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Yakamoz

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  1. E questa se la ricorda qualcuno? Nel mitico marrone feci.
  2. Andando di pura fantasia, mi piacerebbe vedere una stagione con le macchine attuali e le regole di 15 anni fa: gomma tassellata monomescola e pit stop con rifornimento di benzina. Chissà che gare avremmo. Sarebbe utile per capire se i (modesti) risultati raggiunti in termini di spettacolarità delle gare dipendano più dalle modifiche che incidono sugli aspetti "esterni" (quindi gomme, benzina, qualifiche...) o da quelle che incidono sul progetto dell'auto (in primis riduzione delle pendici aerodinamiche e incremento del grip meccanico). Un'impressione ce l'ho: è stato fatto tutto questo gran casino negli anni, ma alla fine senza il buon vecchio DRS staremmo ancora qui a combattere contro il sonno. Cosa che in gran parte ancora succede... Però ho notato che varie gare un tempo imperdibili sono diventate oggi di una noia mortale, e viceversa. nei primi anni 2000 Monaco era una delle poche gare divertenti, sorpassi inclusi. Adesso è un infame trenino. Viceversa l'Ungheria era una iattura, mentre adesso regala sempre soddisfazioni. Perfino a Spa, adesso sono tutte edizioni abbastanza noiose, mentre, almeno a me, da un po' di anni piacciono moltissimo tilkodromi come Barhein, Cina o la compianta Malesia.
  3. OT. Se non sbaglio anche la Punto MY 2012 in versione base base base montava la vecchia plancia squadrata della Grande Punto, che era stata soppressa già anni prima con la Punto EVO. Mai vista una dal vivo, ma ricordo il configuratore. Lo fanno, lo fanno...
  4. Vedo che è stato già menzionato il colore, ma che non è stato accoppiato all'auto che lo rappresenta più di tutti, e che lo iscrive a pieno titolo nel pantheon dei colori più brutti di sempre. Per quanto mi riguarda, il premio è suo: color Visa (già color carta da zucchero). O, come lo chiamo io, color piastrella da ce**o.
  5. Non ho mai parlato di comunismo, abbi pazienza. Io parlavo soltanto di ipertrofia burocratica, statalismo, ingordigia fiscale, inettitudine... Ops. Hai ragione ?
  6. Mi sembra di essere tornati ai bei tempi in cui volevano boicottare i suv, il comune di Firenze faceva il regolamento per il divieto di accesso al centro storico sulla base del rapporto tra spalla dello pneumatico e altezza del cerchio diviso distanza dal passaruota per superficie dello sportello del portacenere, e poi il Cayenne turbo rientrava nei parametri per l'accesso. Questo solo per restare nell'argomento auto. In realtà la gran parte delle leggi in questo paese viene creata con la medesima perizia e competenza tecnica. Unico scopo, inventarsi capriole e piroette per ficcarti acrobaticamente le mani dentro al portafoglio, per attuare l'unico principio dell'ordinamento non presente in Costituzione: la spesa corrente. Se poi all'incompetenza, all'ipertrofia burocratica, alla mancanza di appigli per spremere altro denaro, si aggiunge la fretta, il risultato è questo.
  7. Come da tradizione, aspettiamo prima che abbia vinto altri tre mondiali, costi il doppio, e si sia rotto le palle di correre
  8. Perché la Ferrari una bandiera, è come la nazionale di calcio, è una delle pochissime cose che ci fa sentire un popolo, che quando vince (cioè raramente...) vince anche per ognuno di noi, riscatta il nostro atavico complesso d'inferiorità e la inconscia sfiducia nel futuro che ci attanaglia. E' una generalizzazione estrema, ma lo dico senza alcuno snobismo o intento denigratorio verso il mio paese. Perciò, un pilota che guida per la Ferrari non è soltanto uno sportivo per cui tifare, ma una specie di papà che ci regala i trofei e non ci tradisce. Schumacher aveva creato una simbiosi con squadra, tecnici e tifosi difficilmente replicabile. Ma l'inglese con cui si esprimeva manteneva quella sorta di impalpabile senso di incomunicabilità. Lui sapeva che doveva aggiungere anche quel tassello perché tutti ma proprio tutti lo amassero senza riserve (ed era molto geloso: si dice che avesse messo un veto sui piloti italiani in squadra per non essere scippato della sua popolarità), tra l'altro era continuamente pressato affinché ci degnasse di un discorso nell'idioma italico. A me non è mai importato UN FICO SECCO, però ammetto che sentire Alonso raccontarci le sue gare e i suoi pronostici in buon italiano era un confortante valore aggiunto. Tornando a Ricciardone, sarebbe sicuramente un amore a prima vista se mai indossasse in panni Ferrari, per quel mix di talento, carattere adamantino e appunto, sangue italiano. Poi, se a Maranello prendessero Hamilton, che mi parla in inglese coi sottotitoli in tedesco e trasmette la stessa empatia di un blocco di travertino, io ci metterei lo stesso trenta firme sotto Messe da parte queste considerazioni sentimentali, sono d'accordissimo con te sul fatto che l'italianità come feticcio è un anacronismo che fa più danni della grandine. Quando diventa un criterio di scelta aprioristico, che si parli di Ferrari, di FCA o di qualunque altro settore. La storia (anche quella Ferrari) insegna che i grandi successi sono spesso figli dell'unione tra culture e temperamenti diversi, e che quello che conta non è il passaporto ma la purezza del talento.
  9. Mi domando: ma uno può esprimere un proprio sentimento dentro a un forum senza ricevere garbati apprezzamenti, tipo "stronzata", così a gratis da @SaiKiSono? Il quale, ironia della sorte, come foto profilo non ha Schumacher, né Scheckter né Lauda, ma Jean Alesi. Uno che non può essere definito il miglior pilota Ferrari di tutti i tempi, ma evidentemente è rimasto nel cuore di tanti, ancora oggi. Io ovviamente non mi ricordavo chi sono i piloti che hanno vinto con la Ferrari, hai fatto bene a ricordarmeli. Se ti limitassi a leggere senza pregiudizi, FORSE concorderesti con me che uno come Villeneuve è rimasto nell'immaginario collettivo un po' più del buon Jody Scheckter, malgrado 1 mondiale a suo favore. E non credo per questioni di passaporto, di lingua o di razza italica, o perché è morto, ma per ragioni squisitamente umane, caratteriali e sportive. Poi lo stai dicendo a uno che venera Schumacher, che ha cominciato a spiccicare mezza parola in italiano in pubblico quando è andato in Mercedes. Il fatto che i tifosi Ferrari desiderino vincere un mondiale con un pilota italiano, o italofono, non mi sembra il terzo segreto di Fatima. Dillo al furbacchione di Vettel, che ostenta il suo italiano ogni volta che può. Poi, se nel frattempo il mondiale lo vince un finlandese che non sa dire nemmeno ciao, e che è noto nell'ambiente come Iceman, nessuno si è mai scandalizzato credo. Ripropongo quello che ho scritto sopra. Spero che, alla luce del chiarimento, sembri meno una stronzata. Sennò sticazzi.
  10. Ah, grazie dell'informazione. Difatti vedo che la nuova interfaccia non è quella dello Uconnect ma di un classico autoradio 2DIN. Peccato. Speriamo che insieme all'impianto Alpine abbiano reso disponibile la retrocamera.
  11. Ribadiamo una cosa essenziale, e cioè che lo scorso settembre la Ferrari NON ha sostituito Raikkonen, ma ha sostituito Vettel. Nel senso che, dopo Vettel, la prima guida sarà Leclerc al 200%. Ergo, un potenziale n.1 come Ricciardo fatico a vederlo in rosso... a meno che la Ferrari non voglia continuare a giocare a due punte anche dopo la scadenza del contratto di Vettel, e nell'ipotesi in cui quest'ultimo non rinnovi. Ricciardo che, per me, è il prototipo del pilota Ferrari: campione (che non è un titolo ma un'attitudine), latino, di lingua italiana, generoso in pista e nella vita.
  12. Qualcuno sa se è possibile (nel senso che è acquistabile dalla casamadre come accessorio aftermarket) installare il nuovo al posto del vecchio? Il vecchio coi manopoloni è paragonabile a un Tom Tom di dieci anni fa come reattività ai comandi. Lento come la morte e incline a impallarsi. Ho provato il nuovo uConnect su una Tipo in esposizione, e soltanto a navigare nel menù è un altro mondo. Oppure su Giulietta hanno cambiato solo l'interfaccia, e il sistema è sempre quello vecchio?
  13. Ciao, ho avuto recentemente anch'io problemi con il cambio doppia frizione della mia, un TCT, sempre della famiglia dei robotizzati, e il problema era una perdita d'olio dal cambio stesso. Il sistema andava in protezione, e viaggiavo soltanto con le marce pari (il doppia frizione ha appunto due frizioni che gestiscono rispettivamente marce pari e dispari). Occhio e croce anche il tuo malfunzionamento sembrerebbe derivare da una gestione d'emergenza della centralina, piuttosto che da qualcosa che fisicamente blocca il cambio nei primi due rapporti. La retro entra bella fluida? Riguardo al tuo meccanico, come mai hai questo sospetto? Hai degl indizi fondati ho te lo ha detto lui? Le tue problematiche coincidono con il momento dell'installazione della centralina nuova?
  14. Infatti io prima di scattare la foto ho aspettato che Alonso lo impallasse per bene Fori sui cerchi aperti, e la Mercedes torna a vincere. Avresti mai detto? Però la Ferrari era lì. Certo, quando - grazie ai buchetti - fai primo e secondo in qualifica, guardi comunque il mondo da una prospettiva migliore. Se solo non avessero cannato gli sviluppi da Monza al Giappone, forse gliela si poteva ancora fare secondo me. Verstappen ogni tanto imbrocca anche la gara perfetta. Spalle larghe e cattiveria senza dover per forza fare danni agli altri. Forse Ocon gliel'ha fatto definitivamente capire. Ieri ha castigato Ocon e Bottas con due sorpassi di pura arroganza, dove gli altri si guardavano bene dallo sferrare attacchi, utlizzando l'unica arma possibile nelle competizioni a ruote scoperte senza mandare una monoposto in mille pezzi: la ruotata. Leclerc è sempre lì, per l'anno prossimo lo vedo non bene, di più. Non ho capito se quella cinquantina di secondi che ha rimediato Bottas alla fine dal leader fossero dovuti solo alla sua abilità nella gestione delle gomme, o se avesse continuato ad avere problemi di ingolfamento durante la gara. Un'occhiata a bobine e cavi candele bisogna dargliela Per il resto possiamo pure archiviare questa stagione di vane speranze, di amare delusioni, e di grandi campioni che non trovano sedili decenti, o non trovano proprio sedili, per l'anno prossimo.
  15. Ca va sans dire... Infatti io, vivendo a Treviso, sono tentato di andare con Ascopiave, che è la compagnia elettrica locale. A occhio non sembrano le tariffe in assoluto migliori sul mercato, ma è un'azienda che nel tempo ha aiutato le industrie locali sopperendo alle carenze di forniture e di infrastrutture tecnologiche di certe aree. Magari faranno i magheggi anche loro come gli altri, oppure pagherò un po' di più, ma almeno so chi sono, e preferisco darli a loro.
  16. Sono curioso di vedere quanto può andare una PU Mercedes nuova che deve essere usata solo per un GP. Speriamo gliela cambino.
  17. Dato che sono in procinto di cambiare casa, e devo scegliere con quale azienda fare il contratto per la fornitura di energia elettrica, mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze con i vari operatori, per quanto riguarda tutti gli aspetti pratici e non necessariamente visibili a priori, come AFFIDABILITA', TRASPARENZA, CONVENIENZA, ASSISTENZA, REPERIBILITA' e quant'altro. Preciso si tratta di un appartamento, e che sono orientato a scegliere una normale tariffa bioraria, comprendente solo elettricità, e non gas. Ho trovato particolarmente vantaggiosa l'offerta di E.On, ma, come dicevo, mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze "ex post". Grazie a tutti ?️
  18. Io, facendo il tratto Treviso - Valdobbiadene per andare al lavoro, devo attraversare il Piave ogni giorno al celebre ponte di Vidor, di recente oggetto di attenzioni da parte delle autorità comunali perché bisognoso di manutenzione (ultimo intervento effettuato all'inizio degli anni '80), secondo il classico schema: comune interpella regione - regione interpella ministero - ministero risponde "non c'è un euro". Fatto sta che vengono costantemente rilevati flussi di veicoli ben maggiori di quelli ritenuti idonei per quella struttura, e che grandissima parte sono mezzi pesanti (il ponte di Vidor collega le due zone della provincia di Treviso chiamate "destra Piave" e "sinistra Piave" in un'area ricchissima di industrie, oltre al celeberrimo distretto del Prosecco). Ciononostante, il ponte è stato ritenuto dagli esperti ancora praticabile dai veicoli, sia pure necessitando di un futuro intervento di restauro (ovviamente in data da destinarsi). Incredibilmente, nei giorni scorsi l'area relativa alla mia "direttrice" casa-lavoro non ha riportato danni, ma tutto attorno è stato un disastro. Il ponte provvisorio in località Ponte della Priula è stato danneggiato nelle rampe di accesso e di uscita (andando a riversare ancora più traffico a Vidor) ma è stato ripristinato in due settimane, mentre nel bellunese, poco sopra Valdobbiadene, si sono verificati parecchi tra disagi, smottamenti e danni a infrastrutture. Per fortuna la situazione si è progressivamente normalizzata. Questo era il Piave a Vidor nei giorni critici. Se dalla foto sembra una situazione tutto sommato gestibile, immaginate che in quel punto il fiume è di solito un insieme di rivoli, che il fondale è diverse decine di metri più in basso, e gli alberi ai lati dell'alveo sono boschi dove normalmente si passeggia e si prende il sole. Questa invece la situazione la mattina dopo, stavolta dal lato a monte. Fiume sempre molto gonfio ma già meno inquietante.
  19. Avrete di certo visto le immagini dello "spogliatoio" prima del podio, e mi dimostrano per l'ennesima volta quanto vado modestamente dicendo da sempre. Hamilton è il numero 1 non solo in pista, ma anche fuori. Mettiamo da parte la difesa d'ufficio al suo compagno di team Ocon, ma ha preso Verstappen e se lo è spalmato sul panino con quattro parole: "He had nothing to loose, and you had it all". Lo stesso Hamilton che un'ora prima era stato scartavetrato in pista dallo stesso Verstappen. Il rispetto che ti guadagni fuori, ti rimane addosso anche in gara. Oppure sarà stato solo un caso che nell'unico duello a ruotate accaduto fra Ginetto e Max, sia stato solo il primo a uscirne vivo. E questo perchè, non importa se con le buone o con le cattive, ma l'importante è farsi sempre capire. Quanto alla dinamica dell'incidente, se la guardiamo nel suo aspetto antropologico, Versbatten ha semplicemente trovato uno più stronzo di lui. La cosa potrà farmi intimamente piacere, ma come l'ho sempre contestato quando rovinava la gara agli altri, adesso contesto chi l'ha rovinata a lui. La sua poca lungimiranza non giustifica il gesto di sfida di un doppiato contro il leader della gara. Sul resto non ho niente da dire.
  20. Finché non vince un piffero, non conterà un piffero. Sono finiti i tempi di Ecclestone che per parlare con Enzo Ferrari doveva andare lui a Maranello.
  21. Stroll: “Interlagos non è tra i miei circuiti preferiti” Ce ne dici uno che ti piace?
  22. Io non nego che Hamilton abbia avuto annate migliori e peggiori. Il 2016 è stata di sicuro una delle meno memorabili, a prescindere dal risultato finale che, ripeto, fu viziato anche da altre complicazioni. Faccio solo fatica a paragonarlo a Raikkonen, a meno che non parliamo di quello del 2007, nel quale, malgrado il mondiale vinto, fu incostante per tutta la parte centrale della stagione. Viceversa, pur con le sue sbavature, non paragonerei mai l'Hamilton del 2016 al Raikkonen del 2016, o del '17, o del '18, vale a dire a un gregario. Hamilton il mondiale 2016 lo perse per 5 (cinque) punti, in un'annata condizonata dalle rotture di motore.
  23. Ma sei sicuro? Kimi è un mito, ma lasciamolo al suo posto Dire che Hamilton ha perso contro Rosberg nel 2016 è come dire che Ricciardo quest'anno le ha prese da Verstappen. Troppi inconvenienti, troppe rotture, troppo fuoco amico per avere una statistica attendibile. A meno di non dare adito alla storia trita e ritrita sul Luigino 2016 debosciato, alcolizzato, piegato dalla lussuria, che si dimentica come si corre. Un po' come adesso scrivono che Vettel ha problemi familiari, è mentalmente labile ecc. perchè ha perso questo mondiale. Non dimentichiamo che Rosberg era un avversario tostissimo, non un Bottas qualunque: veloce, costante, e capace di sopprerire alle carenze con molta disciplina. E, se ancora non bastava, andava anche oltre le regole (qualifica Monaco 2014, Spa 2014, Ungheria 2016 e ne dimentico altre). Rispondendo al dibattito in corso, se dobbiamo indicare chi, OGGI, ha tutti i crismi del campione, mi sembra ci sia ampia scelta: Vettel, Hamilton, Verstappen, Ricciardo, Alonso. Leclerc per il momento lasciamolo crescere in pace. Chi sia superiore a chi, è un casino mettere d'accordo tutti, ognuno ha la propria classifica personale. Per quanto mi riguarda, Vettel NON lo metterei sul gradino più alto, ma da qui a dire che sia sopravvalutato ce ne passa. Uno che dopo 4 mondiali vinti corre ancora così è solo da ammirare. C'è chi si stufa dopo uno. Possiamo sicuramente dire che ha la tendenza a esaltarsi quando tutto va bene, mentre ha difficoltà in quell'equilibrio delicatissimo che è il trasformare le negatività in forza supplementare, che separa i campioni normali dalle divinità pre-olimpiche. Quale Hamilton ha dimostrato di essere.
  24. Ormai i sistemi keyless equipaggiano, se non la maggior parte, una grossa fetta delle auto nuove. Sarebbe una sfiga che rubassero proprio la tua Se poi vuoi premunirti, installa un antifurto volumetrico e assicura l'auto con polizza furto-incendio e scatola nera.
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