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Penso che i problemi familiari non fossero il motivo per cui Allison è stato giubilato. Semplicemente: auto cannata in pieno, aspettative roboanti comunicate a Marchionne, prese per oro colato dallo stesso, annunciate in pubblico e rinfacciategli per un anno, probabilmente qualche incompatibilità con il sistema di lavoro, e a seguire sì, anche le delicate questioni familiari. Quanto alla sua presenza sul podio non ho letto intenti di ripicche o altro. Anzi, a inizio anno non mancò di complimentarsi pubblicamente. Immagino sia la normale rotazione con cui i pezzi grossi si alternano sul podio in rappresentanza del costruttore. Se lo stato di forma della loro macchina è così buono, questo dipende anche da lui.
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Scusate ma di che stiamo parlando precisamente? 1) Parliamo delle ultime gare? Un disastro senza se e senza ma, problemi reiterati e legati a componenti banalissimi, tanto che non sono affatto sicuro che c'entri l'aver forzato lo sviluppo o la quantità d'olio nel carburante. Lo stesso presidente ha parlato di problemi ignorati nel tempo, quindi evidentemente non ascrivibili - o non del tutto - agli eventi delle ultime settimane. Il crash di Singapore, nella sua gravità, è la cosa più perdonabile, e quello scroscio d'acqua a tre minuti dal via (che ha dell'incredibile) di certo non ha semplificato le cose. I veri problemi si chiamano Monza, Sepang, Suzuka. C'è evidentemente qualcuno che ha sbagliato mestiere. Oppure qualcosa che verremo a sapere col tempo. 2) Parliamo della stagione 2017? Beh ragazzuoli, accontentiamoci di qualche constatazione spicciola: al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Io non mi ricordavo più com'era fatta una doppietta Ferrari. Finalmente pare si siano allineati i tre elementi che da 10 anni mancavano alla Ferrari: gli uomini giusti, la struttura organizzativa ottimale (grandissimo punto debole della gestione Domenicali: ricordo che è stata sovvertita proprio l'anno scorso, passando da verticale a orizzontale) e la tecnologia necessaria alla produzione di una F1 odierna. I risultati si sono visti, il mondiale quest'anno non lo aveva promesso nessuno, nessuno se lo poteva aspettare, e riconoscere questo nettissimo incremento di competitività non vuol dire accontentarsi del secondo posto, ma saper ragionare in prospettiva (ricordare cioè da dove venivamo, e realizzare quanto potenziale c'è per i prossimi anni). Ecco: ciò detto, un 2018 sottotono rispetto a quest'anno sarebbe inaccettabile, e mi farebbe arrivare alla conclusione che quello che ha sbagliato mestiere sta ai piani alti.
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Gara obiettivamente bella, in primis grazie alle caratteristiche della pista. Quella prima curva larga come due autostrade è stata una drittata, consente degli incroci di traiettorie e delle staccatone spettacolari. Con un po' di abilità si riesce a sorpassare in curva anche avendo la macchina completamente dietro, come ha fatto Vettel. Buona prestazione da parte del biondo, tutto quello che poteva fare l'ha fatto, compreso bruciare Hamilton in partenza. La macchina aveva il fiato corto e si vedeva. Grande Raikkonen, gara intensa, bei sorpassi, specialmente quello su Bottas, che da tempo doveva assaggiare lo scudiscio. Grave pecca il sorpasso subìto da Verstappen. Ok, manovra sanzionata, ma moralmente s'è fatto ciulare il podio a tre curve dalla fine. Abbastanza resistibile Ricciardo nella sua breve prestazione. Non so se accusasse già problemi meccanici, ma non è mai riuscito a scrollarsi di dosso il viscido Bottas, che lo ha controsorpassato per ben due volte. Credo non gradisca il circuito, gli è sempre andata male qui. Versbatten comincia a dimostrare segni di miglioramento. La salutare aria frizzantina che si respira dalle prime posizioni gli sta giovando. Complessivamente superiore a Ricciardo, ultimamente. E dalla squadra gli hanno fatto capire che apprezzano. O meglio, lo hanno fatto capire bene a Ricciardo, ancora senza contratto. Quanto alla penalità, ha fatto benissimo a provarci, e credo non potesse fare altrimenti. Ma la regola che non si può sorpassare con le quattro ruote fuori dalla pista, giusta o sbagliata che sia, è chiarissima. M'è piaciuto Sainz, il povero vice Verstappen ha rotto tanto le ***lle per cambiare team, e stato accontentato e sta dimostrando di meritare la fiducia concessa. Molto deludenti le Haas, mi asepttavo almeno un po' di orgoglio patrio. Boh. Mi domando chi glielo faccia fare di tenersi così stretto un Magnussen, quando la Farrari gli offre Giovinazzi e Leclerc a prezzo falcidiato. Sono una squadretta giovane, finanziariamente sana, con gente competente, spero possano fare di più in futuro.
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Appunto. Visto che non ho mai fatto chiudere una strada, è così facile a farsi? Che costi ci sono? Qual è la procedura amministrativa da seguire? Perché testare un'auto portandola quanto più vicino al limite, su una strada chiusa al traffico, è un altro elemento che rende il prodotto finale accurato e interessante da vedere. Come appunto stavo dicendo.
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Tra l'altro credo che sia una cosa solo in apparenza "fra amici", "Bella Cirò, devi venì a provà 'a maghina mia", "Bella fratè, no adesso sto a cercà 'n 128 Abbarth", con tutte le implicazioni che ci possono essere tra danni a cose e a persone, oltre alle violazioni di norme sulla circolazione stradale. Sicuramente si pareranno tutti quanti il culo più che possono a suon di scarichi di responsabilità. Pensa se il Cironi mi allarga un po' la curva e mi distrugge la 131 Rally, oppure se a causa di un cedimento meccanico il nostro si infortuna? Comunque l'idea è bella e abbastanza unica nel suo genere, dove altro la trovo una prova così succosa della Uno Turbo i.e., o della Giulia TI? Io pure preferirei che le auto fossero tutte rigorosamente stock, ma lì chiaramente dipende dalla disponibilità. In ogni caso i modelli più pregiati sono sempre in condizioni di originalità totale. Anche le "interviste" ai grandi dell'auto sono molto interessanti: praticamente lui non apre bocca
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Appunto, queste. E poi il nulla.
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Diciamo che la Gamma, di suo, non lasciò gran bei ricordi. Vuoi per carenze intrinseche, soprattutto all'inizio (prestazioni, affidabilità, qualità generale), vuoi per il design stesso, che offriva una visibilità posteriore tipo Lambo Countach. Pure tra i lancisti è abbastanza controversa. Un mio amico poi ne ebbe una, acquistata già come storica, e impiegò anni e maledizioni per sbarazzarsene. Ma prescindendo dalla Gamma, in quel periodo il "futuro" erano i tre volumi classici: la Thema, che fu una manna dal cielo, piacque anche perché fortemente di rottura rispetto alla progenitrice. Poi chiaramente c'è la ciclicità delle mode e lo stile shooting brake è tornato in auge, ma adesso il problema di FCA non è tanto non aver mantenuto questo stile, quanto non aver proprio berline di rappresentanza.
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Con quest'auto sono quasi acritico: bella, senza se e senza ma. Anche con delle ruote meno esagerate di quelle usate in foto. L'unico passo indietro per me è nel design degli interni: non discuto la qualità, ma si è persa un po' la pulizia stilistica del modello precedente. Mi compiaccio che i fari fichi (e anche il resto della componentistica) costino una fucilata e mezza. Giusto castigo per il parvenu che l'acquisterà usata a 20.000 euro dopo 5 anni credendo di aver fatto l'affarone
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Allora, da una parte vengono "liberalizzate" le modifiche che si possono apportare al propulsore, e dall'altra ti obbligano a disputare 1/3 di stagione con la stessa specifica? Senza contare che così facendo un guasto al motore (o un incidente in grado di danneggiarlo) peserà tantissimo sul prosieguo della stagione. Ma se già adesso un costruttore del calibro di Renault non riesce a starci dentro, cosa dobbiamo aspettarci l'anno prossimo? La FIA sta completamente perdendo la brocca, ormai è un ente di vigilianza del politicamente corretto.
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Vabbè, dai @Nick for Speed Alla fine è un ragazzotto ruspante che ha la possibilità (o meglio il merito) di testare auto che non testa nessun altro, e soprattutto di metterci a disposizione il tutto aggratise, anche con una certa cura stilistica e dovizia di particolari, compreso il rombo del motore, che di solito in questi video semi amatoriali è sempre coperto da qualche irritante sottofondo pseudomusicale. Per me ignorante fa pure dei commenti estemporanei ma interessanti, pazienza per l'accento burino E' perfino riuscito a farmi venire voglia di una Tipo sedicivalvole. A me danno più fastidio i video fatti da 4R e compagnia bella, poca sostanza, accessi di spiritosaggine quasi sempre deleteri, e tragica economia di fotogrammi. Questi sì sono prodotti che dovrebbero essere professionali e di alta qualità. Invece c'è il giornalista di turno che si esprime in un italiano molto poco migliore di Cironi e mi dice poco o niente su come va la macchina.
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Tra l'altro il 1756 Lampredi non aveva una gran fama. Ricordo un amico di famiglia con la Dedra, diceva che era fiacco, e nelle salite non camminava ed emetteva una specie di lugubre ululato. Altre persone mi hanno poi confermato le scarse qualità di quel motore. Strano che sulla Tipo se la cavasse bene. Forse una questione di rapportatura? o di massa più contenuta?
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D'altronde la 2.0 16v montava il classico Lampredi aspirato della lancia Thema, motore quantomai votato al comfort e lontano dal concetto di sportività (per quelle c'era la turbo). Non a caso la potenza stava tutta in alto.
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Di fatto è un car sharing. Sarebbe interessante capire la disponibilità delle auto (cioè se loro ti garantiscono esattamente quella che vuoi quando la vuoi, o se ti offrono la gamma completa, ma lo specifico modello te lo devi prenotare per tempo) e la dislocazione dei mezzi: dove me la devo andare a prendere? Dove gliela devo lasciare? Mi piacerebbe sapere poi se è una effettiva alternativa all'auto di proprietà, o se è pensata più per gli utilizzi occasionali. E soprattutto se l'abbonamento è libero o se si è obbligati a sottoscrivere per tot mesi. Idea curiosa, comunque. Sicuramente finalizzata ad allargare il bacino di utenti, a far salire sulla giostra chi di suo non potrebbe permetterselo, perché di solito l'acquirente di queste auto non ama né ha bisogno della condivisione, anzi è geloso e orgoglioso del proprio mezzo.
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Inoltre se sei a motore acceso controlla il cdb: il consumo istantaneo schizza alle stelle.
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Il consiglio è sempre lo stesso: provale accuratamente, e ovviamente valuta le condizioni del singolo esemplare. Visto che l'utente medio ne sfrutta a dovere la meccanica, dai un occhio di riguardo a quelle meno chilometrate. Quanto ai limiti delle due auto, la Mini ha sicuramente quello della manodopera costosa, almeno presso la rete ufficiale. La 500 ha una posizione di guida molto rialzata (che personalmente apprezzo pure, ma quanto a sportività...) e il cambio a sole cinque marce. Per il resto, divertimento assicurato con entrambe.
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Stai riaprendo ferite dolorose. Tra l'altro se lo era meritato fino all'ultimo punto. Quella superba partenza dalla seconda fila in Ungheria bruciando Hamilton a gomme fumanti in staccata e poi vanificata dalla rottura del motore (nei video si vede un "giovane" Arrivabene al box Ferrari che esulta vistosamente), il tubo della benzina ai box a Singapore (errore non suo), e la gara in Brasile condotta magistralmente con la pioggia che andava e veniva... Troppa rabbia. Speriamo che non comincino a rompersi le Fiat adesso
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Mi ritorna in mente la coppia Raikkonen-Massa, praticamente gli Alesi-Berger degli anni 2000 Agevolo una delle tante auto massacrate dal finnico senza aiuti esterni P.S.: bellissimo quel rosso. Nel 2007-2008 si erano sbizzarriti coi colori, purché fosse rosso (semicit. Henry Ford)
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Sicuramente è un pilota un po' discontinuo, raramente ha un rendimento costante tutto l'anno. E' anche vero che dopo quelle 2-3 gare sottotono tornava di nuovo a far vedere i sorci verdi a tutti. Ha però, contrariamente ad altri (qualcuno ha detto Vettel??), una capacità notevole di non farsi coinvolgere da provocazioni, beghe, manovre al limite, e rimanere con le mani ben piantate sul volante. Credo che @boygrunge intendesse questo. Quest'anno, tra l'altro, non trovarsi con un compagno di team pericoloso lo ha aiutato molto a rimanere in palla.
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Binotto è un ingegnere di prim'ordine, e ha ereditato la guida della direzione tecnica in una fase cruciale, ovvero subito dopo il congedo di Allison, e con lo sviluppo della monoposto 2017 già in corso. Io però me lo sono sempre immaginato come un tecnico puro, e adesso anche come un manager di grande capacità, ma non come un politico spregiudicato e lungimirante. Teniamo buono l'esempio di Brawn, il suo lavoro era forse più fuori che dentro la fabbrica, era l'alter ego tecnico di Jean Todt. Basta vedere cos'ha fatto dopo. Non sto dicendo che Binotto non ne sia potenzialmente capace, assolutamente. Ma penso che il suo ruolo politico sia più defilato e ristretto rispetto al suo predecessore. Ma magari è anche lui semplicemente in una fase di "apprendimento" dei meccanismi.
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Ormai il mondiale è andato, possiamo anche lasciarci andare agli esercizi mentali (cosiddette seghe) senza fare danno alcuno. Provo ad analizzare i pezzi Ferrari uno ad uno. 1) PILOTI. Vedo il bicchiere mezzo pieno. Raikkonen sta disputando la sua stagione più bella dal 2014. E detta così sembrerebbe un bene, se non ci ricordassimo come sono andati gli anni scorsi Nel 2016 il divario di punti con Vettel fu accettabile, ma ricordiamo quanto Seb ci mise del suo per non brillare. Quest'anno, se non altro, qualche raro acuto l'ha tirato fuori. Si può pretendere di più? Assolutamente sì. Ma almeno due doppiette le abbiamo avute. Vettel ha guidato con grandissima intensità quest'anno. Grande ritmo sia in qualifica che in gara, e incisività in tutte le fasi delicate, sia in attacco che in difesa. Io amavo Alonso per la combattività e lo stile di guida unico, ma quanto a risultati oggettivi, Vettel non lo sta facendo rimpiangere. E la cosa non era scontata. 2) MONOPOSTO. Chi critica l'attuale dirigenza Ferrari dovrebbe riconoscere che per il 2017 è stata progettata l'auto migliore dal lontano 2010, o forse addirittura dal 2006. Possiamo recriminare quanto vogliamo sul mondiale sfumato, ma io gare così gloriose mi ero disabituato a vederle. Una cosa mi preme sottolinearla: la Ferrari attuale non è invincibile, ma è stato finalmente rivoluzionato il progetto, cosa che si invocava da anni e anni. Ve li ricordate gli aggiornamenti che non funzionavano? Il pacchetto che plafonava dopo le prime gare? La cronica mancanza di deportanza, le gomme che non andavano in temperatura, l'abbonamento alla seconda, terza, quarta fila in qualifica? I progetti sempre troppo ligi al regolamento? Ogni anno la stessa storia. Manca ancora qualcosa per vincere, specie alla voce motore, ma la Mercedes adesso se le sogna le strisce di 10 vittorie e le doppiette degli anni scorsi. 3) AFFIDABILITA'. Buona fin qui, poi il baratro. Si può accettare l'idea di perdere perché si è forzato troppo lo sviluppo, ma qui si ha l'impressione che sia proprio sfuggito qualcosa. Rotture simultanee, e su componenti relativamente banali. Non è che qui qualcuno non ha saputo fare il proprio lavoro? 3) STRATEGIA. Tranne il disastro di Silversone, niente da segnalare. A volte di più, a volte di meno, ma sempre sul pezzo. 4) PIANI ALTI. L'ho già detto in passato. Marchionne e Arrivabene sanno fare il loro lavoro, o meglio lo stanno imparando in fretta. Quello che manca secondo me è una terza figura con un forte apporto tecnico. In Formula 1 la supremazia politica è prima di tutto supremazia tecnica, abilità nell'interpretare i regolamenti prima e meglio degli altri, e nell'intuire gli sviluppi futuri. La Red Bull ha Newey, la Mercedes fino a ieri aveva Paddy Lowe (oltre a Lauda che alleggerisce la direzione sportiva di un sacco di lavoro diffcile), la Ferrari di Todt aveva Ross Brawn. In finale, il giudizio definitivo su questa stagione è in sospeso: come stagione "preparatoria" per il trionfo dell'anno prossimo è stata eccellente almeno fino a Singapore. In caso contrario...beh, è bene che qualcuno di importante si faccia da parte.
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Alonso sta messo talmente male che un pensierino l'avrà fatto pure sulla macchina mia
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E' da qui che nasce il mio scetticismo sull'operazione-Kubica. Un guard-rail che ti entra in una mano bene non fa, gli anni di lontananza dalla Formula 1 sono il male minore. Dispiace essere cinici, quando hai il cuore tifa per lui, ma è per questo che gli preferisco Massa. Perché qualche punticino a casa lo porta sempre, i trucchi del mestiere li conosce e sa come guidare nelle retrovie. Kubica ha un senso se si riesce a dargli una macchina almeno decente, e se le sue condizioni sono oggettivamente buone. Ma per vederlo girare in tondo con qualche raro acuto, e per il resto del tempo sverniciato da qualche giovanottello col piede pesante, allora preferisco ricordarmelo ai bei tempi. Poi intendiamoci, è solo la mia opinione. Kubica ci sta credendo tantissimo, e io non sono nessuno per sapere meglio di lui la realtà, e c'è anche molta gente che lavora con serietà al suo ritorno, tra cui Nico Rosberg (non ho capito a che titolo...). Che dire? Spero di sbagliarmi di grosso.
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E dai su, Cosimo. Sono al lavoro e devo mantenere un contegno... Bella e brava, aggiungerei.
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Il dubbio, a quanto sembra, riguarderebbe la totale funzionalità del braccio e della mano operati.