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Yakamoz

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  1. kafkiano /kaf·kià·no/ aggettivo Relativo allo scrittore boemo F. Kafka (1883-1924). ESTENS. Che presenta i caratteri dei personaggi e delle situazioni tipiche della narrativa di Kafka, ispirata all'assurdità e all'incomprensibilità delle situazioni in cui viene a trovarsi l'esistenza umana. Comunque, con una griglia(ta) come quella che si è venuta a creare, sarà un miracolo se nessuno si fa male in curva 1. E se Vettel ne esce vivo, sul successivo rettilineo potrà togliersi agevolmente di mezzo un bel po’ di lumache giro dopo giro. Ma meglio di un quinto posto la vedo troppo difficile.
  2. Ritorno alle gomme +0,4 mm? Lo escludo serenamente e fermamente. Non c'è un solo motivo per cui chi comanda (accezione più ampia possibile), e chi fornisce le gomme, debba prendere in considerazione la cosa. Se escludiamo motivi di sicurezza, che non ci sono, del semplice spettacolo in gara se ne strafregano tutti. Molto meglio lo status quo e non cercarsi altre rogne. Tra l'altro, vorrei eccepire un attimo la dicitura "motivi di sicurezza". Da quando in qua blister e decadimento eccessivo delle gomme sono un pericolo? Al massimo sono uno svantaggio. La monogomma del 2005 era un pericolo, perché tendeva vagamente a esplodere in gara. Credo che, nella migliore delle ipotesi, si otterrà uno pneumatico con qualche micromodifica di fatto ininfluente. Quando c'è di mezzo la sicurezza...!!!!!!!
  3. Io non ci speravo, ma non per questi motivi (la Mercedes avrebbe mantenuto 6 vittorie di vantaggio e il mondiale saldamente nelle mani, se la sarebbero messa via prima di subito una riabilitazione di Vettel, magari giusto con qualche mugugno di facciata). Ma semplicemente perché il sistema è così palesemente distorto, cervellotico, autoreferenziale, prono ad altri interessi, che un atto di giustizia, ancorché tardivo, sarebbe stato ampiamente fuori dalla sua portata. E poi lo confesso: una piccola parte di me pensava che Mekies avesse il potere di esercitare la giusta moral suasion, ma evidentemente ciò non è stato.
  4. Sembra che questi lungimiranti e lodevoli commissari di gara non conoscano il DUBBIO. In quattro che sono, possibile che NESSUNO sia stato sfiorato dall'idea che, sì, questa sanzione sia stata QUANTOMENO opinabile? Possibile che NESSUNO abbia sentito un barlume di coscienza ricordargli che con uno schiocco di dita hanno distrutto una vittoria ottenuta faticosamente in pista? Possibile che nessuno si sia interrogato sulla coerenza fra questa decisione e altre di segno opposto adottate nel recente passato su casi ancor più limite? Poi il povero Emanuele Pirro esterna il suo sconforto per gli attacchi personali - ingiustificabili - ricevuti. E fa di più: si lamenta pure per le critiche ricevute da chi ha fatto la telecronaca della gara. Eh no. Queste ultime te le becchi tutte. E, se ti senti nel giusto, allora argomenti nel metodo e nel merito. Se siamo in un sistema in cui le sanzioni irrogate sono INAPPELLABILI (quindi si presuppone il dogma dell'infallibilità dei commissari di gara), in cui il "diritto di revisione" spetta alle stesse identiche persone fisiche che hanno emanato il primo provvedimento, e in cui le medesime decisioni possono avvenire in totale discrezionalità e senza contraddittorio... beh, almeno il disaccordo del popolo te lo devi sorbire, e chissà non vada ad aprire una minuscola crepa fra le tue granitiche certezze.
  5. https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-team/la-ferrari-potrebbe-aver-ritrovato-tre-decimi-f1-mercedes-442053.html La Ferrari sta messa male, ma la stampa sportiva anche peggio. La traduzione letteraria di "potrebbe aver trovato" è "scusate, non sappiamo più che scrivere". Prossimi annunci: "LE FERRARI ANDAVANO COSI' PIANO PERCHE' PER UN ERRORE DI PILOTAGGIO AVEVANO SEMPRE IL FRENO A MANO TIRATO". "LECLERC IN GARA USAVA SOLO I PRIMI 5 RAPPORTI. ORA CHE HA SCOPERTO CHE IL CAMBIO HA OTTO MARCE POTREBBE GUADAGNARE OLTRE TRE SECONDI AL GIRO" "PER UN'INCOMPRENSIONE FRA MECCANICI E INGEGNERI DELLA GALLERIA DEL VENTO LE DUE SF90 AVEVANO L'AERODINAMICA MONTATA AL CONTRARIO. RISOLTO L'INGHIPPO, POTREBBERO VINCERE TUTTE LE RESTANTI GARE".
  6. Questo perché il cd. "diritto di revisione" non è un normale ricorso al grado superiore della stessa autorità che ha emesso la sanzione (cioè quello che la Ferrari stava per fare, salvo poi rinunciare, probabilmente sulla scorta del fatto che, per quella via, i 5 secondi di penalità sarebbero stati comunque inappellabili... prima cosa assurda), ma una richiesta/genuflessione/supplica, allo stesso giudice che ha emesso la sanzione, di rivedere la propria decisione, sulla base di nuove prove non conoscibili prima. E questa è la seconda cosa assurda, perché in qualsiasi ordinamento non autoritario, qualsiasi riforma/revisione/annullamento della "sentenza" non può mai essere richiesto allo stesso giudice persona fisica che la ha emessa, per ovvi motivi. Ma tant'è. Ripeto: mi auguro che Mekies abbia valutato molto bene la convenienza di questa mossa estrema. Spero che il loro scopo non sia buscarsi una penalità ancora più grossa e fare le vittime per tutto l'anno. Probabilmente telemetria e riprese video potrebbero scagionare Vettel in modo lampante. O magari verrà esercitata qualche forma di moral suasion a noi ignota... mah, speriamo bene. Fiducia: poca.
  7. Queste sono le parole del tizio che dovrà esprimersi sull’ammissibilità della richiesta di revisione della sanzione a Vettel. Stiamo messi bene... Spero che zio Mekies abbia l’asso nella manica, e soprattutto che abbia ben consigliato la squadra sull’opportunità di questo ricorso. Sennò che ce lo siamo preso a fare? Spero che non si stia già ragionando con la mentalità del “perso per perso”. Comunque, al di là di quello che verrà deciso, due fratture insanabili sono già state arrecate alla credibilità di questo sport: 1) nessuno dei giudici, a quanto mi risulta, si è sentito in dovere di spiegare la differenza di trattamento fra Hamilton a Monaco e Vettel domenica scorsa. Dovranno ancora inventarsi una spiegazione. 2) È assurdo che Vettel debba dimostrare l’inevitabilità e l’involontarietà della sua manovra, quando dovrebbe essere NORMALE e GIUSTO che un pilota difenda la sua posizione con le unghie e con i denti, specie in un duello come quello. Non l’ha né danneggiato né spinto fuori dalla pista, lo ha solo chiuso violentemente. Se devo vedere una sfilza di macchine che marciano in fila seguendo il codice della strada, Mi cerco uno sport un po’ più serio. https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/penalita-vettel-commissario-gp-canada-decidera-sul-diritto-di-revisione-ferrari-441150.html
  8. Stessa tecnica di zio Schumi, che per ogni tratto di pista aveva un set-up specifico. Difatti il volante delle Ferrari era già simile a quelli attuali, infarcito di manopole e pulsanti, quando nelle altre monoposto c'era sì e no mozzo centrale, ripartitore di frenata e tasto drink. Nella 248 F1 addirittura, molti lo ricorderanno, c'era un selettore all'altezza delle gambe, sul lato destro, che tirava o spingeva in ingresso di determinate curve allungando il braccio sotto all'abitacolo. Effetto visivo molto suggestivo, perché sembrava guidasse una R4 Ritorno un attimo alla gara di domenica. Non ho mai menzionato Riccardo Adami, grande ingegnere di pista e persona brillante. Dietro ai sorrisi e alle lacrime di Vettel ci sono i suoi, con in più l'obbligo del sangue freddo qualsiasi cosa accada. Ma stiamo ancora a parlare dei bloccaggi di Hamilton? Dai su, sono dieci anni che quando tira al massimo fa fumare le gomme, abbiate pietà. E ogni volta Mazzoni e Ivan Capelli: "Aaaaaaaltro bloccaggio di Hamiltooooooon alla Ferraduuuuraaa!!!" - "Eh, Ivan, così non gli dureranno molto le gomme! Eh eh!", poi gli duravano e vinceva la gara. ... Come se bloccare le ruote in staccata fosse un difetto. Un conto è l'errore di guida, un conto è la ricerca costante dell'ultimo millimetro per frenare. A volte riesce, altre si allunga un po' troppo, ma sono rischi calcolati, non è che perdi la posizione.
  9. Ma che gliene frega a lui della sua ex proprietà? EX, appunto. Da 10 anni. E ha pure cambiato nome. Lui al massimo tutelerà sé stesso, la sua posizione di consulente superpartes e il suo nome molto noto e ben spendibile nell'ambiente. Il che lo costringe per ovvie ragioni di opportunità ad essere abbottonato e filo governativo. E comunque ha detto un'altra cosa, che capisce la frustrazione di Seb ma si mette anche nei panni del duro lavoro del commissario di gara. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Se c'è una cosa su cui la Mercedes non è più in vantaggio da almeno due anni è proprio la power unit. E' in tutto il resto che sono imbattibili. Sicuramente anche grazie ai loro appigli e al favore con cui vengono sempre giudicati dagli organi competenti, ma è un po' il privilegio che spetta a tutti i vincitori. Era così anche ai tempi della Red Bull e della Ferrari. L'unico modo per far cadere le lunghe egemonie è cambiare il regolamento tecnico. La Ferrari è caduta sulla monogomma, la Red Bull sull'ibrido, ma la Mercedes sono 6 anni che non sbaglia una macchina. Tranne forse l'anno scorso, ma poi grazie agli aggiornamenti, ai cerchi forati e ai mille regali da parte della Ferrari e dei suoi piloti hanno comunque vinto.
  10. Scusate, scendiamo tutti dalla giostra e ragioniamo un attimo sulle piccole verità spicciole di questo sport. Se il limite della macchina, di suo, non consente di sopravanzare chi sta davanti, il jolly ce lo deve mettere il pilota, spingendosi poco oltre quel limite, e possibilmente senza fare danni. Il limite non è che è scritto sul display, il pilota deve cercarlo, e questo tende pure a modificarsi col passare dei giri. La piccola fumata in staccata di Hamilton è appunto la ricerca di questo limite. A me questa storia della perfezione del pilota è un po' venuta a noia. Il pilota non è un computer. E' un animale che deve combattere con un mezzo meccanico e con le leggi della fisica combinandoli con il suo talento nel modo migliore possibile. Se stai un secondo sotto il limite della macchina, tranquillo che non le fai fumare le ruote... e tranquillo che non vinci la gara. Tra l'altro Hamilton è da quando lo conosco che fa i bloccaggi in staccata. E' il suo stile, e a quanto pare funziona. Stesso discorso vale per Vettel. Non ho difficoltà a credere che la macchina gli sia scivolata sotto al culo senza che ne avesse colpa. E sapendo che macchina guida ne sono ancora più convinto. Se quell'errore gli fosse costato la gara, o anche solo la posizione, avremmo avuto titolo per criticarlo. Ma così no. la gara opaca di Leclerc (anche scomputanogli gli errrori del muretto) dimostra che la macchina non era esattamente una spada quel weekend.
  11. Questa lista tra l'altro non tiene conto dei DUE incidenti causati da Rosberg con identica dinamica nel 2016. Ma quelli erano tutti danni che faceva al proprio compagno di squadra, per cui la Fia lasciava che fosse la loro mamma a sgridarli. Sempre un piacere rivederli. A proposito, Rosberg è quello che ha detto questo: Rosberg: “Classico errore di Vettel sotto la pressione di Hamilton”
  12. E' vero che senza il fuoripista la vittoria sarebbe stata certa, ma - fattualmente - anche con il fuoripista la vittoria è stata certa, se per vittoria intendiamo stare davanti per tutta la gara e tagliare il traguardo per primi senza sabotare gli avversari. E ben vengano le manovre al limite, che sono il sale di ogni sport motoristico. Quello che ha deciso la classifica non è stato un errore da pollo che gli ha fatto perdere la posizione, né un comportamento palesemente scorretto da essere giustamente sanzionato. E' stata la pura e semplice decisione di una direzione di gara piuttosto flessibile e di orientamento cangiante. Non sono così sicuro. Amo Leclerc, ma in Canada non ne aveva abbastanza, né al sabato né alla domenica. Ciò non toglie che la tempistica del suo pit stop fosse totalmente sbagliata. Ma lui di suo non ha impensierito Hamilton neanche per mezzo giro in tutta la gara. Sottoscrivo tutto.
  13. Sai, è facile non fare errori quando hai la macchina migliore. Ma quando sei tu la gazzella, e hai il leone sugli scarichi, tutte le considerazioni sulla bella guida cedono il passo all'istinto animale del pilota. E' un equilibrio impalpabile sul filo delle leggi fisiche. Ho ammirato profondamente Vettel per la gara di ieri, costretto pure ad andare in modalità ECO Pro. Non doveva fare quell'uscita di pista? Per me è stato un mago a rientrare senza perdere la posizione su Hamilton, senza fargli danni e senza piantarsi su uno dei tanti muri a disposizione. Comunque ho letto le motivazioni della sanzione della direzione gara: roba da psicopolizia. L'intenzionalità sarebbe dimostrata dall'aver fatto delle correzioni col volante, e perché il casco si è mosso come per vedere dove si trovava Hamilton. Ma davvero sono degli ex piloti questi? Il problema per me è A MONTE: Vettel ha fatto benissimo a bloccare Hamilton. E' una corsa automobilistica, non un un déjeuner sur l'herbe. Un campione è pagato per vincere.
  14. Gara stupenda. La vittoria non è una sentenza, è chi riesce a portare i suoi testicoli oltre la linea del traguardo prima di tutti gli altri. Punto. Detto ciò, questa è stata la "vittoria" dell'uomo sulla macchina (di merda). Vettel ha tenuto dietro per tutta la gara il pilota più veloce del circus con la macchina abbondantemente più veloce. Il muretto ha centellinato ogni goccia di benzina e ogni frazione di secondo sfruttabile con le strategie. La sbavatura di Vettel non è stata un errore, ma lo spasimo del campione contro le leggi della fisica. Perché l'alternativa era andare un pelo più piano e finire (veramente) secondo. A poco sono valsi i miei auspici alla vigilia della gara... Non sono mai stato clemente con Vettel, ma non ne ho mai desiderato il pensionamento. Ha un talento che non sarà eclatante e schiacciasassi come quello di Hamilton o Alonso, e ha un carattere che spesso lo frega, ma fra un campione e un semplice pilota non è possibile confondersi. E infine mi ha veramente rotto le scatole questa FIA pol. corr., che si vergogna di dire che negli sport automobilistici si corre e che spesso ci si fa male. Che ti dà le sanzioni se non dai strada al tuo avversario, o se hai il bollo scaduto, e che risolve ogni dubbio con una safety car, o spegnendo la giostra con un interruttore appena fa umido... Lo sa bene il sottoscritto che nel 2017 a Monza ha aspettato al gelo e sotto il diluvio 2 ORE prima che partissero le qualifiche, posticipate ogni volta di 15 minuti. E mi ha rotto le scatole questo Emanuele Pirro dipinto sempre come il Padreterno. Nelle scorse settimane, un po' per celia un po' per non morir, giocavo la parte del tifoso convertito alla Mercedes, giusto come alternativa al suicidio, ma dopo la gara di oggi mi passa anche il senso dell'umorismo. Oggi non ha vinto né la Ferrari (giocoforza), né la Mercedes né la Formula 1. Oggi è stata la vittoria di Pirro. E W la grafica che non si piega al sistema.
  15. Probabilmente qui non si sono nemmeno preoccupati di andare a cercare carico aerodinamico, ma hanno semplicemente assecondato l’indole alla velocità di punta della macchina. Certo è che questi dati dimostrano chiaramente un problema congenito, e ritengo non risolvibile. Piuttosto, a Baku, una delle famose “piste favorevoli”™️, Leclerc nel finale di gara era un chiodo, pare a causa del consumo benzina eccessivo. Ma come? Si è detto che l’unico pregio della SF90 è la resistenza all’avanzamento, e poi nelle poche piste in cui questo fa la differenza, la macchina consuma troppo? Ecco. Tanto per dire, spero abbiano risolto almeno questi pasticci.
  16. Magnussen ha centrato il muro dei campioni, che faccia tosta ? Vettelino, invece, bistrattato da tutti, ha piazzato il colpo da maestro. Sperando che domani non sia da meno. Ricciardo, che dire... la classe non è acqua. La stoffa del campione alla lunga viene sempre fuori. Partenza con coltello fra i denti assicurata, speriamo anche indolore. I rettilinei potrebbero rivelarsi forieri di soddisfazioni.
  17. Sì, confermo. Nelle simulazioni andava meglio dell'altra.
  18. Skyactive X, MHEV, 4 ruote motrici, cambio automatico, tutto in una seg. C. Praticamente l'optimum. Ora aspetto le prove su strada. Spero che i bassi consumi non vadano a scapito della brillantezza.
  19. Io invece sono molto fiducioso per il Canada. E' vero che i mangiaspaghetti della Ferrari hanno una macchina perfetta per le autobahn tedesche (cioè corre solo sul dritto), ma noi abbiamo il nuovo motore che sopperirà, grazie a potenza e affidabilità, a eventuali - e tutti da dimostrare - deficit della Mercedes sulle piste a basso carico. Francamente mi sento tranquillo sulla vittoria (di Lewis o di Valtteri non lo so, quest'anno è gara di bravura tra i due). Conto pure sul secondo posto - forza dell'abitudine... -, spero solo che i tecnici Ferrari non sbaglino niente. Perché se sbagliano qualcosa, potrebbero far andare la macchina più forte.
  20. Per l'anno prossimo, Ferrari e Mercedes le vedo così come sono oggi. Se Bottas prosegue il campionato su questo livello, non è ancora giunto il momento di pensionarlo. Non sarebbe male vedere finalmente Hulk in un top team, dopo 22 stagioni in Formula 1. Se devo dire i nomi di chi vedo parecchio inguaiati, dico Gasly, Giovinazzi e Kubica (*). Tre delusioni totali, lo dico chiaro. Con l'attenuante per Robert che nel suo caso c'era da aspettarselo. Comunque, se se ne andrà, sarà lui a deciderlo. Finché lo sponsor paga, la Williams non ha motivo di cambiarlo: anche se ci mettessero Alonso, sempre ultimo e penultimo resterebbero. Ricciardo ha un contratto biennale con Renault: a fine 2020 ci saranno - molto verosimile - un po' di cambi di casacca in Mercedes e Ferrari, e lì vedremo se il buon vecchio Daniel ha ancora un po' di mercato, o se nel frattempo tutta la scena sarà dominata dai Leclerc, Verstappen, Norris più eventuali fenomeni in evidenza il prossimo anno. Spero riesca a procurarsi una macchina vincente. La sua carriera senza campionati mondiali mi brucia quanto il 2008 per Massa e il 2010 per Alonso. Se Leclerc fra un anno sfanculerà Maranello, andrà di sicuro Ricciardo al suo posto. Per vedere Hamilton in Ferrari, bisogna pazientare fino a quando la Mercedes non smetterà di andare forte. Ormai ha nel mirino i 7 mondiali di Schumacher, non c'è motivo veruno per cui debba separarsi dall'unico team in grado di farlo diventare il più vincente di sempre. Poi, quando avrà 40 anni, 10 mondiali vinti e sintomi di narcolessia incipiente, sarà pronto per togliersi lo sfizio di guidare per la Ferrari. (*) Credo tutti e tre non facilitati da queste maledette gomme 2019.
  21. Diamo merito ai tedeschi che le uniche due seg. C radicalmente diverse dalla norma le avevano fatte, con coraggio, loro: la Classe A con il suo motore "a sogliola", le dimensioni esterne da utilitaria e il suo spazio interno infinito, e la Serie 1 con trazione posteriore, motore longitudinale e posto di guida pressoché disteso. Prima è morta la Classe A, adesso la Serie 1. Se le togli il doppio rene (che ormai è diventato un doppio fegato ingrossato), potrebbe essere QUALSIASI cosa.
  22. E questo weekend ci siamo portati a casa la sesta vittoria consecutiva ? Che avrebbe potuto anche essere la sesta doppietta, se i bibitari non ci avessero messo tutta la loro ....nzaggine. Lewis comunque è stato sontuoso. In 60 giri non gli ho visto far fumare mezza gomma in staccata, o concedere un millimetro di rettilineo, nemmeno quando la situazione dietro ai suoi scarichi si faceva marrone intenso. Quando c'è stato il contatto, onestamente non ho capito se Hamilton gli abbia chiuso brutalmente la porta in faccia, o non l'avesse proprio visto, ma per un fugace attimo, dopo averlo visto uscire integro dalla chicane, istintivamente ho bisbigliato "che culo". Faccio lo sforzo di dismettere per un attimo i soffici panni del neo-tifoso Mercedes, e di vedere la gara dal di fuori. L'uscita su Bottas in pit lane di Verstappen (o meglio, dei meccanici che gli hanno dato il via libera) è stata violenta e scorretta. Ma è l'unica cosa che abbia dato brio alla gara dopo l'uscita di Leclerc e messo in discussione un ordine d'arrivo già scritto (e fatto guadagnare alla Ferrari un secondo posto porco schifo gagliardo). Quanto a Verstappen, non ho capito se abbia finalmente e definitivamente appreso la differenza tra Formula 1 e Super Mario Kart, o se è accaduto quanto vado dicendo da due anni a questa parte: che se un ragazzino bianco mette i bastoni tra le ruote a Hamilton, quello diventa un ragazzino bianco senza alettoni e con zero punti a fine gara. Ha rovinato gare a Vettel, a Ricciardo, a Raikkonen. Ma tutte le volte che Max ha abbozzato il corpo a corpo con Lewis, ci ha rimesso le penne. E tutte le volte che Max ha avuto 30 km/h in più in rettilineo, Lewis gli ha dato strada senza alcun complesso, anteponendo alla subitanea botta di orgoglio ferito, il freddo calcolo della vittoria finale e dell'incolumità meccanica. Se non ti sai far rispettare dai mocciosi, in questo sport hai chiuso. Con Leclerc andava a finir male e si sapeva. Se il tuo angelo custode intercede col Padreterno e ti fa uscire incolume da un sorpasso alla Rascasse (per non parlare di quello su Norris al tornante!), non è che puoi riprovarci il giro dopo. Ci ho letto una volontà cieca di riscossa, di correre come se in quella gara non si assegnassero punti, e di perire da eroe, lasciando a Binotto e Jock Clear i cocci da raccogliere. Fatto bene. Tanto ormai non sono i due o tre punti in più o in meno a fare la differenza.
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