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Niente male. In Mercedes gli davano un Citan cabinato ex noleggio
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Se parliamo di "vetustà", chi guida una Giulietta (come il sottoscritto) dovrebbe spararsi. In realtà se una macchina è affidabile, piacevole da guidare e beve poco, tutto il resto diventa arredamento. Ho la sensazione che tu cerchi quella specifica macchina perché ti piace, e non per puri motivi di rappresentanza. Ragion per cui trova un esemplare in buono stato, ben accessoriato e con una motorizzazione sfruttabile a 360 gradi, e se avevi fatto bene i tuoi conti ne sarai soddisfatto. Dirò di più: le auto che ho comprato con il cervello mi hanno stufato presto. Quelle che ho comprato con il cuore, fregandomene del modello vecchio/nuovo, ma solo perché soddisfacevano le mie esigenze e i miei gusti, sono quelle che mi hanno dato la maggiore soddisfazione.
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Mercedes: le teste di Masi e Tombazis dietro il ritiro dell’appello Il caso Ferrari 2019 rischia di far sorridere al cospetto di questo. Potenzialmente, i bar sport di tutto il mondo avranno materia di discussione per anni e anni: la Mercedes accetta di rinunciare a un mondiale che - regolamento alla mano - avrebbe potuto sicuramente aggiudicarsi a tavolino, "accontentandosi" di decapitare gli arbitri. Chi ha contestato Binotto per l'accordo segreto sui motori dovrebbe storcere il naso anche davanti a questa ulteriore decisione di "quieto vivere". Oppure si potrà dire l'esatto contrario: che solo la potenza politica della Mercedes, nella persona del suo virile e nerboruto team principal, poteva ottenere una vendetta così pesante, a fronte di un mondiale che nessun giudice al mondo le avrebbe mai assegnato a tavolino.
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Sarebbe stata TROPPO furba. Non sia mai!
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La mia fidanzata ha una Yaris aziendale dallo scorso marzo, allestimento chiamato "Business" ma di fatto inesistente, e quelle pochissime informazioni posticce trovate in rete erano sbagliate. L'equipaggiamento è ridotto all'osso: cerchi in acciaio, vernice pastello, alzacristalli posteriori manuali, avviamento con blocchetto di accessione classico, strumentazione analogica, no sensori di parcheggio. Però ha il navigatore satellitare (forse perché ritenuto utile in un'auto usata per spostamenti di lavoro?), e una dotazione di serie già valida di suo, che comprende retrocamera, adas, Apple carplay, sensore pioggia/crepuscolare ecc. Se tanto mi dà tanto, sulla Cross sarà più o meno la stessa cosa, a parte i cerchi in lega che dovrebbero essere di serie...
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- fhev
- yaris cross 2021
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Lo colleziono da 30 anni a questa parte, smettere di comprarlo per me diventerebbe anche un danno collezionistico. I 5 euro al mese non sono niente, ma comincia a diventare scomodo riempire librerie sempre più grandi con metri e metri di fuffa. D'altronde capisco il dilemma in cui si trovano: è proprio il mercato dell'auto che sta diventando sempre più simile ai volantini dell'Unieuro. 4R non è Evo, deve dare voce a tutto. Se diventasse l'Eco del petrolhead probabilmente non verrebbe più comprato dall'uomo della strada che deve cambiare la Panda.
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... e nel frattempo vinci il mondiale all'ultimo giro dell'ultima gara, contro metà dei pronostici Avranno declamato nuovamente la frase che declamano tutte le volte che si ritirano dalla F1 ("BELLA CAZZATA ABBIAMO FATTO") e, chissà, magari decideranno di sfruttare l'(inaspettato?) ritorno d'immagine.
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Tutto si può dire tranne che la Giulia “spaventi” 😉 Non ne faccio un discorso di dimensioni, né di budget, né di segmento, ma, passami il termine, di libertà. Ho posseduto principalmente berline medie 2 volumi (Golf IV, Bmw E87 e adesso la Giulietta) e nessun altro mezzo mi ha dato tanta sostanza e praticità. Parlo del fatto di avere un’auto che posso usare contemporaneamente per lavoro, per divertimento e per piccoli traslochi con la stessa efficacia, il tutto con costi di gestione limitati e senza disperarmi troppo se ho un passaruota grattato o i segni sul paraurti. Sicuramente verrà il momento di passare a mezzi più importanti. Aumenterà la famiglia, le esigenze, probabilmente anche quelle di rappresentanza. Ma per il momento trovo ancora appagante guidare le auto che guidavo a vent’anni. Se poi mi ci sento stretto, in garage ho anche una Lancia Thema e una Volvo 850 T5 sw a mia disposizione 😉
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Resto sempre in attesa che lo allarghi. Allora, questo benedetto 12 non ne vuole sapere di venire via con te? Pensavo proprio a una Corolla. La Giulia rimane la cosa più figa esistente in quella fascia di prezzo, ma dentro sono rimasto un ragazzo e voglio un’altra segmento C 😄 Sicuramente non è una necessità. Premesso ciò, lo scopo sarebbe passare a qualcosa di (molto) più nuovo sfruttando un valore residuo ancora decente ed evitare guasti e fermi auto meno onerosi ma più scoccianti. Vedo che tutti date fiducia alla solidità della Giulietta. Era un po’ l’aspetto che mi premeva sondare. Quando l’ho comprata l’ho fatto per entusiasmo, ma ignorando come si sarebbe comportata negli anni e coi chilometri. Al momento mi sembra un’auto genuina, se non fosse per le bizze di questo malefico TCT e per qualche rumorino dalle sospensioni andrebbe ancora come da nuova.
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E' tempo di bilanci: la mia Giulietta Super TCT Jtdm 175 cv si appresta a compiere 5 anni di onorato servizio (acquistata KM0 nel gennaio 2017). 93.000 km percorsi con tante luci e poche ombre, sicurezza e piacere di guida come da tradizione, e ad oggi è ancora un'auto che soddisfa in pieno le mie attuali esigenze. Gli unici problemi me li ha dati il cambio a doppia frizione: afflitto da perdite d'olio che causavano malfunzionamenti, mancati innesti della retromarcia, fino a mandarmi l'auto in protezione, fu sostituito in garanzia a 15.000 km. Verso i 45.000 km nuova rottura di un paraolio che bagnò il pacco frizioni. Riparazione e sostituzione delle frizioni sempre in garanzia e poi non ha dato più problemi. Certo, è lungi dall'essere un buon cambio. Non parlo del carattere placido ma proprio del funzionamento. Le scalate più violente causano saltuariamente slittamenti fastidiosissimi della frizione, che però ripetendo l'operazione spariscono. L'innesto della seconda marcia è più "ruvido" degli altri, si avverte uno slittamento anomalo accompagnato da una vibrazione eccessiva. Si nota una netta differenza tra l'utilizzo quotidiano e quello saltuario. In generale le frizioni tendono sempre a slittare un po'. Se invece la macchina rimane parcheggiata al freddo per un po' di giorni, al primo utilizzo le cambiate diventano come dovrebbero sempre essere: precise, secche, senza incertezze. Ultimamente mi sembra anche un po' meno fluido negli stop & go, quando si dosa il pedale del freno. Insomma il suo lavoro lo fa, ma da sufficienza risicata. A parte questo aspetto, e la sinfonia di scricchiolii, niente da ridire. Motore generoso e molto parco di carburante, e buona affidabilità complessiva. Mi trovo in un momento chiave: estensione di garanzia scaduta, distribuzione da rifare e pneumatici (da 18'') da cambiare. Le pastiglie dei freni sono ancora buone. La batteria secondo gli strumenti di bordo è ancora perfetta, ma in realtà coi primi freschi lo start&stop ha preso a funzionare meno. Ultimamente l'ho proprio disinserito perché, SE funziona, non resiste a motore spento che 5/10 secondi. Ho cominciato a sentire piccoli ritardi di risposta della turbina, a volte appena accennati, a volte un po' più avvertibili, a volte niente. Il cuore dice "tienila", il cervello pure, il pancreas è più perplesso. A parte il timore sempre presente di qualche nuovo scherzetto fuori garanzia del cambio, non ho grosse preoccupazioni. L'auto è stata usata sempre coi guanti: manutenzione tempestiva e della casa, mai una tirata a freddo, mai una volta a limitatore, mai nulla che potesse dispiacerle. Tutti "investimenti" che mi spingerebbero all'idea di poter contare su un mezzo efficiente per ancora molto tempo. La cosa non mi dispiace: sto cambiando casa e i soldi mi fanno (molto) più comodo in tasca. D'altra parte il timore di rogne piccole o grandi dietro l'angolo. Se lascio questa, la prossima sarà al 99,99% un'ibrida, quindi addio piacere di guida così come lo abbiamo sempre inteso. Aiutatemi.
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E vabbè, una markettina… passiamogliela 😉
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… lo stesso Ricciardo battuto anche da Kvyat al primo anno in RB. Ammazza che pippa. Però lui ha a sua volta battuto Vettel al suo primo anno in RB, quel Vettel che, per chiudere il cerchio, ha chiuso due volte su due dietro al summenzionato Leclerc. Quindi nella catena alimentare Liberty Media Vettel dovrebbe essere l’equivalente di una larva.
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Boh, magari a Maranello hanno un cronometro e riescono a vedere i suoi tempi sul giro, o degli ingegneri che ricevono i suoi feedback e si rendono conto di quanto ne sappia in materia. Mi viene addirittura il sospetto che l’abbiano seguito già da quando era marmocchio e correva nelle formule minori. Pensa, poi, se venisse fuori che è stato promosso pilota titolare non da quelli che per te sono i peggiori degli ultimi trent’anni, ma da quelli che c’erano prima… Ah già… però resta sempre il marchio d’infamia, la prova provata della sua inettitudine: nel campionato 2021 ha fatto meno punti di Sainz. Che vergogna. Assurdo, inconcepibile. Sarebbe come dire, che so, che il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton qualche anno fa ha fatto meno punti del suo compagno Jenson Button. Pensa che scandalo, se fosse vero…………………………………………….
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Caspita, la Ferrari gli ha fatto un contratto quinquennale solo perché è pompato dalla stampa... Bei somari.
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Sarai anche obbligato, ma negli ultimi anni le monovolume non le voleva più nessuno, tranne forse gli NCC. Se poi torniamo indietro di un quarto di secolo, non è che le monovolume dell'epoca si guidassero tanto meglio di un mezzo commerciale di oggi.
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E' paradossale che le monovolume siano ormai un segmento in disuso, mentre i veicoli commerciali "civilizzati" stiano guadagnando la loro fetta di mercato. Per le Case è sicuramente la quadratura del cerchio poter coprire un segmento in più senza fare nuovi modelli, ma questo dimostra anche che sono cambiati i gusti ma non i bisogni. Un suv, per quanto razionale (come può essere ad esempio la Tucson) avrà un bel bagagliaio ma resta sempre un veicolo 5 porte 5 posti. Se hai la famiglia numerosa non ci fai niente. Viceversa il veicolo commerciale estremizza la praticità dei vecchi monovolume, e quando ti offre finiture decenti e motori da 150/180 cv di fatto la distanza tra un mezzo da lavoro e un'automobile si fa sottile. Quando ho visto per la prima volta l'operazione Zafira Life ho pensato all'ingloriosa fine di un mito, poi quando ho saputo che un mio amico ex proprietario di Zafira prima serie se lo è comprato, ho dovuto dare ragione all'Opel.
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Ben fatto, mi è piaciuto molto. Accurata anche la selezione dei video d’archivio. Forse potevano trovare anche una controfigura alta più di 1 metro e 50, ma vabbè son dettagli Curiosa la scelta di trasmetterlo proprio su TeleKabul, la rete di quelli che hanno brindato quando è passato a miglior vita. Non so se abbia pagato in termini di audience, ma sicuramente è stato un momento di BUON servizio pubblico.
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Esatto, non si possono mescolare mele con comodini. E diamoci un taglio per favore con questa fissa della comunicazione, Tizio sa comunicare, Caio non sa comunicare, per qualsiasi cosa: se Binotto parla bene di Leclerc, perché Sainz poi ci rimane male. Se gioisce per il terzo posto nei costruttori, perché la FERRARIIIII deve lottare per il primo. Allora mettiamo Chiara Ferragni al posto di Elkann e Fedez al posto di Binotto e abbiamo risolto il problema. In Ferrari la “comunicazione” la cura tale Luca Colajanni e pare che sappia il fatto suo. Tutti gli altri a partire da Binotto dovrebbero essere esperti di vittorie, non di chiacchiere, ché non esiste modo migliore per comunicare che con un trofeo in mano.
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Non voglio dirti di rileggere i miei post precedenti perché avrai sicuramente cose più interessanti da fare, ma permettimi di ribadire: - che sono stato il primo a dire che “Tappos” e Mercedes hanno fatto ben di più e ben di peggio di ciò che ha fatto ieri la RB con Perez - che nessuno vuole abolire niente: l’ho scritto proprio nel post che tu hai quotato. Ho solo detto che sacrificare la degnissima gara di un tuo pilota solo per fare ostruzionismo all’avversario dell’altro tuo pilota non è il mio ideale di competizione. Lo dico proprio perché quando Tappos rovinava le gare a Vettel per far vincere Hamilton, io mi incazzavo di molto. E non è che improvvisamente questo diventa fair play se a farne le spese è un mio avversario. … Semmai posso provare di nascosto un losco e vendicativo piacere 😈
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Quanto a scorrettezze per tramite del proprio gregario, Mercedes non è seconda a nessuno, l’ho premesso subito e io stesso ho goduto nel vedere la resistenza superba di Perez. Il paragone con Alonso in Ungheria però è impossibile: lì erano già finiti i pit stop, si arrivava al traguardo e Hamilton era dietro, per cui Alonso stava assolutamente difendendo la sua gara. Ieri invece Perez è stato tenuto fuori con le gomme ormai usurate proprio in funzione del futuro arrivo di Hamilton, al solo scopo di rallentarlo, e a scapito della sua stessa gara. Non dico che non sia legittimo, ma non sono le scene che vorrei vedere.
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Terzi nel mondiale (che per me non è un merito) con distacchi abissali di tempi sul giro dai primi due e ZERO vittorie. In condizioni normali sarebbe uno sconcio, per quest’anno la cosa va valutata diversamente, infatti le ho dato 8 per i progressi sul 2020. Se si fa media viene fuori un 6 che mi pare onesto. Se lo avesse fatto Bottas (e lo ha fatto, anche a danno della Ferrari in passato) lo avremmo preso a selciate. Perez, invece, secondo quelli di Sky Sport è stato un mito che si è valorosamente dedicato alla causa… diciamo che in tutti noi c’era il senso di rivalsa per tutte le volte che Mercedes ha agito allo stesso modo, ma come gesto sportivo fa schifo. Sulla guida comunque niente da dire: Perez è stato irriducibile e correttissimo nei corpo a corpo.
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Due cosette attorno al mondiale più cliffhanger della storia del nostro sport prediletto. CAPITOLO MAX Vero mattatore del campionato, secondo me. Contrariamente ad Hamilton che è in perfetta simbiosi con la sua macchina (quando lei va veloce lui la esalta, quando va piano si fa remissivo), con Verstappen si percepisce chiaramente dove finisce la macchina e dove inizia lui. A volte sporco, ma sempre spettacolare. Versbatten è andato definitamente in pensione, per cui bravo. CAPITOLO LEWIS Non paragoniamolo a un agnellino. Se c’è uno abile a stare sul filo delle regole è lui. Soprattutto quando chi applica le regole si dimostra regolarmente non ostile nei suoi confronti. Come pilota è una garanzia, il suo stile lo abbiamo potuto apprezzare (quasi) ininterrottamente dal 2014 fino a ieri pomeriggio, giro 64. Ben venga una ventata d’aria nuova. CAPITOLO FIA Il solito scandalo. Con due elementi a sua parziale discolpa: quando la sfida è così serrata tutto l’anno, qualche inciampo può essere umano, ma soprattutto è difficile lavorare con i team manager che ti abbaiano continuamente dentro le cuffie. Non è sbagliato ascoltare le parti, è sbagliato permettere che possano influenzarti in quel modo. Quanto all’arbitraggio, salto le polemiche di tutto l’anno e mi limito alla gara di ieri. La mancata sanzione ad Hamilton al primo giro è stata concorde al principio “e lasciamoli correre, cazzarola” che io sposo in pieno, ma molto censurabile sul piano della coerenza, allorquando un mega taglio di chicane come quello è sempre stato punito (non c’erano nemmeno dissuasori e blocchi di polistirolo che altrove abbondano). Con la famigerata SC il pasticcio è stato tutto di gestione, ma la neutralizzazione in sé è stata in assoluto la scelta giusta, a mio parere. Anzi, si è fatto bene a scongiurare un taglio del traguardo a posizioni congelate. Piccola parentesi: la Mercedes non poteva fare niente di diverso (pensa se avessero fatto rientrare Hamilton, con Max che proseguiva, e poi avessero effettivamente concluso la gara sotto SC). La RB invece ha come al solito giocato a lascia o raddoppia, e gli è andata bene. Bravi. CAPITOLO FERRARI Voto 4 in valore assoluto, voto 8 se calata in concreto nella peculiarità di questo campionato a sviluppi bloccati. CAPITOLO SAINZ Sbertulato senza pietà da stampa e colleghi nel 2020 per aver scelto la Ferrari Baracca al posto della fenomenale McLaren, ha chiuso il suo primo anno in rosso 1) sul podio, 2) sopra il suo vecchio team 3) e sopra il suo nuovo compagno di squadra. Ma che gli vuoi dire? Forse non un campione, sicuramente un fenomeno. Bravo chi lo ha scelto senza pensarci due volte. CAPITOLO VETTEL Resterai sempre nel nostro cuore, i tuoi anni in rosso sono stati i più affascinanti della tua carriera. Non è colpa di nessuno se piove un Leclerc dal cielo e stravolge i piani a tutti. D’altronde anche tu hai avuto il privilegio di essere stato enfant prodige e di aver prepensionato alcuni colleghi senior. CAPITOLO SCHUMACHER Riposa sereno vecchio cannibale, deve ancora arrivare qualcuno che ha vinto più di te.
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Scusate se mi autocito, ma il post era già bell’e pronto così per sintetizzare il mio pensiero in questo momento. Il mondiale costruttori alla Mercedes comunque non è poca cosa. Hanno iniziato da sfavoriti e hanno chiuso con la macchina da battere.
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Dispiace sapere che un uomo che era già riuscito a rinascere da un fallimento lavorativo non abbia retto ad uno di carattere personale. I suoi show su YouTube avevano un tocco di grazia, lui era bravo a parlare di motori senza divagazioni, polemiche, arie da guru e ruffianate varie. Ho l’impressione che ogni tanto aggiungesse qualche colpo di scena “artificiale” per arricchire i video dei suoi restauri, ma, anche fosse, sarebbe solo una piccola malizia comprensibile e perdonabile di fronte a “tutorial” così ben fatti, e soprattutto gratis. Mi riusciva simpatico: ho un debole per i mattacchioni e per le persone dispensatrici di buonumore, a costo di farne a meno per sé stessi.
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Ciò che ho apprezzato del team RB quest’anno è l’intelligenza con cui hanno saputo tenere testa a un avversario tutto sommato più grande di loro. Mi sembra una situazione (mutatis mutandis) alla Davide e Golia. Anche Mercedes ha preso rischi più grandi di quanto si possa vedere in tv, ma fuori dalla pista, giocando sempre sui rapporti costi/benefici, su penalità e PU cambiate. RB invece ci ha messo più fegato in gara, prendendo decisioni apparentemente avventate ma alla fine paganti: pit stop anticipati, ritardati, gomme rosse, gomme bianche, come l’”opposite Bottas” di Gedda con cui Verstappen si è ritrovato davanti dopo la prima bandiera rossa. Domani Hamilton in partenza sarà un vaso di coccio tra i vasi di ferro, tutti attorno partono con gomme rosse. Ma poi farà una rimonta furiosa e sarà dura tenerselo dietro. Il suo motore fresco non aspetta altro che dare l’anima nella sua ultima gara.