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Difendo la scelta di Bottas. L'ho già scritto in passato: il mestieraccio lo sa fare (vedi domenica scorsa VS il mitico Perez portato sugli scudi l'anno scorso). E' nel pieno delle forze fisiche e mentali, e l'aver lavorato tanti anni nel team pluricampione del mondo gli dà un bagaglio di conoscenze che possono tornare variamente utili a una piccola squadra in crisi tecnica. Mai considerato né un campione né un fuoriclasse, ma se riesce a garantire lo stesso livello che dimostra nelle sue gare "sì" in Mercedes, qualche arrivo in zona punti me lo aspetto.
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Io quell'esemplare lì lo terrei in considerazione. Non solo per le condizioni generali, ma anche perché, non scordiamocelo, il nero resta sempre il colore più ignorante che esista (su qualsiasi macchina). Come sai ho puntato anch'io sull'Euro 3, perché le condizioni dell'esemplare talvolta possono prevalere su tutti gli altri desiderata, specialmente con le versioni rare. Si lascia guidare anche con 80 cavalli. Sotto i 2000 rpm e sopra i 4000 è in modalità "chi l'ha visto?", ma nel mezzo ha una bell'andatura. Il mese scorso ha cominciato a seghettare malissimo in accelerazione. Centralina andata. Il mio meccanico di fiducia ne ha trovata una in demolizione, è stata codificata, installata, e la mia macchina è diventata un mostriciattolo. Preciso che non ho chiesto rimappe o cose simili. Alla fine ho raggiunto la quadratura del cerchio: ho un ottimo esemplare di Elefantino Rosso restyling (io sono tra i pochi che lo preferisce alla prima serie) che cammina come è giusto che cammini quel motore, e me la sto godendo.
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A livello di noia, temevo anche peggio. Sarà stata l'astinenza estiva dalla gare e il coitus interruptus della settimana scorsa, ma tutto sommato anche sta medicina l'abbiamo mandata giù. Per fortuna ci sono questi giovani pilotini scapestrati, come il n. 14 della Alpine, che guidano alla diotifulmini e ravvivano un po' le cose, e la provvidenziale partenza dai box di Perez, che ha fatto effetto-griglia invertita. Questo a dimostrazione che, sì, è vero, in alcune piste il sorpasso è difficile, ma vale anche il detto "hic Rhodus, hic salta". Se sei un fenomeno, lo puoi dimostrare ovunque. Alla Mercedes si stanno godendo Bottas finché possono, e Vettel purtroppo continua a girarsi da solo.
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Alcuni piloti si sono lamentati dei box troppo poco distanti l’uno dall’altro, che potrebbero addirittura creare problemi in caso di pit stop simultaneo tra due team vicini, e comunque complicheranno la vita a piloti e meccanici. Possibile che in mezzo a tante apprensioni sulla sicurezza, fino al punto di vietare soste inferiori ai 2 secondi (per non parlare delle punizioni draconiane se sbagli qualsiasi cosa), non si sia potuto intervenire su un circuito la cui partecipazione al campionato è stata pianificata da anni? Peraltro, ingresso voluto per sfruttare il succulento ritorno d’immagine garantito dall’idolo locale, per cui, voglio dire, la spesa si ammortizzava comodamente…
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Mazepin verrà investigato per aver ostacolato il giro di Vettel. Se lo penalizzano, domani rischia di partire molto indietro 😮
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Alfa Romeo 2022: Giovinazzi a rischio Articolo abbastanza buttato lì, così a sensazione. Ipotizza (sia pure a titolo di pura indiscrezione) il passaggio di Sauber ai motori Mercedes nel 2022, quando mi consta abbia rinnovato ancora a luglio la partnership con Alfa Romeo. Però interessante il fronte piloti: Russel in pectore già in Mercedes (ma questo ormai è un segreto di pulcinella), la quale non avrebbe fatto ancora l'annuncio ufficiale solo per volere di Sauber. Bottas in Alfa Romeo (altro segreto per modo di dire), e lo ritengo un bene. Lo reputo un pilota solido, che non ha avuto una sorte diversa da quella che hanno avuto Massa o Barrichello, cioè vedere le proprie certezze sgretolate anno dopo anno dalla vicinanza con dei campioni che li surclassavano con relativa facilità. La velocità ce l'ha, l'esperienza pure, la gioventù idem. Come persona non mi fa impazzire, ma transeat... Al momento l'affaire Schumacher sembra si sia sgonfiato, ammesso che sia mai sussistita l'ipotesi di un passaggio in Alfa o altrove. I vari Albon, De Vries, Hulkenberg ecc. al momento sono pedine alquanto mobili, arduo fare ipotesi. Mi dispiacerebbe per quel signor pilota che è Hulk se non avesse un'ultima possibilità.
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La mia massima filosofia di vita è "non dev'essere per forza sempre colpa di qualcuno": l'indignazione a comando, le soluzioni col senno del poi, le frocerie col culo degli altri (chiedo venia), sono un male dell'umanità. Se piove in quel modo, serve dirlo?, non è colpa di nessuno. Ma ieri al dato meteorologico si è unito l'effetto di decisioni, sia immediate sia di lunga data, nefaste. Cominciamo dalle regole del gioco, che nel 2021 non consentono - di fatto - di correre una gara con la pioggia, sia pure in formato ridotto. Le gare sotto il diluvio sono sempre esistite, e, anzi, spesso le abbiamo benedette come rimedio alla noia. Per cortesia non mi tirate fuori la morte di Jules Bianchi, perché da quella clamorosa falla abbiamo per fortuna imparato molto. Perché diavolo sia ancora in vigore la regola per cui la domenica si deve correre con l'assetto fatto il sabato, è un mistero superiore alle mie facoltà. Si fa tanto per la sicurezza, e poi ci si impicca a queste regolette demenziali. Poi ci sono i processi decisionali, che sono il sintomo maggiormente rivelatore del male di cui soffre questo sport, che si può riassumere con queste parole: macchinosità, autoreferenzialità, sottomissione a interessi diversi da quello agonistico. Che il vertice della Federazione possa ritenere DISPUTATA una gara simile, solo perché FORMALMENTE sono stati rispettati tutti i requisiti, è un'offesa a tutti quelli che erano i vecchi pilastri di questo sport: piloti e pubblico. D'altronde, i primi non hanno minimamente fatto sentire la propria voce in capitolo, e i secondi sembravano contenti di essere stati parcheggiati lì per ore sotto la pioggia, ingannati e defraudati dei soldi del biglietto (oppure è stata abile la regia a far vedere soltanto immagini di gente esultante perché appariva in televisione). E vengo al dunque: il sabato c'è stato un improvviso peggioramento della pioggia che ha preso in contropiede i piloti e ha reso giusta la decisione della bandiera rossa. Ma la domenica le condizioni sono rimaste immutate per tutto il pomeriggio: perso per perso, non sarebbe costato nulla far disputare qualche giro VERO (con tutte le cautele del caso) ai piloti, con la possibilità di sospendere in ogni momento. Questo, forse, sarebbe bastato a togliere l'onta del ridicolo alla gara di ieri. Poter dimostrare di averci provato. Regalare l'ebbrezza della competizione, sia pure in formato "qualifica sprint", ma con tutti i crismi. Invece si è scelta la strada del leviatano: autocompiacersi di aver rispettato al millimetro le proprie regole e svolgere una grottesca pantomima autocelebrativa con coppe, podi, punti, bollicine, e poco importa se si arriva all'ossimoro in cui la forma nega la sostanza. Come nel famoso racconto dei "bei tempi andati", coi mezzi militari che facevano il giro di peppe e sfilavano più volte davanti alla folla urlante per la gioia di entrare in guerra, fingendo di avere una sfilza di carrarmati che non finiva più. Nemmeno il coraggio di dire: signori, abbiamo deciso che non si corre per ragioni di sicurezza. Scusate pubblico, scusate sponsor.
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Fra gli stewart c'è pure Tonio Liuzzi, che quando era suo compagno in Toro Rosso lo chiamava Wonder Boy
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Il budget cap, come tutte le misure "dirigiste", è impraticabile, inefficiente e ingiusto. Mi pare assurdo che ci lo ha escogitato, ma soprattutto chi lo ha votato, non si sia posto il problema dei danni dovuti a colpa altrui. Come scriveva giustamente Antonini, si arriverà ai periti assicurativi che liquideranno i premi per i sinistri in pista. L'effetto combinato di budget cap e contingentamento delle parti meccaniche sta generando il terrore. Sarò il milionesimo a dirlo, ma mi fa veramente incazzare che Leclerc debba essere penalizzato per aver dovuto cambiare un motore che un imbecille totale gli ha sfasciato dopo tre secondi di gara. E trovo gravemente distorsivo che uno dei due team che si contendono il titolo, e i loro piloti, debbano scontare handicap probabilmente decisivi per dei danni UFFICIALMENTE giudicati come comportamento colposo altrui.
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Mai visti questi comandi al volante. Ricordo quelli, di diverso tipo, presenti sulle foto ufficiali della presentazione, che però erano un optional alternativo all'airbag guidatore. Qui a quanto pare avevano risolto il problema aggiungendoli al classico volante con airbag.
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Dopo la gara di ieri, se fossimo in un mondo giusto Bottas dovrebbe ricevere immediatamente un rinnovo triennale dal suo team. Si è rivelato una volta di più fondamentale per la lotta a entrambi i campionati, roba che Coulthard '98 lèvati... Se non era per la toppata delle gomme intermedie, Hamilton faceva il bis di Silverstone: vittoria in solitaria. Alonso alla vigilia aveva detto: questo è un circuito dove si vede il pilota. In effetti abbiamo visto tutto quanto: i piloti, i tassisti, e della gente che dovrebbe dignitosamente farsi da parte e ringraziare per quello che ha avuto da questo sport. Un sistema che riesce a tenere per due anni un pilota come Alonso senza un sedile (mi dispiace per i No-Alo e i Boh-Alo) è un sistema sostanzialmente bacato. Se almeno 3/4 dello schieramento attuale fosse sullo stesso livello di eccellenza, vedremmo altre gare. Invece tocca far correre i paganti, i figli degli sponsor, i figli dei proprietari dei team, quelli che hanno il posto garantito perché sono gli unici italiani in F1, e tutta una serie di altri soggetti resistibili. Quanto a Ocon, non mi interessano le condizioni diciamo "inusuali" in cui è maturata la sua vittoria, comprese la difficoltà di sorpasso su quella pista e le armi spuntate del suo unico inseguitore. Tutti i "grandi" lasciano nel loro curriculum almeno un acuto, un graffio, un qualcosa che travalica dalla logica delle cose. Penso a un secondo posto in qualifica di Webber nel 2004 con la Jaguar (rovinato da una partenza immonda...), a Vettel a Monza nel 2008 sotto il diluvio, a Maldonado in Spagna nel 2012, a Gasly sempre a Monza; quanto a Russel, ne vogliamo parlare? Ferrari abbastanza deludente e mai protagonista. Di nuovo in difficoltà con le gomme bianche. Leclerc probabilmente avrebbe accomodato le cose a modo suo, Sainz invece ha fatto il solito compitino. Almeno stavolta ci ha risparmiato il discorso tipo "sto ancora imparando a guidare la Ferrari, se fossi stato con la McLaren avrei vinto a occhi chiusi".
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Ciao Angelo, considerando l'uso intenso che fai dell'auto, e il fatto che la terrai (se ho capito bene) più tempo possibile, io opterei senz'altro per la versione più accessoriata. Avere un'automobile con una dotazione completa fino a includere il superfluo ritarderà anche la tua esigenza di passare a qualcosa di livello superiore. Quanto al sistema keyless, enorme comodità. Specialmente l'estate: io che sono costretto a girare con la borsa da lavoro, avendo sempre con me un minimo di quattro mazzi di chiavi, più le chiavi di 2/3 macchine, più annessi e connessi, mascherine e menate varie che si impigliano a qualunque cosa, ogni volta devo fare il sorteggio della tombola per entrare in macchina. Quando mi capita di usare un'auto con il keyless, benedico chi l'ha inventato.
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Non solo, ma c'è stato pure il comunicato lecca-FIA della Mercedes in cui si accusa il team RB di aver infangato il buon nome di Hamilton. Livelli di vittimismo non calcolabili, ci mancava solo un bel "ce l'avete con lui solo per il colore della sua pelle". EDIT: sono stato preceduto
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Curioso, lo sferragliamento all'accensione era un difetto che fece quasi da subito la mia ex BMW 118d, che difatti pativa i ben noti problemi di tensione della catena di distribuzione tipici del motore N47. Quanto alle 3 macchine candidate, ho avuto esperienze dirette solo con la Tipo 1.6 Multijet (con cambio manuale). Il motore ha un tiro che definirei eccezionale per quella cilindrata e potenza, e molto uniforme nell'erogazione. La Tipo era di aspetto austero già da nuova, adesso l'effetto si sentirà ancora di più, ma da proprietario di una delle auto più longeve nella storia recente (una Giulietta acquistata a inizio 2017) posso dire che una volta che è la TUA macchina, ti abitui al design e badi molto di più alla razionalità/irrazionalità dell'abitacolo. Se poi, come sembra, è una versione Lounge con lo schermo da 7" (optional), ti va pure di lusso. Credo sia la perfetta auto multiuso, spaziosa, solida e semplice da tenere in ordine, con cui non farai mai un dramma se ti ritrovi che so, un cioccolatino sciolto sul sedile posteriore (coi pargoli può capitare), o se il paraurti è un po' grattato. Nessuno ci farà caso. A proposito, congratulazioni ai futuri papà e mamma
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Bottas quest'anno corre in una situazione non dissimile da quella di Vettel l'anno scorso. Non tiene il ritmo di Hamilton ma non l'ha quasi mai tenuto, in compenso mi pare più solido di Perez, che dovrebbe essere in stato di grazia e invece ha prestazioni molto altalenanti. Liberarlo dal giogo del suo team potrebbe essere salvifico per lui. Ha 32 anni, è nel pieno delle forze. Poi credo ci sia anche il discorso che è un pilota Mercedes, e può dare il suo punto di vista nei processi e nel modus operandi della squadra. Non dico che mi piacerebbe vederlo all'Alfa Romeo, dico solo che l'operazione avrebbe un senso. Quanto a Giovinazzi, nessuno è più contento di me nel vedere un pilota italiano in pista, ma mi sembra un'eterna promessa. Mai un acuto (al netto delle sfortune). Ormai il buon diavolo di pilota, quello solido, discreto, prevedibile, che ti porta sempre a casa la macchina, è un po' fuori tempo massimo. Adesso il mercato offre pilotini giovanissimi capaci di prodezze inconsuete, da Verstappen in poi. Leclerc, Norris, Russel. E altrettanti stanno alla porta che spingono per entrare. Corrono, non costano niente e attirano l'attenzione (e gli sponsor).
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Quando leggo questi annunci ansiogeni tipo "dal 202X il marchio Y sarà solo BEV" spero sempre che sia un bluff delle varie case che fanno a gara di annunci a chi abbandona prima i combustibili fossili, ma poi si tengono nel cassetto i vari piani B, C, D...
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In quella situazione nessuno dei due era sulla traiettoria ideale, perché altrimenti uno dei due sarebbe stato di troppo: Hamilton afferma che la curva era tutta sua, Horner ribatte che chiunque sia del mestiere sappia perfettamente che la Copse si fa come la stava facendo Verstappen. I due correvano paralleli, facendo a gara a chi alzava il piede per ultimo: a quel punto speri solo di avere la meglio, la corretta esecuzione della curva diventa l'ultimo dei problemi. E' come quando due piloti arrivano insieme all'Eau Rouge: uno dei due matematicamente alza il piede. Se ciò non succedesse, a chi daremmo la colpa? A quello che ha avuto la meglio o a quell'altro? Per me vale il detto "that's racing". Poi, se viene qualcuno a certificarmi che sì, uno dei due piloti ieri era nettamente nella posizione sbagliata rispetto all'altro, prendo atto, e, anzi, mi toglierebbe una grossa curiosità.
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Purtroppo l'incidente mortale di Bianchi ce lo siamo visto tutti quanti in diretta, e ci ricordiamo ancora quali fossero le condizioni di contorno: pioggia molto forte, una curva dove si usciva con estrema facilità, e la presenza di una ruspa malauguratamente proprio in quel punto. Lungi dal voler relativizzare l'episodio (anzi, mi ha fatto guardare le gare con un occhio diverso: adesso quando vedo - perché ogni tanto capita - macchine che corrono con le ruspe in azione a bordo pista mi vengono i brividi), c'è da dire che a cavallo tra il gp di Monza 2020 e quello di ieri si è fatto un abbondante ricorso alla sospensione della gara, talvolta in occasioni opportune, talvolta con un certo eccesso di zelo. Da tifoso sono pure contento, perché una gara lunga e noiosa diventa una mini race al fulmicotone, e tutte le posizioni sono rimesse in discussione. Ma è innegabile che una bandiera rossa azzera e vanifica tutto quello che è successo prima (specie se qualcuno ha la possibilità di farsi un cambio gomme o di musetto gratis, oltre a riparazioni più spinte impossibili in regime di gara). Per me si tratta di trovare solo il giusto compromesso fra esigenze tecniche e valore agonistico delle corse. Se non altro perché sono mesi che ascoltiamo dei pipponi terrificanti sull'introduzione delle qualifiche sprint che snaturerebbero la F1 intaccando la sacralità della gara domenicale, e svuotando di significato il sublime gesto atletico del giro veloce in solitaria ecc. ecc.
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Ok, ci può stare, ma in vent'anni le bandiere rosse le abbiamo viste sì e no 5 volte. Nell'ultimo anno e mezzo ho perso il conto. Con la sicurezza non si deve badare a spese, ma che la Mercedes abbia tratto enormi vantaggi a Imola, a Silverstone e pure a Baku (se poi il re dei re non avesse pasticciato col ripartitore di frenata) solo quest'anno è altrettanto fuor di dubbio.
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Per me comunque più che la sanzione (o non la dai, o la dai giusta, non una via di mezzo) è stata ridicola la bandiera rossa. Non c'era un solo bullone sulla pista, e il pilota è uscito subito dall'abitacolo con le sue gambe. Roba da tre giri di safety. Ma poi Hamilton sarebbe rimasto col musetto sfasciato da sostituire in gara e invece che secondo si ritrovava buon ultimo. P.S. Hamilton è andato leggermente lungo alla curva proprio perché ha tenuto giù il gas, ed è stato anche destabilizzato dal contatto con Verstappen, ma non credo sarebbe in ogni caso finito fuori. Troppo furbo e troppo in posizione comoda per bruciarsi la gara così.
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A proposito di Hamilton e della sua gara ho un giudizio molto contrastato, fatto di bene e di male, e credo abbastanza controcorrente. Comincio dal BENE. Io non l'avrei sanzionato. Ho letto, anche da parte di commentatori qualificati: "errore da dilettante". Boh, l'errore è quello che ti mette fuori combattimento. Lui con quell'errore ci ha vinto la gara. Sul contatto con Verstappen sono fatalista: incidente di gara, semmai un concorso di colpe. Erano in due dove passava una macchina sola. Visto milioni di volte. Hamilton all'interno, per cui avvantaggiato secondo le leggi della fisica. Se io fossi uno con 32 punti di vantaggio, in lotta per il mondiale e vincitore di non ricordo quante gare consecutive, forse alzerei un po' il piede e gli concederei il round: ciò che Hamilton fa regolarmente in questi casi (ultima volta in Francia, con Rosberg in cabina di commento che gli gridava "ma chiudi la porta, goldone!"). Invece Versbatten (sì, ieri è tornato a essere il vecchio Versbatten secondo me), tra 1) alzare il piede, 2) non alzarlo e andare lungo e 3) non alzarlo, chiudere la curva e o la va o la spacca, ha scelto la 3. Aspettarsi sconti da Hamilton sul suolo natio è come aspettarsi l'amaro gratis da "Lucio er caccolaro". E adesso il MALE. Altro che ovazioni del pubblico, union jack sventolate e espressione da "vi ho purgati ancora". Rammento che la vittoria del titanico eptacampione è stata determinata da: 1) contatto con il suo avversario 2) pit stop completo di musetto sotto bandiera rossa 3) il solito Bottas che si è fatto da parte. E va bene dai, ieri è stata la giornata del riscatto morale anglosassone post europei di calcio, ma il mondiale è ancora lungo per cui vinca il migliore... Ferrarina: con le gomme gialle era la macchina col miglior passo gara. Leclerc nel primo stint non è che era lì a chiudere porte come un disperato, stava facendo la sua gara pulita tenendo Hamilton a distanza di sicurezza senza sbavature. Poi con le dure è cambiata la musica, ma la gara di Leclerc resta un macigno di talento e velocità che trascende il risultato finale. Peccato per il problema al pit di Sainz, che ha cambiato faccia alla sua gara. Appena uscito dalla pit lane ha divorato a Ricciardo 4 secondi in mezzo giro, e poi si è fatto tutta la gara sui suoi scarichi. Peccato. Non mi far rivedere questa roba che poi sto incazzato come una iena per tutto il giorno
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Io invece, parlando di richiami stilistici alla serie precedente, spero fortemente che mantengano quello che era forse l'elemento più inconfondibile e apprezzato del modello 2007: l'autoradio della Citroen. Sarebbe bellissimo se anche la nuova condividesse componenti (magari calandra, fari posteriori, pannelli porte, motori ecc.) con la Casa del double chevron, in omaggio al loro glorioso passato insieme, e a sugellare la ritrovata fratellanza sotto la galassia di Stellantis. Ancor meglio se ogni futuro modello Maserati avesse una variante Picassò multispazio. Ma mi rendo conto che è solo un sogno, un bel sogno e basta.
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https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/leclerc-quasi-impossibile-battere-seb-nei-giorni-buoni-vettel-sainz-f1-ferrari-575411.html Tanto di cappello alla modestia, direi marziana, di quest'uomo. Credo che nello sport tutto ciò che conta sia il livello agonistico che si riesce a esprimere, ed essere un galantuomo fuori dal campo/pista (vedi Bartali, Villeneuve, Totti, Zanardi, Mennea, e potrei pescare qualche nome anche dalla nostra nazionale fresca vincitrice). Tutto il resto - le baracconate da numeri 1, le esibizioni plateali della propria filantropia, la condivisione semispontanea di cause alla moda, gli atteggiamenti quasi pontificali, le benedizioni urbi et orbi - sono solo fumo negli occhi, a mio modesto avviso.
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Un cross non si nega a nessuno
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Urinare per strada
Yakamoz ha risposto a nella discussione in Codice della Strada e Sicurezza Stradale
Ricordo nell'estate del 2016 un boom di pisciatori outdoor dalle mie parti, senza alcuna precauzione dal passaggio di estranei. Non parlo solo di vecchietti o di schizzati, ma anche di gente giovane. Il più bello di tutti era un giovanotto abbronzato e ben vestito, contro il muro di un'abitazione in pieno centro storico, con la sua accompagnatrice che affettuosamente lo attendeva a distanza di cortesia. Attribuii quella deriva morale alla velocità impressionanate con cui le masse omologano i propri comportamenti, unito alla ormai generalizzata prassi dell'aperitivo compulsivo, che tra gli effetti collaterali annovera il riempimento della vescica. Poi negli anni successivi la situazione mi è sembrata migliorare, per fortuna. Ma temo che l'ormai passato lockdown non abbia giovato ai freni inibitori delle persone.