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Scusate, ma Yuji Ide? Karthikejan? Friesacher? Il mitico Cristiano Da Matta? E quanti ne ho saltati... Tutti giovani che hanno lasciato comunque il loro segno, oltre che sulle barriere di protezione, nella storia di questo sport per la loro popolarità: i classici cognomi che già quando li senti ti chiedi: "ma chi minchia è questo?". Impareggiabili da questa prospettiva gli indimenticati Gaston MAZZACANE e Antonio PIZZONIA. Oltre che Luca BADOER, un cognome che non dice nulla, ma se sei di Treviso dice TUTTO. https://it.wikipedia.org/wiki/Badoere Quanto ai piloti Haas, è da tempo che mi batto contro entrambi. Non parliamo di camionisti, ma semplicemente non sono all'altezza del mezzo che guidano. Sommando i punti che hanno buttato per colpa loro dall'inizio dell'anno, il quarto posto in classifica sarebbe in cassaforte. Mi domando dove sarebbe adesso Leclerc (che Marchionne offrì prima alla Haas) con la loro macchina.
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Prendi quello che ti dico per quel che vale, perchè io ho una mjt 175 cavalli. E lo trovo piuttosto scarso sulla mia. Lento di comprendonio (ma in caso di necessità aggiri il problema con le palette al volante) e antitetico al concetto di sportività: molto fluido, settato in modo da massimizzare l'ecodriving, e le frizioni tendono a slittare parecchio nelle accelerazioni forti, nel passaggio alla marcia superiore. In più è piuttosto rumoroso, e nella marcia a singhiozzo è meglio tenerlo in manuale perché appena l'auto si muove passa subito in II e ti ritrovi "fiondato" verso l'auto davanti che ha appena frenato. Problemi credo più o meno comuni a tutti i doppia frizione, ma tant'è.
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Due consigli arcinoti sul gpl: - preferisci un modello già fornito di impianto dalla casa (es. Fiat) che un impianto aftermarket (attenzione: un concessionario può venderti un'auto a gpl in pronta consegna, ma fatta gasare da lui, quindi sempre "aftermarket"); - se installerai tu l'impianto, affidati a un centro non solo di acclarata esperienza, ma che sia proprio "leader" nel settore. La resa e l'efficienza dell'impianto dipendono anche dalla competenza dell'installatore, specie su motori turbocompressi e/o di ultima generazione. Ho alcuni amici con auto a gpl, e tra loro c'è sia chi ha avuto qualche rogna sia chi si trova benissimo. Si va un po' a fortuna (come con qualsiasi cosa) ma ormai il livello di affidabilità raggiunto è ottimo. Piuttosto, questi miei amici sono tutti orgogliosi del loro impianto al momento di pagare il rifornimento, perché con qualche foglio da 10 ci fai il pieno. Ma bisogna poi vedere il chilometraggio che si ottiene. Se hai una grossa cilindrata, a benzina, potente e assetata, la conversione a gpl è indiscutibilmente a saldo positivo. Viceversa, su utilitarie o medie dove puoi scegliere tra GPL e un moderno motore diesel, valuta bene tutti i fattori, in primis tipo di percorso (tanta autostrada? Meglio il gasolio) e la differenza di prestazioni tra l'una e l'altra: meglio un diesel che si muove con un filo di gas che un gpl dove occorre "tenere su" il motore per spuntare decentemente. Piccola esperienza personale: una volta feci il percorso Treviso - Milano con una Lancia Ypsilon diesel, e poco tempo dopo con una Mazda3 con impianto a gas. Spesi la stessa cifra in carburante, con la differenza che con la Ypsilon, andata e ritorno, non mi sono mai fermato, mentre con la Mazda ho dovuto fare rifornimento. Sulla Ypsilon avevo poi una ripresa autostradale di tutto rispetto, anche se pure la Mazda non era ferma.
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Beh è l’unico pilota dal 1950 ad oggi ad aver percorso più chilometri fuori dalla pista che dentro. Lì la verità la sapranno solo loro, ma più che con Costa, che era già presente negli anni d’oro della Mercedes, la vita ha iniziato a complicarsi per loro (e la Ferrari ad andar bene, difficile dire dove inizi una cosa e dove finisca l’altra) quando si sono accattati mr. Allison. E, a seguire, Sassi, fino a Gutierrez l’asso del volante. Il mio sospetto è che questi nuovi acquisti piano piano ripeteranno il loro talento anche qui. A dire il vero Raikkonen non è proprio uno che viene osannato qui dentro. Anzi, nel caso di specie all’inizio siamo stati piuttosto compatti nel tirargli le orecchie. Poi è bastato avere a disposizione video, moviole, camera car diffusi nei giorni seguenti per poter apprezzare la manovra nella sua reale entità, che a me pare quella di un incidente di gara come mille altri. Lo stesso per Vettel in Francia. Attenuanti quante ne vuoi, ma nessuno ha detto che era colpa di Bottas. Ma anche se a ruoli invertiti noi avessimo crocifisso il povero Hamilton, questo non avrebbe mai giustificato le parole che hanno usato in coro quelli della Mercedes, gente pagata fior di milioni anche per non lasciarsi scappare troiate da bar, tirando in ballo intenzionalità e complotti vari. Il bello è che l’unico pilota che aveva davvero il vizio di fare harakiri addosso a Hamilton, curiosamente ce lo avevano in squadra loro. Finché è durato là dentro...
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E da un po' di gare non lo è più soltanto perché corrono in due formule diverse. Io su Versbatten ho finito gli aggettivi diplomatici, se mi date licenza adesso comincio a dire veramente quello che penso. Verrà il momento che questi bulletti, incluso Toto Wolff che reputavo una persona seria, masticheranno amaro. Oddio, parlo per gli uomini Mercedes, perché Versbatten ormai è un accumulatore compulsivo di KO. Soprattutto Hamilton, che quando si è toccato con Versbatten lo ha chiamato deficiente in mondovisione, e in Francia se la rideva mentre il ragazzino offendeva Vettel per il contatto con Bottas, in cui non era né presente, né coinvolto né fornito di titoli idonei a dire la sua pregiata opinione del c****
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Il primo giro vale quello che vale: gomme fredde, foga, traiettorie improvvisate dalla situazione... se uno non vuole rogne deve tenersene lontano, Hamilton, invece, appena ha messo due ruote davanti a Raikkonen ha creduto di essere solo in pista.
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Cacatore era, e cacatore rimane.
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- aston martin cygnet v8
- aston martin
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Per me è un normale incidente di gara. Non è che Hamilton l'abbia chiuso, anzi era pure piuttosto largo in curva. Ha semplicemente fatto la sua traiettoria credendo di aver già lasciato indietro Raikkonen, il quale non poteva né eclissarsi né modificare le leggi della fisica. Ripeto, si godano quel secondo posto, che è stato una manna per loro, e ringraziassero la safety car.
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Niente, ieri la pagina Facebook della F1 ha postato un video da cui si vede il contatto tra Kimi e Hamilton dalle due prospettive. Raikkonen non ha né ritardato la staccata né spinto Hamilton fuori dalla pista, anzi è andato con le ruote sul cordolo interno proprio per farsi da parte, ma le due traiettorie impostate SIMULTANEAMENTE dai due piloti semplicemente si intersecavano nel punto dove è avvenuto il contatto. Kimi ha materialmente causato il testacoda di Hamilton, ma perché si trovava lì e non poteva trovarsi da nessun'altra parte. Men che meno lo ha toccato intenzionalmente, come hanno decoubertinianamente affermato tutti gli uomini Mercedes, da quello del catering al sciur padrun. Questi vanno castigati definitivamente, ma in pista, non a tavolino coi commissari compiacenti. E chissà che Hamilton e quell'altro nelle prossime gare non siano in vena di ritorsioni...
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Io, che pure sono un fervente patriota, fatico a stare dietro a questi discorsi sull'orgoglio, sulla nazionalità, su chi ha fatto cosa, legati agli sport e segnatamente a questo sport. Non regge, non sta in piedi, e soprattutto chissenefrega. Jean Todt fece di tutto per lasciare in mani italiane la direzione tecnica della scuderia, e abbiamo visto con che risultati. Poi ci siamo comprati la superstar inglese Allison (dato che l'altra superstar inglese Newey era indisponibile), e te la raccomando anche quella. Infine abbiamo messo tutto nelle mani dell'italianissimo ingegner Binotto e... ah no, è nato a Losanna. Dove portano questi discorsi? Sono radicalmente contrario ai relativisti che vorrebbero eliminare le frontiere, le barriere, annullare le origini, le tradizioni, l'appartenenza a un territorio, per diventare degli stupendi poliglotti cosmopoliti omologati, ma come si può negare i vantaggi che ha portato la libera circolazione delle merci, degli individui e delle idee? La Mercedes ha scelto di affidarsi largamente a tecnici e preesistenti strutture che hanno luogo in Inghilterra? Mi pare che mai scelta fu più azzeccata, visto quello che hanno vinto. La Ferrari mantiene tutto quello che può a Maranello, ma per sfruttare, far crescere e coltivare delle eccellenze già presenti sul territorio. Marchionne non mi sembra esattamente uno sciovinista. C'è un pilota tedesco che corre meglio di uno italiano: onestamente, chi se lo accatterebbe l'italiano? E i successi di Vettel rendono meno italiane le vittorie Ferrari? Aldo Costa è il direttore tecnico della Mercedes (e corre voce che sia anche un esperto motorista ), ma chi di noi sventolerebbe un tricolore quando vince Hamilton? Se si fa un discorso tecnico sui distretti industriali, sui know how, sulla capacità di un territorio di produrre tecnologie e cervelli, parliamo pure di chi viene da dove. Ma se dobbiamo tifare per una squadra, chissene impipa!! Conta l'appartenenza al simbolo, allo scudetto, alla bandiera (la Mercedes, come realtà industriale e sportiva dalla notte dei tempi a oggi, mi pare abbia tutti i titoli per rappresentare la Germania). Poi, a chi si rivolgono per progettare le auto, o dove hanno gli stabilimenti, è del tutto secondario. Discorso un po' diverso è magari quando un marchio è del tutto svuotato dei propri contenuti. Tipo la Lotus quando era di proprietà malese, o l'Alfa Romeo che fa il main sponsor della Sauber. Perché lì non c'è una squadra ma un logo che viene compravenduto, o usato per fini commerciali. Poi, oh, il bello degli sport è che uno tifa per chi cacchio vuole
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E dove leggi che fa il motorista?
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Come tutti i piloti anziani. Culthard (con la Red Bull) era un altro paracarro che in prossimità della scadenza cominciava a correre come una scheggia per 3, 4 gare. Poi firmava il rinnovo, e la gara dopo era più fermo di prima. Quell'episodo mi è sempre rimasto sullo stomaco. Una mossa sfacciata, non necessaria, fatta semplicemente perché Bottas stava venendo superato e a sfregio tenne il piede sul gas, sapendo che con un contatto avrebbe avuto la meglio. La direzione gara non prese provvedimenti, forse era già oberata di lavoro per la ruotata di Vettel. Aldo Costa si occupa di motori?
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Posso dire che la mia settimana inizia bene. Il cicaleccio Mercedes non mi dà nessun fastidio. Un po' perché più loro rosicano più io godo. Un po' perché credo che a condizoni invertite (Francia + GB) le nostre reazioni non sarebbero state meno piccate e irrazionali. Certo, quando si è a capo di un team bisognerebbe avere quel minimo di sangue freddo che ti frena dal dire che i tuoi avversari ti speronano apposta. E comunque, considerando la super partenza di Hamilton, dovrebbero solo che ringraziare che sia arrivato secondo.
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Qualifica tiratissima domani per i primi 5 posti. Senza sfera di cristallo è difficile pronosticare, ma a sensazione la Ferrari sta benedicendo il caldo. Che però, ricordiamolo, è un problema per tutti, sia sul fronte gomme sia per lo stress della meccanica. Incorciamo le dita e godiamoci il risultato, che sarà comunque combattuto. Chissà che zio Seb non faccia 'o miracolo
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In più bisognerà capire se i presunti problemi di calore dello scorso weekend indurranno i crucchi ad aumentare le prese d'aria o a limitare leggermente le mappature. Sono passati solo 5 giorni e modifiche vere e proprie non hanno avuto il tempo di farle. Anche in questo caso però temo una lieve supremazia Mercedes. Per domenica, più che il fondo servirà il fondoschiena. Essenziale poi partire bene.
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Adesso andrà in Lamborghini?
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Sul fatto che le gomme non fossero l'optimum per quel circuito si può pure ragionare. Resta però da considerare che è un problema che hanno avuto solo alcuni team. Allora ad ogni gara ognuno potrebbe eccepire qualcosa. Il fatto che la Ferrari abbia disputato la sua gara senza problemi, e che la stessa Red Bull, che quel problema lo accusava, abbia vinto la gara, ridimensiona molto il problema. Anzi, le Mercedes con quelle gomme si sono accaparrate tutta la prima fila, non si può avere botte piena e moglie ubriaca. Si dice - prendiamolo con le pinze - che la Ferrari abbia volutamente sacrificato qualcosa in qualifica proprio per non avere problemi in gara. Ferrari che non sarà il top del top dell'aerodinamica, ma ha un bilanciamento che la Mercedes se lo sogna, e si è visto domenica, in una pista dove questo aspetto faceva la differenza. Ma poi, il problema delle gomme di questi ultimi anni non era proprio quello che duravano troppo, che permettevano stint di 40 giri...? Ben venga se tornano a essere una variabile in più per il risultato finale, come accadeva fino a un po' di anni fa.
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Viste le condizioni delle posteriori di Hamilton e Ricciardo, non mi stupirei se quancuno stesse già facendo pressioni in tal senso.
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Finalmente una gara "vecchia maniera". Scarichi che si crepano, cambi che si triturano, pressioni benzina (a fidarsi di quel che dicono) che si ammosciano, pneumatici che si sbrindellano. Mi sembrava di essere tornato indietro di 10-15 anni. Risultato buono a metà, le cappellate che andavano assolutamente evitate sono lì da vedere: la penalità a Vettel (giusta, come sarebbe stato giusto punire Hamilton a Silverstone l'anno scorso per il Q3 - non il Q2 - rovinato a Grosjean...) e i soliti pasticci di Raikkonen in partenza. Sbavature ovunque, bloccaggi, sovrasterzi, pattinamenti, porte lasciate spalancate. Come mandare in malora una partenza ottima. Non lo biasimo invece per la mancata vittoria: nella seconda frazione di gara ha dato tutto, e in questa pista il potenziale della Ferrari non era infinito. Buona gara, ma tradisce il suo atteggiamento tipico da secondo pilota: tira fuori gli artigli solo col compagno di squadra. Comunque quel secondo posto era suo a pieno titolo, e la Ferrari avrebbe fatto un gesto infame a chiedergli di cedere la posizione. Primo: perché faceva gli stessi tempi di Vettel se non meglio, e nessuna ragione strategica avrebbe giustificato la cosa. Vettel non avrebbe mai potuto andare a prendere Verstappen. Secondo: siamo nemmeno a metà campionato. Certe cose, se proprio si devono fare, si fanno alla fine, quando è normale che il pilota fuori dai giochi favorisca il compagno in lotta, e quei 3 punti diventano oggettivamente essenziali. Se fosse vero il contrario, allora non dovrebbe chiamarsi sport, ma gioco a premi, parata di auto da corsa, circo Togni. Il Versby ha fatto la sua gara concreta e impeccabile, ma non è che mi abbia fatto morire. Sono stati più gli altri a mettergli un tappeto rosso lungo così. Lui è stato bravo a mantenere e gestire la prima posizione, al limite posso dire che ha avuto il merito di scegliere un assetto gentile con le gomme, ma il fatto che le due Ferrari dietro facessero tempi simili dimostra che di più non ne avevano, e ho l'impressione che Verstappen stesse addirittura gestendo il vantaggio. La bellissima doppietta (di zeri) Mercedes credo sia più frutto di situazioni contingenti che di problemi strutturali. Arrivabene ieri, evidentemente imbeccato dai suoi ingegneri, ha detto che il pacchetto Mercedes "scalda" (sì, come il motore della 600 in estate, ma ti vogliamo been lo stesso Maury ). Due rotture fanno una prova, ma temo - felice di sbagliarmi - che a Silverstone, sistemate le temperature, saranno di nuovo cazzacci amari per stargli davanti.
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Esattamente
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Ah ecco, allora i proprietari di diesel 175 cv ci avevano colto Ripeto, la Yaris ha una finestra di utilizzo "ideale" estremamente ridotta, e in extraurbano per farle riprendere un minimo di velocità devi tirarle il collo per bene, cosa che cozza abbastanza con la filosofia hybrid. Per avere benefici tangibili serve traffico, ma non troppo, velocità né troppo alte (>80 km/h, che sennò il motore termico deve fare gli straordinari) né troppo basse (<50/60 km/h, altrimenti procede ostinatamente in elettrico e esaurisce subito le batterie... paradossalmente nei centri abitati soffre). E quel che è peggio, nelle condizioni ideali di marcia (extraurbano, strade vuote) segna i risultati peggiori. Sono 8 mesi che affino il mio stile di guida, e per avere i risultati che ottengo devo ricorrere a ogni tipo di astuzia. Tipo sfruttare ogni grado di inclinazione della strada che può generare inerzia utile, e anticipare rotonde, semafori e rallentamenti con centinaia di metri d'anticipo, che sulla strada per andare al lavoro è anche facile, altrove lo è meno. Poi, ad oggi mia madre la ricomprerebbe subito, per l'assenza della frizione a pedale, perché nel parcheggiarla in garage non emette né rumore né odore di scappamento, perché non bada ai consumi e se ne frega delle prestazioni. Però razionalmente, a parte l'esenzione dei primi tre anni di bollo e lo scontaccio che ci hanno fatto per portargliela via, non vedo la convenienza per sceglierla. Costa comunque tanto. La Swift boosterjet da 111 cavalli ha le stesse agevolazioni fiscali, stesso prezzo finale, consumi simili e 10 cavalli in più, che valgono 5 volte tanto.
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Mia madre ha da dicembre una Yaris hybrid, che ogni tanto le rubo per andare al lavoro. Devo dire che, a parte 2 o 3 risultati incredibilmente buoni dovuti alle particolari condizioni del traffico, faccio fatica a farle consumare meno della mia Giulietta 2.0 diesel 175 cv con cerchi da 18. Il percorso (sola andata) e di 40 km, 20% urbano e 80% extraurbano con limite di 90 km/h. La Yaris è impareggiabile quando si tratta di stare in coda dietro a un camion lento, o con frequenti tiro/rilascio (o pulse & glide, come dicono gli ibridisti). Ma con strada libera e possibilità di tenere i 90-100 km/h per lunghi tratti, si fa fatica a stare sotto i 20/22 con un litro. Mica pochi, ma con la Giulietta raggiungo anche i 26, e con un filo di gas. La Yaris invece per portarsi a 90 km/h da ferma richiede una bella rincorsa, e con l'acceleratore pen pigiato che di sicuro non aiuta. Diciamo che, nel complesso, con guida attenta riesco a farla stare sugli stessi consumi della Giulietta, oppure lievemente meglio. Ma tutto questo con un deficit abissale di prestazioni rispetto all'Alfa.
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Sul Vettel degli inizi girava questa reputazione, che fosse impeccabile solo quando la macchina era perfetta, altrimenti no. Io stesso lo sostenevo e ne sono convinto, in riferimento a quegli anni. Ma da quando è in Ferrari è cambiato molto, anche a causa dell'alterna competitività della monoposto. In questi 3 anni e mezzo gli ho visto fare rimonte, corpo a corpo e numeri degni di un quadricampione. Non me lo toccate da questo punto di vista. E poi, contrariamente ad Hamilton, non ha weekend in cui è nel pallone. Oppure capita una volta ogni morte di papa. Dà il 100% sempre, e questo me lo fa ricordare ad Alonso. La Ferrari sembra veramente essere il suo paradiso, e per questo da tifoso lo onoro e lo stimo. Hamilton, in pochi lo detestano come lo detesto io, ma se si parla di mondiale 2016, non mi dite che l'ha perso per demerito. E' stato piantato dal motore non so quante volte, e quando non lo mandava KO il motore ci pensava il compagno di squadra (Madrid dice niente? O Austria, manovra ancora più lurida ma stavolta mal gliene incolse, perchè ebbe la peggio Rosberg). Unico difetto imputabile a Hamilton nel 2016, grossi problemi con lo stacco frizione per tutta la prima parte del campionato. Regolarmente si qualificava primo, e poi cannava la partenza, e a quel punto ciao ciao bambina.
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Bruttissimo gesto, i sottili angoli bui di un mito. P.S. Se volessi fare l'avvocato del diavolo chiamerei in causa i suoi riflessi visibilmente rallentati degli ultimi anni. P.P.S. Ricordo inoltre un gesto da carogna, ma stupendo, nei confronti di Vettel a Spa, non mi ricordo se nel 2012 o nel 2013. Mi pare che Vettel avesse provato a superarlo sul rettilineo prima del Bus Stop. Arrivano alla chicane lunghissimi tutti e due, con Vettel all'interno. Schumacher lo risorpassa all'esterno in piena curva (quindi sul lato sx) per poi tagliargli la strada ed entrare ai box. Detta così non rende, bisognerebbe vederla dal vivo per capire, ma non l'ho trovata. Manovra pericolosa, inutile (dato l'ingresso ai box), da vera carogna, nei confronti del suo pupillo/erede. Impagabile ?