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Yakamoz

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  1. Allison: “Ironico essere aiutati dalla sfortuna di Vettel” E' deliziosamente ironico che abbiamo cominciato a vincere da quando te ne sei andato Scherzi a parte: a quanto pare il Nostro in quel di Brackley ha ricominciato a dare il meglio di sé. Sappiamo che la vicinanza al nucleo familiare era diventata una condizione necessaria per lui. Sappiamo pure come funzionava con Marchionne: se sbagliavi venivi massacrato, e i tuoi resti umani licenziati in tronco. Probabilmente adesso è in un ambiente di lavoro con una mentalità più idonea a valorizzare il suo talento, così come accaduto con Aldo Costa quando era nella irresistibile Ferrari gestita da Stefano Domenicali, che già qualcuno negli scorsi mesi si è affrettato a rimpiangere, forse immemore di quelle belle annate in cui correvamo dietro alle Sauber. Per quanto mi riguarda, il metodo Marchionne di sbarazzarsi dei manager responsabili delle gestioni precedenti e di valorizzare le risorse interne già in organico (già collaudato con successo in SGS, in Fiat e in Chrysler), ha dato comunque i suoi frutti.
  2. Boh, se non sbaglio la Mercedes ha vinto TUTTE le edizioni del gp di Russia, e mai un problema con le strategie. Al più qualche sverniciata fra piloti, ricordo un Rosberg che al via prese la scia a Hamilton e gli passò davanti. Fine. Per una volta che la Ferrari si trova lì davanti, in quella che probabilmente è la migliore combinazione possibile a Sochi (primo e terzo), ecco i soliti pasticci dopo nemmeno un giro: fallo passare, perché non mi fa passare?, lo faccio passare ma lui si deve avvicinare di più, dopo ne parliamo... Questi hanno il potere di incasinarsi la vita pure quando devono solo gestire il vantaggio. Domanda: era così essenziale pianificare pure lo scambio di posizioni al via? Non bastava lasciar fare ai due piloti, con giudizio, il loro lavoro, e all’uscita della curva chi è primo è primo? Oppure: se proprio dovevi combinare lo scambio di posizione, che bisogno c’era, benedett’Iddio, di fargliela rendere così platealmente e subito? Io questo livello estremo di tattica lo capisco quando ti giochi il mondiale per un paio di punti (ricordo Massa che cedette a Alonso la propria posizione in griglia ad Austin... molto antiestetico, ma il fine poteva giustificare i mezzi)... non quando corri solo e soltanto per la gloria, con il mondiale già assegnato alla Mercedes e il terzo posto già assegnato alla Red Bull. Qui non c’entra la supremazia del team sui suoi piloti, c’entra il non fare casini inutili, abusando davanti a migliaia di spettatori del tuo diritto di sacrificare lo spettacolo per il tuo tornaconto, e mettendo zizzania a non finire fra i due dipendenti Ferrari da cui dipende la gloria o la rovina di tutti. Tant’è che poi ci sono arrivati perfino i tipi del muretto: scambio di posizioni coi pit stop, e nessuno si fa male. E intanto la Mercedes si era giocata la carta delle medium al via, per merito esclusivo delle quali hanno potuto ritardare il pit stop e sfruttare la virtual safety car che gli ha svoltato, non la giornata, ma tutto il mese di sofferenze.
  3. Per dire, l'errore a Spa è stato nefasto e ridicolo, ma è il classico errore da inesperienza. Non penso ci ricascherà più. La cosa che mi lascia più tiepido è che io lo vedo ancora debole nei corpo a corpo, sia quando deve attaccare sia quando deve difendersi. Né, ripeto, gli ho visto fare un solo exploit... un giro veloce, una qualifica super (Kimi in Germania partiva quinto), un duello all'ultimo sangue contro una macchina più veloce... Leclerc aveva un compagno meno scomodo, ma i confronti se li andava a cercare fuori. Ha fatto fior di battaglie con Alonso, ricevendo i suoi complimenti (e credo che se avesse avuto Raikkonen in squadra, gli avrebbe comunque dato una discreta pettinata). Poi magari a Singapore è stato bravo a limitare i danni, in altre gare sarà stato regolare e concreto, in Germania ha ben gestito la macchina dal bagnato all'asciutto. Però gli manca quella cattiveria che fa la differenza. Spero che possa diventare un nuovo Trulli, o un Bottas, sarebbe bello. O magari farà anche meglio. Mi auguro pche possa avere almeno un altro anno di contratto per dimostrarcelo.
  4. Che delusione Kubica. Tanto lavoro per tornare, e poi dopo un anno se ne va di sua iniziativa. Capisco tutte le ragioni di contorno che possono aver indotto questa scelta, ma probabilmente aveva aspettative troppo alte su tutto: sulla sua competitività, sulla competitività della macchina, sulla Formula 1 vista dal fondo del gruppo. Su Giovinazzi, ammetto che mi servirebbe un altro anno per capirlo bene. Se guardiamo al suo medio-basso rendimento, la conclusione è che non ha la stoffa per la Formula 1. Se guardiamo la sua progressione dall'inizio dell'anno, beh, non c'è male. Che abbia tempi di apprendimento troppo lunghi è evidente; che non abbia ancora sfoggiato uno di quei guizzi che sono tipici di tutti i grandi piloti in erba con vetture non competitive (vittoria di Vettel con la TR, partenza in prima fila di Webber con la Jaguar, vittoria di Maldonado con Williams, ecc...) è altrettanto evidente. Ma sappiamo anche che non sempre un deb è messo nelle condizioni ottimali per dimostrare il suo potenziale. L'uscita di scena di Liuzzi è una delle cose che mi bruciano di più in questo sport. Pilota velocissimo ma sempre sfavorito dalle circostanze. Non diventerà un campione, ma forse può ancora rivelarsi un pilota genuino e abbastanza prolifico quanto a punti iridati. Però deve fare in fretta.
  5. Vexata quaestio... Per me, nel 2017 Vettel disputò una stagione straordinaria (eccezion fatta per la ruotata a Baku). Mancò decisamente l'affidabilità della macchina nel finale, e, specie in alcune gare, la prestazione. Nel 2018 invece fece tante gare eroiche ma anche tanti errori. Pur correndomi il dovere di ricordare che ci fu un intero step di sviluppo sbagliato, e che la Mercedes potè contemporaneamente sfruttare la sua soluzione "abbastanza illegale" per recuperare terreno. Credo abbiano inciso le tre cose insieme. Ci fosse stato Alonso Leclerc al suo posto, la Ferrari avrebbe vinto quel mondiale? Booooooh...
  6. Quindi tu, dopo aver visto Verstappen rientrare in anticipo per il cambio gomme, avresti richiamato ai box prima Leclerc per fargli fare un bell'undercut su sè stesso (e dare pista libera a Hamilton), lasciando invece Vettel fuori un giro in più, così da fargli perdere pure la posizione su Verstappen? Oppure li avresti lasciati fuori entrambi, ignorando quello che stavano facendo gli avversari, in modo che Leclerc magari perdesse lo stesso la gara, ma rimanesse saldamente davanti a Vettel, che (ricordiamolo) è andato in testacoda da solo a Monza e non merita più di vincere nessuna gara?
  7. Allora, cerchiamo di fare un discorso che fili, evitando divagazioni opinabili. E' normale il risentimento di Leclerc, perché essere scavalcato 1) dal compagno di squadra 2) grazie alla strategia 3) mentre si sta conducendo con merito una gara, è la cosa che più fa rodere il c*lo un pilota fra tutte quelle esistenti. Chiedere a Raikkonen (Monaco 2017), Hamilton (sempre Monaco, 2015), Webber (Suzuka 2013), et alios. Musi lunghi e polemiche col muretto si sono sempre sprecate. Detto questo, fa parte delle corse, e magari Leclerc dovrebbe ricordarsi che due settimane fa fu lui a godere di una consistente situazione di privilegio in qualifica a Monza. Oggi si riceve, domani si dà. Forse, un po' della sua celebre umiltà del passato ieri sarebbe servita, se non altro per evitare certe frasi dette via radio. D'altra parte Vettel, sia pure favorito dalla strategia, la vittoria se l'è guadagnata tutta. Ha fatto un giro di rientro supersonico dopo il cambio gomme, ed è finito davati a Leclerc malgrado un pit stop di "ben" 3 secondi. Le gare si vincono anche così, cazzarola. E non dimentichiamoci che nel togliersi di torno il trenino Stroll-Ricciardo-Gasly-Giovinazzi è stato un veleno, ha surclassato sia Leclerc sia Verstappen sia Hamilton. Il sorpasso su Gasly poi è stato qualcosa di magico, ha avuto due palle così e ha rischiato non poco. Tanto di cappello. E in tutto questo s'innesta la regola cardinale della Scuderia Ferrari dal 1929 ad oggi, in base alla quale l'interesse del team prevale su quello del singolo pilota. L'obiettivo - raggiunto - era portare le due macchine più avanti possibile, e la doppietta credo non fosse nemmeno nei piani. Se poi, per soprammercato, il muretto ottiene anche il recupero mentale del suo primo pilota (che tale è, almeno a livello economico), tanto di guadagnato. Vettel è stato fatto pittare prima per coprire il pit stop di Verstappen e per fare undercut su Hamilton. Se la mossa ha funzionato tanto bene da farlo passare da terzo a primo, onore alla strategia e al pilota, che ci ha messo del uso. Non c'è altro da dire. Se poi qualcuno preferisce veder infierire sul secondo pilota (in battaglia per il posto di vice campione), affinché il compagno di team con già il mondiale in tasca rosicchiasse la bellezza di 2 (due) punti in più sul traguardo, è liberissimo di tifare Mercedes.
  8. Per fortuna nel 2016 ce ne siamo accaparrata una con il multijet 140 cv, cambio automatico a 9 rapporti, 4X4. Auto valida sotto ogni punto di vista. E la trazione integrale, quelle poche volte che è servita, è stata utilissima.
  9. Boh, la ri-ri-riconferma di Grosjean è un mistero che travalica la mia comprensione. La Haas da come la vedo io avrebbe bisogno più di risultati che di sponsor. Coi punti che hanno perso in quattro anni per puro merito dei piloti credo che ci vincerebbero un mondiale. Anche perché spesso hanno un pacchetto molto competitivo, e sarebbe una gran cosa vedere un pilota che riesce a ottenere, una volta tanto, il massimo possibile. Questi hanno detto di no a Leclerc l'anno scorso. E c'è da dire che l'attuale accoppiata non si distingue nemmeno per la disciplina di squadra. Il povero Guenther Steiner ormai sembra il loro zimbello, li cazzia personalmente via radio perché non si autoeliminino a vicenda, e quelli la gara dopo rifanno la stessa cosa. Grosjean secondo me non è neanche il peggiore pilota schierato al via. Non è un campione ma ha velocità ed esperienza. E lo reputo una persona perbene. Però è troppo discontinuo, e quello che sa e non sa fare ormai è chiaro. Con tanti giovani di belle speranze che ci sono...
  10. Anch'io. Però era veramente un manicaccio di pilota ignorante, e gli portavo rispetto. Non era granché come collaudatore, e questo è un grosso limite per un pilota. Ma aveva velocità e una bella guida. Peccato si sia imbambolato prestissimo, ma era evidente che si fosse stufato della Formula 1. Devo dire, tornando a Vettel, che mi ritrovo anche con le parole di Ecclestone: la retrocessione in Canada è stata una mazzata tremenda, forse irrecuperabile. Era in cerca di conferme, e ha visto sbriciolarsi la sua fiducia in questo sport con uno schiocco di dita. Credo che in Ferrari lui stia bene, che non soffra la presenza di Leclerc più di quanto non farebbe un Hamilton, ma che debba gestire una fase depressiva importante, data dalla combinazione di una macchina poco veloce, di un compagno estremamente popolare e di un mondo in cui non crede più. Il testacoda a Monza non era incapacità di guidare, era deconcentrazione pura.
  11. Penso che le vecchie (e intelligenti, assolutamente) utilitarie come Panda, R4 e affini, oggi vadano benissimo in contesti specifici e limitati come questo: la vacanza al mare, le strade strette, i percorsi brevi con i costumi bagnati ecc. Allora sì che viene fuori l'anima "vintage" e il divertirsi con poco. Ma anche tralasciando tutte le magagne relative a sicurezza attiva e passiva, credo che auto così non siano più proponibili. Un conto è avere il Pandino ASI e usarlo per andarci al lavoro, sapendo di guidare un'auto d'epoca e anacronistica, un conto è tenere a listino macchine nuove con le stesse caratteristiche. Ci ha provato la Citroen con la Cactus a riproporre un'auto tendenzialmente essenziale e sfiziosa allo stesso tempo. Ignoro come vadano le vendite negli anni, però: doveva pesare poco, e invece pesa come le altre. Costare, costa come le altre. E si è fatta rinfacciare tutte le sue mancanze "irrinunciabili": dal contagiri ai cristalli discendenti posteriori. Per fortuna o purtroppo, il progresso comporta anche il miglioramento continuo di materiali, finiture, dotazioni. Chi va a vedere il modello nuovo, vuole trovarci qualcosa in più rispetto al modello vecchio. Non dimentichiamoci che la stessa Panda a suo tempo non era così irresistibile: soprattutto con alcuni MY, la qualità degli interni scadeva visibilmente. Sarebbe bello se qualcuno riuscisse a trovare la quadra perfetta per un nuovo modello di questo tipo. Ma la ricetta di 40 anni fa non è più applicabile, troppi fattori sono mutati. A cominciare dalla sicurezza, che all'epoca non era ancora considerata seriamente un costo sociale, e si poteva tirare la cinghia su lamierati, telaio, impianto frenante...
  12. Montoya: “Vettel, problema tecnico più che mentale” Di tutte le "recensioni" su Vettel elargite da colleghi ed ex colleghi, questa di Gianpaolo Montoya mi sembra la più intelligente.
  13. Mi sono rivisto anch’io le fasi salienti della gara, e una volta di più mi sono reso conto che è soltanto grazie all’animaccia di Leclerc se è finita così. Almeno in due occasioni, che poi sono le due lamentate dalla Mercedes (la stretta alla Roggia e lo zig zag alla Biassono), Hamilton aveva preso abbondantemente la scia e il sorpasso era cosa fatta, appunto se Leclerc non avesse fatto un’ostruzione totale e ai limiti del regolamento. Ho detto ai limiti del regolamento. Non irregolare. Se fossero manovre irregolari, Versbatten adesso sarebbe con la superlicenza revocata a vita. Però, eccheccacchio, mi aspettavo di più dalla Ferrari, a Monza. Se Hamilton fosse partito davanti, temo sarebbe andato via. Due parole su Hamilton. Lo reputo un pilota fra i più corretti esistenti. È uno che le scorrettezze dai compagni di team le ha sempre subite. Il suo essere carogna si esplica soltanto nella sua velocità in gara e nei suoi atteggiamenti strafottenti fuori dall’abitacolo, ma sulla sua etica agonistica, tanto di cappello. Non mi pare nemmeno più lamentoso degli altri. Anche domenica, si limitava a riportare al muretto le eventuali infrazioni, così come fanno tutti. Lamentare il fallo ormai non è altro che un escamotage per sollecitare l’iperattività dei commissari di gara, che sono come dei mastini pronti a stroncarti la gara al primo starnuto.
  14. Ma Wolff dove stava tutte le volte che Hamilton veniva buttato fuori dal suo ex compagno di squadra? Sembra che non le abbia mai viste certe cose. E comunque smettiamola con queste cretinate. Leclerc non ha toccato Hamilton, non lo ha buttato fuori, non ha compromesso la sua gara fecendogli perdere posizioni. Lo ha solo stretto all'imbocco di una chicane dove passa una macchina sola: quella davanti. Mossa "sporca"? Probabilmente sì, e grazie a Dio è rimasto ancora qualcosa di sporco in questo sport da suorine. Grande delusione Vettel. Poteva fare una gara consistente, aveva un podio in cassaforte. Giornata ideale per riscattarsi dei torti subiti e far vedere che, malgrado la qualifica, lui c'era. Invece è riuscito a girarsi da solo, tagliare la strada a Stroll, farsi camminare sull'ala anteriore, e poi rimanere mezza gara dietro a Russel, con la stessa auto con cui Leclerc sul rettifilo resisteva a Hamilton con il DRS aperto. Lo sa solo Dio quanto in cuor mio lo difendo ogni volta che sbaglia, ma questa non gliela perdono. E' mille volte peggio del fuoripista a Hockenheim. Gara di Leclerc da manuale. Finalmente qualcuno che mi fa vedere Hamilton sudare sette camicie e finire lungo in frenata con le gomme finite, invece del solito arrivo al traguardo con il braccino fuori su un mezzo palesemente superiore. Ripeto, mezzo palesemente smodatamente superiore. Monza doveva essere la sua Caporetto, invece a momenti vincevano anche qui. Distacco mai superiore al secondo e mezzo, gara vinta dalla Ferrari essenzialmente grazie alla strategia (la gomma bianca è stata probabilmente determinante) e al manicaccio del pilota. Durante la gara confidavo in un provvidenziale duello Hamilton/Bottas, ma quando Hamilton è andato lungo e si è messo nel percorso a ostacoli facendo scavalcare Bottas mi è presa la strizza. Se una lotta fra gomma bianca e gomma gialla con lo stesso numero di giri poteva avere un senso, una gomma gialla di 6 giri più fresca la temevo e tanto. Ma per fortuna Bottas è già con la testa al 2023, e non ci ha dato problemi. Comunque la Formula 1 ha maledettamente bisogno di giovani come questi che riscrivono le regole e stravolgono i paradigmi. Uno si abitua a vedere certe situazioni: il campione X che vince, il campione Y che perde, qualche sorpasso, qualche ruotata, ma tutto su una strada ben segnata. Poi arrivano i Leclerc, i Versbatten, i Norris, gli Albon, e ti fanno vedere che con quella macchinaccia rossa, se la strapazzi, ti puoi anche ingarellare con qualcuno. Che sulla pioggia si può anche andare il doppio di tutti gli altri piloti in gara. Che quella manovra, lì, in quella curva, caspita, si può fare. Che queste dannate macchine ibride sorpassano e derapano pure loro.
  15. Costa e Dallara sono sicuramente un bel binomio, ma dubito che la Haas potrebbe giovarsi in maniera sensibile del suo arrivo. Credo che le sue prestazioni siano collegate, più che alle possibilità della Dallara, a quanto Gene Wilder vuole spendere. Senza contare che anche la Ferrari è molto coinvolta come fornitore, e contribuisce al suo successo/insuccesso.
  16. Allo stato attuale, io domenica sarò a Monza. Ho sciolto la riserva dopo la vittoria di domenica. Sono senza biglietto, ma confido nei bagarini all'ingresso del circuito. Però se piove, cazzolina... Già due anni fa mi sono preso una pioggia orrenda (e qualifiche rimandate di DUE ORE E MEZZA) per vedere poi una gara mediocre. Piuttosto vado a mangiarmi una cotoletta. Mentre noi parliamo, il nuovissimo simulatore Ferrari (è stato consegnato giusto ieri) ha elaborato le condizioni ideali ipotetiche per sfruttare al meglio le caratteristiche low drag della SF90: Poi i tecnici hanno provato a inserire la chicane della Roggia, e il sistema è andato in crash.
  17. Purtroppo, la vita del ferrarista d'acciao è il bagliore di un attimo, compreso fra un vecchio simulatore e una vecchia galleria del vento. Avere tutto nuovo contemporaneamente pare brutto. FIXED
  18. Intendi parto anale? Suggerisco qualcosa di simile a questo. Così non solo è più chiaro cos'hanno partorito, ma fa pure heritage
  19. Ne ho viste nella vita di versioni speciali atroci, ma questa le batte tutte, è puro raccapriccio.
  20. Questa eclatante fine della pausa estiva (che ha coinciso con la fine della MIA pausa estiva) mi ha lasciato con mille piaceri e mille dispiaceri. Proverò a riassumerli in ordine cronologico: 1- Ma che problemi ha Verstappen con le partenze? 2- Ma che problemi ha Verstappen con la prima curva di Spa (mica me lo scordo il 2016)? 3- E' tornato Versbatten, ecco fatto 4- Avevo ipotizzato addirittura che Vettel in qualifica avesse alzato un po' il piede per arrivare secondo e in gara avere la scia sul Kemmel che notoriamente nel primo giro favorisce chi è dietro. Per fortuna la scia l'ha dovuta usare su Hamilton e non sul compagno di squadra 5- Coraggioso Versbatten, col volante che già sul dritto gli va a destra e a manca, ad affrontare l'Eau Rouge in accelerazion... SBAMM 6- E' la prima volta che il vecchio bluff del finto pit stop suggerisce involontariamente alla Ferrari la cosa giusta da fare. Perso per perso, meglio differenziare le strategie 7- Ma perché a Vettel le gomme durano così poco rispetto a Leclerc? 8- Qui si vede finalmente il vantaggio di giocare a due punte: se il pilota n.1 marca visita, ci pensa il n. 2 a togliere le castagne dal fuoco 9- Già finite le gomme di Vettel?!? 10- Valida resistenza di Vettel a un Hamilton in evidente superiorità di mezzi. Facile (e in gran parte giusto) criticarlo per i vari testacoda e i corpo a corpo persi con Luigino. Ma la condanna di avere sempre la macchina più sfigata dove la mettiamo? 11- Hamilton va a prendere Leclerc. 6 giri, 6 secondi di distacco... ce la farà? 12- 5 giri, 5 secondi... 13- 4 giri, 4 secondi... ok. Non ce la fa 14- Grande Giovinazzi... 15- Giovinazzi, grande... 16- Il futuro è dei Versbatten, dei Leclerc, dei Norris, degli Albon. Non c'è posto per chi distrugge la macchina all'ultimo giro senza alcuna ragione 17- Non c'è più posto nemmeno per i Vettel. E quanto agli Hamilton, voglio proprio vederlo la prima volta che gli sbaglieranno la macchina 18- Traguardo! Seconda vittoria stagionale per la Ferrari 19- Prima vittoria per Leclerc, e non potrà nemmeno esternare la propria gioia sul podio. Per questo, la seconda sarà ancora più bella e liberatoria A margine. Ieri è successo un fatto nuovo in Ferrari. Non parlo della macchina, che è sempre il solito cancello che cammina solo sul dritto, usura le gomme, consuma troppo e non ricarica le duracell. E' successo invece che Leclerc ha battuto Vettel, per la prima volta non con il piede ma con l'intelligenza. Già dalle qualifiche, Leclerc ha fatto un giro in scia a Versbatten con le gomme fredde, e ha capito che per la pole era meglio avere zero scia, ma gomme in temperatura e poco traffico. Così è stato. Vettel invece ha avuto traffico, ed era troppo vicino a chi lo precedeva (credo fosse Hamilton). La gara ha confermato quello che già si intuiva: Leclerc ha trovato un adattamento alla macchina che a Vettel è mancato. Seb è una scheggia, un ragazzo pieno di entusiasmo e un pilota corretto. Ma ha la pancia piena. Leclerc ha, come tutti i giovani, una fame da lupi. E quando c'è di mezzo la fame, è la fine per tutti i sistemi. L'unico modo che ha per giocarsela, è essere ancora più intelligente di lui. Studiare i suoi punti deboli, rubargli quello che può (tanto le telemetrie sono aperte), imporsi dove può ancora fare la differenza, e ciulargli il posto ogni volta che l'altro ha dei problemi. Non come ieri, per dire...
  21. Wolff: “Ci aspettiamo una Ferrari forte a Budapest” Lo ripete ogni singola gara. Anche se finora sono stati battuti solo dalla Red Bull. Ormai è evidente: lo dice solo per scaramanzia :D
  22. In realtà, spesso alla Mercedes hanno dato prova di saper ben reagire anche in situazioni di caos. Una gara sbagliata, specie se propiziata dalla pioggia che per definizione incasina le strategie, credo ci possa stare. Se c'è qualcuno che invece infila disastri totalmente superflui, anche senza pioggia, sono proprio i nostri. Quanto alla lotta per il mondiale, io lo vedo già saldamente in saccoccia agli amici di Stoccarda. La striscia delle loro vittorie, e la prestazione complessiva che mostrano, gara dopo gara, parla chiaro. La Red Bull sta seguendo fedelmente il suo trend pluriennale: un avvio stentato, con una progressiva correzione della rotta che porta a uno sfruttamento ottimale del loro pacchetto. Hanno un progetto che genera sempre tanto carico, per cui, quando fattori esterni disturbano la gara (pioggia, alte temperature...) e le Mercedes soffrono, le Red Bull vengono fuori e si esaltano. A latere, vorrei sottolineare la buona prestazione pre-gara della Ferrari in Germania, pista su cui, con le dichiarazioni di Binotto in sottofondo (tranquilli, non abbiamo portato niente di nuovo), nessuno avrebbe scommesso. Credo che senza quelle stupide rotture, almeno una macchina rossa in prima fila ci finiva.
  23. E' la seconda volta che Verstappen canna di brutto la partenza, e poi vince la gara. Questo deve far pensare non tanto alla consistenza del ragazzo, che è nota, ma alla consistenza di tutto quello che lo circonda: muretto, meccanici, mezzo meccanico ecc. Quando ognuno fa il suo, ogni rara battuta d'arresto di mamma Mercedes si trasforma automaticamente in una vittoria, e non c'è pioggia che tenga. Quando invece l'intercooler si rompe, la pompa della benzina s'inchioda, le strategie toppano, i pit stop sono lunghi, i piloti cappellano, ti precluderai sempre quel banchetto fatto con gli scarti degli altri, che però messi insieme fanno lo stesso un buon menù: 3-4 vittorie l'anno e altri piazzamenti importanti che sono una manna per il morale di piloti e team. E' chiaro che non si può parlare bene di un'uscita di pista, specie quando ci sono degli avversari tuoi coetanei che sulla pioggia danno il meglio di sé, ma l'episodio di Leclerc non è estremamente significativo. Non nella stessa gara in cui uno navigato come Bottas si spalma anche lui sulla barriera, e l'imminente esacampione del mondo fa una gara da latte alle ginocchia. Credo abbia introiettato il motto del Fondatore, "il secondo è il primo degli ultimi", e che corra gara per gara, conscio che anche se si fa il culo per arrivare primo, ci sarà sempre un guasto o un pit stop sbagliato che lo può tradire. Se non altro così si diverte e fa divertire. Supposizione mia, eh. L'anno scorso Hamilton a Hockenheim parti 14° e arrivò 1°. Quest'anno Vettel è partito 20° ed è arrivato 2°. Siamo d'accordo che il mondiale 2018 non ce lo ridarà nessuno, ma almeno Seb ha fatto giustizia, una volta per tutte, del disastro dell'anno scorso. Concediamoglielo, su. Ripenso alla famosa pressione che metteva Marchionne ai suoi sottoposti, contrapposta al relax binottiano, unito alla diafana impalpabilità del duo Camilleri-Elkann, e mi domando se almeno un buon 50% dei problemi odierni non derivi da ciò.
  24. Adesso c'è l'ufficialità, ma si sapeva già da mesi. Spero che l'Alfa-Sauber non ne soffra troppo. Questo fatto mi rievoca una contrarietà che avevo palesato già da qualche anno, quando l'Alfa in Formula 1 era ancora una chiacchiera da bar: fanno già fatica a vincere qualcosa con un team solo, figuriamoci con due. Adesso c'è la prova provata che il travaso di uomini da un team all'altro è stato un po' troppo spregiudicato, che ha minato un gruppo di lavoro efficacissimo, e che allo stato attuale, avere un team satellite non ha comportato sinergie utili alla Ferrari, anzi. L'auto per l'anno prossimo è comunque già sulla carta, per cui Resta firmerà direttamente quella del 2021. Spero almeno che gli errori del progetto 2019 siano stati sapientemente sfruttati per non essere ripetuti l'anno venturo. E per errori non intendo soltanto quelli progettistici, ma anche quelli di metodo: più umiltà, soprattutto. Gli ozi di Capua nell'inverno del 215 a.C. furono letali per Annibale così come gli ozi di Barcellona nell'inverno 2019 lo sono stati per Binotto.
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