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Yakamoz

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  1. Ma secondo voi che ci faceva El Gordo nel box di Alonso domenica scorsa? Passava di là per caso? Nostalgia del paddock? O forse si sta occupando del suo passaggio in Formula Indy?!?
  2. Sì, dicevo punto più punto meno. 17 punti di distacco ad oggi: basterebbe fare il minimo indispensabile (1° Vettel - 2° Hamilton altre due volte, + 14 punti) per azzerare sostanzialmente un distacco che fino a ieri mattina era importante. i 3 punti residui glieli lasciamo a Hamilton di mancia, che se li goda finché può. Le doppiette sono belle ma rare, non le prendo nemmeno in considerazione se non necessario. Se poi a Monza ci vogliono agevolare ancora di più nei calcoli, ne sono ben lieto
  3. Diciamo che finchè si resta nella prima metà di acceleratore, fai anche fatica a parlare di "ripresa" nei termini in cui la conosciamo Vedi il tachimetro salire, 80... 85... 90... con una lentezza che sulle prime ti lascia un po' spiazzato, e con il motore termico che si fa sentire nell'abitacolo già moderatamente. Affondando di più, il motore comincia a urlare, e l'auto a dare tutto quello che ha. L'accelerazione si nota non tanto su una strada deserta, dove sembra comunque ferma, quanto nei sorpassi, che non sono comunque il suo lavoro, ma puoi apprezzare la buona differenza di velocità col veicolo che stai superando. Il ritardo tra comando sul gas e risposta del propulsore contribuisce a dare una sensazione di lentezza, ma quando si è presa il suo tempo, lo slancio è adeguato alla categoria di auto. Ieri sera, dopo un acquazzone, ci ho fatto una trentina di chilometri con temperatura atmosferica di 18-19°C. Ho l'impressione che sia il range che preferisce: il fresco. Né troppo caldo né troppo freddo. Consumi molto buoni e ottima propensione delle batterie a ricaricarsi. Ma magari è solo un'impressione mia.
  4. Quando non piove in gara, quando piove in Q3 ma sei a Spa e puoi prendere la scia sul Kemmel, quando Vettel non sbaglia qualcosa, quando i meccanici ai box non pensano alla fregna, quando il muretto non si complica la vita da solo con le strategie, e quando Verstappen parte dietro, questa Ferrari è imbattibile. Vittoria "de motore", ma non solo. Hamilton le ha provate tutte per tenere il primo posto, ma anche dopo la SC, in uscita dalla Source Vettel aveva mezza pista di vantaggio. Punto di corda perfetto? Motricità monstre della Ferrari? Pulsante magico? Errorino di Hamilton? Fatto sta che la gara si è vinta lì, impedendo che Hamilton gli succhiasse la ruota in uscita di curva e poi gli prendesse la scia. Non mi esalto per Monza, anche se i pronostici sono favorevoli. E' tradizionalmente una delle piste più ostiche per la Ferrari del dopo Schumi. Ma se si azzecca anche quella, con Hamilton secondo, poi basta un'altra vittoria e siamo di nuovo pari e patta con i punti, e a quel punto ogni più sfrenata fantasia mondiale potrà essere accarezzata. Oso sperare che la Scuderia chiuda bene il rubinetto delle cazzate, e non oso sperare che la Mercedes stia lì a guardare tutto il resto dell'anno col cerino in mano, perché le risorse per vincere anche questo mondiale le hanno tutte, a cominciare dal pilota. Peccato per Raikkonen. Se Bottas è arrivato quarto lui poteva arrivare almeno terzo, partendo dove partiva. Non ho capito bene cos'è successo in quel guazzabuglio, se è stata tutta colpa di Ricciardo o se lui stesso avesse avuto dei contraccolpi da dietro che lo hanno mandato malamente addosso a Kimi. Intanto notizie ottime per Stroll. Arrivato buon tredicesimo (su 15) a Spa, dietro anche al compagno di squadra, fra qualche giorno potrebbe già debuttare sulla Racing Point Force India F1 Team, sacrificando uno che sicuramente corre più di lui. Poi il papà gli ha detto: "Però con questo siamo a posto sia per il compleanno che per Natale". Angolo McLaren. Ho avuto contezza delle dimensioni dello sfacelo solo quando ho visto sulla grafica Raikkonen penultimo, con l'auto distrutta, staccato da tutti gli altri, e Vandoorne dietro a 6 decimi fissi che non riusciva a passarlo.
  5. Dico la mia? Siete superstiziosi? La Ferrari come al solito ha già vinto il campionato mondiale delle cappelle con 9 gare d'anticipo. E certi sbagli si pagano. Ma chi sta forzando di più i tempi di sviluppo è la Mercedes. Oltre ad aver visto svariate situazioni in cui entrambi i piloti hanno dato veramente tutto col motore, e magari a fine anno dovranno risparmiare qualcosa. E' la stessa situazione in cui l'anno scorso versava la Ferrari. In Ferrari aleggia sempre il fantasma di Chris Dyer che fa le strategie, e di Antonio Stella che ripete "ius de best of ior talent!", ma se una volta per tutte decidono che basta cazzate, e cominciano ad amministrare ciò che hanno in mano, il finale potrebbe rivelarsi a sorpresa.
  6. Ha fatto bene. Come diceva il Drake, il secondo è il primo degli ultimi. Con tutto il rispetto per la Red Bull che è un team di prim'ordine. Tanto, per non vincere comunque il mondiale, ha fatto bene a togliersi da una squadra in cui chiaramente non si puntava su di lui (sia pure senza palesi ingiustizie nei suoi confronti), e che l'anno prossimo è dato per scontato che non potrà competere coi migliori, perché sarà un periodo di (luuunga) transizione col nuovo motorista. Nel contempo Renault ha un piano a medio termine molto concreto. Basterà? Non basterà? Intanto lui avrà finalmente qualche lira in più (in Red Bull credo che non ci sentissero da quell'orecchio) che tornerà utile per negoziare i futuri contratti. E intanto si fa 2 anni lì a divertirsi. Alla scadenza, troverà scenari totalmente diversi: rapporti di forza capovolti, regolamenti nuovi, superstar in scadenza di contratto. 29 anni sono un'età buona per temporeggiare, il tempo è dalla sua parte. E' Alonso che si doveva dare una mossa.
  7. Pensi anche tu quello che penso io? ... A proposito: ma tu a chi stai pensando?
  8. Come bontà del progetto, ormai abbiamo capito che se la giocano, con una sottile presunta superiorità Ferrari. Perché i progressi Mercedes sull'uso delle gomme visti nelle ultime due gare la dicono lunga sui loro margini di miglioramento. Senza contare il tempo eccezionale di Bottas nel giro per contrastare il pit di Vettel domenica scorsa. Questi hanno i loro bei assi nella manica quando serve. Il vincitore sarà chi sbaglierà meno, e chi riuscirà a mettere insieme meglio tutte le variabili, umane e tecniche, nel corso della stagione. Come spesso accade nei mondiali molto combattuti, sento che non si arriverà all'ultima gara al fotofinish: uno dei due team verso fine anno tirerà troppo la corda, farà la cazzatona e si autoescluderà.
  9. Toto Wolff gli ha dedicato su facebook un "get well soon!", che non sarà certo un bollettino medico, ma che nessuno pubblicherebbe in una situazione - tanto per capirci - tipo gli ultimi giorni di Marchionne, cioè certa e irreversibile. Di sicuro il nostro sta lottando tra la vita e la morte, e il quadro è molto grave. Al momento, più che unirci al get well soon, non possiamo fare. Speriamo bene, perché la Formula 1 ha bisogno delle sue vecchie glorie.
  10. Io penso che la pole sarebbe andata comunque a Hamilton, ma Vettel quarto no. Ha preso la paga pure dal compagno di squadra. In tv hanno fatto vedere un confronto tra camera car di Hamilton e Raikkonen, la sua Ferrari era tutt'altro che impacciata, anzi sembrava sui binari, proporzionalmente alla situazione. Anzi, era Hamilton che faceva più correzioni, probabilmente perché stava dando tutto. E poi l'ultima curva: Raikkonen tradizionalista ha fatto mezzo chilometro di pista in più per farla, Hamilton ha preso la corda quasi come se fosse asciutto. Non voglio fare l'analisi tecnica del giro da qualifica perfetto perché non mi chiamo Senna, però... fosse un semplice problema d'acqua, quella c'è stata sia in Q1 che in Q2. Di meno, cangiante, ma sempre bella fitta. D'accordo che il mondiale non si deciderà per la pole di ieri; io non condanno, ma SPERO che sia solo una striscia negativa dovuta a una serie di circostanze che avrebbero disarcionato chiunque, e che il ritorno dalle vacanze sia meno mesto dello scorso anno.
  11. Di quei 31, 25 te lo so dire io dove sono finiti. Sì certo, ma le condizioni cambiano sempre. La specie che sopravvive non è la più forte, ma quella che si adatta meglio. Ah, aggiungo che l'unica cosa rimasta su cui potevamo fregare le Mercedes ieri pomeriggio era lo stacco frizione in partenza. Finito anche quel vantaggio. Unica deroga al discorso sull'inesistenza della sfortuna: un presidente che muore improvvisamente nel momento più caldo della stagione più promettente. Bisogna elaborare il lutto o è la fine.
  12. Come diceva Ferrari, nello sport la sfortuna non esiste. Come diceva Marchionne: la sfortuna non può diventare strutturale. Due grandi menti che dicevano grossomodo la stessa cosa. Se non avesse piovuto a Hockenheim... se non avesse piovuto a Budapest... se mio nonno avesse le ruote. E' molto probabile che senza quelle due piogge oggi Vettel avrebbe due vittorie in più in cascina. Ma è fuori discussione che Hamilton per due volte ha capitalizzato una situazione di debolezza dei suoi avversari. La pioggia c'è per tutti. In Q1 e in Q2 Vettel aveva piazzato la macchina al primo posto, cos'è che non andava nel Q3? La pioggia era troppo pioggia? Il camera car ha fatto vedere dov'è che Hamilton si è preso la pole position: sull'ultima curva, percorsa arditamente con una traiettoria da asciutto che, suppongo, come ha fatto la Mercedes poteva fare la Ferrari. Quando si è alla pari, la differenza la fa l'iniziativa personale, bisogna avere il pacco. La domenica gli altri tre pezzi della squadra hanno fatto il loro: 1. i progettisti hanno lavorato molto bene sulle lacune di bilanciamento della macchina. 2. il muretto ha ordito una strategia spietata. 3. il secondo pilota ha fatto egregiamente il secondo pilota. Io con le corse all'ultimo sangue, con le manovrone, con le staccatone, coi sorpassoni mozzafiato mi ci faccio lo shampoo. Sono belli da vedere, ma chi vuole vincere il mondiale non deve rimontare, deve gestire il vantaggio. Rimandati tutti. In ordine d'importanza: i piloti, i meccanici (perché i pit stop da 4,5 secondi si facevano ai tempi dei rifornimenti), la strategia, e la macchina. Ciò detto, l'imbucato del giorno, quello che stava lì di frodo, è stato Bottas. Ieri mi ha ricordato Versbatten incazzato, e ce ne vuole. Fuori come un balcone, come agli autoscontri. Ma ai commissari di gara piace così. Bravo Bottas, sei l'uomo che fino ad oggi ha interpretato meglio di tutti il regolamento sportivo. Zero penalità, sei l'uomo perfetto della Formula 1 moderna. Sei IL FUTURO. Il muretto gli diceva di cedere la posizione a Ricciardo per attenuare la sanzione, ma lui no, aveva capito tutto. Colpa di Ricciardo che lo stava superando. L'auto distrutta su due lati, ma è colpa del destino. Due contatti in due giri con due che lo stavano passando... eh beh, capita a chiunque, ogni domenica. Ha pure perso due posizioni, poverino.
  13. Lì la vera drittata sarebbe rendere disponibile (possibilmente anche aftermarket) l'Uconnect di ultima generazione. Un altro mondo rispetto a quello disponibile oggi: il software è più svelto, e i comandi sul touchscreen sono più sensibili dei tasti fisici del vecchio sistema, che, anzi, a volte vanno pigiati due volte perché non sentono il comando...
  14. Io anche a prezzo di listino (se solo esistesse un team con tanti soldi da potersi permettere Vettel e Alonso, e di progettare anche un'auto). Ma il problema non è lui o i soldi, è se la squadra lo ritiene strategico, e se il principino biondo lo accetta al suo fianco. Per me sono due NO secchi. Tutto ciò, ammesso e non concesso che Alonso accetti di essere giocoforza in condizione subordinata rispetto a Vettel: pagato meno, e probabilmente costretto a subire equilibri all'interno della squadra già a favore di Vettel. L'unica condizione possibile sarebbe se la Ferrari decidesse di fare il dream team e di assumere due pluricampioni del mondo pagandoli e trattandoli allo stesso modo, e Vettel o ci sta o ciccia. La vedo dura, ma molto...
  15. Complessivamente, ritengo Alonso leggermente meglio di Vettel. Ha migliore autocontrollo e uno stile di guida ancora più personale, che nei casi estremi riesce a fare la differenza, e si è visto. In più, Vettel ci ha fatto vedere grandi cose negli anni in cui la Ferrari non era da titolo, ma è evidente che quando l'auto manca, un pochino (molto meno di un tempo, perché col tempo si cresce) manca anche lui, vedi il 2016. Quanto a velocità pura mi resta il dubbio, Vettel ne ha di più, ma Alonso compensa con una gestione della gara impeccabile. Caratterialmente, parliamo di due campionissimi. Ergo, due pezzi di merda. Non togliamocelo dalla testa, individualismo allo stato puro. Vettel è meno intransigente con la squadra, ma più incline all'errore. Alonso ha un professionismo portato all'estremo: esige, e dà molto. Ma la macchina è solo uno strumento che gli serve per vincere, non importa il colore. Identico a Hamilton. Lasciamo stare una volta per tutte i team radio di Alonso, le polemicucce, i dispetti. A un certo punto era diventato insofferente con certe inadeguatezze croniche della squadra, appunto perché, da professionista, non era contento del "fornitore". Non a caso Marchionne ha fatto piazza pulita. Ma i team radio di Hamilton li avete mai sentiti? Vettel è un sentimentale, rivive gli anni di Schumacher, come tutti i tedeschi è volubile al calore italico, ama la Ferrari come la amava Schumacher. Alonso era sempre al fianco del team, anche a Maranello. Quando nel 2010 ruppe il telaio dell'auto in prova, mandò una lettera di scuse a tutti i meccanici. Ma l'ha sempre fatto perché è parte del lavoro di un campione. Il suo cuore non è a Maranello più che a Grove o a Woking. Alla fine tra quello sentimentale e quello carogna, sapete quale preferisco? Quello che vince.
  16. Avrei voluto vedere come avrebbe scudisciato Vettel dopo l'errore di domenica. A proposito, i profili Twitter di vari team di Formula 1, Mercedes inclusa, a firma di Toto Wolff, hanno lasciato un pensiero di cordoglio per la sua morte. Il profilo Ferrari è ancora muto. O sono in silenzio stampa, oppure chi gli segue la pagina ha sbagliato completamente lavoro. Quanto a lui, non ho niente da aggiungere a quello che gli abbiamo già detto tutti in questi 14 anni. In tv e sul web c'è una reazione che non si avrebbe nemmeno per un capo di Stato, questo la dice lunga.
  17. Rispetto alle ultime Audi, non rispetto alla vecchia Q3. Mi devo vessere spiegato male.
  18. Il sedere e gli interni mi fanno addormentare: evoluzione ZERO. Ma nel complesso mi pare che ci siamo. Si lascia guardare.
  19. Ormai siamo arrivati all'Ungheria, di prassi la firma sui rinnovi si mette in questo periodo. La Ferrari si ritrova con il presidente, nonché amministratore delegato, nonchè spirito guida, fuori dai giochi dalla sera alla mattina. O avevano già deciso qualcosa prima, oppure temo che prevarrà, per l'ennesima volta, la linea conservatrice, cioè sotto con Raikkonen un altro anno, finché probabilmente non sarà lui ad andarsene. E questa sarebbe la difficoltà minore. L'uscita di Marchionne non poteva arrivare in un momento peggiore. La tragedia umana non deve diventare sportiva. Se quest'anno la Ferrari perde entrambi i mondiali, è una botta da cui non si ripigliano più. Tre cose servono più di ogni altra: che il passaggio di consegne sia totalmente indolore (miracolo...); che la nuova dirigenza sia illuminata e da subito in sintonia con l'ambiente, dentro e fuori dalla squadra; tanta ma tanta fortuna. Elkann, con tutto il rispetto, non mi dice niente. Camilleri ha avuto la pronta benedizione di Montezemolo, e non so se considerarlo un bene o un male. Mi consola il fatto che anche lui venga - guardacaso - da Philip Morris. Il peso politico e la scaltrezza dovrebbe averle.
  20. Diciamo che in una certa misura la pressione che grava su Vettel coincide con il bene della Ferrari, dal momento che la squadra ha investito tutto su di lui, anche economicamente. Bisogna capire se l'investimento rende o meno. Io resto convinto di sì, anche se l'errore di domenica è allarmante. Ciò non toglie che la squadra deve attaccare su due punte e non su una sola. D'altra parte, Vettel in questo ricorda Schumacher, che aveva potere di veto sul proprio compagno di squadra, e si faceva mettere sul contratto che il primo pilota era lui. Contrariamente a Hamilton, o ad Alonso, che non hanno mai fatto problemi su chi avevano accanto (salvo comunque tenersi stretti i vari Massa, Bottas ecc.). Che dovrebbe dire Ricciardo, che si è ritrovato catapultato in squadra Verstappen, pagato di più, coccolato di più, col contratto rinnovato prima, e tutta la visibilità che si porta dietro? Niente, è rimasto concentrato ha sfruttato l'occasione per far vedere che il meglio è sempre lui.
  21. Non serve che mi dai del voi, eh ? Oppure, se ti rivolgi alla massa, non citare il mio post, sennò sembra che tu chieda conto a me di tutte le cose che leggi in giro. Io una cosa ho detto, e te la ripeto volentieri: le prestazioni di Raikkonen sono discontinue e insufficienti. Leggiti nel topic della gara il mio giudizio sull’errore da mezzasega di Vettel, e leggi anche come ho ridimensionato Leclerc per il suo battesimo della pioggia. Questo però non giustifica il rendimento di Raikkonen. Schumacher rispetto a Vettel era di un altro pianeta, eppure Irvine, Barrichello e Massa qualche gara la vincevano. Hamilton è stato battuto in pista non solo da Rosberg, ma anche da Button e da Bottas. Possibile che Raikkonen non vinca una gara che sia una? L’unica che avrebbe potuto vincere era in Ungheria l’anno scorso, solo perché Vettel aveva il volante storto. Ha vinto il suo campionato del mondo, ha raggiunto il suo obiettivo e da quel momento non ha più corso al 100%, se non negli anni della Lotus, quando era comunque fuori dalla corsa per il mondiale. Troppa pressione non la regge, corre per correre e non per vincere, e va tutto bene. Però poi vedi lo stesso Bottas, che ha un grammo del talento di Raikkonen, ma ha fame di vincere, che belle garette che ti combina, quando si sveglia bene. Ai tempi della F2004 un altro po’ e potevo vincere anch’io. Adesso no, di piloti ne servono due. E se uno si autoelimina, l’altro dovrebbe approfittarne.
  22. Leclerc ieri ha fatto vedere di essere ancora un magnifico deb, e di avere ancora molta strada da fare per arrivare in alto. Il battesimo della pioggia non è stato fra i più felici. Certo, considerando la percentuale di gp bagnati sul totale, preferisco lui che ne toppa di brutto 2-3 l'anno, e negli altri è un veleno, piuttosto che tutte le gare da 6 1/2 di Raikkonen. D'altronde non è facile, servirebbe una scelta coraggiosa. Prendere Ricciardo per il 2019 voleva dire addio Leclerc (o addio Vettel...). Prendere Leclerc può voler dire sia aggiudicarsi un numero 1, sia stroncargli la carriera, per quanto ne sappiamo oggi. Ecco... uno contrario di brutto a riprendersi Alonso era Marchionne. Chissà che tra i nuovi vertici non vi siano atteggiamenti più blandi. Poco ma sicuro, però: che si chiami Ricciardo o che si chiami Alonso, nessuno accetterebbe contratti di un anno, né tantomeno un sedile Ferrari come vice di Vettel. E per adesso la squadra è congegnata proprio così. Ci sono arrivati anche alla Mercedes con Bottas, e non tornerebbero a Rosberg per tutto l'oro del mondo. Sì, Leclerc in rosso l'anno prossimo resta l'ipotesi più ragionevole. Raikkonen un altro anno è come spararsi sui... ci siamo capiti. Avrà pure i suoi santi in paradiso nel team (e ce li ha), ma nessuno gode nel perdere mondiali a nastro. Né Arrivabene né Camilleri né chiunque altro. A proposito di Arrivabene, ho l'impressione che questo tiro da Vettel lo abbia incassato davvero male. Non l'ho sentito prendere le sue difese, e aveva fatto pace di dedicare la sicura vittoria di ieri al presidente, e di consolidare il gruzzoletto di punti in più nei due campionati. Ieri gli è cascato il mondo addosso.
  23. Questa è la prima doppietta Mercedes dell'anno, ma sarebbe la seconda se a Baku a Bottas non fosse scoppiata una gomma in rettilineo a 3-4 giri dalla fine. E anche quella gara era stata appannaggio di vettel fino alla SC. Ferrari ancora zero doppiette, non sarà un parametro scientifico al 100%, ma è fuor di dubbio che da quelle due auto non stanno cavando fuori tutti i punti che potrebbero, mentre alla Mercedes tra l'uno e l'altro ce n'è sempre uno là davanti che insidia e toglie punti preziosi. Raikkonen per sorpassare Grosjean in un punto dove passava una sola macchina, col bagnato, ha regalato una posizione a Bottas. Siamo a metà campionato, d'ora in poi ogni sbaglio si paga.
  24. Aggiungo che in quello stesso punto ci sono passati tutti con ogni tipo di gomma, e anche con macchine molto più di m... Ed è andato dritto lui. Era un momento cruciale e non poteva, e non doveva, toppare. Viceversa ho visto qui, come in Inghilterra, un Hamilton in stato di grazia. Un assassino nel recuperare posizioni, nel capitalizzare ogni minima occasione fortunata e nel far volgere a suo favore quelle sfavorevoli. Il muretto ha avuto un'intuizione ottima nel montargli le gomme viola, che sulla pioggia hanno fatto la differenza, e comunque è stato possibile farlo perchè la sua macchina consumava magnificamente le gomme, contrariamente alla Ferrari a cui bastava avere davanti Raikkonen per distruggerle. Hamilton con le stesse gomme e il pieno di benzina ha sorpassato il mondo e ci ha corso metà gara. Ieri mi sono crollate un bel po' di certezze. E per finire, la resistenza di Hamilton agli attacchi di Bottas dopo l'ultima safety car, con le gomme fredde. Da antologia. Per cortesia, non voglio mai più sentire le solite tiritere degli pseudo commentatori sportivi sul muretto Mercedes "che quando sono dietro vanno in crisi e sbagliano tutto" e su Hamilton che forse è arrivato, è bollito, dopo quattro mondiali non ha più interesse a correre ecc. ecc. Le cazzate le fanno tutti, e chi ne fa di più perde il mondiale. Auguri Vettel, buona rimonta...
  25. Leclerc è un pilota titolare e ha già una salda base di partenza per impostare la macchina per la gara, Giovinazzi parte da zero o quasi. Tra l'altro sta testando anche parti aerodinamiche in chiave 2019, non credo si possano confrontare i tempi fatti dai due. Con questo non voglio alludere che a parità di condizioni darebbe una pista e mezza a Leclerc. Ferrari: è l'unica fra i team di vertice ad aver scelto ben nove treni di ultrasoft. Significa essere certi del bilanciamento della macchina, e l'aggressività di questa scelta la dice lunga sul potenziale per il weekend. Poi vedi che nelle PL1 sono a ridosso dei primi con mescola più dura... non diamo per scontato nulla, ma se tanto mi dà tanto domenica portiamo a casa punti pesanti.
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