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Yakamoz

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  1. Se togliessero i riferimenti all'originale potrebbe essere qualsiasi cosa. Alla fine anche questa l'hanno dovuta fare scolpita, ipertrofica, coi passaruota da suv. Chissà, magari dal vivo migliora.
  2. Che lo sviluppo della macchina debba essere indirizzato sui gusti del pilota n.1 è un discorso strategicamente ineccepibile, ma sicuramente è lavoro del pilota adattarsi a quello che ha. Se la SF23 fosse venuta fuori effettivamente una macchina neutra, e non un troiaio, anche Leclerc ne avrebbe giovato. Le sue difficoltà derivavano dalla intrinseca precarietà ed instabilità del mezzo, che, per soprammercato, penalizzavano uno stile di guida molto particolare e caratteristico (che hanno sia lui che Verstappen). Tuttavia i piloti di lungo corso hanno sempre vinto guidando tutto e il contrario di tutto. Penso, ad esempio, ad Alonso, che i primi anni amava una macchina talmente sottosterzante che si vedeva perfino dalla camera car, e il suo primo mondiale l'ha vinto nel 2005 con la monogomma e zero sottosterzo. O ad Hamilton, che era un mangiagomme e col tempo è diventato un hypermiler. Questo secondo me è un punto dove Leclerc deve migliorare, non essere troppo vincolato alle caratteristiche di guida che, si sa, sono una scommessa ogni anno. Non è detto che quello che tu desideri sulla carta si trasferisca automaticamente sulla pista. Quanto a Sainz, molto semplicemente non vale Leclerc. Per questo è da applauso quello che è riuscito a fare in questi anni, specialmente l'ultimo. Da Suzuka in poi... ricordo che senza il tombino di Las Vegas e la strategia balorda di Abu Dhabi, avremmo visto risultati un po' diversi. E ricordo anche due gare niente male in Messico e ad Austin. Non mi pare si sia rincitrullito, ma semplicemente è Leclerc che è tornato sugli standard che gli competevano. In definitiva: per me Sainz è un buon pilota (quindi degno di riconferma pluriennale) anche se ha uno stile di guida diverso da Leclerc, appunto perché lo stile di guida si può modificare, la mediocrità no. A posteriori, non saprei se gli ha fatto più male la molla in fronte nel 2009 o la tranvata di fine 2008... sicuramente nessuna delle due gli ha fatto bene, così come l'essere sempre accanto al campionissimo di turno. Io gli voglio bene, per quello che conta. Il suo curriculum, anche quello pre molla, parla di un pilota generoso, sanguigno, capace di risultati e gare bellissime (ricordo Schumacher, nel suo breve interregno da consulente al muretto, dire dopo una gara "ha guidato esattamente come avrei guidato io, con la stessa velocità e la stessa costanza giro su giro"), ma non credo sia mai stato al livello di un Alonso, di un Hamilton o di un Raikkonen, anche se spesso ha guidato meglio di loro.
  3. Sicuramente è una macchina che fa il suo lavoro. 1) Numeri di vendita e 2) soddisfazione dei clienti sono tra i pochi parametri oggettivi e tangibili. Detto ciò, tu stesso l'hai definita migliore della 500 (che è una 3 porte) per abitabilità, e migliore della Panda (che è una vettura economica per definizione) per qualità percepita. La Y10-Y-Ypsilon per come l'abbiamo conosciuta era un oggetto dichiaratamente voluttuario, lussuoso, con uno stile molto personale, e non una Delta a passo corto. Per carità, nel mondo tutto cambia e si trasforma, ma è un peccato che abbia eroso un po' di quella sua immagine elitaria per diventare un bene acquistato per mille ragioni valide, che però non sono legate a particolari avanguardie né tecniche né qualitative né stilistiche.
  4. Sainz alla fine guida qualsiasi cosa. Ci mette tempo ad apprendere, ma ci arriva, ed è quello che dovrebbe fare un vero pilota. Non scordiamoci che il Più Grande di Tutti non era il collaudatore perfetto proprio perché era talmente duttile da adattarsi lui a qualsiasi cosa guidasse (e non è una vecchia leggenda metropolitana, mi è stato personalmente confermato da persona titolata a rispondere). Fino a qualche anno fa questa diatriba così serrata sugli stili di guida (con conseguenti degenerazioni complottistiche su Tizio che è il pupillo di Caio, su Tony che sviluppa la macchina tutta a favore di Bepi perché gli sta antipatico Gigi) non esisteva, un pilota o andava forte o andava piano. E, soprattutto, una macchina o va forte o va piano. Se va forte la possono guidare tutti. Così come andavano forti Barrichello, Massa e anche Bottas quando avevano la macchina migliore. Quello che è successo a Perez ha una ragione squisitamente caratteriale. Stare a fianco di Verstappen, strapazzato in pista e bullizzato fuori dal suo entourage, alla lunga ti demotiva e ti consuma, proprio come abbiamo visto capitare all'ultimo Massa e all'ultimo Bottas, lentamente schiacciati dal peso dei compagni di team.
  5. A mio parere, la Ypsilon attualmente in commercio (me ne scuso con proprietari ed estimatori) è il punto più basso della storia del modello. Esteticamente mal riuscita, finiture interne raffazzonate (non ho mai digerito gli orrendi pannelli porta e quelle due placche di plastica ai lati della strumentazione, dove originariamente si trovavano due vani portaoggetti - molto utili sulla prima Y, completamente inutili sulla successiva Ypsilon 2003), linea di cintura che non tiene minimamente conto di visibilità e vivibilità. Per non parlare del fatto che nasce dalla costola di una seg. A. Se non altro adesso la base tecnica è buona, le dimensioni riprendono il percorso tracciato con le prime Ypsilon che erano cugine della Punto, quindi sarà una segmento B e non un giocattolo. Stilisticamente mi spiace che venga reciso anche l'ultimo riferimento alla capostipite Y10 (quel portellone piatto e verticale che bene o male era un marchio di fabbrica) per fare posto a questi nuovi stilemi che, boh... Ma in fondo è giusto anche così, ripartire dal foglio bianco.
  6. Precisazione sacrosanta 😉 Mentre scrivevo pensavo la stessa cosa. La Ferrari avrebbe potuto mancare l’obiettivo del secondo posto nel costruttori anche senza l’affaire-tombino (e senza la penalizzazione di Perez…). Così come avrebbe potuto centrarlo MALGRADO quelle penalità. Però caspita, risulta difficile pensare che la gara di Sainz non avrebbe avuto tutt’altro epilogo senza quelle dieci posizioni rapinate dalla FIA. C’ho il dente avvelenato con questi
  7. Solite considerazioni in rigoroso ordine sparso. FERRARI. Pur con tutti i problemi di quest'anno ha esaudito il mio desiderio: se proprio non si può vincere, che almeno ci faccia divertire un po'. Da settembre in poi non ci si è annoiati. Monza, Singapore, Las Vegas, a suo modo anche Interlagos, sono stati momenti appassionanti. Anche la finale, bene o male, ci ha portato un secondo posto. VASSEUR. Ha raddrizzato una stagione in caduta libera, disponendo di margini di tempo piuttosto esigui. Tra macchina sbagliata, abbandono in corsa da parte di due dei massimi vertici del team, morale dei piloti e della truppa sotto le suole, l'ultima gara dell'anno vale quasi come una vittoria. Confermo l'opinione espressa a inizio anno: non lo reputo un Wolff o un Horner, ma ha portato in dote alla squadra un po' di quello che mancava dai tempi di Todt: esperienza, sangue freddo, organizzazione. L'anno prossimo saggeremo ancora di più l'eventuale bontà del suo operato. SAINZ. Le difficoltà tirano fuori il meglio di lui, per cui credo che in Ferrari avrà moltissime occasioni per brillare Perfettamente complementare a Leclerc: hanno due guide diverse, due intelligenze diverse, meno velocità ma più adattabilità al mezzo. Quando manca uno, sopperisce quasi sempre l'altro. Vittoria capolavoro a Singapore. LECLERC. Sì, è un po' umorale, ma se per umore intendiamo la ciò che lo fa gareggiare a quei livelli, e lo fa rendere di meno quando comunque non si vincerebbe una mazza, beh spero che non cambi. Le sbavature se ne andranno con il primo mondiale vinto. Si è visto con Verstappen, con Hamilton, ecc. PRIMI DEI PERDENTI (CIT.): stagione estremamente equilibrata. A parte Red Bull hanno tutti sbagliato la macchina. Tutti vittime della coperta troppo corta. Grandi successi in certe piste, risultati mediocri la gara dopo. La Aston Martin forse era l'unica ad aver centrato il progetto, ma le è mancata l'esperienza nel gestire gli sviluppi lungo tutto un campionato. FONDO GRUPPO. Tutti a punti. Stagione equilibrata anche in basso. Qualche bell'acuto inaspettato. Haas ultima in classifica ma vincitrice assoluta del mondiale a cui non vengono assegnati punti: le qualifiche. FIA. Indecente. Strano che la F1 non si lamenti del danno d'immagine permanente che subisce grazie a questi burocrati corrotti e incapaci. Le punizioni e le scelte arbitrali per definizione non hanno mai l'unanimità, ma qui c'è una sistematica violazione dei criteri di ragionevolezza e proporzionalità. Non c'è nemmeno il pudore di nascondere il proprio operato, anzi viene fatto tutto alla luce del sole, tanto non c'è appello e non c'è sanzione per gli errori di giudizio. Una delle più grosse delusioni in tema di direzione gara sono state le tanto agognate commissioni costituite da piloti, che finalmente avrebbero preso decisioni con cognizione di causa. Si è visto negli anni che, salvo qualche eccezione, sono i primi a trasformarsi in piccoli burocrati. Quanto al famoso tombino di Las Vegas, adesso possiamo fare il conto dei danni a consuntivo: 1) arretramento in qualifica del pilota e conseguente compromissione della gara 2) danno economico (danno emergente per i costi di ripristino) 2) danno economico (lucro cessante per la perdita del secondo posto nel mondiale costruttori) 4) danno economico in termini di budget cap 5) danno sportivo (perdita delle posizioni in classifica piloti e costruttori, entrambe determinate per differenza punti proprio dalle sanzioni FIA) 6) e hanno pure fatto la reprimenda a Vasseur perché ha detto "fucking". E sorvoliamo sulla conclusione del mondiale 2021, non tanto per il vincitore materiale (credo che la vittoria RB sia stata la risultante equilibrata di un insieme di decisioni errate, talvolta a favore talvolta a sfavore), quanto per le modalità indecorose di gestione.
  8. Credo non siano del tutto imprevedibili. O meglio, sono prevedibili nella misura in cui si irrigidisce oltremodo l’assetto per abbassare la macchina, perché questo è l’unico modo sperimentato per trovare velocità. Se l’asfalto è piatto come un biliardo il gioco riesce, se la superficie è irregolare come in questo caso, anche un micro dosso crea reazioni amplificate che possono diventare insidiose. Credo che facendo pratica e imparando tutti i punti traditori, oggi i piloti potranno “tararsi” sulla pista e fare buoni tempi, almeno sul giro secco. Il più sarà trovare il passo gara.
  9. Sì ma far rodere il chiccherone a Toto Wolff vale più di mille ore in galleria del vento. Spero solo che per arrivare a questa ipotetica “vittoria” di consolazione non abbiano tolto tempo e risorse all’anno prossimo, perché nel 2024 ci sarà da correre sul serio.
  10. Ma è vero. È la FERRARI più veloce mai costruita… il problema è che la Red Bull va di più.
  11. Vorrei sentirmelo dire anch'io, ma sta di fatto che Verstappen, a causa del crollo delle sue medium (e relativo pit stop anticipato) è incorso in quel meccanismo infernale per il quale si sarebbe trovato per tutto il gp in svantaggio rispetto a Leclerc. Meccanismo infernale perché oltre a perdere giocoforza la testa della corsa sei destinato a venire sverniciato ripetutamente dal tuo avversario. Massima rappresentazione di questo fenomeno, il gp di Malesia 2015, che tutti ricordiamo con commozione. Per tutta la gara Vettel rientrava ai box e ne usciva dietro alle Mercedes, loro con gomme usate e lui con gomme fresche, e se li rimangiava in pochi giri. Vedi anche Austria 2022. Tutto questo finché non entra una safety car... In più, la Ferrari ieri aveva velocità di punta, ottima gestione delle gomme, e pure 5 secondi di vantaggio. A mio modesto parere, la gara era quasi in cassaforte. La RB aveva dalla sua un passo gara, con le bianche, probabilmente superiore alla Ferrari, per cui Leclerc avrebbe dovuto faticare nel fine gara per sopravanzare Verstappen, ma, ripeto, sempre con il gioco dei pit stop a suo vantaggio. Ciò detto, io mi sento orgoglioso della gara di ieri come se avessimo vinto. E adesso vediamo come va il gran finale, in seminotturna... con lunghi rettilinei... curve lente... chissà se riusciremo a conquistare questo vicecampionato del mondo, dopo l'avvio loffissimo di quest'anno.
  12. Gara molto diverte, Las Vegas almeno in questo si è redenta. La Ferrari di oggi era irriconoscibile, grazie anche ma non solo a una serie di caratteristiche del circuito purtroppo più uniche che rare. Ma intanto ci siamo tolti la soddisfazione di vedere Verstappen sverniciato e privato della prima posizione da una Ferrari. Leclerc ha guidato da vero Leclerc, una gara maestosa che non ha vinto solamente per motivi a lui estranei (grazie Russell per l’incidente da idiota e relativa safety car che ha regalato un pit stop a Verstappen). Ha perfino ottenuto l’ambìto Driver of the day, di solito lo vincono d’ufficio Norris e Piastri. Alla fine Verstappen è riuscito a mettere un po’ di distanza tra lui e Leclerc, e di questo non si può non tener conto per amore di verità. Tuttavia, se la gara si fosse svolta senza neutralizzazioni, Verstappen si sarebbe trovato dietro a debita distanza e con molti più giri sulle gomme. E la gara la vinceva Leclerc. D’altronde con i se e con i ma la storia non si fa. Dimenticavo. Due settimane fa avevo detto che le gesta epiche di Alonso in terra carioca avevano riportato indietro il tempo della Formula 1 ad epoche gloriose. Dico oggi lo stesso di Leclerc. Quei sorpassi e controsorpassi al cardiopalma, quell’ostinato rientrare nella zona DRS (su entrambe le Red Bull) quando tutto sembrava ormai deciso, non appartiene alla norma di questo sciancato sport. Tanto chi se la prende in saccoccia è sempre Perez…
  13. Volevate chi? Non scherziamo. Io sono per l’originalità assoluta. Montare cerchi disegnati specificamente per un altro modello mi ricorda le varie Bravo, 147 & company che fanno capolino ogni autunno con i cerchi di altre auto del gruppo usati per il treno invernale. Forse è questo l’heritage 😀
  14. Ma ha i cerchioni della Barchetta perché ha su le gomme invernali, o è proprio una scelta stilistica? O una poracciata mascherata da scelta stilistica? 😁
  15. Scusate se mi autocito. Ma l’incidente assurdo e pericoloso successo a Sainz mi dà nuova rabbia
  16. La mia griglia preferita 🤩 Peccato siano solo prove libere…
  17. Il peso politico però dovrebbe servire quando bisogna fare i regolamenti tecnici, non per farsi togliere delle penalità aberranti. La giustizia dovrebbe funzionare da sola, non a colpi di potere politico. È ridicolo essere penalizzati dalla FIA perché la FIA non ha fatto il suo lavoro. A proposito. Io a questo punto, perso per perso, cambierei la PU completa alla macchina di Sainz e lo farei partire dal fondo facendogli fare tipo Hamilton in Brasile 2021, col motore a palla. La pista è tutta dritta, e col numero di SC (e bandiere rosse?) che ci saranno, per me viene fuori una gara succulenta.
  18. Secondo me non riuscirà a fare peggio di Miami, con l'acqua finta.
  19. Mi aggrego alla discussione visto che ho sfruttato anch'io qualche dritta qua e là, avendo fatto la luna di miele a Boston e New York nella seconda metà di settembre. Boston è stata una sorpresa magnifica: non le davo molta fiducia, ma appena abbiamo cominciato a girarla ci siamo innamorati entrambi per la bellezza, la qualità della vita, ma soprattutto per la sua lunga e densa storia, molto ben preservata e godibile dai turisti. 4 giorni che sono volati. New York è tutta da raccontare. Alla fine le abbiamo dedicato 8 giorni, sacrificando le altre mete ipotizzate all'inizio, consci che era la giusta scelta da fare. L'impatto è stato forte. La calca, il rumore, la pulizia non proprio impeccabile di Midtown (avevamo l'albergo praticamente a Times Square) ci hanno fatto subito rimpiangere la calma e il comfort di Boston. Ma sapevamo che era solo questione di ambientamento. Una volta rotto il ghiaccio e familiarizzato con la nostra zona, la città inevitabilmente ti entra nelle vene. Lo scopo era proprio sgattaiolare per le strade, girare senza fretta e senza programmi, e immergersi in quella realtà "magica". Abbiamo comunque smarcato gran parte delle tappe obbligate (MoMA, Central Park, Empire State Buiding, Ponte di Brooklin ecc.). Malgrado il vento e la pioggia che ci hanno fatto molta compagnia, possiamo dire di essercela goduta senza riserve. Per me merita particolare menzione Ellis Island. Specialmente per noi italiani. E' una sorta di appendice della nostra storia nazionale. Bellissimo il museo, ed emozionantissima la visita al centro di accoglienza degli immigrati. Senti la Storia vibrare tutt'attorno. Se Ellis Island è stata un'emozione forte, il museo/memoriale 9/11 è stato addirittura devastante. Sarà che la nostra generazione l'ha vissuta in diretta. Sarà che quel pomeriggio casualmente mi trovavo davanti alla tv quando ancora le due torri erano in piedi, ma per me è stato la chiusura del cerchio visitare Ground Zero, un dovere morale. Risentire le voci degli ostaggi, dei centralinisti, vedere le barre d'acciaio deformate dal caldo è stato intenso. Bellissima l'idea di realizzare due fontane in corrispondenza dell'area delle torri, e il museo sotto di esse, in mezzo alle fondamenta (monumentali anche loro). Tra un giro e l'altro siamo riusciti a piazzarci anche una puntatina per cena nel Queens (stupendo vedere Manhattan illuminata di sera dalla fermata sopraelevata della metro), e una lunga passeggiata a Brooklin. Se dovessi dire qual è la vera sintesi dell'America tra i vari luoghi visitati nella mia vita, probabilmente non direi New York. NY è una cosa a sé stante, un'esperienza speciale che sicuramente incarna e simboleggia il sogno americano, ma va anche oltre. E' un luogo diverso da tutti gli altri.
  20. Le catene vanno bene se devi girare nel paese. Se devi fare percorrenze più lunghe lascia perdere. Anche perché in montagna lo scenario classico è avere gran parte delle strade pulite o percorribili, e 50 metri di salita non pulita che però ti frega. Le cosiddette calze so che non rispondono agli obblighi di legge sulle coperture da neve, per cui le userei solo in caso di necessità. Secondo me il penumatico termico invernale resta il miglior compromesso possibile. Vai praticamente ovunque con sicurezza pressoché totale (in frenata soprattutto è un altro mondo rispetto all'estivo), e non sei vincolato dalle condizioni del fondo stradale, perché non si rovinano neanche su asfalto asciutto. Sconsiglio vivamente di andare con le estive + catene nel bagagliaio, per via della miriade di condizioni intermedie che sono insufficienti per montare le catene, ma che con gomme estive richiedono un adattamento e una sensibilità di guida che si acquisiscono solo con l'esperienza, a rischio di fare danni anche grossi (basta sottovalutare una curva e si va via dritti contro il guard rail che è un piacere). Se poi decidi per le catene, guardati un tutorial su internet e prova a montarle nel parcheggio di casa, così fai allenamento. E' una procedura facile ma da eseguire con un po' di attenzione.
  21. Faccio pubblica ammenda per gli anni di maledizioni e imprecazioni scagliate all'indirizzo di Herr Tilke e dei suoi tilkodromi tristi, insapori e anti sorpassi, al grido di "le vecchie piste non erano altro che strade preesistenti unite a casaccio con balle di fieno, eppure... spettacolo a non finire!". Giudicando a posteriori le new entry del calendario (da Baku in poi), e tutti i grattacapi che hanno creato i circuiti più o meno improvvisati, riconosco che sto rimpiangendo piste come la Malesia o la Cina (due delle creazioni meglio riuscite del pistaiolo teutonico), con zero problemi di sicurezza e spettacolo garantito. Niente... abbiamo voltato pagina, e siamo riusciti a fare ancora peggio.
  22. Erano anni avventurosi, spavaldi. E infatti avevano la terza macchina pronta in garage. Con la Formula Fifa odierna, al primo incidente nelle prove libere metteranno 30 chicane finte, i dissuasori sui rettilinei e il limite di 30 nel centro abitato. Oppure si correrà direttamente dietro alla SC.
  23. Un'auto fatta col culo resta un'auto fatta col culo. Se dove piazzare le batterie diventa più importante di dove piazzare la gente, prevedo che diventerà inutile anche discutere su elettrico, non elettrico ecc. perché l'oggetto stesso diventerà fine a se stesso, o volgarmente inutile. I bambini in età prescolare potranno pure sedersi dietro, ma con le linee di cintura che fanno adesso riusciranno a guardare fuori dal finestrino soltanto a diciott'anni. Per il resto, non sono mai salito dietro su un'auto di quella piattaforma, ma con un'apertura angusta faticheranno pure i genitori che dovranno estrarre e collocare un bambino sul seggiolino.
  24. Finalmente il ritorno di un circuito-favorevole-alla-ferrari®️ Rettilinei di 6 chilometri e curve a gomito. Le basse temperature aiuteranno il degrado gomme o moltiplicheranno il graining (solo alla Ferrari) alla n potenza?
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