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Per loro fortuna, la causa stessa di tutti quei cozzi si è eliminata da sola, a sorpresa, dopo aver vinto il Mondiale 2016. E Hamilton è troppo furbo per rovinarsi una gara, quando ne ha altre dieci in cui può rifarsi. Basta vedere a Baku con Bottas allo start, lo spazio che gli ha lasciato nelle prime due curve, quando con mezzo grado di volante poteva appiccicarlo alle barriere e vincere la gara. L'unica possibilità è il caso fortuito, ma capita una volta su mille. Oppure Verstappen, che però, arrivato al suo ottavo anno in Formula 1 (ma ha sempre 17 anni e mezzo, ed è sempre un deb) ha finalmente capito la differenza fra una gara di go kart e la massima formula.
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Un antipastino in attesa di domenica: Intanto Leclerc in conferenza stampa manda messaggi subliminali sulle previsioni effettuate circa il gap dalla Mercedes: Leclerc: “Speriamo che correre in casa valga un secondo” Toto Wolff prova a stemperare l'euforia, sottolineando che quella che abbiamo visto finora non è la vera Ferrari, e che negli ultimi anni la Mercedes a Monaco ha faticato parecchio, ma poi scoppia a ridere rumorosamente e rovina tutto.
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Sì, però il morale del team è anche meglio di quello dell’anno passato. L’odore di pompelmo che si sentiva nel box quest’inverno non era una benzina speciale, erano delle super centrifughe detox
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Non era il più veloce in assoluto, ma aveva due caratteristiche in grado di annullare questo gap: intelligenza e irriducibilità. Cioè la dimostrazione vivente di quanto sia complessa la nozione di campione. Quando ha avuto come compagno di squadra - quindi come primo avversario - Alain Prost, gli ha soffiato il mondiale per mezzo punto, praticamente un espediente contabile. Fra ragionieri... Anche lì, minore velocità pura compensata da studio e strategia. Poi c'è quel discorso del gp di Monza 42 giorni dopo il Nurburgring... io per una broncotracheite sono rimasto bloccato a casa due settimane.
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Segno che era un sistema molto incentrato su di lui. E che lui se n'è andato da un mese all'altro. Non è questione di elaborare il lutto, è questione di rimanere senza uno capace di disciplinare e coordinare il lavoro di un sacco di gente.
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Non voglio giocare al piccolo AD, ma se c'è una cosa che paga in formula 1 è la stabilità della squadra, che è un risultato che si acquisisce negli anni. Metti dentro la squadra i tecnici giusti, un metodo di lavoro efficiente, con poche e chiare linee di riporto, e spalmi i tuoi obiettivi su un periodo di tempo congruo. La composizione della squadra a inizio 2017 era probabilmente ottimale: Marchionne - Arrivabene - Binotto - Resta e tutti gli altri a seguire, secondo la famosa struttura orizzontale che tanti meriti ha avuto. In POCHI MESI abbiamo avuto la dipartita di presidente nonché amministratore delegato, l'uscita del capoprogetto, la defenestrazione del direttore sportivo, il passaggio di tale carica all'ex direttore tecnico. Poco? Guardando questi fatti con la lente d'ingrandimento, tre cose soprattutto non mi lasciavano tranquillo: 1) perché Simone Resta è stato subito "promosso" in Alfa Romeo? Non era meglio toccare meno roba possibile nel team che aveva partorito la migliore monoposto dal 2010 o prima? 2) l'insostituibilità di Marchionne, al quale io attribuivo poteri taumaturgici. Non dico che fosse infallibile, ma tutto quello che toccava lo faceva funzionare. Come riferimenti possiamo prendere l'ultima Ferrari prima del suo arrivo (F14 T) e la prima dopo la sua dipartita (SF 90). Dico bene o dico giusto? 3) la guerra fra Arrivabene e Binotto, primo segno tangibile, nonché evidente diretta conseguenza della morte del capo. C'è chi dice che Arrivabene abbia commesso pochi ma pesanti sbagli da Monza in poi: concordo. C'è che dice che si fosse impossessato di grossi poteri di scelta (anche relativi al budget) rimasti vacanti dopo Marchionne. Boh. C'è che dice che invece fosse Binotto che smaniava per prendere il suo posto sulla scorta dell'investitura in pectore che si diceva Marchionne stesso gli avesse dato. Ariboh. Ecco, io - nel mio piccolo - ero praticamente certo che tutto questo casino si sarebbe riverberato sulla macchina di quest'anno. Per cui adesso non sono neanche certo - anzi - dubito fortemente che Binotto e il suo team siano INADEGUATI. Sono semplicemente IMPREPARATI. La differenza è che all'inadeguatezza non c'è rimedio, all'impreparazione sì, ed è la stabilità di cui sopra. Stabilità necessaria per migliorare e per imparare dai propri errori... specialmente quelli di presunzione: Binotto scelga se nella vita vuole fare il direttore tecnico o il direttore sportivo, si trovi un buon alter ego, e soprattutto impari a gestire i suoi due bravi piloti, che sono gli ultimi anelli della catena, ma sono loro che portano la macchina al traguardo. Cacchio!
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Io più che rimproverargli l'ammissione pubblica di avere cannato la macchina, gli darei il battipanni forte sul culetto per tutte le dichiarazioni trionfali di quest'inverno, figlie di una superficialità che si è vista pure nei fatti. Binotto ha fatto i conti senza l'oste. Spero che ora abbia anche il coraggio di dire che il mondiale non è più in preventivo per quest'anno, e invece di mettere pezza su pezza a quest'arnese sperando che guadagni 3 secondi al giro da una gara all'altra, facciano come fa ogni anno la Red Bull, che se ne frega di andar male per tutta la prima parte di campionato, e lavora per arrivare alle ultime gare con una monoposto competitiva, che non appena la Mercedes ha qualche difficoltà su un tracciato, porta a casa una vittoria. E tira su il morale a tutta la truppa, compresi i piloti.
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Ah, significa che adesso non produrranno più magneti?
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Aggiungo un ulteriore merito per i miei beniamini grigi, che deve suonare come una pesante critica per tutti voi accoliti della Ferrari qui presenti. La Mercedes ha ottenuto 5 doppiette su 5 gare senza dare mezzo ordine di scuderia. La Ferrari non solo non sta vincendo un piffero, e in ogni gara si autoesclude sempre più pesantemente dalla corsa per il mondiale, ma ad ogni conferenza stampa, per bocca del suo DS, sente il bisogno di ribadire chi è il pilota favorito e quello sacrificabile, come se avessero veramente il problema di amministrare le vittorie. Voglio dire, tutti i team che non hanno niente da perdere, come la Red Bull, di solito approfittano per fare i fenomeni e dire "i nostri piloti sono e saranno sempre liberi di combattere fra loro!". Almeno così non gli demoliscono il morale. Binotto ribadisce: “Priorità a Vettel” Evidentemente la strategia di lungo termine è quella di far venire alla Ferrari Hamilton, dodecacampione del mondo, ormai bollito, a peso d'oro, e lasciar andare Leclerc in Mercedes per due lire.
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Sono assai soddisfatto della gara di ieri. In tutto il weekend abbiamo visto un Valtteri veloce, consistente, non una semplice seconda guida. E' solo per un problema allo stacco frizione se Lewis lo ha sopravanzato in partenza. Poi da lì è stato un susseguirsi di giri veloci e di puri colpi di reni per scavare il suo vantaggio, come soltanto un pentacampione del mondo sa fare: la gara sarà stata anche avara di adrenalina, ma è stata densa di quella cosa che si chiama Emozione, tensione agonistica, la stessa che sentivamo durante le "noiose" gare di Michael Schumacher del 2002 o del 2004. Avanti così! Mi dispiace per i mangiaspaghetti: da tifoso Mercedes preferirei vincere di misura, dopo battaglie mozzafiato, contro un avversario irriducibile, e non avere tutte le doppiette regalate. Il loro pilota tedesco al via ha provato a mettere un po' di pepe, cercando il sorpasso su Valtteri, che malgrado una repentina perdita di aderenza all'uscita dalla curva 1 ha mantenuto egregiamente il controllo e la posizione. A quel punto Vettel sembra aver scartato bruscamente a destra, come a chiudere il suo compagno di squadra nonché seconda guida, dando adito a Verstappen di compiere un doppio sorpasso all'esterno ai danni delle carriole rosse, eseguendo la stessa spettacolare manovra che si inventò Fernando Alonso allo start nel 2013, quando ancora non capivo una mazza di questo sport e tifavo Ferrari. Vabbè, decisioni cruciali da prendere un una frazione di secondo, non ne faccio una colpa a Sebastian. Forse quella che in tv è sembrata una mossa poco lucida, in realtà era una scelta obbligata. In fondo Seb è un tedesco, e malgrado le nefaste influenze italiote da cui si lascia sedurre, resta un atleta teutonico di livello superiore. Per il resto la squadra di Modena è sembrata un aeroplano in avvitamento su sé stesso, opaca come la vernice che hanno messo sulle macchine. I due piloti si sono sorpassati e controsorpassati per tutta la gara, danneggiandosi a vicenda, complice anche una diversificazione delle strategie concepita in modo che il pilota pro tempore più veloce si trovasse sempre dietro al più lento. A quel punto, vista l'impossibilità di raggiungere Verstappen, era meglio congelare le posizioni, mettergli la mappa motore più conservativa possibile e fargli portare il mezzo meccanico a casa sano e salvo e senza strapazzi, che, con l'affidabilità che si ritrovano, non era una cattiva idea. In definitiva, weekend glorioso!!! Toto grazie di esistere!!
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Qualifiche spettacolari! Bellissimo duello fra Valtteri e Lewis, onore al merito per il finlandese. Quest’anno il mondiale non ce lo leva nessuno!! Pare che per i mangiaspaghetti il motore fosse l’ultimo dei problemi. Con la nuova unità il distacco è addirittura peggiorato, segno che i guai grossi li hanno altrove. Se nel primo settore riuscivano addirittura a fare qualche tempo record, nelle parti guidate c’è un crollo verticale del ritmo. Perfino la Haas sembra aver imparato a far lavorare meglio queste gomme. E per domani, quanto scommettiamo su un bell’uno-due, hat trick compreso!?! Questa sì che è vita. Convertitevi pure voi, è l’unico modo per salvarsi.
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Notizia di queste ore: i team clienti NON porteranno il nuovo motore Ferrari in Spagna. Come cambiano i tempi: l'anno scorso erano i clienti che collaudavano i nuovi motori con una gara d'anticipo... Comunque, ormai credo si possa dire con sicurezza che la squadra di Binotto sta scontando tutta l'inesperienza e gli sbagli tipici dei novellini. Mi ero illuso che il post Arrivabene/Marchionne sarebbe stato nel segno della continuità, invece lo stravolgimento dei metodi di lavoro deve essere stato profondo. Magari sarà proprio questa ennesima scossa quella vincente, ma intanto vedo molti ingranaggi ancora da sistemare. Qui non c'entra il talento, che è sicuramente di prim'ordine, ma l'esperienza che manca, e la stabilità, che è essenziale a qualsiasi gruppo di lavoro. Fin'ora è mancata affidabilità, velocità, ma temo anche pianificazione, umiltà e capacità comunicativa. Se le cose stanno veramente così, sappiamo già che il rodaggio dura - se va bene - due o tre anni... ... felicissimo di sbagliarmi, eh
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Se in Spagna avremo una temperatura dell'asfalto compresa fra i 10 e i 20 gradi, rifileremo il famoso mezzo secondo al giro alle Mercedes. La SF90 è stata progettata appositamente per vincere i test invernali a Barcellona.
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Mi sovvengono le ricorrenti parole ammantate di saggezza di zio Fernando: "sì abbiamo portato gli aggiornamenti. Funzionano. Il problema è che li portano anche gli altri". Fino agli ultimi giri il divario fra le Mercedes e Vettel è stato importante, ma non critico. Poi Hamilton ha iniziato a insidiare Bottas, e sono andati via tutti e due. Questo dà un'idea del margine di sicurezza che hanno, e di quello che possono fare quando decideranno di rompere gli indugi. Sono confuso dal primo pit stop di Lelerc. Appena ha montato le Soft ha superato (con fatica) Gasly, gli ha rifilato subito 2 secondi, poi ha cominciato a perdere repentinamente il passo, tant'è che Gasly (ZERO pit stop) si è riportato subito a 1,5/1,3 secondi, prima che la macchina lo lasciasse per strada. Nel confronto con Verstappen la differenza di passo era ancora peggiore. Boh, io spero che queste siano tutte soluzioni tampone prima di far debuttare l'arma letale, la macchina B. Ma non credo esista nulla di simile in cantiere. E non so più nemmeno se sia solo un problema di macchina: mi chiedo se non sia proprio l'azienda Ferrari a non tenere il passo dell'azienda Mercedes.
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Chiedo a chi è più bravo con i calcoli: il mondiale Costruttori si assegna oggi o bisogna aspettare la prossima gara?
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Io ormai tifo Bottas, non aggiungo altro. secondo pit stop per Leclerc. A questo siamo ridotti. utile il pit stop: adesso Leclerc prende un secondo al giro da Perez
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Queste sono le situazioni che detesto di più: il non migliorare fra una sessione e l’altra, non riuscire a far lavorare le gomme, il prendersi sempre le pizze in Q3. Le detesto perché mi ricordano troppo da vicino gli anni dell’era Domenicali: macchine sbagliate, instabili, con poca deportanza, che per quanto le modificassero denunciavano sempre quegli stessi difetti congeniti per tutto l’anno. Comincio a pensare che non dipenda più da un’ala posteriore o da un fondo diverso, ma che l’errore sia proprio nel manico.
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Sobrio come un irlandese
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La Ferrari deve lavorare ancora sul passo gara. Al momento non ho buonissime sensazioni.
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Infatti penso che quella botta di culo, più che della Ferrari, fosse portata in dote da Alonso, che, onore al merito, di culo ne ha sempre avuto. Poi tanto ci pensava il team a fargli perdere i mondiali.
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Piove sempre sul bagnato. Con tutte le macchine che potevano passre sopra a quel tombino, proprio una Williams. Russel disputerà le prossime sessioni con la vettura 2015, gli hanno dato l’unica sana che avevano. Quanto al discorso sui circuiti sfigati, per me il peggio del peggio resterà sempre la Corea. Ricordo la prima edizione, nel 2010. Circuito costruito sopra un acquitrino, in mezzo al nulla, coi serpentoni che attraversavano la pista, e quando pioveva si formavano dei rigagnoli color diarrea, che era la tinta del fango locale. Mai provata così tanta pena vedendo una gara. Doveva sorgere una città tutto attorno, invece dopo tre anni era ancora tutto abbandonato da Dio. Per fortuna è durata poco. Spero che ci abbiano rimesso più soldi possibile.
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E infatti Giovinazzi ha avuto lo stesso problema di Leclerc in Barhein. Ma come hanno potuto lasciare così indietro tutto il discorso affidabilità? Ci stiamo facendo ridere dietro dalla Honda...
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La cosa che mi irrita di più non sono le doppiette Mercedes inevitabili, come questa, ma quelle evitabili, come due settimane fa. E c’è un’altra cosa molto irritante: si può perdere dando tutto, oppure complicandosi inutilmente la vita. Non è bastato scambiare le posizioni ai piloti a inizio gara come dei burattini, hanno dovuto pure diversificare le strategie, come se bastasse qualche magheggio per ribaltare una situazione marrone come quella. Mentre la Mercedes si consentiva lo sfoggio dei due pit stop in sequenza, la Ferrari ha infierito a più riprese su Leclerc, che fino a prova contraria si stava facendo la sua porca gara, e non mi sembra stesse sfigurando rispetto a Vettel. Così le Mercedes si sono fatte la loro doppietta pulita, con la mappa motore Eco Pro, e quelli dietro avranno pure dato fondo alle batterie per non farsi inculare dalla Red Bull.
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No, Helmut Marko ha detto che non è odore di pompelmo ma di fragola (giuro). Secondo me si fanno solo delle gran centrifughe ai box. Passando al discorso sugli aggiornamenti, se la Ferrari mantiene le sue prestazioni sul dritto, qui in Cina vedo poco bisogno di una nuova ala col baffetto all'insù o della paratia laterale con il condotto sdoppiato. Ufficialmente è la Mercedes che deve recuperare terreno. Mi inquieta semmai il fatto che loro, con tutti i punti di vantaggio che hanno, possono lavorare con calma e permettersi pure qualche (eventuale...) battuta d'arresto. Con due doppiette in cascina, se questa gara la perdono, ridono.