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Yakamoz

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Risposte pubblicato da Yakamoz

  1. Questa cosa dell'effetto paracadute rievoca in maniera lugubre il 2020.

    Binotto all'inizio di quest'anno ha detto "nel 2017 e 2018 avevamo la macchina buona ma non siamo stati in grado di svilupparla, adesso la squadra è matura e non temiamo la lotta agli sviluppi". Infatti...

     

    Fatto pace che il mondiale l'avremmo salutato comunque, resta il dispiacere di vedere che per l'ennesima volta la Ferrari durante la stagione ha fatto il "gambero rosso" (cit. varie copertine di Autosprint, già ai tempi di Montezemolo). Con tanto di simulatore ultima generazione e balle varie.

    L'alibi della TD39 (che il team, gliene rendo merito, non ha mai usato) regge fino a un certo punto, e giustifica più che altro la competitività ritrovata della Wolff-mobile.

    E' stata una cosa schifosa sia nel metodo che nel merito (perché ha alterato i valori in campo e ha recepito supinamente i diktat di un team che può nemmeno più usare i galloni di campione del mondo per forzare le decisioni), ma la Ferrari ha toppato.

     

    I guai al motore vanno benissimo (era assolutamente logico congelare la specifica più spinta possibile e recuperare affidabilità col tempo, piuttosto di tenersi per altri tre anni un polmone affidabilissimo, vedi Mercedes), ma la gestione degli sviluppi è ancora carente.

    Specie contro un team come RB che in questo è il n.1. Anche negli anni in cui la macchina partiva male, nell'ultimo bimestre di campionato una o due vittorie le piazzavano regolarmente.

     

  2. On 20/9/2022 at 14:25, stigghiolaro scrive:

     

    Il cronometro o gli sponsor alle spalle?


    In mancanza di sponsor, il cronometro.

    Se c’è lo sponsor, vale sempre il detto “ubi maior minor cessat”.

     

    Contrariamente al test con la Haas, fatto su richiesta della Ferrari, credo che quello con l’Alpine sia frutto proprio dell’interesse verso Giovinazzi.

    Per cui spero che il cronometro sia dalla sua (ma la vedo dura).

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  3. 1 ora fa, Aymaro scrive:

    mah, più o meno, dei test Alpine è quello che ha esperienza (DeVries una sola gara, Doohan un salto nel vuoto e non si sa se avrà la superlicenza), anche in Haas, Ricciardo credo sia fuori dalla lista (stipendio, prestigio, obbiettivi) ed Hulkenberg, beh, oramai ha una certa età ed è fermo da un po', davvero può offrire più di Antonio?

    Idem Willams dove se la gioca con DeVries (ma in questo caso mercedes spingerebbe) e Sargeant (anche lui non si sa se avrà la supelicenza)

    io ci vedo delle buone possibilità

     

    Sarei solo che contento di avere di nuovo un pilota italiano che corre "a pieno titolo", dai tempi di Jarno Trulli.

    Il fatto è che oggettivamente non ha lasciato una nomea di pilota irresistibile dietro di sé. Ha avuto qualche sprazzo, ma poi troppi pasticci e sostanzialmente Raikkonen gli era superiore.

    Hulkenberg ha dalla sua che è un maestro nel sedersi su una monoposto mai provata prima e trovare subito il ritmo, e ha sempre ben figurato.

     

    Detto ciò, il grande giudice è sempre il cronometro. Spero che si faccia valere.

  4. 2 ore fa, MetaEx scrive:

    Ciao a tutti

     

    Premetto che abbiamo un budget ristretto in famiglia e siamo indecisi sulla Toyota Yaris FULL e la Fat Panda MILD, quindi l'ago pende tra full e mild, e 5k di diferenza (15k FIAT e 20k Toyota) ne vale la pena per prendere la yaris?
    Grazie infinite!

     

    Sono due categorie diverse di veicolo. La Panda è una di quelle che un tempo venivano chiamate "superutilitarie", la Yaris è un'utilitaria di ultima generazione, tra le migliori.

    La Panda ha senso se si vuole spendere meno possibile (in previsione di un basso chilometraggio e/o di un utilizzo saltuario e perlopiù cittadino). Ma se quei 5 mila euro in più ci sono, meglio spenderli.

     

    Poi, a giudicare dai due prezzi, suppongo che la scelta sia fra una Panda full optional e una Yaris base base. Lì dipende dai gusti e dalle necessità dell'acquirente.

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  5. 1 ora fa, falconero79 scrive:

    Quindi Giovinazzi uscirebbe dall'orbita Ferrari ?

     

    Speriamo. Sarebbe la prima volta nella sua carriera nella massima formula che viene scelto solo per le sue doti. Anche se onestamente la vedo difficile, non è il più solido sulla piazza e la concorrenza è forte. 

    E', a quanto pare, un valido collaudatore. Potrebbe avere senso in un team desideroso di impostare una buona base tecnica, come ha fatto Alfa Romeo con Bottas.

     

    Chi vedo male è Ricciardo. Purtroppo. Uno dei miei preferiti. Ma anche ammesso che trovi un sedile, dovrebbe prima ritrovare il suo vecchio smalto, che non era di poco conto. 

  6. 2 ore fa, kire_06 scrive:


    Oddio nzomma. A livello di concetto è molto simile alle Fornasari che venivano prodotte un ventennio fa…. Pure Spyker nel 2006 presentò la D8, un super suv sportivo che nulla aveva a che vedere col classico suv prodotto fino a quel momento. Tutta sta rivoluzione io sinceramente non la vedo.

     

     


    Fornasari, Spyker… parliamo di micro nicchie.
    Io mi riferisco a modelli prodotti in serie. E sono sicuro che nella lunga storia dell’automobile esista già qualcosa che anticipava questo o quel concetto. 
    Io parlo molto semplicemente dell’effetto emotivo che mi suscita quest’auto, che nel suo ramo ritengo assolutamente estrema.


    Anche la W220 era una semplice Mercedes che non faceva nulla per nasconderlo, ma quando uscì mi fece un effetto sensazionale. Mi sembrava un gradino sopra a tutto il resto, anche grazie ai suoi contenuti tecnologici.

     

    • Grazie! 1
  7. Caspita. L’ultima volta che una nuova auto mi ha fatto un effetto simile, tipo astronave, è stata la Mercedes W 220. Era il 1998 e io ero un ragazzo.

    Non assomiglia a niente che sia stato mai prodotto.

    In un certo senso ne ero certo. Mi dicevo “quando Ferrari entrerà nel mondo sei suv, lo farà a modo suo”.

     

    Ma che se ne fa il passeggero di tutto quel popò di roba davanti a se? Non è che il design della plancia ci guadagni…

    • Ahah! 1
  8. 1 ora fa, savio.79 scrive:

    O preferite che a fare gli “influencer” siano solo persone che fanno quello perché non sanno fare nient’altro nella vita?

     

    Preferirei che non esistessero proprio.

    Gli "influencer" sono delle marchette viventi. Il problema è tutto di chi dà loro ascolto, e, peggio ancora, di chi crede che prendano una posizione su temi d'attualità per ragioni che esulano dal proprio ritorno di immagine.

     

    All'estremo opposto si trovano coloro che parlano con cognizione di causa, senza conflitti di interessi, di argomenti che conoscono.

     

    Io preferisco questi ultimi, anche se sono noiosetti e poco fotogenici. Ma mi danno l'illusione che la nostra civiltà non sia ancora spacciata definitivamente...

    • Mi Piace 1
  9. Vettel può aver avuto ragione a lamentare la forzatura di una regola (evidentemente non così vincolante) che la stessa F1 si era posta, di abolire i voli acrobatici e altre manifestazioni ritenute poco conciliabili con la riduzione di CO2.

     

    Quello che manca è la visione d'insieme: ha senso dichiarare guerra a tutto, perfino ai simboli, quando il beneficio è nullo, e quando si è pezzi di un sistema che è esso stesso parte del problema?

    Più concreto: la Formula 1 è diventata uno sfizio inconciliabile con l'attuale emergenza ambientale? Caspita, aboliamola progressivamente. Sarà più importante la calotta polare artica di uno sport?

     

    Se invece il suo impatto globale (contando tutto: gare, frecce tricolori, spostamenti da e verso gli autodromi, fabbriche, merchandaising ecc.) è ritenuto trascurabile, allora godiamocela, senza ipocrisie e senza raccontarci che stiamo salvando il mondo a colpi di sobrietà.

    Evitiamo, sempre, sprechi e eccessi, ma manteniamoci almeno i simboli che rendono onore a una tradizione, a una professionalità, a un'eccellenza.

     

  10. 12 minuti fa, TurboGimmo scrive:

     

    Intendi Mercedes ad Abu Dhabi?

     

    Intendevo RB a Monza. Abu Dhabi meglio lasciarla lì sotto la cenere, che ha implicazioni e complicazioni ancora più grosse, incluso il fatto che fu l'ennesima decisione controversa presa dalla FIA quell'anno, e in qualche modo "riequilibrava" altri torti precedenti.

     

    Comunque sì, il ragionamento in generale è buono anche per Abu Dhabi.

    • Mi Piace 1
  11. Per me ci sono due problematiche distinte che si accavallano. 

    Una questione è: "la direzione gara è stata lenta e pasticciona, e ha fatto perdere più tempo del dovuto ammazzando il finale della gara". Perfetto.

    Poi c'è chi dice: "la direzione gara avrebbe dovuto mettere bandiera rossa perché lo spettacolo, i tifosi, il centenario di Monza ecc. ecc.".

    Ecco, sarebbe opportuno chiarire una volta per tutte se l'esigenza dello spettacolo possa giustificare una forzatura delle regole.

    Oppure mettere una regola del tipo "in caso di episodi da SC occorsi entro 5 giri dalla fine, la direzione gara può/deve esporre bandiera rossa per garantire un finale normale".

     

    Boh. Parliamone. Io sono dell'avviso che ogni nuova regola si porti dietro ulteriori complicazioni e relative polemiche, specie quando prevede potenziali disparità di trattamento all'intero della stessa gara.

    Pensiamo se ci fosse il pilota X, primo fino a quel momento, che non ha sbagliato nulla e ha tirato come un dannato, e il pilota Y il cui team ha fatto casini su casini e si trova relegato dietro, con le gomme finite e staccato di venti secondi.

    Con una bandiera rossa introdotta per pura necessità di spettacolo, X si ritrova non solo col vantaggio annullato (sarebbe successo anche con la SC), ma con Y dietro graziato da tutti i precedenti errori e addirittura a parità di gomme.

    Grande divertimento per lo spettatore che ha pagato 400 euro di biglietto, ma forse un calcio sugli stinchi a un team che ha speso centinaia di milioni per trovarsi dove si trova, e ha lavorato meglio.

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  12. Con quella che ormai è diventata una prassi comune, di andare in penalità per avere motori freschi, Monza, che si presta molto bene alla bisogna, sta diventando una sorta di gran premio a griglia invertita.

    Il che ha anche dei lati positivi per lo spettacolo. Meglio questo che introdurre la griglia invertita di regola, che sarebbe una porcata.

    Anzi, se io fossi al posto di Domenicali e dovessi creare altro show costi quel che costi, farei un pensierino a ridurre ulteriormente il numero di componenti utilizzabili.

  13. 3 ore fa, AlexMi scrive:

    Più che altro, se in tanti lo criticano per la sua capacità di comunicazione, direi che almeno su questo ha un problema, visto che è uno degli soft skill richiesti per coprire il ruolo; è uno dei fondamentali.

     

    Forse lo criticano in tanti perché oggi in tanti sopravvalutano (o mitizzano...) questo aspetto, importante sì ma fino a un certo punto. Mentre fino a dieci anni fa di certe cose tipicamente "social", o comunque amplificate a mille dal web, così come di comunicazione motivazionale, ce ne fregavamo altamente.

     

    Ai bei tempi (:saggio) stavamo a sentire gli ingegneri e non i mental coach. Adesso invece sono gli ingegneri che diventano mental coach.

     

    Ciò detto, concordo con te che, se si vincesse, Binotto con quella bocca potrebbe dire ciò che vuole. Mentre, se si perde male, ai vari aspetti di critica si aggiungono anche le sue dichiarazioni ai media.

    Anche se, io lo continuo a sostenere, a far male dovrebbe essere ciò che dice, e non come lo dice.

     

    Poi ci sarà sempre la dichiarazione che esce meglio e quella che esce peggio, perdinci. Ma la cosa riguarda un po' tutti, anche i suoi colleghi.

  14. 1 ora fa, giopisca scrive:

    ma questo c'è o ci fa? ha mai fatto un corso per parlare in pubblico e per motivare le persone? 

     

    Sta diventando veramente ripetitiva questa argomentazione. E' vero che ormai siamo circondati da "mental coach", "real life coach", influencer, e chiacchieroni di ogni tipo, ma, per piacere, possiamo ancora attenerci al mondo reale, in cui il lavoro di team principal è leggermente più ampio e più incasinato?

     

    Poi, voglio dire, che accidenti ne sappiamo noi di come Binotto motiva o comunica con i suoi collaboratori. Tutto quello che conosciamo sono le sue dichiarazioni pubbliche, o come vengono riportare dai media, che non c'entrano niente con la motivazione, il team building, la leadership e balle varie.

    Al massimo potrà scoraggiare i tifosi (o gli azionisti).

     

    Se Binotto dice, che so, che non ci ci si sta capendo niente sulle prestazioni della macchina, l'aspetto allarmante dovrebbe essere non che lo abbia detto in pubblico, ma che stia coordinando male lo sviluppo della monoposto. E' un po' come il tizio che guarda il dito e quello che guarda la luna.

     

    Poi boh, sbaglierò io...

     

     

    A proposito. Condivido con voi questo parere, che a me sembra illuminante:

     

    https://www.quotidiano.net/blog/turrini/vengo-dopo-il-gp-by-duchessa-13-5.7668

     

    • Mi Piace 2
  15. Scusate, ma alla fine sta 6 speed era più divertente da guidare rispetto alla 55 classica? Perché se è così abbiamo trovato la ragione giustificatrice della sua esistenza.

     

    In caso contrario, tutto quello che mi viene in mente è che qualcuno al reparto trasmissioni abbia spinto per questa cosa del cambio a 6 marce, sia stato accontentato, e alla fine, accortisi che non cambiava nulla e addirittura che peggioravano le prestazioni, l'abbiano comunque messa a listino per recuperare i costi, sfruttando l'effetto-novità di un cambio a 6 rapporti che all'epoca era più unico che raro, e addirittura una novità assoluta su un'utilitaria.

    • Mi Piace 1
  16. 32 minuti fa, espresso scrive:

    La mia era una battuta.

    Tuttavia, per me, da un punto di vista di bene per la Ferrari o per l'auto italiana (i.e. in Stellantis, per esempio), Lapo sarebbe meglio di John.

    Per il bene della famiglia, di EXOR (anche a scapito dell'Italia per accarezzare i Galletti), meglio John

     

    Non voglio difendere l'operato di John. Anzi, fin qui sono molto scettico su diversi aspetti. Ma si tratta di aspetti squisitamente operativi. Del folklore non me ne faccio niente.

    Lapo Elkann fin qui si è dimostrato capace di lanciare qualche piccolo brand di moda (automotive e non), grazie al suo nome, alle sue entrature negli ambienti mondani e - incidentalmente... - grazie alla linea di credito illimitata o quasi di cui dispone.

    Il presidente della Ferrari è un altro lavoro. Se ne sono occupati personaggi del calibro di Marchionne, Ghidella, Montezemolo. Per tacere del fondatore. Tutti hanno vissuto successi e fallimenti.

    Se John Elkann ha una possibilità su 100 di avere successo, sia nella parte commerciale sia in quella sportiva, io francamente il buon Lapo lo lascerei a godersi le gare di F1 facendo tifo ai box.

    • Mi Piace 2
  17. Parentesi. Mi ricordo ancora la Punto 6speed nuova fiammante, prima auto del figlio di amici. Era una delle prime Punto che vidi, e la prima in cui salii. A me mancava ancora qualche anno alla patente.

    Era di un blu metallizzato che dava sull'elettrico. Quant'era bella mannaggia.

    • Mi Piace 1
  18. Non ha la stravaganza degli ultimi modelli Jeep di fascia media e bassa, ma forse è un bene...

    Comunque hanno lavorato bene sui dettagli, per differenziarla da una Tiguan qualsiasi.

     

    Con una motorizzazione sui 150 cavalli e retrotreno elettrificato sarebbe ottima.

  19. 12 ore fa, espresso scrive:

    Vada a casa e lasci un po di gestione a quel pazzo benevolo e iper Italiano di Lapo

     

    Bah, sai. Considerando John e Lapo che sono usciti - con rispetto parlando - dallo stesso buco, sono cresciuti in seno alla stessa famiglia, nello stesso luogo, hanno lo stesso numero di passaporti in tasca... in cosa consisterebbe la maggiore italianità di Lapo? 

    Sulla pazzia concordo. Ma non mi sembra un valore aggiunto.

  20. 11 ore fa, AleMcGir scrive:

     

    Montezemolo :disp2:

     

     

    ... e magari Forghieri come DS.

    Queste pagine - bar sport sono una peggio dell'altra. Da un'altra parte leggevo un lucidissimo e argomentato j'accuse alla presidenza Ferrari, per la quale si invocava il nome nientemeno che di Lapo Elkann, perché lui va nei box a tifare, è uno di noi, non fa la bella statuina come il fratello.

    • Ahah! 2
  21. Tutti i pasticci (e le sfighe, siamo onesti) Ferrari in questa gara mi sembrano poca cosa rispetto alla situazione ormai stabile in cui versa la monoposto.

    Su questa pista, secondo i valori saldamente espressi prima della pausa estiva (o della direttiva FIA, scegliete voi…), Ferrari doveva portarsi a casa una vittoria facile facile.

    Invece non solo RB è stata un miraggio in ogni momento della gara, ma perfino la Mercedes è stata in grado di fare la voce grossa, estremizzando le strategie e marcando giri veloci a ripetizione con entrambi i piloti.

    Avevo già scritto qualche commento fa che dovevamo riprenderci Jean Todt, per cui non ripeterò anche qui che DOVEVAMO RIPRENDERCI JEAN TODT.

     

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  22. Piano, non giungiamo a conclusioni affrettate.

    Leclerc-Todt hanno fatto la loro scommessa sul team Ferrari, e viceversa.

    Mettersi a remare contro, adesso, non serve a nessuno. Non mi sembra la scoperta dell'acqua calda dire che Leclerc è molto arrabbiato (non so, dovrebbe essere felice?). Il punto è cosa succede dopo la rabbia.

    Nel momento in cui cazzia la squadra privatamente, ma poi all'esterno mantiene l'aplomb e rinnova la sua fiducia, ci troviamo nella piena fisiologia delle cose.

    Compreso il doversi rassegnare di nuovo a vincere "l'anno prossimo", spezzando le aspettative ai massimi livelli di questo inizio campionato.

     

    La squadra ha fatto un enorme progresso tecnico e organizzativo, mentre si sta rivelando inadeguata e impreparata su altri fronti.

    Chi è lì dentro ha modo di capire molto meglio le cose, specialmente se ai guai sono stati predisposti i giusti correttivi o meno.

    Il polso della situazione ce l'avrà sempre Leclerc. Se riterrà senza speranze la sua attuale collocazione, cercherà di accasarsi altrove pensando solo al suo sacrosanto interesse (quante ne sono state dette su Alonso perché ragionava allo stesso modo...).

    Se invece avrà ragione di credere in una nuova fulgida èra Ferrari, butterà giù tutti i bocconi amari che servono. A 24 anni si può pianificare il futuro in tranquillità.

     

    Nel frattempo, se Leclerc punge il team, se Nicholas Todt viene visto in una brasserie di Stoccarda con Toto Wolff o a chiacchierare nel paddock con Horner, significa che ognuno sta facendo semplicemente il proprio lavoro, che è quello rispettivamente di far vincere la propria squadra, e di tenere il proprio pupillo sempre appetibile sul mercato.

     

    Personalmente, non sono fra quelli che gridano "dategli una macchina", "dategli un muretto", "dategli un team principal", "dategli un presidente come Lapo Elkann" (sic!!!).

    Per quanto sia stata dura fin qui, io non tifo né per il pilota né per la squadra, ma tifo per il progetto. Tifo per Leclerc che vince con la Ferrari. E il tifo porta a essere irrazionali, a sostenere sempre la stessa causa contro tutto e tutti, perfino contro l'evidenza.

    • Grazie! 2
  23. 10 ore fa, Lagarith scrive:

    Assolutamente d’accordo, e aggiungo che Binotto, oltre ad essere una mezza sega come team principal e una cista indifendibile a livello comunicativo, si è altresì dimostrato totalmente senza palle a livello politico

     

    Mattia Binotto lo ritengo il miglior TP Ferrari dal dopo-Todt (anche perché far peggio degli altri era dura). Io poi personalmente ho a lungo invocato un capo-ingegnere, che in un team fortemente organizzato tipo RB o Mercedes è sicuramente superfluo, ma in uno smarrito e senza una precisa direzione/filosofia tecnica ritengo sia un valore aggiunto.

     

    Resta il fatto che è troppo lavoro per una persona sola, e le falle (nonché i limiti umani) nel meccanismo sono clamorose e ben osservabili.

    D'altronde Horner ha il supporto irrinunciabile di Helmut Marko. La Mercedes si è avvalsa per anni di un eccezionale manager/consulente come Niki Lauda.

    Nella Ferrari che vinceva, il potere era addirittura tripartito, con Todt, Brawn, e Montezemolo che si prendeva i meriti degli altri due, ma almeno aveva uno stile di presidenza barricadero e di forte supporto agli altri due.

     

    Sicuramente il team Ferrari maturerà e migliorerà ancora, ma intanto ogni anno perso è una sconfitta, e le sconfitte alla lunga logorano...

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    • Adoro! 1
  24. Non è la prima volta che tocco quest’argomento, lo so. Ma ogni volta che ci ritroviamo in queste situazioni miserande, il diavoletto mi chiede: e se ci fossimo accattati Jean Todt quando ci si è suadentemente proposto?

    Probabilmente non avrebbe cambiato l’epilogo di questo campionato. Forse avrebbe anteposto certe sue vecchie ambizioni inappagate (tant’è che lasciò la Scuderia) al bene del team. Ma sicuramente avrebbe evitato certe porcherie a vantaggio dei soliti noti.

    Un’eminenza grigia serve sempre (cit.)

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