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Yakamoz

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Risposte pubblicato da Yakamoz

  1. Finché non si sistema la pedina Verstappen, Sainz l'occasione della vita non l'avrà mai. Mercedes e RB non l'hanno mai realmente considerato come prima scelta.

     

    Detto ciò, non penso che tarderanno ancora molto gli annunci. Di solito gli amori in Formula 1 sbocciano a primavera, e si dichiarano in estate.

    Lui comunque non è nella condizione di doversi vendere disperatamente al primo offerente, ha forza contrattuale e fa bene a usarla. Visto che nel breve la lotta per il titolo gli è comunque preclusa, che giochi almeno al rialzo con i suoi contendenti. Tanto se non è uno sarà l'altro. 

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  2. 10 minuti fa, nucarote scrive:

    Il suo essere una media vecchio stile è quello che me la fa risaltare di più in questo mondo di rialzette e di finestrini da autoblindo e lunotti tormentati. Comunque d'accordo che è una barbon ma la retrocamera di serie ci sarebbe dovuta essere secondo me.

     

    Adesso anche le utilitarie le fanno con assetto picchiato e linea di cintura tipo Lancia Stratos, un misto tra conformismo stilistico e ostentata "aggressività" sempre e comunque. Il tutto condito da vetri oscurati e lunotto mini.

    I bambini che malauguratamente salissero dietro cominceranno a vedere fuori dal finestrino dopo i 16 anni.

    Sulle macchine della mia infanzia i lunghi viaggi volavano via guardando il paesaggio dal finestrino... :saggio

     

    Quando leggo racconti dei vari Fumia, Giugiaro ecc. che avevano la fissa degli angoli ciechi, dello spessore dei montanti anteriori e perfino dell'altezza del retrovisore interno (che ostacola tantissimo la visibilità laterale), mi chiedo se quelli attuali siano veramente del mestiere.

     

    Per dire, ho una vecchia Lancia Thema che si parcheggia a esse meglio della Yaris di mia moglie. Bravi alla VW se continuano a starci attenti, almeno sulle "medie vecchio stile", appunto, che non devono dimostrare niente a nessuno.

    • Adoro! 1
  3. 27 minuti fa, Osv scrive:

     

    Si va beh, e Massa ormai non fanno altro che tenerlo lontano dal paddock mentre lui si fa le foto con Domenicali...

     

    Massa ha scelto (legittimamente) di pestare le olive a tutti, li ha anche portati in tribunale, mi pare.

     

    Poi se sia stato ostracizzato, o se sia lui che si tiene cordialmente alla larga, questo non lo so.

  4. Credo (almeno a occhio) che sia l'unica automobile in commercio che consente ancora di fare manovra senza telecamere, droni e satelliti: finestratura regolare, linea di cintura quasi orizzontale, ingombri ridotti e montante non troppo invasivo.

    Sulla Giulietta, che sicuramente è peggio come visibilità dietro, coi sensori ho zero problemi. Anzi, il mio elettrauto mi disse di passare da lui per vedere la compatibilità con una retrocamera aftermarket, ma in 7 anni non ne ho mai sentito il bisogno. 

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  5. La notizia non mi ha fatto sobbalzare sulla sedia: non tornerà il Briatore pre lifting seduto al muretto con cuffie e ascella pezzata che si sgolava per le vittorie di Alonso o di Schumi, quello che aveva messo insieme il team che poi la Ferrari rilevò in blocco dando vita alla striscia più gloriosa di tutta la sua storia in Formula 1.

    All'Alpine serve la classica eminenza grigia alla Marko, alla Lauda, il "presidente non operativo" che lavora sottotraccia, fiuta, negozia e intercede con una certa laida abilità... in questo credo che possa ancora dire la sua.

    Ma che dobbiamo sorbirci sempre e solo Helmut Marko?

     

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  6. Leclerc, ancora nel 2019, riuscì a fare delle cose turche, tra cui un sorpasso al tornante della stazione ritenuto fisicamente impossibile con le monoposto degli ultimi 40 anni*, prima di fracassarsi alla Rascasse cercando l'ennesimo sorpasso impossibile.

    Basterebbe poter tornare alle dimensioni pre 2022 o quasi, ma dubito ci sia possibilità e volontà.

    I 10 cm se li possono anche tenere...

     

     

    * l'unico altro folle che osò sorpassare in quella curva in tempi non remoti fu, mi pare, Jarno Trulli. Il sorpasso lo fece, ma poi dovette ritirarsi perché aveva distrutto il fondo della macchina contro il cordolo interno.

  7. Aggiungo, dopo aver riguardato i replay dei folli incidenti di Magnussen e Ocon: è vero che hanno guidato delle auto enormi come fossero stati dei kart (colpa loro al 100%), ma è anche vero che, se le auto non fossero state così enormi, quelle non sarebbero state manovre così folli. Anzi, in passato abbiamo visto manovre - azzardate, sì, ma possibili - in entrambi quei punti.

     

    E allora si torna al discorso Monaco/Imola sì o no. Tutta colpa dei circuiti, o anche un po' di auto spropositatamente grosse? Mi metto già l'anima in pace, perché sperare di tornare indietro su certi aspetti sarebbe inutile.

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  8. 1 ora fa, VuOtto scrive:

    già così......una Ferrari del genere non la vediamo dai tempi di Schumi....... io alzo le mani al cielo e ringrazio. Oltre a Charles, credo, che anche Fred si sia conquistato il cuore dei tifosi ormai.

     

     

    Per arrivare a quel livello servono ancora alcuni step: la Ferrari di Schumi era un'eccezione alla Ferrari stessa, ogni elemento era probabilmente il migliore sul mercato: lo era il pilota, lo erano Todt, Brawn, Martinelli, a modo suo anche LCDM... perfino il buon Rubinho come gregario era impagabile.

     

    Io la vedo più come la Ferrari maglionata del 2015. Rinata dopo un anno d'inferno, e con molte aspettative. 

    L'anno prossimo, con Hamilton e, volesse il cielo, Newey, ci sarà un'ulteriore iniezione di vitamine.

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  9. Con il passare degli anni e dei regolamenti, Monaco è passata da unica pista in cui si superava (anni 2000-2010, senza andare più a ritroso) a unica pista in cui non si supera nemmen per sbaglio.

    Con lo stato di cose attuale è una lunga sfilata di macchine, un controsenso agonistico. Ed è un peccato perché è anche una pista in cui il pilota può fare ancora la differenza.

     

    Leclerc e la Ferrari sono stati ancora più forti della sfiga (e del sonno). L'emozione del traguardo e delle celebrazioni sul podio, con la famiglia reale eccetera, avevano un sapore che non provi in Barhein o a Miami.

    Mia moglie, che segue le gare con me più per spirito coniugale che per reale interesse, ieri era estasiata a vedere quello scioglimento collettivo alle umane emozioni, con Leclerc, Vasseur, Alberto di Monaco, la consorte, Elkann, Sainz, i meccanici, tutti giubilanti se non commossi. Per cui diciamo pure Viva Monaco.

     

    Guardando le cose da debita altezza, più che una Ferrari in palla (e lo era) vedo una RB dalla coperta più corta rispetto agli scorsi anni. A prescindere dalla competitività degli altri.

    Ieri era oggettivamente una brutta macchina. A Imola la meritata vittoria è stata contrappesata da una messa a punto molto difficoltosa e da una qualifica incerta.

     

    Questo mi fa pensare che - come la Ferrari del 2022 - più che di un irriducibile vantaggio tecnico godano di un vantaggio temporale che si va via via riducendo. E potrebbe non essere più sufficiente correre con un pilota davanti e uno nelle retrovie.

     

    Ad ogni gara giochiamo a mettere spietatamente la Ferrari sulla scala graduata della forza: oggi è terza forza, ieri era seconda forza... Facciamo anche con la RB: ieri era la quarta forza in campo, a Imola era probabilmente la seconda.

    E il motto che tra i due litiganti (Ferrari e McLaren) il terzo (RB) gode potrebbe ruotare a favore di chiunque altro lì davanti.

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  10. 1 ora fa, hot500abarth scrive:

    Mi sono emozionato male: è stata la gara più noiosa e con il più alto tasso di ansia che abbia visto negli ultimi anni. Non ho mai rischiato il colpo di sonno e i giri non passavano mai. Grazie Charles


    Già, è stato grossomodo come quando ti svegliano dall’anestesia totale: il cervello vorrebbe uscire dal torpore ma l’anestetico ti mantiene ingabbiato nel dormiveglia.

  11. 2 ore fa, Aymaro scrive:

    in realtà si potrebbe anche fare quello che ha fatto Sainz a Singapore, cioè chi è in testa tiene volutamente il ritmo basso per avere il gruppo compatto in modo da scongiurare undercut e neutralizzare le safety/virtual


    Credo che a Singapore il ritmo basso avesse anche una funzione di tyre management, di sicuro non necessario a Monaco, ma in generale come strategia potrebbe avere senso oggi.

  12. Leclerc siderale. Non si è limitato a fare la pole ma ha scavato una piccola trincea di un decimo e mezzo di secondo tra sé e gli altri.

    Bravo anche Sainz a trovare il ritmo nel finale.

    Domani spero di annoiarmi tantissimo 😎

    • Ahah! 1
    • Grazie! 1
  13. Una cosa è evidente, che Imola non è la pista più adatta per correre con questi catamarani.

    Nel 2020 si corse mi pare a ottobre, e c'era l'effetto sorpresa. Nel 2021 per fortuna piovve. Nel 2022 idem. Nel 2023 purtroppo piovve anche troppo. Questo è stato il primo anno in condizioni normali, e i "limiti" di spettacolo si sono visti.

    La linea della vecchia variante bassa prima del traguardo, ancora visibile, è addirittura anacronistica.

     

    Quanto alla gara non ho niente da aggiungere, chi è davanti ha già vinto. Zak Brown ha detto "ah, se avessimo avuto altri due giri". Ma anche no! La 6 ore di Imola c'è già stata.

    63 giri (o quanti mannaggia erano) per provare a superare Verstappen erano più che sufficienti.

     

    Piuttosto è interessante la curva della competitività in funzione degli aggiornamenti.

    In soldoni: la Ferrari ha corso ben 5 gare senza aggiornamenti e senza mai realmente sfigurare.

    RB ha portato altra roba nuova a Imola, eppure Verstappen ha faticato non poco.

    La McLaren è l'unica che ha cambiato faccia, e se tutti e tre i team rimangono così compatti, le prossime puntate del quizzone diventeranno roba da indovini.

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    • Grazie! 1
  14. Comunque sto notando che oggi una Thesis ben messa vale grossomodo quanto un'equivalente Thema, di quasi vent'anni più storica e con ben altra gloria in vita.

    Per una versione Centenario, peraltro disponibile solo con il poco affascinante motore diesel e il dannato cambio automatico Aisin, vedo cifre attorno ai 10.000 euro, quanto una Thema turbo 8 valvole e poco meno di una LX.

     

    Per un esemplare onesto a benzina la cifra media è sui 4.000, quanto una Thema seconda e terza serie aspirata.

     

    Ma soprattutto noto la tenacia con cui i collezionisti di Thesis sopportano qualsiasi tipo di sconforto legato all'affidabilità pressoché inesistente.

     

    E il mercato impazzito delle youngtimer non giustifica del tutto la cosa, se è vero che una vettura di grande appeal come la BMW E39 è mediamente più abbordabile.

    Così come non lo giustifica del tutto la scarsità di esemplari in circolazione, dal momento che la rarità è sinonimo o di prestigio o di jattura.

     

  15. Io dal 2005 ad oggi ho sempre avuto gomme Nokian della stessa fascia di prezzo, e su vetture simili come peso, potenza ecc.

    Il primo treno dopo 4-5 anni cominciò a diventare imprevedibile sul bagnato, e l'anno dopo pure sull'asciutto (ma proprio in quell'anno ero passato da una genuina Golf IV a una micidiale BMW E87, un'auto con grossi limiti di stabilità già di suo).

     

    Il secondo treno è durato 6 anni e l'ho cambiato solo per prudenza. Proprio l'ultimo anno ho affrontato una nevicata straordinaria in un tragitto notturno dalla montagna alla pianura, e tenuta e trazione sono state sempre impeccabili ( nello stesso anno la E87 era stata sostituita da una Giulietta).

     

    Il terzo treno ce l'ho dal 2018 e fino ad ora si è comportato egregiamente. Lo rimonterò sicuramente alla fine di quest'anno, riservandomi di buttarle via subito se cominciassero a perdere qualità.

  16. 21 minuti fa, 4200blu scrive:

     

    ...500e praticamente vende solo fuori Italia, meno di 10% delle 500e prodotte fino adesso sono vendute in Italia.

     

    Che venda solo fuori dall'Italia è poco ma sicuro. La questione che ponevo era: all'estero ne vendono in misura sufficiente o insufficiente a parlare di insuccesso?

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  17. 7 minuti fa, stev66 scrive:

    Nel 2023 Stellantis ha venduto 5.350.000 auto nel mondo,  di cui 505.000 in Italia

    Siamo al 9,5% circa.

    Questo per darti il peso del mercato.

    Ps detto questo, non capisco perché Stellantis o qualunque altro marchio debba svendere le sue auto per far contenti gli  italiani. 

     

    Il fatto è che la 500e non se la accattano nemmeno all'estero. O mi sbaglio? Perché gli italiani, più che di comprarsi la 500e, credo sarebbero contenti di leggere sul giornale che lo stato non deve continuare erogare cig nell'impianto dove viene prodotta.

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  18. 36 minuti fa, KimKardashian scrive:

    A me sembra abbastanza chiaro che su certi segmenti serva un partner per render i prodotti redditizi. 
    Per fare una nuova generazione di 500 o Panda devi per forza di cose allearti con qualcuno che ha una buona presenza in tale campo (es Hyundai o Suzuki) e quindi spalmi i costi di piattaforma, fabbriche e motori, ma lo stesso vale in altri segmenti come quello premium, una famiglia come Giulia/Stelvio con motori termici ed elettrici sarebbe l’ennesimo buco di soldi, come lo è per le attuali Maserati Grecale/GT… 

     

    Francois nel famoso podcast di Fedez affermava euforicamente che le condivisioni in corso dentro Stellantis stanno abbassando enormemente il break even point dei loro modelli, al punto di consentirgli addirittura in futuro di concepire modelli di rottura, "rischiosi" ecc.

     

    Il problema della 500e non è a valle ma a monte. Se trasformi la tua best seller assoluta in un modello di nicchia per qualche ragione che è poco più di uno sfizio, e poi questa benedetta macchina non si vende nemmeno tirata dietro, il problema non è di condivisione dei costi ma di strategia.

     

    Se avessero voluto fin dall'inizio farla multipropulsore, se la sarebbero ripagata senza affanni. Farlo adesso è un altro paio di maniche, perché la conversione ex post costa molto di più, e la vita utile del modello e della piattaforma è molto più breve che non 4 anni fa.

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