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Yakamoz

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  1. E perché no? Mi pare che qualche coppetta l'abbia vinta in F1. Sono semplici pareri di un ex, valgono quello che valgono. Così come le interviste a Fiorio o a Minardi o a qualche altra vecchia gloria. Sempre meglio i loro pareri che le certezze di qualche giornalista/commentatore da strapazzo. Tra l'altro, in questa intervista ha detto, sulla Ferrari, le stesse critiche che leggo decine di volte al giorno qui dentro. Se lo dice lui non va più bene?
  2. Confermo. E da fuori è anche peggio. Neanche la vicinanza con altri saloni concorrenti nettamente più curati sembra suggerire provvedimenti.
  3. Io trovo assolutamente non paragonabili le due fattispecie che hai citato (Alonso ieri e Perez in qualifica a Monaco). Lì non solo si è barato per alterare l'ordine di partenza, ma Perez ha causato una collisione di tre vetture, ai danni soprattutto di Sainz che arrivava da dietro la curva e lo ha centrato in pieno. Scusa se è poco. Russell è stato comunque un signore, perché poteva tacere e godersi il podio, ma di sicuro, di un collega che si è comportato scorrettamente con lui, non avrebbe mai detto "meritava il mio posto". Detto questo, chiunque di noi vorrebbe piloti-eroi senza macchia e senza paura che stravincono sui colleghi solo perché frenano più tardi, accelerano prima e fanno il punta-tacco in frenata. La realtà è fatta anche di tanti episodi meno commendevoli: mossette, ondeggiamenti, traiettorie allargate ecc. ecc. La memorabile vittoria di Leclerc a Monza 2019 non sarebbe mai arrivata se non avesse fatto quella paraculata in qualifica (ecco, a proposito di scorrettezze...). E nemmeno se non avesse chiuso Hamilton alla Roggia quando lo aveva quasi superato. Ma che gli vuoi dire? Preferivamo vincesse Hamilton? Tutto qui. Poi sulle antipatie personali non giudico, hai tutto il diritto di farti stare sul cavolo a priori qualunque pilota. Io pure ho le mie.
  4. Eppure il diretto interessato (Russell) non sembra dello stesso avviso: Onestà Russell: “Il podio lo meritava Alonso” Boh, io ai piloti verginelle non ci credo. Non lo è Leclerc, non lo è Hamilton, Verstappen figuriamoci. Non lo era Senna, non lo era Schumacher... posso continuare. Questo non vuol dire che è tutto concesso. Credo che il limite tra l'aggressività e la scorrettezza sia il distruggere la gara dell'avversario: sia con un contatto intenzionale o comunque pericoloso, sia - ad esempio - causando bandiere gialle in qualifica per alterare il risultato sportivo. Tutto il resto fa media. Chi è un fenomeno verrà ricordato come un fenomeno, chi è scorretto verrà ricordato come uno scorretto.
  5. Lo sarei anch’io al suo posto. Soltanto vedendo le gare dalla tv. Figurati stando dentro il team e sapendo tutto quello che noi non sappiamo: potenziale reale della macchina, sviluppi in arrivo…
  6. Interessante il guasto a Verstappen, considerando che viaggiava pure con una trasmissione nuova. Interessante pure la prestazione di Sainz. Se è vero che per capire una monoposto bisogna guardare quello che fa il secondo pilota, c’è da mettersi le mani nei capelli. Non so quali miracoli ci si possa aspettare da un motore sulla carta leggermente più potente, quando manca tutto il resto. Non mi citate il 2019. Lì - mi dispiace - c’era il barbatrucco. Interessante, per certi versi, anche la prestazione delle Mercedes. Se in due settimane non ce la fanno loro a progredire, figuriamoci gli altri. Ergo: buone notizie per chi spera ancora che la Ferrari possa alzare la testa. Io, per quest’anno, ho già dato. Mi concentrerò sulla prima vittoria stagionale di Alonso, ché mi diverto di più.
  7. Cosa cazpita c’è dentro a quel motore lo sanno solo loro, ma, con le due settimane d’inferno e delirio che hanno avuto dopo il Bahrein, non mi stupirei se avessero sostituito due PU sanissime solo per non dormire con l’incubo di essere linciati di nuovo in caso di noie meccaniche. Certo, è ben strana come cosa, non lo nego.
  8. Ottimo. Almeno con le curve del Barhein Sainz ha potuto opporre un po' di resistenza ad Alonso, stavolta invece ci passeranno pure per sopra
  9. Se Totila Wolff riesce ad accaparrarsi Leclerc, Russel lo sbatte a fare il gregario, o lo ricaccia in Williams senza problemi (o se lo prende la Ferrari, che ama strapagare i piloti ricicciati dagli altri team quando smettono di andar forte). Più difficile semmai per Leclerc ingraziarsi il garage, che parteggerà sempre per i connazionali. A meno che non si opti per una formazione Leclerc - Schumacher.
  10. Perché Leclerc cambi team servono due condizioni: 1) rapporto di fiducia con il team irrimediabilmente logorato; 2) una proposta che lo metta al centro di un grande progetto di rinnovo (come fece Ferrari con Schumacher, Mercedes con Hamilton, AM con Alonso). Se il punto 1 lo sa solo Dio, il punto 2 è piuttosto improbabile al momento. La Mercedes sicuramente alzerà la testa prima o poi, ma al momento sono in una crisi tecnica paragonabile a quella della Ferrari. La AM è partita col botto, ma la strada per diventare un top team è molto lunga. La RB è fuori causa. E la decisione la dovrebbe prendere subito, visto che la Ferrari gli vorrà prolungare il contratto entro la fine dell’estate.
  11. Ha il diritto di preoccuparsi dell’andamento del team, nei modi consoni in cui lo ha sempre fatto. Non ricordo mezza sua uscita fuori posto, o comportamenti meno che leali. E non credo sia in procinto di andarsene. È la stampa italiana che specula sempre su queste cose, e fa gli studi fisiognomici sulle sue facce. Poi un conto è essere leali, un conto è essere fessi. Avere ed esigere garanzie tecniche e umane è la base del rapporto tra un pilota e il suo team.
  12. Ho letto cose esatte e inesatte su Newey. Che sia un genio nel suo ramo è evidente, che non abbia il dogma dell'infallibilità lo è altrettanto. Se qualcuno pensa che le RB le disegni Newey in dieci minuti, scarabocchiando con la matita sulla tovaglietta di carta del pub, pura ispirazione, non ha le idee chiare. Lui è il vertice di un gruppo che lavora molto bene secondo i suoi input, tant'è che passa metà del suo tempo a occuparsi d'altro. Ci sono stati anni recenti in cui le Ferrari disegnate dagli stessi soggetti che hanno fatto la SF23 andavano meglio delle sue RB. Una volta Vettel, credo nel 2017, dopo le qualifiche portò i cameramen accanto alla macchina di Verstappen, indicando i deviatori di flusso e facendo no-no col dito davanti all'obiettivo per dire "queste le avete copiate da noi". Il fatto è che in F1 esistono i cicli. Quando la RB si è trovata in bonaccia si è armata di santa pazienza, senza processi ed esecuzioni in pubblico, aspettando l'onda favorevole del nuovo regolamento. Non si può interrompere una striscia di successi altrui, ma ci si può far trovare pronti all'inizio di un nuovo ciclo, quando le carte vengono rimescolate a forza. Addirittura la RB ha vinto (sia pure con immensa fatica) l'ultimo mondiale del ciclo precedente, battendo la Mercedes con le sue stesse regole. Questa è la differenza tra noi e loro. Che loro a un certo punto si riprendono, perché negli anni precedenti avevano ben chiaro dove bisognava migliorare, mentre noi siamo eternamente vittime dei nostri sbagli. Gli ultimi avvicendamenti nella GeS possono essere sia positivi sia negativi. Positivi se Fredo ha le idee chiare, negativi se si cambia l'uomo ma si lascia immutato tutto quello che c'è attorno. Perché non è un caso se Costa lavorava male in Ferrari e bene in Mercedes, e Allison idem, e Sempronio idem.
  13. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto fosse giusto valorizzare le risorse interne e le seconde linee, ed è stato fatto. E abbiamo una monoposto che, per quanto sfigata, va meglio di quella dei geni inglesi di Brackley. Dato di fatto. Tuttavia, non sento mai fare gli annunci che vengono regolarmente fatti dagli altri TP: "abbiamo ciulato 30 ingegneri alla Mercedes", "abbiamo uccellato 17 responsabili del reparto motori della Honda", "ci siamo presi Costa, Sassi e perfino Gutierrez dalla Ferrari" e via dicendo. Se si vuole fare il saltone da "ce la giochiamo" a "loro se la giocano, noi vinciamo", è imprescindibile catturare figure DI PESO alla concorrenza, perché sicuramente alla Ferrari non mancano dei geniacci con idee formidabili, ma probabilmente è carente la metodologia di lavoro, manca l'esperienza fresca portata da fuori, magari da qualche team che ha appena vinto. C'è un problema abbastanza noto: gli inglesi non vogliono venire a Maranello, e non per ragioni culinarie o di clima. Sento racconti che parlano di retribuzioni basse, ma chissà se è vero. Probabilmente c'è un'avversità verso un metodo di lavoro ritenuto troppo rigido o antiquato. Come se pesasse più il mito che i risultati. C'è qualcosa che fa sentire un trasferimento in Ferrari come un downgrade piuttosto che come una sfida appagante. Abbiamo un presidente giovane e multilingue, un a.d. super-cool che viene dall'informatica, un TP straniero... eccheccavolo, cos'altro serve per cambiare mentalità?
  14. Certo… l’anno scorso della F1 75 si diceva “va bene su ogni pista”. Quella di quest’anno dopo UNA gara ha già manifestato una pista indigesta. Se il buon giorno si vede dal mattino… Seconda cosa. La AM si ispira visibilmente alla RB (e questo non vuol dire copiare con la carta carbone ma ispirarsi allo stesso concetto aerodinamico) e guadagna 2,5 secondi. Ho il timore che la RB dell’anno scorso fosse talmente conservativa da illudere Ferrari e MB32 che le loro filosofie di progetto se la potessero giocare con questo nuovo regolamento. Quest’anno si sono scoperte le carte e si è finalmente capito QUALE filosofia fosse giusta e QUALI no. Spero di sbagliarmi.
  15. Beh. Boh. Buh. Che mestizia. Per prima cosa attendo di sapere qual era il problema di Leclerc. Non ha fatto fumo, non si è sentito rumore di ferraglia. Magari è una stronz*ta. Il passo gara sappiamo che era inficiato anche dalla non ottimale conformazione alare. Ecco, quello che davvero mi inquieta è che dopo aver annunciato di aver interrotto anticipatamente lo sviluppo della F175 (come ai bei tempi di Domenicali) ci ritroviamo in Bahrein che non abbiamo neanche gli alettoni giusti. Vogliamo aspettare qualche gara e vedere se le cose migliorano? Ma sì, tanto che ci costa… quando finiscono anche le speranze cominciano i sogni. Ad ogni modo io oggi mi sono divertito. È stato un terzo posto entusiasmante.
  16. Partendo dalla convinzione (mia) che Aston Martin, se le va bene, quest’anno farà qualche pole e qualche podio (su quali dei 3 gradini non lo so), ma parlare di lotta per il mondiale o di spina nel fianco alla RB mi sembra allo stato attuale prematuro, non mi dispiacerebbe vedere l’attempato di Oviedo riscuotere un po’ del suo credito con la Dea Fortuna. Non dimentichiamo che nella sua cinquantennale carriera ha raccolto molto meno di quanto si meritava, spesso per scelte sbagliate sue (Ferrari, McLaren 2), talvolta per colpa d’altri (McLaren 1). Se, in barba a tutti gli sfottò che si è attirato nei mesi scorsi per aver sposato il team da cui il quadricampione Vettel era appena scappato via, venisse fuori che una volta tanto Alonso ci ha azzeccato con la scelta del team, credo che oltre all’irripetibilità del fatto in sé, ne guadagnerebbe molto lo spettacolo.
  17. Noto delle assenze importanti In questa premonizione il buon Hamilton sbatte alla prima curva, o è solo palesemente più lento di Russell?
  18. In compenso, l’ha detto anche Toto Wolff. Ormai è sdoganato 😄
  19. Poiché sulle cose ignote possiamo solo fare ipotesi, concentriamoci intanto su quelle note: la RB ha il vento in poppa con due mondiali vinti di cui uno in souplesse, il loro direttore tecnico coll’effetto suolo ci va a nozze, e soprattutto partivano da una monoposto che con qualche accortezza poteva già essere schierata in Bahrein settimana prossima. Ergo: il monopolio ai test 2023 era scontato. La Ferrari deve risollevarsi da una mezza tranvata, e con miseri 3 giorni di test aveva proprio un altro lavoro da fare rispetto a RB. Questo non per dire che siamo automaticamente in lotta per il mondiale, ma che la Ferrari è - giocoforza - più indietro e con più lavoro da fare. Ma l’importante è avercelo il lavoro da fare, non so se mi spiego. Più il materiale è grezzo, più si può sviluppare. Se devo dirla tutta, diffido più delle parole dell’emotivo Leclerc che non di quelle del pragmatico Sainz, che ha predicato calma e ottimismo sul lavoro in svolgimento. Per il resto, desidererei che anche in Ferrari si potesse finalmente parlare alla Toto Wolff (“non siamo pronti”, “giornata marrone”, “siamo indietro 6 decimi”…) senza alimentare false speranze e creare pressione nociva prima di tutto a loro stessi.
  20. La tua replica, che mi sembra piena di giri di parole, silente sulle mie obiezioni e mistificatrice nel volerle ridurre ad "assiomi" (tra l'altro 2 su 3 me li hai attribuiti tu) è la rappresentazione di ciò che stavo dicendo. Riporto interamente sia il mio sia il tuo post, così ognuno si può fare la propria idea. Le mie domande sono sempre le stesse, e sono lì da vedere: mi piacerebbe leggere qualche risposta chiarificatrice - se ce l'hai - e non tuoi pensieri che non c'entrano nulla. Mi vuoi rispondere con grafici e numeri? Vuoi farlo solo con parole tue? Mi va bene tutto. In caso contrario, evita di usare frasi dei miei post come trampolino di lancio per i tuoi voli, perché così facendo attiri la mia attenzione, io leggo ciò che hai scritto e mi vedo costretto a chiedertene conto.
  21. Nel senso che Hamilton aveva minacciato che se gliel'avessero fatta grigia, lui ci sarebbe salito soltanto con 50 kg di cubetti di porfido nelle tasche Quest'anno le trollate, per ragioni di tempo e di budget disponibile, sono diventate molto più difficili da attuare. Vedremo...
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