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Yakamoz

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  1. Ma si può dire ESTIQAATSTI (Grande Capo) se un appalto per la fornitura di (ben!)206 veicoli è andato alla Volkswagen invece che all'Alfa Romeo? Almeno il giorno di Natale Si è letto un po' di tutto qui dentro: le mazzette pagate da VAG, il costo eccessivo (come se fossero auto strettamente di serie) la speranza che siano delle Leon e non delle Golf (ma come, in tutti gli altri topic non erano la stessa auto ricarrozzata?), le disquisizioni sulla comodità dei sedili e financo l'invasione occulta dei Teutoni Finalmente, dopo decenni di aiuti di Stato e assistenzialismo selvaggio che hanno affrancato la Fiat dalle leggi di mercato causandone la rovina, c'è un a.d. che dice che Fiat non vuole incentivi dallo Stato, che i livelli occupazionali e gli stabilimenti aperti/chiusi nel nostro Paese dipendono dalla loro produttività e sostenibilità economica, che Fiat non è più italiana ma globale, col baricentro sempre più spostato verso i mercati che tirano, e nel contempo con un business ben focalizzato sull'auto, e non sulla diversificazione fine a sé stessa, come ai "bei" tempi che tutti ricordiamo... e poi ci stracciamo le vesti per 200 gazzelle?? Io sono ben contento di avere un costruttore che pensa più a vendere auto che a dipendere dagli appalti pubblici, cosa che forse era un po' più necessaria quando l'Alfa Romeo era STATALE. Con buona pace di Maurizio Merli, Thomas Milian e Piedone lo Sbirro
  2. Per non parlare delle partenze a freddo a tutto gas, che spesso le ragioni di servizio rendono necessarie. D'altronde, quando sono garantite per 6 anni e 150.000 km, se si rompono il problema è tutto della ditta appaltatrice. Nota a margine: in giro per le città italiane si vedono spesso le 159 mjtd (quando basterebbero 2 bici...) della polizia fare le ronde per il centro. Ce ne fosse una che non fa rumori strani dal motore...
  3. Mi limito a sottolineare che le auto in equipaggiamento alle forze dell'ordine non sono esattamente come quelle che danno per le flotte aziendali E non è solo un discorso di verniciatura extra-serie Tornando al topic: quanto alle modalità concrete di scelta negli appalti per la fornitura di veicoli, francamente non so se avvenga tutto ma proprio tutto alla luce del sole o se ci sia qualche "spintarella". Quello che è certo è che se ce ne fossero, la cosa sarebbe generalizzata a tutti i partecipanti all'appalto, e la spunterebbe semplicemente chi offre il pacchetto fornitura+stecca più conveniente. Eviterei perciò le tesi complottiste o peggio le accuse non supportate da dati concreti Eviterei poi, e lo dico senza polemica, questi toni che pescano un po' troppo nell'autoflagellazione e nel complesso d'inferiorità rispetto alle vicende del nostro Paese. Le spiegazioni fornite da Regazzoni e da Walker qui sopra mi sembrano decisamente più convincenti a descrivere la situazione
  4. Quello che fa incazzare di più un aspirante acquirente di auto storica come me, è che dal primo gennaio non esisterà più un modo (qualunque esso sia, e a qualsiasi costo) che certifichi che io sono un collezionista, e che la mia auto storica viene utilizzata esclusivamente al suddetto fine. Personalmente sarei ben contento di svitare la mia auto bullone per bullone, farla periziare da una commissione apposita, inviare una relazione con 350 foto da ogni angolazione, chilometraggio annuo effettivo, campione di vernice originale e una fetta di culo impanata, pagare il giusto e ottenere un certificato in pergamena (valido per me e me solo, e ad ogni voltura si rifà tutto da capo... metti che il nuovo proprietario la usa per sfondarla nel traffico o per elaborarla senza ritegno) che sancisce la comprovata storicità della mia auto esentandola dai pagamenti in misura piena, ma da qui all'eternità. Anche se con meno di 30 anni. Viceversa, non mi stupirò se fra qualche anno aboliranno anche le agevolazioni per le 30enni portandole a 40, e con le stesse identiche motivazioni: vengono inclusi anche i rottami, anche quelle che non hanno un solo bullone originale, che vengono usate da combattimento ecc. ecc. ecc.
  5. Io spero caldamente mantengano i nomi che rimandano alla "milanesità" del Marchio, così come fa Ferrari con le varie Modena, Fiorano, Maranello... Vedi Brera, MiTo, Visconti (come il concept Italdesign), Milano ecc. "Milano" per la Giulietta mi piaceva tantissimo, ma avendo sbaraccato Arese poco tempo prima forse sarebbe stato un autogol. Oggi invece, a bocce ferme, imho avrebbe solo un bel sapore rievocativo, spero l'abbiano preso in considerazione. E poi sarebbero anche nomi inediti, il che per una casa che vuole rifondarsi sarebbe, a livello d'immagine, una bella cosa. Ho sempre avuto antipatia per la riproposizione e i pastrocchi fatti coi nomi del passato (avere in gamma una Giulietta e una Giulia sarebbe stato comico. Poi la seg. E come la chiamavi, Giuliona?). Giulietta, Alfetta, Giulia, Alfasud... significano molto a livello di storia del marchio, ma imho sono nomi che appartenevano a un'altra epoca, e con gli anni hanno anche preso una connotazione un tantino nazionalpopolare.
  6. Con tutto l'impegno e la buona volontà, questa cosa non l'ho capita. Non l'afferro, esula proprio dal mio campo cognitivo. MA PERCHE' GUTIERREZ?
  7. Non mi dispiace affatto il nuovo muso gli dà un'aria molto più sportiva. E poi, il fatto stesso che Fiat abbia ristilizzato un modello dovrebbe far gridare al miracolo Finalmente ci sono anche degli interni decenti!
  8. Mi riferivo alla C4 difatti, che a questo punto è molto più semplice spingere verso il mercato delle flotte piuttosto che dannarsi a farla diventare una best seller Per il resto, certo, giocarsi tutto sulle flotte sarebbe un errore, oltre che un danno per un marchio come Citroen, che ha ancora un'ottima reputazione come produttore di auto "emozionanti". Dicevo ironicamente di tenersi strette le flotte, se poi quello che offrono al resto del mondo è la Cactus Che non sarà certo uno sgorbio (anche se vista dal vivo mi ha raffreddato alquanto), ma mi sa di aria fritta.
  9. Più che chiara direi obbligata. Il mercato delle flotte di questi tempi offre dei vantaggi di non poco conto - anche nei momenti di contrazione. Su quest'auto poi, che ha lasciato di fatto tiepida la clientela "retail", è evidentemente l'unico modo per farle terminare la carriera con dei numeri accettabili, e magari anche con qualche soddisfazione. Se poi basano le loro vendite "al dettaglio" su modelli come la Cactus... io me le terrei ben strette le flotte.
  10. Alonso l'aveva chiarito fin dall'inizio che preferiva Button... In ogni caso non mi dispiace sia stato riconfermato: potrà stare simpatico o antipatico (per me la seconda) ma l'anno prossimo preferisco vedere più qualche suo raro sprazzo di talento che non la guida da cazzone di Magnussen. Senza dimenticare che la Mclaren adesso avrà un'annata tosta come e se non più della Ferrari, forse un po' meno velocità ma parecchia più esperienza da parte del pilota può servire. Anzi, il fatto che il giovane sia comunque sotto contratto mi dà implicita conferma che l'anno prossimo esce uno e entra l'altro.
  11. Pat Ciancicato Fry? No, ma come? Quello acquistato da Domenicali in McLaren quando era già tutto in svendita Tant'è che Stefanone con un ultimo colpo di mano voleva aggiudicarsi anche Hakkinen, Coulthard e Jo Ramirez ("Socc' mò son ben duri sti inglesi nelle negossiassioni, insistono che non li vedon più da anni, eh ma io non mollo!").
  12. Già fatto da tempo, tranquillo. Piuttosto, credevo che il discorso di Bell si fosse arenato tempo fa. Vuoi vedere che la prossima testa che rotola è quella di... Allison? Quest'anno sono quasi più curioso di vedere la presentazione dell'organigramma che quella della macchina
  13. Prosegue lo sterminio Ferrari, via Tombazis - Autosprint
  14. Ogni tanto glielo fate un bel pienozzo di Blu Super alle vostre ladies? Perchè a quell'età lì non chiedono di meglio Se il carburatore è zozzo, il problema è a monte. Ma per il resto è comunque un toccasana, anche per gli avviamenti difficoltosi
  15. Mi stavo giusto domandando come mai il gp più sfigato e inutile della storia fosse stato reintrodotto a forza nel calendario 2015, senza particolari preavvisi. E come avessero fatto i vari team a superare le loro note ritrosie a sforare il tetto dei 20 gp. E come mai proprio a maggio, perdipiù schiacciato tra il Bahrain e la Spagna.
  16. Ma infatti, la Mclaren era l'ultimo posto dove voleva andare. Alonso aveva cominciato a fare le bizze in Ferrari quando, tramite Briatore, si era prospettata la possibilità del famoso cambio Hamilton-Alonso. Quando poi si è delineato lo scenario attuale, con Vettel già in trattativa avanzata con Maranello, i posti in Mercedes tutti occupati e la porta chiusa in Red Bull, il Nostro si è fatto molto più possibilista sulla permanenza in Ferrari, fissando però un paletto economico di tutto rispetto come "contropartita" per i pochi anni buoni di carriera ancora rimastigli. Ma a quel punto Marchionne era già nel pieno delle sue funzioni, e non mi stupirei se il pollice verso finale fosse venuto proprio da lui. A parte il gossip di Omnicorse, sono curioso anch'io di vedere questa ritrovata liaison, non tanto Dennis-Alonso, quanto Dennis-Briatore! :pop:Talmente tanto amore tra i due che quando Dennis soffiò Alonso alla Renault (facendo l'annuncio ufficiale ben un anno prima, con scarsissimo fair play... come aveva già fatto con Montoya. Poi entrambi gli epiloghi hanno dimostrato che il tempo è galantuomo), sborsò sull'unghia a Briatore tutta intera la penale dovuta, pur di non sedersi a trattare con lui Povero Ron, era già l'ombra di sé stesso. Poco dopo sarebbe stato pure esonerato dai circuiti per quer pasticciaccio brutto della spy-story. Ricordo ancora la doppietta McLaren a Monza 2007, con lui che scoppiò a piangere come un vitello tra le braccia della moglie, con cui si sarebbe lasciato pochi mesi dopo. Dopo l'esclusione del suo team dalla classifica costruttori quell'anno, i suoi meccanici gli regalarono una finta coppa del mondo Costruttori, perchè in ogni caso il vincitore morale era lui (io invece l'avrei dato alla copisteria da cui si erano fatti fare le copie dei progetti Ferrari). peccato che con l'ultima gara la Ferrari gli soffiò anche il primato dei punti nel Costruttori, sia pur grazie all'insostituibile opera del loro "secondo" pilota, che gli sparò tutto il fuoco amico possibile (compreso un sorpasso alla diotifulmini al primo giro) per far sclerare Luigino, che era già un fascio di nervi di suo. Ora poi si fa pure dare due calci in culo dal suo amico sceicco, finendo per essere estromesso dalla sua stessa squadra. Me lo rivedo ancora il Ron Dennis in zazzera castana che lottava come un guerriero per difendere il suo Ayrton, andando a testa bassa contro la prepotenza di Jean-Marie Balestre. Altri tempi... Fine OT!
  17. L'ultima volta che sono stato in una concessionaria Fiat sono salito su una 500L e ho regolato sedile e volante sulla mia corporatura. A parte l'inadeguatezza del sedile, non riuscivo a poggiare il gomito destro sul bracciolo, perchè collocato troppo in basso, per quanto cercassi di avvicinarmelo. Ergo, praticamente inutile per me. Va bene che sono alto 2 metri e magari non faccio testo, ma prima d'ora non mi era mai capitata una cosa simile.
  18. Un altro di buono... E non ricominciamo con le domande "buon pilota o buon..."
  19. La prima è risaputa, non ha bisogno della mia conferma
  20. Vero. Il pilota che è capace di far correre qualsiasi auto tende ad adattarsi lui alle caratteristiche del mezzo, e questo può portare anche (non sempre) a una minore efficacia in sede di sviluppo. Viceversa il "secondo pilota", o il collaudatore, a cui non difetta la tecnica di guida ma la concentrazione totale e prolungata, e il "talento puro" del campione, spesso e volentieri sviluppa una capacità critica maggiore, appunto perché bisognoso di bilanciamenti e settaggi ottimali per fare i tempi. Quanto a Badoer, mio compaesano, che talvolta avevo la fortuna di incontrare alla nostra birreria preferita, confermo tutto.
  21. Altro caso misconosciuto: Pablito Montoya. Polverizzava in pista Schumi Jr, ma quando quest'ultimo si scassò il collo a Indianapolis e saltò pareccchie gare, misteriosamente le sue performance peggiorarono di gara in gara.
  22. L'interno mi sembra una colata di plastica, con elementi hi-tech ficcati senza alcuna apparente ragione se non la voglia di strafare (o di tamponare un po' l'atmosfera spartana). E' vero che le ultime Opel si distinguono proprio per il generoso carryover dai segmenti superiori, ma in un contesto così, spostare l'occhio dalla strumentazione o dal volante sontuoso a quella tremenda plancetta per l'aria condizionata secondo me accentua solo l'effetto di caduta di stile. L'esterno tutto sommato lo salvo, anche se le proporzioni - suggestione mia? - mi ricordano vagamente (oltre alla Spark) la funesta VW Fox.
  23. Come se dipendesse dai feedback del pilota la bontà del progetto di una monoposto. Credo invece, come diceva anche Aymaro, che in casa Ferrari a pesare parecchio siano stati i mancati investimenti nei simulatori e in quelle aree che sono diventate vitali con la scomparsa dei test, e i cronici problemi con la galleria del vento, che ha funzionato a cazzo di cane per ben due anni di fila Per me quello che dice Forghieri ha il suo peso, e preferivo anch'io la Formula 1 dei test individuali, quando si aspettava smaniosamente fino a febbraio per sapere di quanto il nuovo bolide abbassava il record a Fiorano. Ma i tempi son cambiati, e qualsiasi considerazione negativa su Alonso non può coprire il totale fallimento manageriale della GeS negli ultimi 4 anni.
  24. Alonso potrebbe aver avuto (sempre e comunque in solido con i suoi compagni di squadra) responsabilità per il mancato apporto del pilota allo sviluppo della monoposto. Ma se viene progettata un'auto (ipotesi n.1) esclusivamente sulle specifiche di un pilota, in barba anche alle regole della fisica, o se viene progettata un'auto (ipotesi n.2) talmente precaria che guidata da un pilota va bene, o almeno benino, e guidata dal compagno di squadra è un cancro, mi pare di tutta evidenza che la colpa è di chi fa l'auto e non di chi la guida meglio. D'altronde, una delle lamentele più frequenti che risuonavano durante la gestione dell'infallibile Domenicali era proprio che il team fosse troppo Alonso-dipendente. Se c'era una direzione sportiva e tecnica così volubile, forse è stato un bene fagli cambiar lavoro Anche Schumacher aveva uno stile di guida tipico, ed era di una pignoleriaassurda con le sue specifiche e i suoi setup, ma poi l'auto andava bene anche con Irvine, Barrichello e Massa. Come ripeteva lui stesso, "si perde e si vince tutti assieme".
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