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Yakamoz

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  1. Io sulla mia Golf IV cambiai le pastiglie a circa 130.000 km (i dischi erano perfetti), e lo feci prudenzialmente, visto che il meccanico mi disse che quelle originali che avevo su potevano andare altri 20.000 km E aggiungo che ai bei tempi, con quella gloriosa automobile, la mia guida era tutt'altro che rispettosa della meccanica Ovviamente quello che rovina le automobili, e non solo, non è l'uso intenso, ma l'uso errato!!
  2. Le versioni Autobiography sono sempre state le cose più sontuose, costose e potenti offerte dalla Casa A mio modo di vedere, questo "eccesso" di potenza non è casuale, anzi serve proprio a scremare ulteriormente i possibili acquirenti.
  3. Vedi, la parte difficile non è vendere uno scatolotto mettendoci su un marchietto blasonato, ma costruire il blasone anzidetto. Questi ci lavorano ininterrottamente dagli anni '60, e pur con tutta l'antipatia che posso nutrire visivamente e ideologicamente per quest'auto, dò atto che sanno fare il loro lavoro, appunto perchè vendere frigoriferi agli esquimesi è cosa tutt'altro che facile (vedi infatti che trattamento ha avuto, ad esempio, la 500L in Usa). Parlando dell'oggetto del topic, è un'auto che mi lascia del tutto indifferente, e come gli altri trovo imperdonabile risparmiare su cose stupide come le coperture delle guide dei sedili o, pensando alle BMW di qualche anno fa, sull'indicatore della temperatura dell'acqua. Tuttavia, se per ipotesi fosse confortevole su strada come la X3 che ho provato l'altroieri, penso possa dare grande soddisfazione ai suoi futuri acquirenti, per quanto io possa deprecare la loro attitudine ad alleggerirsi di fior di quattrini con automobili insipide come questa.
  4. E' affidabile il Registro Riva? Perchè ho sentito che se abiti in certe regioni, o in città grandi, conviene, in altre no.
  5. La prima volta che lessi che la Twingo avrebbe avuto la meccanica in comune con la Smart strabuzzai gli occhi. Eppure eccola qui, esteticamente gradevole, e credo che anche le prove su strada non deluderanno. Motore posteriore a sbalzo, ergo grande abitabilità in poco spazio, leggerezza, motori scattanti e probabilità di diventare un oggetto di moda. Ha tutte le carte in regola per... mandare a gambe all'aria anche la seconda Forfour
  6. Se attecchirà, romperà le scatole un po' a tutti Nello specifico, la vedo abbastanza diversa dalla C1/108/Aygo: meccanica low-cost, ma clientela premium. A quanto mi sembra di capire
  7. C'è più che altro da capire cosa si intenda per lancista/alfista, o meglio, di quali sottospecie di essi si parli. Semplifico: prendo l'esempio che ho in casa. Mio padre, classe '48, ha avuto capacità e determinazione tali (come grande parte della sua generazione) da ritrovarsi, già da ventenne, in buone condizioni economiche. Il suo primo sfizio fu una Beta coupè 1.8, noie di affidabilità ma grandissima auto. Tant'è che dopo una parentesi con una 316 E21 2 porte (grande motore, tenuta di strada infame), venne presentata la mitica Lancia Thema. Ne avemmo 2: una i.e. tenuta due anni, e soprattutto una i.e. turbo (entrambe I serie) che riempì di gaudio la famiglia per 7 intensi anni, veloci quasi come il 2.0 bialbero. Detto ciò, quando mio padre vide in foto una K (la Thema era anzianotta e andava cambiata), inorridì al punto che non volle mai più sapere nulla delle Lancia, e comprò un'auto gloriosa, superlativa, in un certo senso l'unica erede di quel tipo di auto: Volvo 850 T5 sw. Altre enormi sodddisfazioni. Come in migliaia di casi simili, dopo essere stato 2 volte volvista, con l'avvento dei nuovi diesel prestazionali tedeschi, siamo andati - e rimasti - in crucconia: varie tra BMW e Audi. Auto che non hanno mai soddisfatto in tutto e per tutto mio padre, ma alla fine gli hanno sempre dato le cose che, con l'avanzare dell'età, egli chiedeva da un'auto. Grandi doti da stradista, motori diesel potenti e silenziosi (visto il suo chilometraggio annuo è l'unica scelta ), cambio automatico raffinato, quattro ruote motrici, e una certa sobria eleganza. Morale della favola: mio padre (ma il discorso vale per migliaia di altri automobilisti italiani che negli '80 compravano Lancia e Alfa) non è mai stato un vero "lancista". Gli piacevano e ci si trovava bene, tutto qui. Quindi, al momento di cambiare auto, andava naturalmente prima dal concessionario Lancia. Se l'auto non rispettava i suoi rigidi gusti, alzava i tacchi e andava a spendere tanti, faticosamente e onestamente guadagnati quattrini sul modello che gli garbava di più. E' lancismo/alfismo anche questo? Per me sì. Anzi, credo questa sia stata la tipologia sociale (professionista o imprenditore o manager ecc., benestante, amante della bella guida) che ha fatto la fortuna del marchio Lancia, del marchio Alfa, e che ora rimpingua BMW Audi e Mercedes. Perchè erano in tanti, compravano auto potenti, costose e piene di optional, e contribuivano indirettamente a crearne la fama di status symbol. I segmenti alti sono quelli che hanno più margine, danno maggior prestigio e notorietà, ma sono i più difficili da gestire, perchè si tratta di clienti seri che non tollerano cadute di stile, sbagli o furberie giocati sulle loro tasche. E soprattutto non si innamorano di un marchio; se questo li delude cambiano in un amen. Sono disposti a sganciare sull'unghia 50-60-70 mila euro su un'auto non per sfizio, ma perchè c'è un rapporto di FIDUCIA con una Casa. Perdonate il francesismo: ma a questi che cazzo gliene frega di ypsilon, mito e polo?? Ergo, anche la triade non è eterna, ma camperà di rendita solo fino al momento in cui i clienti non avranno alternative valide (e già adesso stanno ampliando i volumi per tamponare le perdite). Se Fiat da oggi comincia a lavorare sodo, fra meno di vent'anni li potrà avere anche tutti ai suoi piedi, come già successo nella sua storia. Ecco perchè, per me, cestinare il marchio Lancia non è come cestinare Innocenti. In casa Fiat l'ultimo che aveva questa mentalità fu cacciato nell''88, e personalmente sono dell'idea che l'unico che poteva forse raccogliere la sua eredità fosse De Meo.
  8. Scusate dedristi, recupero questa la discussione perchè si faceva un'interessantissima disquisizione sul cielo dell'abitacolo e la sua sistemazione. Domanda: se l'auto ha il tetto apribile, il carrozziere/tappezziere incontra difficoltà molto maggiori (che possono ripercuotersi sul conto finale, o sulla bontà del lavoro)?
  9. Non sottovalutiamo il suo commento: potrebbe pure essere un giudizio onomatopeico sull'auto
  10. Complimenti per l'acquisto! Quanto alla differenza di prestazioni (inevitabile passando a una monovolume di quella stazza), posso dirti, da ex proprietario di un'auto con lo stesso 1.9 TDI 130 cv, che un'erogazione violenta come quella è difficile da trovare su altri motori diesel, a meno di non andare su potenze e cilindrate ben maggiori.
  11. Traction+, senza ruota di scorta esterna, e con l'1.4 135 cv (o l'1.6 mjt II 120 cv). E' chiedere troppo? Sì...
  12. Io pure le metto sullo stesso livello. Di disgusto, però E tendo a preferire, per quanto la preferenza tra due cose brutte sia relativa, la versione non offroad. Chissà se dal vivo la situazione non cambi...
  13. Davvero bella, da qualsiasi angolazione o prospettiva io la guardi. Ho qualche dubbio sulla manovrabilità del selettore marce per le persone più alte, e sono scettico sul "divano" anteriore con posto centrale completamente fasullo, e relativa mancanza del tunnel, sul quale poter riversare la tonnellata di ammenicoli che io abitualmente riverso in quello della mia auto, e che devo avere sempre a portata di mano (custodie per occhiali, telecomandi dei cancelli, telefono, lettori mp3 ecc.). Anche se mi pare che vi siano numerose nicchie e anfratti qua e là che potrebbero fare al caso mio
  14. Altro che Twitter. Maserati deve fare bene attenzione a non sbagliare un colpo, soprattutto nei mercati in cui vuole crescere.
  15. Ma a chi ti riferisci? Tuoi amici? Casi concreti? Io all'epoca in cui uscirono ne ho sempre viste girare, sia di Delta, sia di Thesis, e addirittura di Lybra, e i dati UNRAE non raccontavano storie diverse: in Italia ad esempio Delta era stabilmente sopra BMW 1er. Anzi, considerando quanto da cani era gestito il marchio prima di Marchionne (e non che dopo le cose siano cambiate molto, malgrado le capacità di Francois), imho vendevano fin troppo bene. Certo, se poi la maggior parte della clientela preferiva una BMW E60 o un'Audi A6 dell'epoca a una Thesis, conoscendo bene i pregi ma anche i limiti i difetti imperdonabili di quell'auto, francamente non mi pare troppo strano. E te lo dice uno dei pochi a cui la Thesis piaceva un sacco. Dici di assumersi le proprie responsabilità? A me pare che l'unica responsabilità se la debbano assumere i vari management Fiat che in questi vent'anni non hanno saputo o voluto produrre auto all'altezza della concorrenza. Punto. Dopo non basta produrre un modello buono per riallacciare con la tua (esigente) clientela d'elezione un legame che si è rotto vent'anni prima, men che meno facendo strage di nomi storici come Thema o Flavia (!!!) senza metterci anche i contenuti. Una furbata che sulle prime ti consente un po' di visibilità in più, ma a lungo andare mostra solo la corda: chi negli anni '80 si è fatto il culo lavorando, è arrivato, e si è tolto lo sfizio di comprarsi una Thema o una Delta Integrale, oggi a sessant'anni non se le beve certe puttanate. E non te lo dico per supposizione, ma per esperienza diretta, in famiglia e non solo
  16. Senza sbilanciarmi troppo, viste le camuffature, direi che mi piaciucchia...
  17. Le smentite categoriche di Marchionne sono state svariate ce le ricordiamo tutti, ma sono arrivate solo a un certo punto. Un periodo antecedente, in cui non confermava né smentiva, ci fu eccome. Se sia stato un vero periodo interlocutorio con altri costruttori, o un metodo per fare solo melina, questo non lo posso certo sapere io. Io non ho avallato nessuna di quelle tesi complottistiche o massoniche che giravano all'epoca anche sulla stampa specializzata ("sta disinvestendo da Alfa perchè la vuole vendere!", "sta investendo su Alfa perchè vuole venderla a un prezzo maggiore!"), ma mi sono limitato a riportare i fatti, e cioè che le dichiarazioni esplicite su Alfa Romeo sono arrivate solo nel 2010. As far as I know Confermo. E non ho mai affermato il contrario.
  18. Si può avere le proprie idee in merito alle possibilità di recupero del marchio Lancia, ma non si può dire tout-court (correggimi se sbaglio) che la Delta '08 non ha funzionato, la gente preferiva le Audi ERGO Lancia non ha più ragion d'essere. Perchè, in tal caso, farei notare il fatto che mentre Audi è un marchio su cui si lavora ininterrottamente da oltre 30 anni, con molto metodo e molti soldi, per portarlo al vertice, la Lancia è stata programmaticamente e colpevolmente abbandonata a sè stessa, con l'immagine affondata da due decenni di automobili palesemente cannate o comunque a vario titolo inadeguate, e senza nessuna politica decente di ampliamento all'estero da quel lontano 1988. Anzi, è vero il contrario: se i tedeschi sono riusciti a far diventare un marchio come Audi quello che è oggi, Marchionne con un marchio come Lancia ce la dovrebbe fare anche su un piede solo, e in metà del tempo. Così come investimenti cospicui, grandi capacità e visioni lungimiranti hanno cambiato letteralmente faccia a marchi come Lexus, Infiniti, la stessa Audi, e ci metterei dentro anche Mazda. Il problema è di diverso tipo: crisi dell'automotive, mancanza di liquidità, ma soprattutto i limiti "culturali" della proprietà (Agnelli-Elkann) e del management Fiat (Marchionne), gli stessi che fino a poco fa accarezzavano l'idea di alienare Alfa Romeo al gruppo VAG, che se sul piano finanziario e societario hanno saputo fare dei miracoli, sul piano del prodotto dimostrano di essere molto più scettici e insicuri. Ora Fiat baserà gran parte della propria gamma sulla linea 500. Ma ve la ricordate la genesi della 500? Ricordate chi è che disse che poteva avere un futuro commerciale e chi è che si sarebbe tranquillamente fermato al concept Trepiùuno? Attenzione: lungi da me attribuire più meriti del dovuto a quel personaggio, per il quale non nutro simpatia In soldoni: quando si hanno vari marchi da ricostruire DA ZERO e poco mercato, sarebbe sconsiderato aggiungercene un altro. Ma passerà questa crisi? Le vendite riprenderanno progressivamente da qui a qualche anno? Che ne sarà allora di Lancia? Attenderò quel momento per dare giudizi definitivi.
  19. In tutti i Paesi corrotti che si rispettino, infatti, la lentezza e la farraginosità delle procedure burocratiche sono requisiti indispensabili. Non è uno scherzo. Lo scopo è rendere il privato quanto più possibile "dipendente" dal funzionario pubblico, e indurre alla corruzione. Se gli iter fossero snelli e rapidi, il 70% delle stecche non avrebbe più ragion d'essere.
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