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Yakamoz

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  1. Purtroppo possiamo solo fare congetture. Io credo che quell'incidente (imperdonabile di per sé) non abbia ribaltato le sorti del campionato. Sono invece propenso a credere che con Marchionne vivo e presente non sarebbero successe altre cose, tipo l'assurda volata monzese tirata dal team al suo secondo pilota, solo perché quel weekend toccava a Raikkonen avere la scia in qualifica, e Maury aveva i sensi di colpa per aver già ingaggiato Leclerc per l'anno dopo. Quel gp andava vinto e basta, se non altro perché la scuderia era sbarcata in darsena a Milano con le trombe e le grancasse, dando per assodata la vittoria prima ancora di mettere una ruota sulla pista. Quel donut con cui Vettel ruppe l'alettone guidando in mezzo ai birilli al Milan Festival fu un chiaro presagio della imminente debacle.
  2. Da spettatore che esige spettacolo e non solo calcoli da ragioneria, plaudo alla gara volitiva della Red Bull, che ha rischiato non poco con il secondo pit stop, mollando a Hamilton la testa della gara (senza la garanzia che gliel'avrebbe ridata). Se Bottas avesse fatto il Bottas e avesse fatto l'ostruzionismo di cui è capace, Verstappen col piffero che avrebbe ripreso Hamilton. Tuttavia non mi sento di dare la croce addosso al finlandese. Tutti a criticarlo per non aver intralciato Verstappen a sufficienza... poi avete visto che SUPER resistenza Hamilton, a un giro dalla fine?? Il fatto è che il divario di gomme era troppo a favore di Verstappen. Altra grande critica scagliata contro la Mercedes, è stata il non aver fatto sto benedetto secondo pit stop a Bottas. Ma siete seri? La scommessa Mercedes (opposta a quella RB) si basava proprio sul riuscire a star fuori fino alla fine. Se Ham rientrava, finiva mezza pista dietro all'undercuttante Verstappen. Se Bottas rientrava, finiva a maggior ragione dietro a Verstappen e a Hamilton. Forse Bottas avrebbe avuto la meglio su Perez, ma il ruolo di Bottas non è vincere le gare né togliere punti agli avversari. CONTRARIAMENTE A PEREZ (e ieri si è visto bene), lui deve solo guardare le spalle al compagno di team, è il kamikaze che si deve immolare per il disegno complessivo. E' una strategia che funzionava quando la predominanza era tale che si potevano anche sperperare punti, quando, per farne prendere 25 punti al solo Hamilton, si poteva rinunciare ai 18 o 15 di Bottas. Wolff ci dovrà lavorare, se è abbastanza elastico da cambiare così radicalmente mentalità. Ciò non toglie che, per come erano (compro)messe le cose ieri, è stato probabilmente meglio che fra Hamilton e Verstappen ci fosse Bottas a cercare di fargli perdere tempo. Ferrari: ho sentito la frase che più di tutte temevo. No, non è "dobbiamo analizzare i dati" (Binotto l'avrà detta due volte in tutto nel 2020 e Crozza l'ha fatta diventare un tormentone buono per risolvere tutte le chiacchiere da bar). La frase è "non sappiamo il motivo". Significa che sarà un'estate lunga e difficile. Mi ricorda la Mercedes degli anni 2011-2012, che faceva le pole e poi in gara regolarmente divorava le gomme e finiva fuori dai punti. E' una cosa che si potrà attenuare ma non stravolgere. Ci saranno gare dove il fenomeno si minimizzerà, e altre dove si massimizzerà.
  3. Io sono un acquirente storico di segmento C (e lo farò finché potrò), e ho casa in alta montagna, sulle Dolomiti. Le mie varie berline si sono rivelate tutte eccellenti in queste situazioni, perché: - è raro che siano sottomotorizzate - hanno impianti frenanti abbondantemente validi per l'utilizzo in questione - le dimensioni compatte aiutano nei passaggi e nelle curve più strette - idem per il peso compatto che le rende brillanti anche senza potenze monstre - spazio per passeggeri e bagagli comunque ce n'è - se si va a fare passeggiate, grazie alle dimensioni si adattano bene ai parcheggi "creativi" - se poi nevica, con le gomme termiche vanno su praticamente sempre - ecc. P.S.: qualche piccola soddisfazione effettivamente te la danno, se trovi il bricconcello con la solita familiare a quattro anelli pompata che pensa che se arrivi su per primo ti danno più punti
  4. Robinson secondo me non aveva lavorato malaccio, il problema è che era costretto a fare le nozze coi fichi secchi. Chi ha fatto i veri danni al marchio sono stati i tipi di I.DE.A., tanto simpatici a Cantarella. Per il resto, un responsabile per il design dedicato interamente a Lancia è una cosa che non si vedeva da una decina d'anni. Questo tipo di notizie mi procura sempre una irrefrenabile felicità.
  5. Sì è vero, perché sulla vecchia Yaris il motore termico la fa ancora da padrone. Sulla tavoletta, considera che era il comando dell'acceleratore a essere appositamente tarato in maniera "off-on", in modo da creare due modalità di funzionamento. Guidata con piede generoso, diventa un'auto brillante. Semmai il vero problema è il ritardo di risposta... Brillantemente risolto con la nuova generazione, che oltre al resto è super reattiva.
  6. Con la vecchia Yaris hybrid ho fatto anche i 2,5 l/100 km, ma in condizioni di traffico abbastanza particolari. Mediamente stavo sui 3,8 - 4 l/100 km. C'era una differenza sensibile tra i consumi invernali ed estivi, e in extraurbano, con la parte termica sollecitata frequentemente, le percorrenze erano paragonabili a un 1.3 mjt recente. Mi riferisco a percorsi di almeno 30/40 km con un buon mix tra extraurbano (80%) e urbano (20%). Aumentando l'urbano, migliorano in proporzione le percorrenze. Con la nuova c'è un discreto abisso. Oltre al nettissimo incremento di prestazioni, prontezza e piacere di guida, l'auto viaggia per interi tratti in elettrico, comprese salite e extraurbane. Questo si traduce in consumi (senza particolari accorgimenti) nell'ordine dei 3 - 3,5 l/100 km. Per non parlare del traffico intenso, dove vede facilmente i 40 km/litro. Contiamo anche la potenza disponibile, che in entrambi i casi è abbondantemente a favore della Yaris.
  7. Tu di sicuro non devi disdire solo perché LORO ti dicono di disdire. Così gli togli pure le castagne dal fuoco. Se non possono mantenere l’impegno che hanno preso con te, il problema è loro. E non lo possono risolvere soltanto restituendoti l’importo versato, perché il tuo danno va ben oltre. L’unica alternativa a mio modo di vedere è che ti forniscano un veicolo simile alle stesse condizioni economiche. Da qui ad agosto, tempo per organizzarsi ne hanno.
  8. Abbastanza lontano dal mio immaginario storico e tradizionalista di Multivan. Poi magari qualcuno, a ragione, mi spiegherà che le citazioni stilistiche e i richiami alle serie precedenti sono perfetti, ma io quel muso da monovolume francese fatico a digerirlo, così come gli interni troppo automobilistici. Poi sicuramente i contenuti tecnici e la versatilità dell'abitacolo sarà tanta roba...
  9. Più passano gli anni, più si assomigliano... Sì infatti, nel comunicato di benvenuto si faceva riferimento proprio a questa sua specificità. Sarà un incarico con una vocazione operativa molto forte. La mia speranza è che sappia dimostrare un talento cristallino in tutti i diversi interessi in cui la Ferrari è coinvolta, con una forte carica carismatica che - purtroppo - al suo predecessore un po' mancava, pur avendo svolto un ottimo lavoro.
  10. Dalle premesse fatte negli ultimi mesi, sembrava che il prerequisito del nuovo AD fosse l'essere un ferrari guy, qualsiasi cosa ciò significhi. Invece pare che, fra i mille (e molto più significativi) meriti di Vigna, proprio questo manchi all'appello. Proprio come Camilleri. D'altronde nemmeno Marchionne nel 2004 aveva mai avuto a che fare con l'automotive (se non in veste di consigliere), eppure... Spero che segua e curi e ami la scuderia con la stessa efficacia con cui sicuramente guiderà il comparto delle auto stradali. L'intento degli esperti di marketing era proprio quello, un perfetto LCDM sounding raggiunto dopo mesi di comparazioni digitali e di sovrapposizioni facciali sfruttando un archivio di migliaia di volti di giovani manager. Vigna ha restituito una fedeltà all'originale pari al 79%, ritenuta congrua. Adesso stanno cercando un team principal più somigliante possibile a Jean Todt.......................
  11. Neanche a farlo apposta l'hanno appena detta a Radio 24 (credo fosse Leo Turrini), in una variante altrettanto gustosa: Tra Verstappen e Hamilton a Baku è finita zero a-zero. E qui scatta la risata MATEMATICA (cit.)
  12. E' il caso di dire che la Mercedes ha concluso il suo weekend a-zero. L'aveva già proposto qualcuno questo gustoso calembour?
  13. Una situazione che mi è capitata più di una volta è quella del tipo in corsia d'immissione che va in crisi perché io, col diritto di precedenza, non la dò a lui. Parliamo di strade a una sola corsia per senso di marcia. Sottolineo: strade deserte, senza alcuna difficoltà di immissione che possa giustificare un'entrata un po' più decisa. Io pure non amo perdere molto tempo fermo sulla corsia d'immissione, ma se vedo una sola macchina, con nessuno in arrivo dietro di lei, faccio una cosa semplice: all'ingresso in corsia d'immissione rallento molto, in modo da far transitare l'auto con diritto di precedenza, così a mia volta mi posso immettere senza perdere troppa velocità o dover addirittura frenare brusco. Invece vedo abbastanza persone percorrere la corsia d'immissione senza rallentare minimamente, come a dire "io non mi fermo e non ti vedo, così se ci scontriamo l'hai voluto tu", salvo poi inchiodare all'ultimo per improvviso riacquisto della vista. Per fortuna, tutti episodi finiti senza gravi conseguenze: solo suonate di clacson al mio indirizzo, abbaglianti fissi, e poi subire l'onta del loro sorpasso alla prima occasione. L'ultima volta è stato surreale: era notte, non c'era nessuno oltre a me nel raggio di chilometri, nemmeno i lupi, strada rettilinea, e il genio delle immissioni è riuscito a piazzarsi perfettamente in corrispondenza della mia auto, nel punto in cui non aveva più spazio per proseguire. Credo che riuscire a baruffare a mezzanotte con l'unica auto presente nel raggio di un chilometro significhi semplicemente cercare la lite. Una volta sola successe che un tipo si sia immise lo stesso, obbligandomi a inchiodare. Alle mie rimostranze, il soggetto frenò anche lui, per intralciarmi ulteriormente, ma a quel punto persi la pazienza e sfruttai la sua frenata per superarlo alla diotifulmini e rientrare a gamba tesa nel poco spazio tra lui e la macchina davanti. Questa mossa inaspettata gli procurò un accesso d'ira che durò per tutto il tempo che lo ebbi dietro. Una mossa quasi obbligata, il mio sorpasso, per non entrargli nel baule, ma fatta anche per ritorsione nei suoi confronti. Una cosa per cui ho provato un immediato rimorso latente, e che non mi ha fatto sentire né più furbo né più "manico" di lui. Tuttavia, il soggetto continuò a maledirmi a debita distanza di sicurezza, interrompendo ogni condotta inopportuna, come se avesse capito la lezione. Spiacevole che degli esseri umani si riducano così.
  14. Ma erano salviette aromatizzate al benzene?! Scherzi a parte, hai dato una bella dritta...
  15. La Lybra era una disgrazia da questo punto di vista, la plancia diventava della stessa materia di cui sono fatte le caramelle mou. Ed è un peccato perché al di là di tutto era un'auto molto affidabile. Ho visto anche delle 166 ridotte male.
  16. Sì, è l’imbottitura del pannello che si sbriciola dando quel pessimo effetto. Tant’è che se pigi col pollice alla base del pannello, senti bene il mucchietto di gommapiuma sbriciolata che si è formato sul fondo. Cose tipiche da youngtimer, insieme ai cieli che si scollano (per lo stesso motivo). La vera aggravante delle Fiat anni ‘90-‘00 era il maledettissimo soft touch autocaramellante, una follia dovuta (almeno su alcuni modelli, come la Lybra) a una vera e propria sòla da parte dell’azienda fornitrice. Fortuna che adesso il problema si può risolvere alla radice con appositi prodotti per il detailing interno e molto olio di gomito. Si tira via direttamente lo strato di materiale ex soft touch e rimane la plastica sottostante (che in alcuni modelli è però di colore leggermente differente, e si rischia di cambiare i connotati alla plancia).
  17. Sono due mesi che sento e leggo cose tipo "con un giorno e mezzo di test, come ci si può adattare alla macchina?", a giustificazione di certe prestazioni sottotono. Ormai i piloti hanno avuto un giorno e mezzo di test più 5 gare ciascuno per apprendere qualcosa. Al momento però la situazione mi pare la seguente: - RICCIARDO: disperso. Si dice che risenta proprio dell'impostazione di guida della McLaren di quest'anno; - VETTEL: inferiore a Stroll, non aggiungo altro; - SAINZ: inferiore a Leclerc, ma complessivamente più a suo agio dei suoi colleghi; - ALONSO: delusione. Il più svantaggiato, perchè oltre all'effetto novità sconta la lontananza dai circuiti; - PEREZ: più o meno come Sainz; - TSUNODA: altra delusione, parzialmente perdonata dal fatto di essere un rookie e dalle abnormi aspettative riposte in lui per qualche tempo sul giro durante i test, con una macchina (ora lo sappiamo) molto scarica di benzina. Tutto questo rende ancora più frustrante uno spettacolo già afflitto da complicazioni totalmente superflue, tecnicismi regolamentari, squilibri di forze e inesorabile eliminazione del fattore umano (vedi in primis la decurtazione dei test). Paradossalmente, fa ancora più effetto vedere gli "eletti", Hamilton, Leclerc, Norris ecc. volare e domare questi transatlantici con fondoscocca dimezzato, sul filo dei track limits. Ma è un peccato assistere al naufragio degli altri, tutta gente che potrebbe rendere più complicate le cose a quelli davanti e invece no.
  18. @Insidek difatti pensavo a una soluzione intermedia, una fodera corta, facilmente rimovibile, che copra giusto seduta, fianchetti e zona lombare. Sperando di trovare qualcosa che avviluppi bene il sedile senza lasciarmi scoperta proprio la zona della cucitura dell’alcantara
  19. Ieri ho tolto le foderine lineaccessori per fare le fotografie per il CRS, e mi sono trovato davanti a questo spettacolo Non so se rimetterle su, brutte come sono, o se godermi questi immacolati sedili, vedendoli progressivamente deteriorarsi. Il mio temperamento romantico dice “a morte le foderine”.
  20. Mascherina in colore vettura, come da manuale. Per un amante delle cromature come il sottoscritto è uno smacco, ciononostante ne preserverò l'ORIGGGGGINALITAAAA'. Mai capito i tedeschi, che fanno gli allestimenti sportivi eliminando le cromature: non è sportività, è risparmio! Io in realtà ne vedo a fuoco di entrambe, sia 840 che 843. Sabato scorso addirittura ho beccato per strada tre Y 840 su cinque auto. Invece mi sono accorto che le Elefantino Rosso restyling sono mosche bianche, me ne compiaccio.
  21. Che siano "fuori esercizio" lo escludo. Che sia un modo di lavorare abbastanza frustrante, non c'è dubbio.
  22. Alonso a un certo punto era diventato ingestibile, e il reparto tecnico era allo sbando, con ingegneri divisi in fazioni e scaricabarile vari. Alonso non era la causa del problema, ma era diventato parte del problema. Quando arrivò Mattiacci, volarono definitivamente gli stracci col pilota oviedese (di cui ero e sono un tifoso). Hamilton questo tipo di rogne non lo ha mai creato. Ma un tratto in comune con Alonso ce l'ha: sono due piloti individualisti, che se ne fregano del colore e dello stemma della loro auto. Per Vettel correre con la Ferrari era veramente una motivazione extra, un mondiale con la Ferrari valeva di più. Si identificava in un immaginario preciso, tra affetti e ricordi personali, tra filosofia tedesca e italiana, tra Deutscheland uber alles e Fratelli d'Italia sul podio... Alonso sentiva più un legame di matrice latina, ma non era un uomo-Ferrari. La storia della macchina che viene prima del pilota e della sottomissione al superiore interesse del team non l'ha mai voluta sentire. Mi scuso per la lunga premessa e vengo al dunque: Hamilton (come Alonso) ha sempre tenuto il muretto per le palle, dispensando cazziatoni per ogni errore. E' coerente che un pilota del suo livello gestisca in modo molto ferreo il rapporto coi suoi uomini, guai se un campione non desse anche un apporto di pura "mentalità" alla squadra. Quella tensione che tiene tutti alla massima efficienza e che non deve mai mancare, perché quando viene a mancare (magari per un gp saltato per covid...) i risultati si vedono. O la Corea, il gp più grottesco e inquietante di tutte le epoche. Una squallida lingua d'asfalto in mezzo a un acquitrino, dove avrebbe dovuto sorgere una città che poi non è mai più sorta, coi serpenti che attraversavano la pista e una schifosa fanghiglia giallastra che con la pioggia inzaccherava le auto peggio di un weekend in montagna.
  23. Ho visto adesso il video di Sirtori... Intanto le Opel hanno sempre in dotazione i coprimorsetti, ma poi una normalissima batteria c’entra senza problemi. Per farla andare a massa bisogna proprio tirare mazzate sul cofano. Difatti grandi incendi di Tigra/Corsa B non mi risultano...
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