno un veicolo, o a seconda del sesso della vittima. Quando sempre di OMICIDIO si parla. Non è un vezzo estetico, ma la base del diritto, quella secondo cui la legge ha una portata universale e vale per tutti (inteso ovviamente come "tutti i casi simili"). Il Codice Rocco del 1933, che certa gente bolla come il "codice fascista", magari quando li riguarda di persona (con questo criterio allora pure il Codice Civile è fascista, perché nessuno rompe le palle?), quando fu redatto aveva una caratteristica tipica, l'organicità: tutte le norme, con le relative pene, erano coerenti tra loro perché pensate in un quadro generale. Più modifiche arbitrarie, correzioni, raffazzonamenti si fanno intervenendo sulla singola questione senza rileggere il codice (che si chiama CODICE apposta!) nel suo complesso, più aumentano le contraddizioni, le antinomie e lo squilibrio delle pene, fino a creare dei paradossi, come, faccio un esempio, il colpevole di insider trading che si fa più anni di galera dello stupratore di minori. O si fa troppi anni l'uno, o se ne fa troppo pochi l'altro...
  8. Mi raccomando, appena la ritiri ordina subito il kit di personalizzazione Mopar: due stemmi Dodge, le lettere J-O-U-R-N-E-Y da applicare sul portellone e una toppa di nastro isolante per coprire il volante e poi avvisa, che così andiamo una sera a rimuovere lo strato di paraffina dai battistrada!
  9. Nessuno che abbia pensato a fare il confronto con la 75? Per me hanno lo stesso giro porta!!
  10. Questa ha i tergicristalli senza telaietto metallico. Cos'è, il facelift 2016?
  11. Questi il capitolo sul messaggio subliminale l'hanno saltato in blocco E perché alla fine non dicono più "Opel, wir leben autos"? Ci stava bene in questo spot, metti che uno voglia sapere di che nazionalità è l'auto
  12. Stringi stringi, niente. Non che noi ce la tiriamo poco col Made in Italy, però La pubblicità è la pubblicità, a me francamente non me ne impipa tanto. È ideata per buona parte da esagitati (con alcuni mi è pure capitato di parlarci) che spingono su semplificazioni assurde, o peggio, su pseudo-provocazioni da educande. È come tutte quelle ridicole (per me, ma lo so che sono in minoranza) pubblicità di prodotti italiani, auto comprese, per l'estero che fanno leva sui luoghi comuni più triti e ritriti con il viagra, la figa, pizze e mandolini di contorno. Se c'è un retaggio culturale, o un luogo comune, che si può sfruttare per far vendere mezza macchina in più, che lo usino pure. La comunicazione è (anche) laida, ma non è prodotto. Semmai, trovo controproducente pubblicizzare il Doblò rimarchiato Opel con il claim "tecnologia tedesca" Oppure deturpare il centro storico di Roma con delle gigantografie della 500X. Ma anche lì, la colpa è di chi è incaricato della custodia di quei luoghi, e permette schifezze simili. Alla Fiat posso rimproverare al massimo scarsa sensibilità paesaggistica, e, come ho già scritto, l'effetto potenzialmente controproducente del messaggio.
  13. GM. È scritto nel passo che ho riportato Per quanto riguarda il contenuto dell'articolo, concordo con Trucido che, a parte forse GM (che però al momento respinge al mittente le avances) e Suzuki, una fusione con uno degli altri gruppi citati mi sembra 'na roba granda, come si dice in Veneto. D'altronde il passaparola ripreso fumosamente dal Corriere dice solo che si sta cercando un grosso partner per il futuro, e lanciare un po' di esche in giro, anche a vuoto, non mi sembra una cosa tanto strana. O, almeno, non è la prima volta che succede, ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. Penso serva pure a sondare un po' le reazioni della Borsa, oltre che a smuovere un po' le acque... Certo, Marchionne parla di fusione con un grosso gruppo, e grossi gruppi non è che ce ne siano così tanti in giro. Se poi escludiamo quelli già oggetto di trattative non andate a buon fine, il cerchio si stringe ancor di più.
  14. Ipotesi alleanza Fca-PeugeotI titoli corrono in Borsa - Corriere.it Attenzione, il titolo è un po' fuorviante. Riporto il succo dell'articolo:
  15. Io ho provato alcune settimane fa una Mjet 2.0 140cv 4x4 con trazione integrale, e cambio automatico a 9 rapporti. Sulla parte "statica" sono pienamente d'accordo con la recensione, per quanto riguarda il giudizio in movimento, per via della motorizzazione diversa da quella provata da Stev66, ho qualche appunto da fare. Il motore è buono, e lo conosciamo tutti. Ma rispetto alla Renegade (che avevo provato con cambio manuale) ha tutt'altro comportamento. Sulla Jeep era entusiasmante e molto ben abbinato al cambio, ripresa fulminea e accelerazioni davvero niente male. Sulla X devo differenziare il giudizio: selettore in modalità normale: si prende facilmente velocità, le cambiate sono rapide ma avvertibili. Questi automatici di nuova concezione sono ormai settati in modo da imitare sempre più il comportamento di un manuale, rendendo più avvertibile la differenza di giri tra un rapporto e l'altro e cambiando a regimi abbastanza bassi. La mia sensazione è che, a guisa di un manuale, siano più avvertibili le caratteristiche di erogazione del motore: si sente meglio il "sottocoppia" così come l'entrata della turbina. Il risultato è un'erogazione meno confortevole, ma forse più divertente. I vecchi automatici, tipo lo steptronic 5 marce della BMW, fornivano invece un'erogazione lineare e costante su tutto l'arco dei giri, con passaggi al rapporto superiore a regimi medio-alti, e kick-down continui alla minima accelerata. Comfort massimo, ma con erogazione "monocorde" che faceva sembrare di andar più piano di quanto si andava realmente. Sulla X comunque il motore appare molto più progressivo che "aggressivo", rispetto alla Jeep con cambio manuale. Si fila comunque bene. selettore in modalità sportiva: sono rimasto abbastanza deluso. A parte l'artificiosità del "boost", è un'impostazione che fa a cazzotti col cambio. Nelle accelerate il motore schizza subito ad altri giri, plafona quindi abbastanza presto, gli innesti sono più secchi, e l'aumento di spinta si paga con una certa sgradevolezza dell'insieme. Correre corre, per i cavalli che ha, ma ti fa passare la voglia. Meglio rimettere la rotella in modalità normale e godersi il viaggio. Inoltre ho notato uno strano effetto. Ero su un vicolo che si immetteva su una strada a scorrimento veloce. C'era coda, quindi dovevo immettermi su quella corsietta centrale di immissione, a cavallo della mezzeria, che mettono negli incroci brutti, affiancare le auto in coda che sfilavano a passo d'uomo, e cercare il mio varco. Andavo quindi avanti senza gas, sfruttando la rotazione al minimo, e dando delle telegrafate di acceleratore quando intravedevo la possibilità di immettermi. Il tutto sarà durato 5 secondi, ma in questa situazione, in modalità sport (che tiene il rapporto basso), e con quel primino di spunto che ha, ogni richiamo di acceleratore, e relativo rilascio, causava dei sobbalzi abbastanza brutti... come quando nelle vecchie utilitarie a carburatore staccavi la frizione troppo rapidamente a motore freddo Niente di grave, ma su un automatico non me lo sarei mai aspettato. Bisogna ancora rivederlo un po' questo benedetto ZF 9 speed. In definitiva, l'auto nel complesso mi è piaciuta, più per i contenuti che per l'estetica, ma se dovessi mai prendermela, valuterei attentamente il 1.4 multiair con cambio dct a soli 6 rapporti, che ho intenzione di provare alla prima occasione.
  16. Io ho una piccola stazione a 500 metri da casa (ancora con le insegne Shell) che la eroga ancora, al relativo prezzo. Del passaggio a Q8 sapevo, ma sapevo anche che la v-power ®esiste ancora, sia pure a diffusione ridottissima.
  17. E oltre a ciò, che è già una mano santa per iniettori, scarico ecc... sarebbe l'ideale fare almeno tre pieni di Shell V-Power (meglio ancora circa 3000 km consecutivi). Non ho scritto V-Power a caso: oltre ai 100 ottani, contiene anche degli additivi che fanno un grandissimo lavoro di pulizia del motore. La Eni BluPower secondo la scheda tecnica ha una "molecola blu clean" che dovrebbe dare effetti similari. Sulla Tamoil WR100 non ne so abbastanza. Ad oggi però la Shell è l'unica che abbia avuto un test ad hoc su 4R, che ha confermato gli effetti benefici. Costa come il Franciacorta ed è sempre più rara da trovare, ma almeno sei sicuro che fai del bene alla tua auto Ovviamente non parlo del semplice potere propellente, cioè quello che pubblicizzano, che è un effetto placebo o poco più (ha più ottani quindi la tua macchina corre di più!!), ma degli effetti a lungo termine sulla pulizia del motore, che sono dovuti pricipalmente agli additivi. Per i motori diesel... non so se la V-Power diesel esista ancora, in assenza la BluDiesel Eni dovrebbe andare bene ugualmente.
  18. Speravo che la mia risposta fosse sufficientemente strampalata da passare per ironica senza dubbio alcuno, pure la faccina ci avevo messo!
  19. Hanno fatto entrambi due cambi, ma infatti non per ragioni di degrado: Vettel è passato alle soft mi pare al 7.mo giro, ma soltanto per togliersi da quel budello in fondo al gruppo, in cui non riusciva a sorpassare con la facilità necessaria (Massa era nella stessa condizione e sorpassava molto più facile). Ed è stata una scelta rivelatasi buona: pur con una sosta in più, è riuscito alla fine a sopravanzare Massa che era parecchio davanti a lui. Quanto a Raikkonen, ha dovuto fare una seconda sosta perché con la sgommatona che aveva tirato al tornante durante il testacoda aveva caramellato completamente le posteriori (appena montate, tra l'altro). A proposito di degrado gomme: è curioso che in Canada, una pista ad elevato degrado, i due compound più morbidi abbiano consentito a tutti (in condizioni normali) di stare su una sola sosta. Segno che in Pirelli sono stati un po' troppo cauti e le supersoft non sono poi così soft (così come hanno dimostrato gli svariati problemi ad entrare in temperatura, sia qui sia a Monaco). Preferivo le Pirelli del 2011 che duravano dieci giri in tutto (esplicita richiesta dei committenti per movimentare le gare) e in Australia avevano fatto gridare a Vettel via radio "these tyres suck!!!"
  20. Sì, infatti hanno detto "Kimi è splendido terzo" mentre stava splendidamente controllando l'auto dietro di lui (più lenta), perdendo di vista quelle davanti, e facendo tempi onesti, quando c'era da fare giri come in qualifica. E non che la rimonta di Vettel sia stata così memorabile, ma almeno il potenziale della macchina un po' lo spremeva fuori. E non s'intraversava in curva
  21. Certo che con questi rapporti lunghi sempre più presenti nelle auto recenti stanno assassinando pure quel piccolo sommesso piacere di guida che molte sapevano quotidianamente regalarti. Io me ne sono accorto passando da una scheggia come la Golf IV TDI 130 cv (dove la spinta in VI marcia era così possente già a 1600 giri, che talvolta ero convinto di trovarmi in IV, e allora ingranavo la V ) alla mia attuale 118d E87, 13 cavalli in più, ma common-rail al posto dell'iniettore-pompa, e, appunto, rapportatura lunga. La differenza in ripresa è abissale, specie in VI, i primi tempi mi sembrava di andar via col frano a mano tirato. Poi, tra il motore che si slegava abbastanza, e io che ho resettato le mie precedenti abitudini di guida (cioè schiacciare il gas in qualsiasi marcia e a qualsiasi regime e schizzare via) adattandole alle virtù (molto ben nascoste...) del motore BMW, ci ho messo una pezza, e, sapendo come sfruttarla mi ci tolgo anche gli sfizi, pur col suo temperamento pacioso. Viceversa, sulla Y 3 porte di mia madre, 1.3 mjt 75cv, 5 marce, rapporti cortissimi, ripresa ottima, si sorpassa in V con facilità estrema... e in autostrada non fa più di 16-17 con un litro La morale è: atteso che con quest'auto non riesci a ottenere una relazione uomo-auto ottimale, macinaci altri km, asseconda il motore col cambio, trova il regime effettivo in cui la resa è migliore (che probabilmente sarà tra i 2300 e i 2800 rpm), non fare troppo affidamento sulla modalità D, che secondo me è pura fuffa e sul 1.3 mostra tutta la sua artificiosità, e vedrai che col tempo ci entrerai sempre più in simbiosi.
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