Vai al contenuto

Yakamoz

Redattore
  • Numero contenuti pubblicati

    4491
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    3

Tutti i contenuti di Yakamoz

  1. Non a caso ho scritto "col senno del poi". In quel frangente, per quanto io fossi ugualmente scettico, capivo la richiesta del gran capo, che esigeva dal pilota su cui aveva imperniato il rilancio del team un impegno tangibile e a lunga scadenza, e non di tenersi le mani libere da un anno all'altro. Quanto alla resa di Vettel, disputò un 2015 e un 2017 a mio parere MEMORABILI, ma un 2016 non altrettanto buono. Chi ha totalmente scompigliato le cose è stato comunque Leclerc. Credo che a Maranello nessuno sentisse l'urgenza di giocare a due punte, ma quando te ne capita uno così, devi per forza promuoverlo e tenertelo buono, prima che lo faccia qualcun altro. Il 2019 è stato un anno balordo, non ha funzionato quasi niente. Nemmeno i pit stop. Se l'uomo non ha fiducia nella macchina, perde fiducia anche in sé stesso. Spero vivamente che l'anno prossimo ogni tassello vada al suo posto. Tra il serio e il faceto, mi piacerebbe che la Ferrari ingaggiasse qualche vecchia gloria per fargli fare il presidente non esecutivo, alla Lauda. Tipo un Prost (ma è già preso dalla Renault), possibilmente legato alla storia di Maranello, con abilità imprenditoriali, e di gran carisma. Sarebbe un valore aggiunto eccezionale, sia nel gestire le questioni pratiche, sia in sede politica. Non necessariamente un ex pilota, basterebbe un vecchio team manager, di quelli che continuano a bazzicare le corse e a tenere le pubbliche relazioni. I nomi non mancano, se ne vede tanta di questa gente che continua a bazzicare le corse e a curarsi le sue pubbliche relazioni.
  2. Nel mio precedente post avevo ricordato l'insita criticità di avere due prime guide, e alcuni precedenti importanti (le collisioni tra Verstappen e Ricciardo... anzi, DI Verstappen SU Ricciardo; quelle tra Rosberg e Hamilton... anzi DI Rosberg SU Hamilton...). Ma va anche ricordato il periodo Alesi-Berge... pardon, Massa-Raikkonen. E' vero che entrambi erano di carattere (fin troppo) mansueto, ma la loro gestione funzionò: libertà di correre nella prima parte di stagione, poi chi ha più punti diventa prima guida e l'altro si mette al suo servizio, senza se e senza ma. Coi due signorini qui, adusi alla scorrettezza reciproca, si rende necessario un accorgimento in più: un regolamento interno implacabile, con sanzioni, gogne e crocifissioni. E ogni comportamento deve portare all'individuazione del responsabile. Non "i ragazzi devono capire, i ragazzi devono scusarsi"...Ma quali ragazzi? Sono professionisti strapagati. Se distruggi TUTTO il lavoro della squadra a tre giri dalla fine, e ti fai soffiare il terzo posto in classifica piloti dalla Red Bull alla penultima gara, come minimo devi andare 3 giorni a Maranello in mensa a dare da mangiare ai meccanici. Ecco, io un annetto così lo proverei. Se non dovesse funzionare, a fine 2020 guardacaso c'è un contratto che giunge a naturale scadenza. Se penso che Vettel voleva rinnovare un solo anno, e la squadra pretese il triennio... Col senno del poi avrebbero dovuto assecondarlo, così si precarizzava da solo.
  3. Non so a quali errori tu ti riferisca, ma è normale che un'auto possa essere intestata a una donna. Se qualcuno sta facendo errori a ripetizione, escludo sia per colpa del genere riportato nel libretto.
  4. Quando tutti i fattori sono dalla tua parte, è solo il genio umano che può ribaltare la situazione. Ci stavo riflettendo ieri, mentre maturava l'ennesima Caporetto rossa. Di 4 vittorie ottenute quest'anno (sì, quattro. Canada compreso), 3 sono arrivate con la macchina vecchia, quella che non andava nemmeno a calci nel didietro. Dalla combinazione tra il taumaturgico pacchetto aerodinamico "Singapore" e il motore spec. 3, è fruttata solo una vittoria, e dozzine di occasioni mancate a causa di piloti, strateghi, addetti ai pit stop e cilecche meccaniche a iosa. Ieri comunque si è vista pure una cosa interessante: quando il destino pone i tre top team su una sostanziale parità di mezzo meccanico (Red Bull, Mercedes, e Ferrari poco sotto), l'esito è tutt'altro che scontato. Tutta questa superiorità di Hamilton rispetto a un Verstappen o un Leclerc dove sta? Hamilton dalla sua ha l'esperienza. E' un pilota velocissimo, concentrato, carismatico, intelligente, furbo, ma è della vecchia guardia. Lo vedo molto più simile a Vettel che ai due succitati. Certi numeracci, come fanno gli altri due quasi ad ogni gara, non glieli ho mai visti fare, nella sua lunga carriera. Parentesi Ferrari: quello che è successo ieri è fisiologico. Toto Wolff, ovvero l'emblema della perfezione manageriale e sportiva, non ha mai potuto far niente per impedire i disastri fra Hamilton e Rosberg. Non parlo solo dei suicidi reciproci, ma anche dei lanci di cappellini e di tutto il resto. E Patrick Halliwell, ha mai potuto fare niente tra Ricciardo e Verstappen? Entrambi hanno risolto togliendo un gallo dal pollaio. Il vero problema è un altro: o fai una macchina che vince, e allora c'è da mangiare per tutti e due, oppure meglio prepararsi ad altri spargimenti di carbonio. L'alternativa è mandare via uno dei due (non faccio nomi: perché infierire?). Oppure aspettare che uno dei due si stufi e se ne vada da solo.
  5. Sì ce l'ho vista anch'io, immediatamente. Ma credo che dal vivo farà dimenticare questa sensazione.
  6. Io avrei sacrificato Austin, dove i rettilinei sono due, e dove comunque si sapeva che con il vecchio motore non si potevano far miracoli.
  7. Oggi come oggi siamo in piena ebbrezza da youngtimer. Mezzi di trasporto che fino a ieri erano considerati per quello che erano, semplici macchine vecchie, oggi suscitano passioni insospettabili e autentiche manie. Per non parlare delle macchine veramente brutte (Duna, Arna e compagne). Per la sola ragione della loro rarità, sono diventate quasi degli oggetti di culto, e i loro proprietari permalosi all'inverosimile. L'ultimo mattoncino di questo domino è nei prezzi proporzionalmente fuori di testa che vengono richiesti negli annunci: accanto a piacevoli berline, simbolo del loro tempo, che hanno raddoppiato le quotazioni nel giro di un triennio, ci si è fatti prendere la mano anche su tutto il resto. Che poi rimangano saldamente sul groppone al proprietario è un altro discorso, ma intanto ciò dimostra la percezione non di rado spropositata che stanno avendo questi veicoli nell'immaginario dei nostalgici. Questa premessa era solo per ribadire quanto già hanno detto tutti: nel mondo reale una 156 restyling diesel è forse la versione in assoluto meno appetibile. Non si può fare affidamento sulle bolle, che hanno il vizio di esplodere. Senza contare che questo mondo lanciato verso l'elettrificazione automobilistica potrebbe presto far cambiare in negativo la mentalità sul motore a scoppio. Il discorso affettivo è l'unico che prenderei seriamente in considerazione: ho amici che tengono e curano da decenni auto di nessun valore, ma appartenute da sempre alla famiglia, amate come cimeli. Questo lo capisco: sono loro i primi a dire che sono dei cessi, ma magari ci hanno preso la patente, o hanno trasportato le loro famiglie in tanti bei ricordi. Al di fuori di questa eccezione, la parola "convenienza" non va nemmeno pensata. Da una parte ci sono i costi di mantenimento e/o ripristino, presenti e certi, dall'altra la rivalutazione, futura e incerta, e comunque lentissima. Gli affari si fanno con le macchine giuste. N.B.: la mia è una riflessione generale scaturita da questa discussione, nessun intento polemico o critico. Ma il consiglio contenuto è valido
  8. Considerato che Giovinazzi è sostenuto da FCA, che quindi si deve essere spesa (e deve aver speso) per la sua conferma, mi auguro che queste non siano le premesse per un imminente abbandono del brand Alfa Romeo dalla Formula 1. Se si vogliono disimpegnare da qui a un anno, mi parrebbe un atteggiamento incoerente. A meno che la conferma di Giovinazzi sia stata voluta proprio dal team Sauber, magari perché è il pilota con l'ingaggio più conveniente di tutto il circus. O magari perché è un buon pilota, eh, non lo escludo affatto.
  9. Questo atteggiamento da disfatta continua è indegno per un costruttore d'auto. Prima c'era la crisi, poi i debiti con il governo americano, poi l'acquisizione totale di Chrysler, poi l'azzeramento del debito. Adesso che finalmente sembrava fosse tutto alle spalle, e che si potesse iniziare a occuparsi di auto, il management se ne viene fuori con questa nuova ammissione di sconfitta, stavolta attribuita, con un curioso sdoppiamento di personalità, alle scarse performance del marchio, come se queste non fossero figlie di scelte prese a monte. Onestamente, chi darebbe fiducia a un qualsiasi commerciante o professionista che ripetutamente ti dice: non lo so fare, non sono capace, meglio lasciar perdere...? Risposta corale: allora scegli un altro lavoro. Nessuno mette in dubbio le difficoltà che richiede oggi stare sul mercato automobilistico. Ma che cacchio ha questa FCA in meno di tutti gli altri? Mi pare che i problemi li abbiano un po' tutti, ma nessuno si sogna di smettere di fare auto, o di ammettere così candidamente di non essere in grado. Meglio un bell'atto di coraggio: vendi tutto quello che si può vendere, ti tieni Jeep e Ram, e vai avanti come costruttore di nicchia. VAG gestisce un portafoglio che va da Skoda a Bentley. BMW al contrario sta sul mercato da sola, poggiandosi solo su Mini. Mi pare che le scelte non siano poi così obbligate, ognuno lavora con quello che ha. FCA ha optato per la fusione con PSA, e alla guida della nuova azienda sarà messo uno che si chiama Carlos Tavares, noto per far resuscitare i morti. Finalmente. Spero solo che abbia il coraggio che è mancato fino ad oggi: chiudere quello che va chiuso, ma fare sul serio con quello che resta.
  10. Appena letta la notizia ero piuttosto scettico: sai che boomerang costruire dal nulla questa operazione con la Sauber, e poi sbaraccare tutto dopo tre anni? Ma dopo aver appena letto il nuovo piano industriale 2022 dell'Alfa, da cui sono sparite anche le poche auto che non erano state eliminate col precedente piano, improvvisamente tutti i pezzi mi sembrano andare al loro posto
  11. Hamilton: "Nel 2020 voglio meno drag e più potenza" In altre parole, vuole una SF90. Non ci sto capendo più nulla.
  12. A proposito di mini-race, griglie invertite e balle varie, sarebbe fantastico ripristinare quella cosa chiamata "gara non valevole per il campionato di Formula 1", magari una, subito dopo la fine del campionato, in cui si perpetrano tutte le peggiori perversioni concepite dall'animo umano: piloti che estraggono a sorte la macchina che guideranno, griglia invertita, liberalizzazione delle mescole (eliminazione dell'obbligo di montare almeno due specifiche diverse), e tutto quello che è tecnicamente fattibile, o che può essere utile sperimentare per il futuro. Magari gareggiando su una pista storica non in calendario, anche se la FIA non lo permetterebbe mai, e probabilmente gli stessi team si imparanoierebbero troppo, viste le varie incognite da testare prima al simulatore ecc.
  13. Se parliamo di una squadra di vertice, ha effettivamente dell'incredibile. Gli unici paragoni che mi vengono sono con la RB del 2012, che da Monza in poi diventò uno schiacciasassi, oppure con la F-2007, dopo un inizio col botto ebbe una parte centrale di campionato mediocre, per poi risorgere nelle ultime gare. Così come la F-2003 GA, che era una macchina nata comunque male, e ad oggi rimane uno dei rarissimi casi di mondiale vinto non dalla monoposto migliore. Sulla gara di ieri non ho molto da dire. Ci mancava solo il jump start dalla pole position Benissimo il botto con Versbatten. Con quello di ieri abbiamo quasi saldato il conto degli incidenti che ha causato lui agli altri. Pure la pista tecnica per eccellenza non ha fatto sfigurare la Ferrari. Adesso basterebbe solo smetterla coi regali stupidi. Non sarebbe male far finire Bottas terzo in classifica. Nelle prossime gare Hamilton avrà quel fisiologico rilassamento da mondiale acquisito, per cui sarà utile sfruttare anche quei piccoli centesimini che lascerà per strada in qualifica, per mettersi davanti e togliersi qualche altro sfizio la domenica.
  14. Allison: “Ironico essere aiutati dalla sfortuna di Vettel” E' deliziosamente ironico che abbiamo cominciato a vincere da quando te ne sei andato Scherzi a parte: a quanto pare il Nostro in quel di Brackley ha ricominciato a dare il meglio di sé. Sappiamo che la vicinanza al nucleo familiare era diventata una condizione necessaria per lui. Sappiamo pure come funzionava con Marchionne: se sbagliavi venivi massacrato, e i tuoi resti umani licenziati in tronco. Probabilmente adesso è in un ambiente di lavoro con una mentalità più idonea a valorizzare il suo talento, così come accaduto con Aldo Costa quando era nella irresistibile Ferrari gestita da Stefano Domenicali, che già qualcuno negli scorsi mesi si è affrettato a rimpiangere, forse immemore di quelle belle annate in cui correvamo dietro alle Sauber. Per quanto mi riguarda, il metodo Marchionne di sbarazzarsi dei manager responsabili delle gestioni precedenti e di valorizzare le risorse interne già in organico (già collaudato con successo in SGS, in Fiat e in Chrysler), ha dato comunque i suoi frutti.
  15. Boh, se non sbaglio la Mercedes ha vinto TUTTE le edizioni del gp di Russia, e mai un problema con le strategie. Al più qualche sverniciata fra piloti, ricordo un Rosberg che al via prese la scia a Hamilton e gli passò davanti. Fine. Per una volta che la Ferrari si trova lì davanti, in quella che probabilmente è la migliore combinazione possibile a Sochi (primo e terzo), ecco i soliti pasticci dopo nemmeno un giro: fallo passare, perché non mi fa passare?, lo faccio passare ma lui si deve avvicinare di più, dopo ne parliamo... Questi hanno il potere di incasinarsi la vita pure quando devono solo gestire il vantaggio. Domanda: era così essenziale pianificare pure lo scambio di posizioni al via? Non bastava lasciar fare ai due piloti, con giudizio, il loro lavoro, e all’uscita della curva chi è primo è primo? Oppure: se proprio dovevi combinare lo scambio di posizione, che bisogno c’era, benedett’Iddio, di fargliela rendere così platealmente e subito? Io questo livello estremo di tattica lo capisco quando ti giochi il mondiale per un paio di punti (ricordo Massa che cedette a Alonso la propria posizione in griglia ad Austin... molto antiestetico, ma il fine poteva giustificare i mezzi)... non quando corri solo e soltanto per la gloria, con il mondiale già assegnato alla Mercedes e il terzo posto già assegnato alla Red Bull. Qui non c’entra la supremazia del team sui suoi piloti, c’entra il non fare casini inutili, abusando davanti a migliaia di spettatori del tuo diritto di sacrificare lo spettacolo per il tuo tornaconto, e mettendo zizzania a non finire fra i due dipendenti Ferrari da cui dipende la gloria o la rovina di tutti. Tant’è che poi ci sono arrivati perfino i tipi del muretto: scambio di posizioni coi pit stop, e nessuno si fa male. E intanto la Mercedes si era giocata la carta delle medium al via, per merito esclusivo delle quali hanno potuto ritardare il pit stop e sfruttare la virtual safety car che gli ha svoltato, non la giornata, ma tutto il mese di sofferenze.
  16. Per dire, l'errore a Spa è stato nefasto e ridicolo, ma è il classico errore da inesperienza. Non penso ci ricascherà più. La cosa che mi lascia più tiepido è che io lo vedo ancora debole nei corpo a corpo, sia quando deve attaccare sia quando deve difendersi. Né, ripeto, gli ho visto fare un solo exploit... un giro veloce, una qualifica super (Kimi in Germania partiva quinto), un duello all'ultimo sangue contro una macchina più veloce... Leclerc aveva un compagno meno scomodo, ma i confronti se li andava a cercare fuori. Ha fatto fior di battaglie con Alonso, ricevendo i suoi complimenti (e credo che se avesse avuto Raikkonen in squadra, gli avrebbe comunque dato una discreta pettinata). Poi magari a Singapore è stato bravo a limitare i danni, in altre gare sarà stato regolare e concreto, in Germania ha ben gestito la macchina dal bagnato all'asciutto. Però gli manca quella cattiveria che fa la differenza. Spero che possa diventare un nuovo Trulli, o un Bottas, sarebbe bello. O magari farà anche meglio. Mi auguro pche possa avere almeno un altro anno di contratto per dimostrarcelo.
  17. Che delusione Kubica. Tanto lavoro per tornare, e poi dopo un anno se ne va di sua iniziativa. Capisco tutte le ragioni di contorno che possono aver indotto questa scelta, ma probabilmente aveva aspettative troppo alte su tutto: sulla sua competitività, sulla competitività della macchina, sulla Formula 1 vista dal fondo del gruppo. Su Giovinazzi, ammetto che mi servirebbe un altro anno per capirlo bene. Se guardiamo al suo medio-basso rendimento, la conclusione è che non ha la stoffa per la Formula 1. Se guardiamo la sua progressione dall'inizio dell'anno, beh, non c'è male. Che abbia tempi di apprendimento troppo lunghi è evidente; che non abbia ancora sfoggiato uno di quei guizzi che sono tipici di tutti i grandi piloti in erba con vetture non competitive (vittoria di Vettel con la TR, partenza in prima fila di Webber con la Jaguar, vittoria di Maldonado con Williams, ecc...) è altrettanto evidente. Ma sappiamo anche che non sempre un deb è messo nelle condizioni ottimali per dimostrare il suo potenziale. L'uscita di scena di Liuzzi è una delle cose che mi bruciano di più in questo sport. Pilota velocissimo ma sempre sfavorito dalle circostanze. Non diventerà un campione, ma forse può ancora rivelarsi un pilota genuino e abbastanza prolifico quanto a punti iridati. Però deve fare in fretta.
  18. Vexata quaestio... Per me, nel 2017 Vettel disputò una stagione straordinaria (eccezion fatta per la ruotata a Baku). Mancò decisamente l'affidabilità della macchina nel finale, e, specie in alcune gare, la prestazione. Nel 2018 invece fece tante gare eroiche ma anche tanti errori. Pur correndomi il dovere di ricordare che ci fu un intero step di sviluppo sbagliato, e che la Mercedes potè contemporaneamente sfruttare la sua soluzione "abbastanza illegale" per recuperare terreno. Credo abbiano inciso le tre cose insieme. Ci fosse stato Alonso Leclerc al suo posto, la Ferrari avrebbe vinto quel mondiale? Booooooh...
  19. Quindi tu, dopo aver visto Verstappen rientrare in anticipo per il cambio gomme, avresti richiamato ai box prima Leclerc per fargli fare un bell'undercut su sè stesso (e dare pista libera a Hamilton), lasciando invece Vettel fuori un giro in più, così da fargli perdere pure la posizione su Verstappen? Oppure li avresti lasciati fuori entrambi, ignorando quello che stavano facendo gli avversari, in modo che Leclerc magari perdesse lo stesso la gara, ma rimanesse saldamente davanti a Vettel, che (ricordiamolo) è andato in testacoda da solo a Monza e non merita più di vincere nessuna gara?
  20. Allora, cerchiamo di fare un discorso che fili, evitando divagazioni opinabili. E' normale il risentimento di Leclerc, perché essere scavalcato 1) dal compagno di squadra 2) grazie alla strategia 3) mentre si sta conducendo con merito una gara, è la cosa che più fa rodere il c*lo un pilota fra tutte quelle esistenti. Chiedere a Raikkonen (Monaco 2017), Hamilton (sempre Monaco, 2015), Webber (Suzuka 2013), et alios. Musi lunghi e polemiche col muretto si sono sempre sprecate. Detto questo, fa parte delle corse, e magari Leclerc dovrebbe ricordarsi che due settimane fa fu lui a godere di una consistente situazione di privilegio in qualifica a Monza. Oggi si riceve, domani si dà. Forse, un po' della sua celebre umiltà del passato ieri sarebbe servita, se non altro per evitare certe frasi dette via radio. D'altra parte Vettel, sia pure favorito dalla strategia, la vittoria se l'è guadagnata tutta. Ha fatto un giro di rientro supersonico dopo il cambio gomme, ed è finito davati a Leclerc malgrado un pit stop di "ben" 3 secondi. Le gare si vincono anche così, cazzarola. E non dimentichiamoci che nel togliersi di torno il trenino Stroll-Ricciardo-Gasly-Giovinazzi è stato un veleno, ha surclassato sia Leclerc sia Verstappen sia Hamilton. Il sorpasso su Gasly poi è stato qualcosa di magico, ha avuto due palle così e ha rischiato non poco. Tanto di cappello. E in tutto questo s'innesta la regola cardinale della Scuderia Ferrari dal 1929 ad oggi, in base alla quale l'interesse del team prevale su quello del singolo pilota. L'obiettivo - raggiunto - era portare le due macchine più avanti possibile, e la doppietta credo non fosse nemmeno nei piani. Se poi, per soprammercato, il muretto ottiene anche il recupero mentale del suo primo pilota (che tale è, almeno a livello economico), tanto di guadagnato. Vettel è stato fatto pittare prima per coprire il pit stop di Verstappen e per fare undercut su Hamilton. Se la mossa ha funzionato tanto bene da farlo passare da terzo a primo, onore alla strategia e al pilota, che ci ha messo del uso. Non c'è altro da dire. Se poi qualcuno preferisce veder infierire sul secondo pilota (in battaglia per il posto di vice campione), affinché il compagno di team con già il mondiale in tasca rosicchiasse la bellezza di 2 (due) punti in più sul traguardo, è liberissimo di tifare Mercedes.
  21. Per fortuna nel 2016 ce ne siamo accaparrata una con il multijet 140 cv, cambio automatico a 9 rapporti, 4X4. Auto valida sotto ogni punto di vista. E la trazione integrale, quelle poche volte che è servita, è stata utilissima.
  22. Boh, la ri-ri-riconferma di Grosjean è un mistero che travalica la mia comprensione. La Haas da come la vedo io avrebbe bisogno più di risultati che di sponsor. Coi punti che hanno perso in quattro anni per puro merito dei piloti credo che ci vincerebbero un mondiale. Anche perché spesso hanno un pacchetto molto competitivo, e sarebbe una gran cosa vedere un pilota che riesce a ottenere, una volta tanto, il massimo possibile. Questi hanno detto di no a Leclerc l'anno scorso. E c'è da dire che l'attuale accoppiata non si distingue nemmeno per la disciplina di squadra. Il povero Guenther Steiner ormai sembra il loro zimbello, li cazzia personalmente via radio perché non si autoeliminino a vicenda, e quelli la gara dopo rifanno la stessa cosa. Grosjean secondo me non è neanche il peggiore pilota schierato al via. Non è un campione ma ha velocità ed esperienza. E lo reputo una persona perbene. Però è troppo discontinuo, e quello che sa e non sa fare ormai è chiaro. Con tanti giovani di belle speranze che ci sono...
  23. Anch'io. Però era veramente un manicaccio di pilota ignorante, e gli portavo rispetto. Non era granché come collaudatore, e questo è un grosso limite per un pilota. Ma aveva velocità e una bella guida. Peccato si sia imbambolato prestissimo, ma era evidente che si fosse stufato della Formula 1. Devo dire, tornando a Vettel, che mi ritrovo anche con le parole di Ecclestone: la retrocessione in Canada è stata una mazzata tremenda, forse irrecuperabile. Era in cerca di conferme, e ha visto sbriciolarsi la sua fiducia in questo sport con uno schiocco di dita. Credo che in Ferrari lui stia bene, che non soffra la presenza di Leclerc più di quanto non farebbe un Hamilton, ma che debba gestire una fase depressiva importante, data dalla combinazione di una macchina poco veloce, di un compagno estremamente popolare e di un mondo in cui non crede più. Il testacoda a Monza non era incapacità di guidare, era deconcentrazione pura.
  24. Penso che le vecchie (e intelligenti, assolutamente) utilitarie come Panda, R4 e affini, oggi vadano benissimo in contesti specifici e limitati come questo: la vacanza al mare, le strade strette, i percorsi brevi con i costumi bagnati ecc. Allora sì che viene fuori l'anima "vintage" e il divertirsi con poco. Ma anche tralasciando tutte le magagne relative a sicurezza attiva e passiva, credo che auto così non siano più proponibili. Un conto è avere il Pandino ASI e usarlo per andarci al lavoro, sapendo di guidare un'auto d'epoca e anacronistica, un conto è tenere a listino macchine nuove con le stesse caratteristiche. Ci ha provato la Citroen con la Cactus a riproporre un'auto tendenzialmente essenziale e sfiziosa allo stesso tempo. Ignoro come vadano le vendite negli anni, però: doveva pesare poco, e invece pesa come le altre. Costare, costa come le altre. E si è fatta rinfacciare tutte le sue mancanze "irrinunciabili": dal contagiri ai cristalli discendenti posteriori. Per fortuna o purtroppo, il progresso comporta anche il miglioramento continuo di materiali, finiture, dotazioni. Chi va a vedere il modello nuovo, vuole trovarci qualcosa in più rispetto al modello vecchio. Non dimentichiamoci che la stessa Panda a suo tempo non era così irresistibile: soprattutto con alcuni MY, la qualità degli interni scadeva visibilmente. Sarebbe bello se qualcuno riuscisse a trovare la quadra perfetta per un nuovo modello di questo tipo. Ma la ricetta di 40 anni fa non è più applicabile, troppi fattori sono mutati. A cominciare dalla sicurezza, che all'epoca non era ancora considerata seriamente un costo sociale, e si poteva tirare la cinghia su lamierati, telaio, impianto frenante...
  25. Montoya: “Vettel, problema tecnico più che mentale” Di tutte le "recensioni" su Vettel elargite da colleghi ed ex colleghi, questa di Gianpaolo Montoya mi sembra la più intelligente.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.