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Dopo Budapest, Bottas ha l'89,89% dei punti di Hamilton (188 a 169). Per caso nel contratto c'è scritto se valgono o no i decimali?
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@ivan306 io al posto tuo l'avrei già cambiata da tempo. Ma sono uno che non vuole assolutamente rogne con la macchina. Se le tue finanze ti consentono di comprarne una nuova dello stesso livello o quasi, liberati di quest'auto nata male.
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Gino sono anni che lancia messaggi subliminali in quella direzione (Maranello).
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Valuta la tua propensione ad "arrangiarti" in caso di avaria. Quest'auto ti ha dato molte grane. Se rimanere di nuovo per strada, o il timore che possa capitare, è un sacrificio troppo grosso, permutala con un'altra auto. Spremi tutto quello che puoi sul prezzo della sostituta così compensi un po' la quotazione bassa. Se invece - tutto sommato - in caso di panne ti arrangi, e la perdita di tempo conseguente non ti crea problemi insormontabili (es. appuntamenti di lavoro che saltano), prova a tenertela. Di certo l'acquisto di un'auto nuova è una spesa maggiore rispetto a riparare la tua. P.S.: il guasto al termoventilatore del clima che problemi specifici ti dava?
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Caso Verstappen: io invece trovo "severa ma giusta" la penalità. L'ha fatta franca altre dieci volte, diciamo che adesso siamo pari e patta. Proprio l'anno scorso ha rovinato la gara a Raikkonen, su quella stessa curva, coi suoi zig-zag d'autore. 1) Capirei, a stento, se fosse stata una di quelle curve dove passa una sola macchina, e si fa alla "boia chi molla", uno entra e l'altro o frena o va fuori. Ma la curva 2 dell'Hungaroring è il classico curvone dove si può tranquillamente superare, e infatti il 50% dei sorpassi avviene lì. Questo implica che il Nostro andava ben oltre le sue possibilità, e incurante delle conseguenze, magari col retropensiero che chi è all'esterno ha sempre la peggio. Ci mancherebbe pure che l'avesse fatto di proposito. Come ha detto Ricciardo via radio, è un "sore loser", uno che non sa perdere. Pur di non farsi sopravanzare dal compagno di squadra ha avuto il classico blackout di lucidità che avviene a chi rosica. 2) Ricciardo aveva mezza macchina davanti e una velocità maggiore. Vedi sopra: dote di un pilota dal sangue freddo è proprio capire al volo quando tenere giù e quando pensare a finire la gara. 3) Era il suo compagno di squadra. Ragione in più per tenersi lontano dai casini. Appena fu promosso in Red Bull in molti dissero "e mò so' cacchi per Ricciardo" specie dopo la sua fortunosa vittoria in Spagna. Poi come al solito il tempo è galantuomo. Ricciardo ha gestito benissimo quel momento di pressione alle stelle, incassando da signore pure qualche sverniciata di quelle pesanti. Ha continuato a guidare, a usare la sua grande intelligenza tattica (in questo mi ricorda un botto Alonso) e la pressione, forte, adesso la sta mettendo lui a Verstappen. Questione MERCEDES. Davvero non sopporto più questa ipocrisia fintosportiva delle varie Mercedes, Red Bull & c. E' dall'inizio dell'anno che dicono a Bottas di cavarsi dalle scatole, e adesso per un terzo posto vogliono passare da Pierre de Coubertin. Voglio vedere se facevano lo stesso con una vittoria. Ma soprattutto non si regge l'ipocrisia attorno ai giochi di squadra: ci sono sempre stati, sempre ci saranno, sono nel pieno diritto del team che paga congrui ingaggi ai piloti, e quando hanno provato a bandirli si è visto che bastava giocare coi pit stop per aggirarli, oppure far modificare al pilota le mappe motore per scongiurare fantomatici guasti. Jean Todt nel 2002 fece una porcata con Barrichello, perché fu un ordine totalmente superfluo visti i rapporti di forza di quella stagione. Ma resta solo un fatto moralmente disdicevole, non una violazione. Se Schumacher quell'anno avesse vinto grazie a quei 4 puntarelli, voglio vedere chi se ne sarebbe lamentato (tifosi avversari a parte).
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Al momento siamo senza like, ma vi quoto in pieno. Dal mio pdv, gara da zero sorpassi ma comunque prodiga di emozioni e tensioni. FERRARI: la quasi perfezione. Il quasi è dovuto allo sterzo di Vettel, un inconveniente su un'altra pista avrebbe rovinato tutto. Per il resto macchina impeccabile, Vettel ha fatto il suo, ma lo splendido è stato Raikkonen: tranne forse un piccolo "lungo" a una curva, ha guidato con una concentrazione totale, gestendo distacco con quello davanti, distacco con quello dietro, temperature, pneumatici, freni senza sbagliare nulla. Ma la bellezza della sua gara è cominciata al primo giro: partenza impeccabile e ritmo sempre paragonabile a Vettel, mentre dietro annaspavano disturbati dalle scie. E poi ci sono le doti umane: questa era una vittoria servita su un piatto d'argento, un fenomenale colpo di culo dopo una opprimente striscia di sfighe (cercate o subite). Siamo franchi: in questo modo si è comprato il rinnovo per il prossimo anno, evidentemente è la cosa che gli preme di più. Ma ieri, rispetto ad altre occasioni, non ho visto la mezza pippa che arranca dietro al campione, ma il Villeneuve che copre le spalle a Scheckter e gli fa vincere la gara. Sarà un caso, ma sul podio era più esaltato e loquace del solito. Forse perché per la prima volta da tanto tempo ha vissuto la sensazione che si prova a essere veramente il vincitore (non importa se morale) della gara. Chapeau. MERCEDES: gara di contenimento danni, e così è stato, anche grazie ad errori altrui. Una Silverstone a ruoli invertiti. Dopo un avvicinamento di forza alla coppia di testa, Hamilton non è mai riuscito a scendere stabilmente sotto il secondo di distacco, pena indicibili scompensi alla guidabilità della macchina. Bottas era ancor più in affanno. MINZIONE d'onore a Hamilton, che ha salvato la faccia a tutto il team con il gesto, indubbiamente sportivo e disinteressato, di restituire la posizione a Bottas, umiliato dall'ennesima richiesta di dare strada, tanto da farsi da parte nel più plateale dei modi e mollare decisamente il ritmo in preda a tangibile frustrazione. Antonio Lupo nel dopogara ha fatto il figo vantandosi dei profondi valori Mercedes e dicendosi pronto a sacrificare anche un mondiale, se serve a mantenere il loro stato di purezza. Peccato fosse stato visto poco prima imprecare e tirar pugni quando Bottas ha ottenuto il terzo posto. A pagliacciiii. RED BULL: e adesso mi sfogo un po' sulla mia preda preferita, scusate se ripeto le stesse cose da circa due anni. Questo piccolo cialtrone impunito, questo bulletto brufoloso a cui la natura ha fatto un dono (la velocità) e ne ha negato un altro (l'intelligenza). Dopo aver rovinato gare a metà dei piloti iscritti al campionato di Formula 1, ieri ha finalmente infierito sul suo compagno di squadra, l'unico che gli ha sempre tenuto testa con la calma del killer, soccombendo senza inutili ostruzioni quelle poche volte che ne aveva di meno, e castigandolo brutalmente in tutte le altre. La partenza di ieri è stata sintomatica: il primo è partito a razzo (onore al merito) schivando due possibili collisioni pur di mettere l'alettone davanti, il secondo è arrivato alla curva 1 guardingo e lontano dai casini, ha inforcato il tornante sfruttando l'autostrada che tutti gli altri gli avevano lasciato libera per la foga di staccare più tardi possibile, e si è trovato bello come il sole con mezza macchina davanti a Verstappen, pronto a sfoggiare un bello staccatone con sorpasso all'esterno in curva due. Poi si è visto com'è andata, solito sistema Verstappen: passo io costi quel che costi. Rovinata una gara in cui il team poteva fare tanti punti quanti non si sognava da tempo. ALONSO: i regali che ci si fa da soli sono sempre i più belli, e per i 36 si è tolto gli sfizi. Ormai è il nonno del circus, ma la sua guida è lo spaccato di un equilibrio psicofisico inarrivabile, un talento corroborato di anno in anno da maturità e saggezza, e temperato da una lucida e insaziabile fame. Per il 2018 bisogna vederlo dentro a una macchina seria, niente cazzi.
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Preferisco la Giulia Bburino, la versione specifica per il mercato anglosassone: gancio traino con palla da tennis di serie, paraspruzzi con scritta rossa "Cuore Sportivo", pomello cambio in finto legno vintage già scolorito sull'impugnatura, e protesi di braccio in legno con gomito flesso, fissata fuori dal finestrino anteriore sinistro per compensare la guida a destra.
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Mettono miscela al 3 o al 4%? OT: quanto al discorso Schumacher uomo squadra / Alonso solito stronzo, se tralasciamo per un attimo il fatto che Schumi è il più grande di tutti, avrei diverse cose da dire. Prima di tutto che un pilota non deve essere per forza un padre, ma è un professionista che sale su una monoposto (rischiando anche la cotenna) e si aspetta che l'auto vada quanto promesso, così come deve far lui. Se poi uno è più temperante e un altro più intransigente, sono particolari secondari, o almeno dovrebbero esserlo. Il suo lavoro non è motivare la squadra ma guidare al meglio delle sue possibilità, far guadagnare punti iridati e fornire buone indicazioni ai tecnici. Alonso di sicuro non è tra i personaggi più facili caratterialmente, d'altronde neanche la "sua" Ferrari era la Ferrari di Schumi. Perdere un mondiale come è successo nel 2010, ma anche nel 2012, ti lascia un segno indelebile. Ma ricordo anche un Alonso sempre molto presente a Maranello, elogiativo verso la squadra, e che, ad esempio, nel 2010 in prova ruppe il telaio della macchina, e dovendo partire dal fondo scrisse una lettera di scuse indirizzata ad ognuno dei suoi meccanici.
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Che tedio quest'auto... GSi o non GSi.
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In Inghilterra la debacle è stata comunque prevalentemente strategica. Ovvio: errori commessi per cercare di rimediare a un'inferiorità tecnica. Ma sul reparto gomme sono stati commessi gravi sbagli: 1- le prove del venerdì e le proiezioni della Pirelli non permettevano di prevedere che quel tipo di gomma avrebbe retto solo tot giri? 2- anche non fosse stato un evento prevedibile a priori (che due macchine su due avrebbero forato) a posteriori lo era eccome: dopo che Vettel è stato superato da Bottas, ha perso dai due ai tre secondi al giro. Quelle gomme erano logore oltre ogni dire, si vedeva a occhio nudo, figuriamoci guidarci. 3 - Dalle immagini che ho visto, il fuoripista di Vettel con la gomma già dechappata è avvenuto abbondantemente prima della corsia d'ingresso in corsia box. Perché diamine non è rientrato subito, e si è fatto un intero altro giro con le quattro frecce? 4 - Con Vettel è andata così anche perché il cambio gomme anticipato serviva per togliersi quel paracarro di Verstappen, ma Raikkonen stava facendo la sua corsa, non doveva guardarsi le spalle da nessuno e poteva impostare la sua strategia su quella di Hamilton, che è arrivato al traguardo sano e fresco come una rosa. Sghignazziamo quando quelli della Mercedes fanno errori di valutazione sotto pressione, ma questa è stata una figura da peracottari, e molto dannosa.
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Fatte comunque le doverose premesse sul buon lavoro Ferrari, è bene andare giù piatti: adesso si va all'Hungaroring, che date le sue caratteristiche da pista da go-kart pantografata si sposa molto bene con il passo corto, e con la Ferrari in generale. Ricordiamo la quasi vittoria nel 2014 con la miserrima F14, guidata da Alonso, e la quasi doppietta del 2015. Se non si racimola almeno lì una vittoria, allora la vedo veramente brutta per il resto della stagione.
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Ma era zest di limone?... Perdonami. Volevo dire: era buccia grattuggiata di limone?
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Ma se fino a ieri il problema era fino a che soglia contingentare i modelli/anno prodotti, come si concilia con l'aggiunta di un modello che ha come unico scopo quello di fare volumi? Che un giorno o l'altro anche Ferrari dovrà quantomeno confrontarsi con questa realtà, è fuor di dubbio. Sono vent'anni che il mercato punta stabilmente in questa direzione, la difesa del dna del marchio va bene fin quando non diventa anacronistica. Posso giusto sperare che questo avvenga il più tardi possibile.
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Come primo feedback di utilizzo del computer, c'è da dire che è effettivamente velocissimo all'avvio, grazie all'SSD (e anche al fatto che è la memoria è ancora quasi completamente libera), però ci mette parecchio a spegnersi. Windows si chiude subito, lo schermo si disattiva, ma la macchina continua a lavorare per uno-due minuti buoni prima che la spia si spenga. Abbastanza seccante per uno come me, che diligentemente stacca la spina dell'alimentatore dopo l'uso. Secondo voi è normale ragazzi?
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Il bottoncino mi sta parecchio sugli ammenicoli, ma non sarei mai favorevole a vietarlo, alla fine è solo una mappatura più spinta, richiamabile con un semplice bottone invece che con un manettino o una sequenza alfanumerica. Buon per loro che sono riusciti ad avere un motore che regge bene anche delle strippate momentanee, e che evidentemente raggiunge ancora un picco di potenza non eguagliabile dagli altri. Lo confermava Turrini tempo fa al programma "Tutti convocati" su Radio 24, al momento per la Ferrari il bottoncino non è fattibile. Comunque, il fatto che anche senza questo espediente la Ferrari riesca talvolta a piazzarsi davanti alle Mercy sia in gara che soprattutto in qualifica, dimostra il lavoro da applauso che hanno fatto in quel di Maranello.
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La Yaris Hybrid per Roma dev'essere un godimento, è proprio il tipo di traffico che esalta le qualità dell'ibrido. E non so come funziona ultimamente lì, se con il semplice ibrido puoi varcare anche la ZTL.
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Io un'annata 2006 con i dorsi giusti non l'ho mai vista. Tra l'altro quello fu, se non erro, il terz'ultimo anno di Tedeschini come direttore. Personaggio eclettico ma non ho dei gran bei ricordi, così come, la rivista, non mi piace oggi. Se non sbaglio era sotto la sua direzione che ci furono i listini del nuovo stampati per lungo, e un numero con una copertina semirigida, realizzata con una tecnica tipografica particolare, che avrebbe dovuto diventare la norma, e invece venne accantonata già dal numero successivo.
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Vicenda vergognosa sul piano sportivo, ma pagare ha pagato. In ogni caso credo che di rimettere piede lui non ne voglia sapere proprio, né Marchionne di tirarlo dentro. Ciò non toglie che sul piano della capacità pura, ha pochissimi rivali. Forse solo Ross Brawn, che tra l'altro era un suo sottoposto in Benetton. Todt era esecutivo eccome, è Lauda quello non esecutivo. Il mutatis mutandis riguardava proprio questo Ma se sul piano della escutività sono due incarichi completamente diversi, su quello dell'influenza le due figure sono profondamente affini.
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però pare che Wolff e Lauda non lavorino male assieme, ma siano ognuno padrone nel proprio ambito. In ogni caso sono anche molto abili a dribblare possibili contrasti, niente da dire. Specie per quanto riguarda le decisioni che riguardano l'interno del team.
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Per come mi sforzo di vederla, siamo semplicemente in una fase del campionato in cui l'andamento sinusoidale di MB e Ferrari si trova agli estremi opposti: MB sta finalmente capitalizzando le enormi modifiche introdotte negli ultimi gp, mentre il pacchetto Ferrari comincia a risentire tangibilmente del tempo trascorso. A questo aggiungiamo la questione olio e fondo pieghevole e il calo della Ferrari è verosimilmente spiegato. Credo che la risposta da Maranello a questo deficit prestazionale arriverà presto. Ben più diffcile dire se sarà sufficiente: la pausa estiva aiuterà un po' tutti. Per il momento escluderei parallelismi con gli anni precedenti: la Ferrari di quest'anno non ha niente a che spartire con quella vista dal 2011 fino all'anno scorso: ve li siete già dimenticati gli sviluppi-gambero, la cronica inadeguatezza in qualifica, la mancanza di downforce, le difformità tra galleria del vento e pista e tutto il resto del campionario che abbiamo subìto per anni? La macchina di quest'anno riesce a utilizzare le gomme, è forte sul giro secco, e pure nella debacle di ieri, le prestazioni rimangono nettamente superiori alla Red Bull sia in gara che in qualifica. Tutto questo comunque non significa e non serve a niente, se non per vincere il premio rivelazione dell'anno. Resto dell'idea che la Mercedes sia complessivamente l'auto dal potenziale migliore, oggi come in Australia. La Ferrari ha una buonissima base, un approccio notevolmente cambiato (finalmente si lavora sul filo del regolamento tecnico, pure troppo...), adesso deve mostrare di saper sviluppare l'auto fino alla fine. Quanto alla questione politica, Arrivabene (che mi piace abbastanza, ma senza esagerare) deve fare il lavoro di due persone: Wolff e Lauda. Dieter Zetsche fa le sue comparsate ogni tanto, e per il resto del tempo cura gli affari dell'azienda, ordisce le sue trame, fa le riunioni strategiche, il tutto senza mai calarsi nell'agone. Diversamente da Marchionne che "copre" molto Arrivabene. In Ferrari manca questa curiosa figura di raccordo, l'eminenza grigia, il "presidente non esecutivo", che Lauda svolge impagabilmente, e che ai tempi di Schumi era, mutatis mutandis, coperta da Todt. E sì che il nome ce l'avremmo: Sarebbe l'ideale: un piede dentro e uno fuori dal Circus, vastissima conoscenza dell'ambiente, doti negoziali di prim'ordine, capacità manageriali, faccia come il culo. Ho sempre avuto la curiosità di cosa potrebbe fare uno come lui alla guida di una corazzata come la Ferrari. E Arrivabene a occuparsi al 100% della squadra e del muretto, che lo fa benino. Fine delle fantasie.
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Come sei caduto in basso QUATTRORUORE. Che pasticcio Undici anni che mi ci cade l'occhio: doveva essere la celebrazione del cinquantenario, invece hanno "deturpato" la collezione a migliaia di collezionisti con una trovata già di suo discutibile sul piano estetico, e, quel che è peggio, superiore alle loro possibilità tipografiche. Per non parlare del dorso del numero di agosto...
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Justin Wilson, porello... Non ricordavo la dinamica dell'incidente. Ma in caso di pioggia come si fa con l'aeroscreen? Sicuramente avrebbe un trattamento idrorepellente, e la velocità lo terrebbe abbastanza asciutto. Ma in caso di acquazzone la vedo comunque difficile. La visiera del casco è comoda proprio perché puoi togliere le protezioni a strappo e asciugarla con il guanto
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Questo se non altro non guasta troppo esteticamente, e proteggerebbe i piloti da pericolose decapitazioni, come cercò di fare Liuzzi con Schumi nel lontano 2010. Forse avrebbe anche evitato un delicato intervento chirurgico a Felipe Massa. Già due buone ragioni per adottarlo. Lascia però scoperta l'area sopra la testa. Sarà pure un'evenienza più unica che rara, ma se dobbiamo proteggere, proteggiamo tutto.
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Con Alonso in Ferrari, è Vettel quello che si ritrova a dover sfruttare le sfighe altrui. Una caratteristica di guida di Alonso era quella di guadagnare, al via, sempre e comunque posizioni, pur con un'auto atavicamente lenta a mandare in temperatura le gomme. Mi limito a ricordare la strabiliante partenza nel gp di Spagna 2013, oppure un anno in India dove nel primo girò superò una McLaren... che stava superando l'altra McLaren. Fine OT. Vedo una convivenza con Vettel abbastanza critica, nel senso che Vettel dopo due gare va in protezione come un latpop. Vettel oggi, anche economicamente, per la Ferrari è un investimento. Marchionne ha puntato tutto su questo cavallo per vincere il mondiale. Andare a disturbare il suo già labile equilibrio psichico con un rotto in culo come Alonso è solo un modo molto costoso per complicarsi la vita. Certo, vorrebbe dire anche trovarsi a fine anno con il doppio dei punti Costruttori, non ci piove su questo. Ma non conosco i dettagli del contratto di Vettel, e non mi stupirebbe se ci fossero clausole strane su prime e seconde guide. La cui rinegoziazione porterebbe Vettel diretto alla porta d'uscita. Lo stesso Vettel che fu chiamato proprio per rimpiazzare Alonso. Mi fa male dirlo, ma quella frase arzigogolata di Marchionne riguardo ad Alonso, che tradotta significa , è la cosa più assennata che potesse dire.