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Evidentemente non era un periodo già abbastanza teso dalle parti di Maranello, si sentiva proprio il bisogno di tirare un calcione allo sgabello su cui si trovava Binotto, in piedi, con un cappio intorno al collo. Ora la Ferrari è a cavallo della tigre, ovvero in una situazione di estrema difficoltà, ma se scende diventa anche peggio. Il TP ormai è ufficialmente sputt***to, e la timida smentita del team non migliora le cose di una virgola, perché queste chiacchiere perseguiteranno Binotto ogni weekend, ed è impensabile fare il suo lavoro con un piede già nella fossa. Come scrivevo anche nei giorni scorsi, secondo me non è tempo di segare Binotto, specie senza aver prima segato qualcuno sotto di lui che è ben più responsabile dei pasticci che sono successi. Ha raggiunto il 70% degli obiettivi di quest'anno, e tutte le cazzate fatte dal muretto e le altre circostanze avverse lasciano intuire quale fosse il vero potenziale del mezzo meccanico. Però ha bisogno di essere affiancato da ben più di un Mekies. Così come Horner ha Marko, e Wolff aveva Lauda. E deve prendere quelle dannate decisioni che non ha ancora preso. Gli errori strategici (che fanno TUTTI) sono stati troppi e troppo gravi.
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Il giudizio andrebbe dato su scala pluriennale. Il suo peccato originale fu la stagione 2020, per la quale fece mea culpa. La macchina, motore o no, era proprio sbagliata. Per il resto, considerando come ci si è dovuti muovere tra budget cap, sviluppi congelati ecc., devo riconoscere che nell'ultimo biennio non ha lavorato male. Avrebbe potuto lavorare meglio, indubbiamente. Lungi da me fare paragoni blasfemi, ma ancora nel 1998 il team Todt-Brawn-Schumacher fu attraversato da una reale crisi di coscienza sul dilemma se fosse umanamente possibile battere gli inglesi, e se non avessero sbagliato tutto. I processi sono lenti. La stagione 2022, oltre che per gli errori clamorosi del team, è stata flagellata anche da eventi inevitabili (i guai di gioventù del nuovo motore) o indipendenti dalla sua volontà (td39). A mio parere le due grandi aree da sistemare sono le strategie e gli sviluppi. Risolti quelli, la macchina c'è, e i piloti pure.
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Il più precario in Ferrari è Binotto, non Leclerc. Ma, se devo esprimere una previsione verosimile, credo che nessuno dei due a breve prenderà altri lidi. Leclerc per mancanza di alternative (ad andare in Mercedes si farebbero male entrambi), Binotto perché ha toppato sotto vari aspetti (strategie in primis) ma la macchina valida l'ha promessa e l'ha fatta. Mica pizza e fichi. Credo che nel breve rotolerà al massimo qualche testa intermedia.
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Credo sia rimasto a Maranello esclusivamente per seguire lo sviluppo della monoposto nuova, come l'anno scorso. Escludo che non fosse in Brasile per dissapori con Leclerc: sono entrambi pagati per stare dove il loro lavoro gli impone. Tra l'altro era assente anche Wolff.
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La sanzione ha o dovrebbe avere una funzione repressiva intrinseca: avrebbero dovuto irrogargliela anche se all'atto pratico nulla cambiava (e non sarebbe la prima volta che succede). Credo piuttosto che gli steward abbiano colto bene lo spirito della norma, che è quello di sanzionare le mosse alla Verstappen (affiancare a più riprese la macchina davanti come azione di disturbo), mentre nel caso di Sainz c'era visibilmente un'incomprensione con Perez. Tanto più che lui era lontanissimo, e la SC non era nemmeno nel giro di rientro. Parlando della gara, il cerchio si è finalmente chiuso: la Mercedes ha annullato il suo gap dagli avversari, e per soprammercato chi ha guadagnato pure una bella doppietta. Sensazionale per una squadra che pochi mesi fa prendeva un secondo in qualifica. La FIA è sempre il team che sviluppa l'auto più velocemente 💪 La Red Bull credo stia usando le ultime gare per raccogliere dati su assetti e regolazioni, magari applicando soluzioni scartate nel corso dell'anno. La prestazione di ieri, con macchine ormai arrivate tutte a fine sviluppo, era troppo merdacea per essere vera. La Ferrari invece sempre seconda forza resta, non importa chi sia il primo. Almeno, sembrerebbe aver trovato la quadra per limitare l'orrendo degrado delle gomme. Le parole soverchiamente ottimistiche di Leclerc del giovedì sulla ritrovata competitività lasciavano in effetti intuire qualcosa. Se i motori avessero potuto girare a potenza normale, avremmo visto un'altra gara. Ma va bene così. L'importante era omologare il motore più potente del lotto, l'affidabilità arriverà anche lei. Le McLaren ieri erano come il prezzemolo in mezzo ai denti. Ricciardo (uno dei miei preferiti in assoluto) è già con la testa fuori dalle corse. Che finaccia... uscito dalla porta RB per rientrare dalla finestra del cesso. Come fiuto nelle scelte, potrebbe essere il nuovo Alonso. Magnussen meritava di giocarsela quella gara. Norris fenomeno come sempre. Il sorpasso che stava facendo Leclerc era estremo ma in quel punto se ne sono fatti sempre, sia ieri che nelle passate edizioni. Comunque Interlagos si conferma la solita grande pista, dove il talentaccio viene fuori meglio che altrove. Si è visto con Vettel, che ha annichilito Stroll sia al sabato che alla domenica, e anche con zio Alonso, che ha riscattato la puttanata del sabato con una gara delle sue. Vederlo sverniciare di nuovo una RB mi ha dato un'emozione particolare, pensando a tutti gli anni in cui è stato confinato nelle retrovie più infime.
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Se consideriamo che la Y, nella sua innovazione, era comunque una reinterpretazione degli stilemi della Y10 (dentro e fuori), direi di non escludere a priori che certe idee non tornino fuori, magari sulla prossima Ypsilon. Ma è una pura ipotesi...
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In Italia i limiti hanno una mera (e blanda) funzione deterrente. Metto i 50 così la gente va a 70, metto i 30 così la gente va a 50 ecc. A Treviso il limite di 30 dentro le mura lo abbiamo già dal 2013, voluto da un ex sindaco molto sensibile alle istanze "green" (che è cosa leggermente diversa da "ambientale", e totalmente indifferente a "sicurezza stradale"). Diciamo che nell'80% delle strade, il limite è in re ipsa, perché sono vicoli stretti, pieni di intersezioni e strisce pedonali. Poi c'è un anello perimetrale a senso unico dove i 30 sono obiettivamente pochi. Morale della favola: non li rispetta nessuno. Le auto si tengono generalmente tra i 40 e i 50, velocità assolutamente adeguate, imposte non dal cartello ma dalla larghezza della carreggiata e dalle condizioni del traffico. In compenso esiste un secondo anello, esterno alle mura, a senso unico e due corsie, con limite 50 (che va benissimo) ma che essendo perlopiù rettilineo consente di andare a fuoco, con utilitarie antidiluviane che si sentono Ferrari e partenze ai semafori tipo formula 1. Premesso che noi italiani non possiamo impartire lezioni a nessuno in materia di rispetto dei limiti, credo che sia più utile investire molto nell'educazione stradale, anche con le maniere dure (controlli massicci e multe salate), piuttosto che fare il provvedimento di facciata, magari con il velox fisso, che dopo un po' non impensierisce più nessuno.
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Al termine di questa colossale chiavica di gara posso dire in ordine sparso che: - la FIA sta per raggiungere l’ultimo obiettivo stagionale mancante, cioè far vincere una gara di consolazione alla Mercedes. Un ultimo sforzo da parte del team e ci siamo, dai! - Hamilton è stato dato per spacciato troppo presto. Russel andava bene per fare il piedone quando la macchina era una diarrea. Adesso che si possono giocare il podio e servono gli attributi, la classe viene fuori - Sainz si è preso 30 secondi dal Russel non esattamente memorabile di cui sopra. Che significa che hanno dovuto abbassare la potenza del motore? È da agosto che sono già giù di potenza. Ma lo risolviamo almeno per il 2023 questo problema? - Non solo Verstappen, anche Perez ha conquistato un nuovo record: è la prima volta che un pilota messicano arriva due volte sul podio al gran premio di casa. Ha stracciato il precedente record appartenente a Sergio Perez. Grande! Di vincere non se ne parla, di arrivare secondo con una macchina che te lo consente, idem. Ma forse è chiedere troppo all’idolo locale.
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Concordo in generale, ma vedendo la massiccia purga dei modelli a quattro ruote motrici dai listini del gruppo (perfino in Jeep dove dovrebbe essere la norma) tiro un respiro di sollievo che almeno qui, su un modello che grida al mondo la sua premiumnessss, questa possibilità di piacere e sicurezza di guida sia stata lasciata. E pazienza se, sì, la Giulia era il modello del ritorno della trazione posteriore sulle berline Alfa...
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- alfa romeo giulia my2023
- giulia 2023
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Vero, però è un po' di gare che in Ferrari hanno perso il tocco magico. Almeno, io ultimamente ho visto tanti pit sopra i 3 secondi e pasticcetti vari.
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La gara che ha fatto Alonso ha una valenza anche al di là del piazzamento ottenuto o revocato. Il risultato fisico della gara (cioè chi porta materialmente le proprie chiappette oltre il traguardo prima o dopo gli altri piloti) dice che lui, partito retrocesso, poi vittima di un contatto violentissimo in rettilineo, e infine rientrato in gara ultimo, è riuscito a piazzarsi nei primi dieci. Il tutto con una monoposto onesta ma lungi dal consentire rimonte indiavolate. Il risultato a tavolino potrà essere giusto, sbagliato o controverso, ma non toglie nulla al valore dimostrato, come dissi dopo l'epilogo del gp del Canada 2019. Resta semmai da capire il criterio con cui le sanzioni vengono applicate - o non applicate. I 30 secondi ad Alonso e i 5 a Russell restano obiettivamente due fatti abbastanza stridenti fra loro. Finalmente ieri abbiamo avuto la famosa gara "normale", senza pioggia, senza umido, senza circuiti anomali, e il risultato è stato immancabilmente lo stesso: che la Ferrari post ferragostana ha un problema con la gestione delle gomme. Da una parte non sembra accenderle tanto meglio di MB O RB, dall'altra le usura molto prima. I responsabili dello sviluppo hanno sicuramente le loro colpe, ma la domanda "chissà come sarebbero andate le cose senza la direttiva TD39?" non smetterà mai di scavare come un tarlo nella testa di chi vorrebbe godersi una stagione in cui i rapporti di forza non vengono manipolati ad arte. p.s.: se poi, oltre a come si sviluppa una monoposto, non disimpariamo pure come si fanno i pit stop, sarebbe meglio.
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Direi che non ha fatto un soldo di danno, viste le probabilità prossime allo zero di avere un sedile in Haas. I due test… il test e mezzo che ha fatto con loro rientrava nei rapporti di cortesia con Ferrari.
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Alla macchina o ai membri del team? Pare che ci abbiano dato dentro col catering nei mesi precedenti
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E' finita un'epoca. Anzi, ne sono finite due: la carta stampata e l'automobile così come la conoscevamo. Il piacere della carta d'altronde non è mai stato fine a sé stesso: il bello era proprio leggere prove scritte bene, con belle foto di bei modelli, e tanti dati tecnici. Allora sì che la carta diventa un valore aggiunto. Altrimenti, per vedersi i listini e quattro foto basta google. Spero che ED riesca a reinventarsi bene, senza che il lettore ci rimetta troppo in qualità e in quantità.
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Mi pare abbiate ragione entrambi. Ai bei tempi il team Toyota vantava budget di assoluto rilievo e faceva (non un anno, ma sempre) risultati pari a team che spendevano la metà. Viceversa, Briatore e Alonso vinsero due mondiali consecutivi disponendo della migliore macchina ma non certo del migliore budget. Così come Brawn e Button nel 2009. Ma è anche vero che la Ferrari dell'èra Schumacher era il team con il maggiore budget, così come lo sono state ultimamente Mercedes e RB (ma Ferrari, con budget sostanzialmente equivalenti, finiva molto più indietro). Credo che la quantità di risorse e la loro corretta allocazione siano discorsi strettamente connessi, sebbene capiti (raramente) anche l'eccezione che conferma la regola. La Ferrari secondo me spende, ma alloca male. Non è un mistero che RB sforni nuovi pezzi a una velocità non sostenibile per Maranello, e probabilmente con costi inferiori. Almeno così dicono. Poi ci sono elementi come la genialità di Newey, o l'efficacia dei processi decisionali del muretto durante le gare, che non hanno una rilevanza economica ma umana, perché è vero che il talento ha anch'esso un valore di mercato, ma ugualmente non puoi sopperire al talento iniettando soldi.
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O io non capisco il tuo umorismo, oppure tu non capisci quello che scrivo. Tertium non datur. Ciò che ho scritto io è che le furbizie altrui non possono costituire un alibi per certi sbagli che un team con ambizioni iridate comunque non deve commettere. Che le strategie siano state talvolta fantasiose non lo dico io. Che gli ultimi sviluppi abbiano compromesso l’equilibrio della macchina, di nuovo, non lo dico io. Che la RB da Spa in avanti abbia preso il largo, non c’è bisogno che lo dica io. Adesso che il gioco è fatto, credo che possiamo discutere con un minimo di lucidità su ciò che, purtroppo, è mancato alla Ferrari, insieme al giusto tributo per il tanto di buono che è stato fatto. Altrimenti, possiamo continuare pure a raccontarci che nel 2018 abbiamo perso il mondiale perché Vettel è uscito a Hockenheim…
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L'obiettivo minimo della Ferrari quest'anno era proprio di non far fare un altro sport alla RB. Come dicevo prima, la RB può anche aver barato sul bilancio; la Mercedes sicuramente si è avvantaggiata dalle direttive ad personam; ma loro dovevano quantomeno garantire uno sviluppo lineare a una monoposto che di problemi ne dava ben pochi. Non è un mistero che i piloti da diverse gare stiano faticando molto con la gestione delle gomme, e che alla prestazione in qualifica non corrisponda più la tenuta sul passo gara.
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Questa gara è stata l'ennesima delusione, e non per il risultato finale - scontato e previsto - ma per il modo in cui ci si è arrivati. Per la seconda volta in due settimane (piste diverse, condizioni diverse, mescole diverse) Leclerc si è ritrovato secondo, con la prima posizione a tiro, e dopo qualche giro di inseguimento ha avuto un crollo di prestazione VERTICALE, che non ha avuto riscontro in nessun'altra macchina in gara. Purtroppo la F1-75 è diventata l'ennesimo gambero rosso (cit.) della collezione Ferrari: auto che nascono bene ma che si perdono per strada, o per limiti congeniti del progetto (2016) o per errati sviluppi (scegliete voi l'anno che preferite, ma il più clamoroso resta il 2018). L'errore di Leclerc a 300 metri dal traguardo, dopo 20 minuti di prodezze ai limiti del miracoloso, non infastidisce più di tanto, perché non è a forza di miracoli che si vincono - non dico i mondiali - ma le gare. Fortuna che la gara di Sainz è finita subito, sennò credo che avremmo visto, anche con lui, il bis di Singapore, in una pista però in cui i sorpassi si possono fare. Meglio evitare alibi come budget cap, direttive tecniche e simili: sono gravi questioni di principio che stanno mortificando la F1 e non dovrebbero mai succedere, ma non pensiamo che in loro assenza certi erroracci non avrebbero pesato. C'è modo e modo di perdere. Puoi buttare 2-3 gare per errori di strategia, puoi lottare con problemi di affidabilità, ma se la macchina non ha passo-gara non ti salvano nemmeno le disgrazie altrui.
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Inizio a guardarmi intorno o aspetto?
Yakamoz ha risposto a M86 in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Le macchine vanno usate con parsimonia, ma le parole non si consumano, si può anche usarne due o tre in più -
Inizio a guardarmi intorno o aspetto?
Yakamoz ha risposto a M86 in Consigli per l'Acquisto dell'Auto
Sopra i 200.000 km un'auto può ancora marciare, con le dovute accortezze, ma diciamo che il suo lavoro l'ha già fatto. Potrei capire resistere ancora un paio d'anni se c'è una ragione specifica, ma spenderci cifre corpose nella previsione di farla arrivare a 300.000 a mio modo di vedere è un azzardo, che può funzionare a condizione che la mobilità personale non dipenda solo da quella macchina (possibilità di andare al lavoro con i mezzi pubblici, altre auto in famiglia...). Sottolineo che usare una macchina fino all'ultimo chilometro di vita è meritorio e condivisibile, ma è anche vero che nella quotidianità ci sono varie esigenze (sicurezza, affidabilità, comfort) altrettanto importanti. Per cui alla fine la scelta giusta o sbagliata non esiste, esiste solo il buonsenso basato sulla propria esperienza e sulle proprie necessità. -
Il duello vero con Perez è durato, quanto?, 5-6 giri? Chiedo, perché magari la concitazione del momento mi ha fatto comprimere troppo il senso del tempo. Non mi aspettavo un sorpasso di Leclerc, se non favorito da un errore di Perez che non c'è stato. Ma almeno tenere il distacco sotto i proverbiali 5 secondi delle penalità-farsa, poteva e doveva essere alla loro portata. A proposito. Ho letto le dichiarazioni di Perez a sua discolpa, dicevano più o meno "quando potevo tenere il passo della SC, andava troppo lenta, e quando andava troppo veloce non riuscivo a starle dietro". A parte la sospetta inversione dei nessi causa-effetto, è la prima volta in vita mia che sento un pilota lamentarsi di non riuscire a stare dietro a una SC.
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Questa Ferrari post ferragostana si sta confermando un cesso un po’ in tutte le condizioni. Meno male che Perez con la sua macchina non ci si ritrova, sennò pensa che gara ci toccava. Ciononostante, negli ultimi giri rifilava quasi un secondo a Leclerc, entrambi su gomme medium nuove. In bocca al lupo per il prosieguo. Purtroppo nella seconda parte di gara l’umidità fuori dalla traiettoria ideale ha ammazzato pure quel po’ di sorpassi che forse potevamo vedere.
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il prezzo delle 4 stagioni è più elevato, ma nella spesa è incluso pure il cambio gomme che comunque avresti prima o poi dovuto affrontare per le tue estive. Spesa che così facendo puoi invece defalcare. Certo, c’è da alleggerirsi subito di una somma importante, tutta insieme, per un’esigenza (il pericolo di neve) che si potrebbe risolvere molto più economicamente. Se il tuo obiettivo è quindi proprio quello di risolvere il problema spendendoci il meno possibile, le catene montate sulle gomme estive sono la soluzione più economica possibile. Con l’avvertenza però che portare una macchina con gomme estive su fondi scivolosi richiede una certa abilità, che fino a una ventina d’anni fa avevano quasi tutti, adesso un po’ meno. su questo devi auto-valutarti.
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A me pare il classico rilassamento tipico di quando hai i mondiali già in tasca. Qualche cappella la fanno anche loro. L’unico “dietro le quinte” fantasioso che riesco a immaginare è che gli abbiano chiesto di fare una cavolata qualsiasi in qualifica per non ammazzare il mondiale con altre 15 gare ancora da disputare.