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Yakamoz

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  1. Come allestimenti interni come sono messi? Il Frecciarossa 1000 da quel punto di vista mi ha un po' deluso: molto spartano e i sedili in seconda classe non sono nemmeno regolabili. L'unico veramente sontuoso all'interno resta l'ETR 500. Poltrone comode e tanto spazio per le gambe in tutte le classi. Quando sei alto 2 metri, credetemi che la cosa ha la sua importanza.
  2. Mi aspettavo qualcosina meglio dai due turbobenza. Del T3 hanno scritto chiaro che "va bene per la città". Il T4, pur essendo più generoso e più adatto a quest'auto, non è che ha messo i razzi alla macchina. Quello che mi aspettavo dai nuovi turbo era proprio buona ripresa dove serve, e, per quanto riguarda il 4 cilindri, anche brillantezza di marcia. Cosa che il 2.0 mjt, coi suoi anni e con 10 cv in meno, le dà. Se non altro i consumi non sono male. Ma il 180 cv quando arriva? E' vero che sarà solo su Renegade e non su 500X?
  3. Nel 2016 Hamilton però ha avuto qualche rottura di motore di troppo se non ricordo male. E ogni tanto il suo compagno di squadra che faceva l'amicone e lo speronava per non farsi superare. Di suo quell'anno ci aveva messo solo delle partenze scadenti che vanificavano le pole position del giorno prima. Tant'è che di tre stagioni contro Rosberg, 2 le ha vinte lui, e Rosberg, una volta vinto il titolo, ha fatto come Paganini. No, Hamilton senza figa non me lo riesco a immaginare.
  4. Sul fatto che la gara di Raikkonen sia stata rovinata dalla strategia, non vi è dubbio veruno. E le strategie sono compito del muretto e non del pilota. Tralascio ogni commento sulla finta ai box Mercedes, roba vecchia come il cucco. Eppure, quando trovi il pollo, funziona sempre. Non credo fosse assurdo ipotizzare in quel momento che, se Hamilton fosse rientrato in quel giro, in una gara con una solo pit, avrebbe messo in seria difficoltà la sua gara. Ergo trarne la conclusione: o è un bluff, oppure, se lo fa davvero, meglio per noi. E non lo dico col senno del poi, perché nel mio piccolo l'ho pensato non appena ho visto Kimi rientrare. Ma, tornando all'atteggiamento - per me passivo - di Kimi, in molte occasioni sentiamo team radio di piloti con il loro ingegnere che insistono per restare fuori, o chiedono spiegazioni. E' la normale visione di gara, in cui i campioni eccellono: magari perché stanno controllando piuttosto agevolmente chi hanno dietro, o perché non stanno avvertendo decadimento di prestazioni, o per il semplice ragionamento "se cambio subito gomme, come ci arrivo alla fine?". Ecco, forse Kimi avrebbe potuto porre questa domanda... e magari lo ha fatto, ma il muretto è stato perentorio, per quanto ci è dato sapere. E questo lo dico non soltanto in relazione alla gara di ieri, ma in un quadriennio di gare con l'attuale compagine di piloti ferraristi, dove in più occasioni si è visto Vettel negoziare a lungo la strategia con gli ingegneri, e Raikkonen limitarsi a eseguire (forse anche in ossequio al suo ruolo di gregario) quanto richiesto, e a fine gara lamentarsi proprio per quella strategia. Comunque, non voglio addossare a Raikkonen colpe non sue. Come ho già scritto, nemmeno Kimi secondo me è esente da critiche per come è andata la gara, ma le strategie sono materia degli strateghi. Il campione può, al massimo, fornire una "supplenza" che magari ieri avrebbe potuto salvare il salvabile; ma non può sostituirsi a chi ha calcoli, proiezioni e monitor che rigurgitano dati.
  5. Il mezzo meccanico è praticamente allo stesso livello di quello avversario. In questa fase di sviluppo ne ha un po’ di più la Ferrari, ma sono condizioni che possono variare dall’oggi al domani. Parlando oggi per oggi, però, il mezzo per fare primo e secondo posto c’era, e le premesse pure. Quello che fa la differenza è, come sempre, l’elemento umano. Se fosse un film di Leone, la gara di oggi si chiamerebbe “Il coglione, il fortunato e il lento”. Il c... non c’è nemmeno bisogno di nominarlo. Il fortunato... non travisate le mie parole. La fortuna in Formula 1 non esiste. Dico fortunato provocatoriamente, perché, come diceva il Biondo, il suo peggior nemico veglia su di lui. E gli regala vittorie su vittorie. Il lento si è dato anche da fare, per carità. Ma ha fatto il suo tempo. Manca di velocità, gestisce le gomme come un principiante, e non interagisce col muretto, subisce passivamente le strategie sbagliate. Contrariamente al film originale, questo ha avuto poi una pessima regia. Non ricordo le proiezioni Pirelli per il cambio gomme ideale, ma se i tuoi tempi sul giro non decadono, se il vantaggio sul tuo avversario è praticamente lo stesso, se la gara è appena iniziata ed è obbligatoriamente su una sosta sola, non regali pista libera a chi hai dietro, non prima del tempo.
  6. Prossima gara Singapore, tradizionalmente favorevole alla Ferrari. Hamilton confida di laurearsi matematicamente campione del mondo.
  7. Se sei braccato da quello dietro, non puoi prenderti il lusso di rallentare 2 secondi al giro, devi solo correre. Se rallenti è perché puoi controllarlo. E se riesci a controllarlo, tu con le gomme finite e lui con quelle fresche, forse per lui è arrivato il momento della pensione. Non è mancata solo la velocità, ma anche la gestione delle gomme. E i piloti vecchi una cosa sola sono buoni a fare: gestire le gomme.
  8. E hanno fatto benissimo a farlo, visto il risultato. Non per riabilitare Vettel, ma lui Bottas lì davanti se lo mangiava. Raikkonen ha avuto la gara rovinata dal pit stop assurdo, ma Hamilton dietro ha sempre controllato. Doveva solo correre, ma quando non si ha più il manico, non si può cavare il sangue dalle rape. Spero solo che questa Caporetto acceleri i processi decisionali per la scelta dei prossimi piloti. Entrambi. Che cazzo fischia il pubblico? Hamilton ha regalato loro una gara da antologia.
  9. Tappos ha fatto il suo lavoro, Raikkonen partiva primo con la macchina migliore. E stavolta non doveva nemmeno cedere la posizione a Vettel. I mondiali si vincono strappandoli per due centimetri alla chicane della Roggia, non aspettando che Bottas ti dia strada. Eh sì, alla Mercedes farebbero carte false per averlo
  10. Ma raccattiamoci Alonso, che sta lì a gratis
  11. Non so chi salvare oggi: hanno sbagliato tutti. Primo pilota, muretto e secondo pilota. Perché cambiare gomme così presto è da suicidi. Ma Raikkonen è un paracarro. Fine.
  12. Questa telecronaca fa vomitare, Mazzone che confonde Raikkonen al Serraglio con Vettel che stava dalla parte opposta della pista. Il vice ing. Bruno che dichiara “può essere che Kimi con quelle gomme possa arrivare alla fine: il suo ingegnere gli ha detto ‘keep them alive’”... Aridatece TV8 alle 21.30.
  13. Vettel è un inetto, e la responsabilità sul mondiale 2018 regalato alla Mercedes sarà solo e soltanto sua. Ma è per motivi come questo che si cerca sempre di far partire davanti il primo pilota, tornando sul discorso scie. Raikkonen lento. Pit stop sbagliato. Speriamo di portare a casa almeno la coppa grande.
  14. Piacere mi chiamo Alberto, non “alcuni” ? Così almeno ci capiamo meglio. Il discorso non è provare fastidio per una pole di Raikkonen, magari ce ne regalasse anche di più. Quello che mettevo in discussione (sempre esercitando il beneficio del dubbio, ché ormai qui siamo nell’epoca delle certezze granitiche su tutto), era semplicemente l’attribuzione di un vantaggio strategico al pilota non in corsa per il titolo, piuttosto che all’altro. Visto che siamo sotto in entrambe le classifiche, i rari weekend favorevoli andrebbero sfruttati non solo per fare delle belle gare, ma anche per ottimizzare le cose in ottica mondiale. Poi magari la scelta di dare la scia a Raikkonen aveva una logica precisa, e le cose non sono andate come previsto per altri motivi. A Monza basta essere 4 secondi dietro per avere una scia pari a 1 - 2 decimi sul giro, secondo quanto diceva ieri Felipe Massa. E convenzionalmente i giochi di scie si fanno fra compagni di team, perché serve una certa coordinazione tra i due, e soprattutto son cose che si fanno di comune accordo. Nel caso di specie, non è immaginabile Vettel che succhia la ruota a Hamilton per fregargli la pole. E Hamilton che gli dice prego, si accomodi. Questo comunque non non toglie il fatto che il giro di Vettel non è stato perfetto, lo ha detto lui stesso. Magari arrivava secondo pure con la scia, eh. Ma appunto, qui nessuno recrimina per la pole di Raikkonen, che ha scaldato il cuore a tutti noi (così come vedere Minttu con le lacrime agli occhi, e Arrivabene che a momenti se la limonava), ma si pone un dubbio prettamente tecnico: perché la Ferrari contrariamente alla Mercedes non ha fatto il gioco delle scie? Anche perché, non giriamoci attorno: chi di voi vorrebbe vedere oggi Kimi dover cedere in un modo o nell’altro il comando a Vettel, magari durante una gara che sta conducendo autorevolmente in testa? P.S. Il terzo settore di Raikkonen era viola grazie alla scia, ma i primi due erano verdi, quindi miglior prestazione personale. Torno a ripetere: gran giro, bravissimo Kimi.
  15. Scusate se torno IN TOPIC. Pare che Vettel abbia dovuto subire la scelta di far uscire prima Raikkonen, e che al termine della Q3 fosse contrariato col muretto. In effetti che senso aveva regalare la scia a Kimi? Senza nulla togliere al suo ottimo giro, ma ha fatto record proprio nel terzo settore: vuol dire che lì c’era della gran scia da prendere. Pareva brutto concedere quei 2 decimi di vantaggio al pilota che si sta giocando il mondiale, sia pure a scapito di Raikkonen? Per poi magari dirgli “Vettel is faster than you” domani in gara. Voglio sentire se trapela qualcos’altro, prima di dare giudizi. Ma oggi bisognava soltanto piazzare Vettel in pole position, e avendo tutta la prima fila riservata non era un obiettivo impensabile. Anche perché dall’altra parte, Hamilton ha fatto un primo giro in Q3 da urlo, su una pista dove il pilota non può fare miracoli. Quanto allo scarso entusiasmo di Raikkonen per il risultato, domandiamoci quanto varrà domani la sua pole. Con 17 punti da recuperare su Hamilton, dubito che il team si lascerà sfuggire l’occasione di limarne 10. La sua vittoria è il rinnovo del contratto, e se domani finirà buon secondo, potrà fare pace di averlo già in tasca.
  16. E' il pilota ad azionarlo, ma dubito sia un problema di software. Considerando che per Monza vengono prodotti alettoni specifici, penso sia un problema di progettazione o di installazione
  17. Ecco, già con un quadro così, io andrei di Mazda per principio. Comunque la 124 fai bene a provarla lo stesso, magari scopri che è l'auto della tua vita e che la prenderesti a qualsiasi costo. Ora spero di riuscire a provare il 124, magari a mestre mi trattano un pelo meglio.... Non ti fare troppe illusioni. Parlo per esperienza diretta... Comunque, buona fortuna, magari ti capita un venditore che non deve andare sul patibolo proprio quel giorno.
  18. Credo sia la normale rotazione dei componenti. Verso la seconda metà della stagione di solito cominciano le rotture "programmate" in prova dei pezzi a fine vita. Mi piacerebbe sapere se come chilometraggio ci siamo, o se sia un problema inatteso...
  19. Oh, guardando un po' il meteo, pare che pioverà a dirotto per tutto il weekend su tutto il Nord Italia, ad eccezione di un'area pari a circa 7 kmq corrispondente all'incirca alla posizione del parco di Monza. Incrociamo le dita. P.S. Gigi “The Voice” Vignando, la voce di Monza Un grande. Chi non ha mai udito le sue telecronache su TMC ai tempi del WTCC ha perso una gran cosa.
  20. Quel rumore cupo e coinvolgente non era la FXX, era Fisichella che ruttava Drive Beer. "Draiv bir. Labbira dei campioni." (cit.)
  21. Potrà anche farlo, ma spero che non lo faccia mai, per una questione di rispetto dei suoi partner e della dignità dei piloti. Tra l'altro mi pare che Ocon avesse fatto quello che ha fatto motu proprio, senza nemmeno bisogno di formale richiesta. Tra l'altro, domanda, quali sono i piloti in griglia gestiti indirettamente da Ferrari, a parte Leclerc?
  22. Il politicamente corretto della Formula 1 è insopportabile. Non ne ricordo uno, di quelli che fanno tanto gli sportivoni, che a buon bisogno non abbia mai detto al suo PILOTA N.2 “fatti da parte bello”. Certo, quando c’era il divieto dei giochi di squadra non la potevi fare così sporca. Bastava ritardare di un nonnulla un pit stop, oppure impostare una bella strategia omicida. Citofonare Webber. Non rimarrà a piedi per colpa dei suoi “datori di lavoro”: questo non farà venir meno la sua proverbiale disponibilità al sacrificio. E in ogni caso, chi nasce servo muore servo. per fortuna, salvo per imprevisti gravi, una Force India non farà mai da ago della bilancia.
  23. Basterebbe vedere dai replay se prima di andare addosso a Kimi, Ricciardo ha sterzato verso sinistra speronandolo, o se ha sterzato lo stesso a sx, ma controsterzando in conseguenza di una perdita del posteriore, oppure se non ha fatto movimenti apprezzabili del volante, se non quelli necessari a compiere la curva, e si è ritrovato chiuso a sandwich. Nel primo caso sarebbe colpa sua, nel secondo caso no, nel terzo non del tutto sua.
  24. Sulla manutenzione più economica della Renegade non ci metterei troppo la mano sul fuoco. Se escludiamo la diversa cubatura del motore (un 1.6 potrà costare qualcosa di meno di tagliando rispetto a un 2.2), la Renegade sconta il fatto di essere una Jeep, cioè un marchio premium o quasi. Lo dico perché in alcune concessionarie FCA, ad esempio, viene spiacevolmente applicato un costo orario di manodopera maggiore a seconda che il modello sia Alfa/Jeep/Abarth piuttosto che Fiat. In caso di bisogno, con l'una o con l'altra auto, piuttosto mi informerei preventivamente sui costi praticati dal singolo centro assistenza.
  25. Consiglio la Renegade solo se hai problemi di spazi esterni. Altrimenti, CX-5 tutta la vita, anche se la Evolve è la versione d'attacco ed è piuttosto spoglia. Sarebbe da confrontare gli optional presenti sull'una e sull'altra. Se la Renegade ha significative dotazioni in più, la terrei in considerazione.
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