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Yakamoz

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  1. Come tutti i piloti anziani. Culthard (con la Red Bull) era un altro paracarro che in prossimità della scadenza cominciava a correre come una scheggia per 3, 4 gare. Poi firmava il rinnovo, e la gara dopo era più fermo di prima. Quell'episodo mi è sempre rimasto sullo stomaco. Una mossa sfacciata, non necessaria, fatta semplicemente perché Bottas stava venendo superato e a sfregio tenne il piede sul gas, sapendo che con un contatto avrebbe avuto la meglio. La direzione gara non prese provvedimenti, forse era già oberata di lavoro per la ruotata di Vettel. Aldo Costa si occupa di motori?
  2. Posso dire che la mia settimana inizia bene. Il cicaleccio Mercedes non mi dà nessun fastidio. Un po' perché più loro rosicano più io godo. Un po' perché credo che a condizoni invertite (Francia + GB) le nostre reazioni non sarebbero state meno piccate e irrazionali. Certo, quando si è a capo di un team bisognerebbe avere quel minimo di sangue freddo che ti frena dal dire che i tuoi avversari ti speronano apposta. E comunque, considerando la super partenza di Hamilton, dovrebbero solo che ringraziare che sia arrivato secondo.
  3. Qualifica tiratissima domani per i primi 5 posti. Senza sfera di cristallo è difficile pronosticare, ma a sensazione la Ferrari sta benedicendo il caldo. Che però, ricordiamolo, è un problema per tutti, sia sul fronte gomme sia per lo stress della meccanica. Incorciamo le dita e godiamoci il risultato, che sarà comunque combattuto. Chissà che zio Seb non faccia 'o miracolo
  4. In più bisognerà capire se i presunti problemi di calore dello scorso weekend indurranno i crucchi ad aumentare le prese d'aria o a limitare leggermente le mappature. Sono passati solo 5 giorni e modifiche vere e proprie non hanno avuto il tempo di farle. Anche in questo caso però temo una lieve supremazia Mercedes. Per domenica, più che il fondo servirà il fondoschiena. Essenziale poi partire bene.
  5. Sul fatto che le gomme non fossero l'optimum per quel circuito si può pure ragionare. Resta però da considerare che è un problema che hanno avuto solo alcuni team. Allora ad ogni gara ognuno potrebbe eccepire qualcosa. Il fatto che la Ferrari abbia disputato la sua gara senza problemi, e che la stessa Red Bull, che quel problema lo accusava, abbia vinto la gara, ridimensiona molto il problema. Anzi, le Mercedes con quelle gomme si sono accaparrate tutta la prima fila, non si può avere botte piena e moglie ubriaca. Si dice - prendiamolo con le pinze - che la Ferrari abbia volutamente sacrificato qualcosa in qualifica proprio per non avere problemi in gara. Ferrari che non sarà il top del top dell'aerodinamica, ma ha un bilanciamento che la Mercedes se lo sogna, e si è visto domenica, in una pista dove questo aspetto faceva la differenza. Ma poi, il problema delle gomme di questi ultimi anni non era proprio quello che duravano troppo, che permettevano stint di 40 giri...? Ben venga se tornano a essere una variabile in più per il risultato finale, come accadeva fino a un po' di anni fa.
  6. Viste le condizioni delle posteriori di Hamilton e Ricciardo, non mi stupirei se quancuno stesse già facendo pressioni in tal senso.
  7. Finalmente una gara "vecchia maniera". Scarichi che si crepano, cambi che si triturano, pressioni benzina (a fidarsi di quel che dicono) che si ammosciano, pneumatici che si sbrindellano. Mi sembrava di essere tornato indietro di 10-15 anni. Risultato buono a metà, le cappellate che andavano assolutamente evitate sono lì da vedere: la penalità a Vettel (giusta, come sarebbe stato giusto punire Hamilton a Silverstone l'anno scorso per il Q3 - non il Q2 - rovinato a Grosjean...) e i soliti pasticci di Raikkonen in partenza. Sbavature ovunque, bloccaggi, sovrasterzi, pattinamenti, porte lasciate spalancate. Come mandare in malora una partenza ottima. Non lo biasimo invece per la mancata vittoria: nella seconda frazione di gara ha dato tutto, e in questa pista il potenziale della Ferrari non era infinito. Buona gara, ma tradisce il suo atteggiamento tipico da secondo pilota: tira fuori gli artigli solo col compagno di squadra. Comunque quel secondo posto era suo a pieno titolo, e la Ferrari avrebbe fatto un gesto infame a chiedergli di cedere la posizione. Primo: perché faceva gli stessi tempi di Vettel se non meglio, e nessuna ragione strategica avrebbe giustificato la cosa. Vettel non avrebbe mai potuto andare a prendere Verstappen. Secondo: siamo nemmeno a metà campionato. Certe cose, se proprio si devono fare, si fanno alla fine, quando è normale che il pilota fuori dai giochi favorisca il compagno in lotta, e quei 3 punti diventano oggettivamente essenziali. Se fosse vero il contrario, allora non dovrebbe chiamarsi sport, ma gioco a premi, parata di auto da corsa, circo Togni. Il Versby ha fatto la sua gara concreta e impeccabile, ma non è che mi abbia fatto morire. Sono stati più gli altri a mettergli un tappeto rosso lungo così. Lui è stato bravo a mantenere e gestire la prima posizione, al limite posso dire che ha avuto il merito di scegliere un assetto gentile con le gomme, ma il fatto che le due Ferrari dietro facessero tempi simili dimostra che di più non ne avevano, e ho l'impressione che Verstappen stesse addirittura gestendo il vantaggio. La bellissima doppietta (di zeri) Mercedes credo sia più frutto di situazioni contingenti che di problemi strutturali. Arrivabene ieri, evidentemente imbeccato dai suoi ingegneri, ha detto che il pacchetto Mercedes "scalda" (sì, come il motore della 600 in estate, ma ti vogliamo been lo stesso Maury ). Due rotture fanno una prova, ma temo - felice di sbagliarmi - che a Silverstone, sistemate le temperature, saranno di nuovo cazzacci amari per stargli davanti.
  8. Ah ecco, allora i proprietari di diesel 175 cv ci avevano colto Ripeto, la Yaris ha una finestra di utilizzo "ideale" estremamente ridotta, e in extraurbano per farle riprendere un minimo di velocità devi tirarle il collo per bene, cosa che cozza abbastanza con la filosofia hybrid. Per avere benefici tangibili serve traffico, ma non troppo, velocità né troppo alte (>80 km/h, che sennò il motore termico deve fare gli straordinari) né troppo basse (<50/60 km/h, altrimenti procede ostinatamente in elettrico e esaurisce subito le batterie... paradossalmente nei centri abitati soffre). E quel che è peggio, nelle condizioni ideali di marcia (extraurbano, strade vuote) segna i risultati peggiori. Sono 8 mesi che affino il mio stile di guida, e per avere i risultati che ottengo devo ricorrere a ogni tipo di astuzia. Tipo sfruttare ogni grado di inclinazione della strada che può generare inerzia utile, e anticipare rotonde, semafori e rallentamenti con centinaia di metri d'anticipo, che sulla strada per andare al lavoro è anche facile, altrove lo è meno. Poi, ad oggi mia madre la ricomprerebbe subito, per l'assenza della frizione a pedale, perché nel parcheggiarla in garage non emette né rumore né odore di scappamento, perché non bada ai consumi e se ne frega delle prestazioni. Però razionalmente, a parte l'esenzione dei primi tre anni di bollo e lo scontaccio che ci hanno fatto per portargliela via, non vedo la convenienza per sceglierla. Costa comunque tanto. La Swift boosterjet da 111 cavalli ha le stesse agevolazioni fiscali, stesso prezzo finale, consumi simili e 10 cavalli in più, che valgono 5 volte tanto.
  9. Mia madre ha da dicembre una Yaris hybrid, che ogni tanto le rubo per andare al lavoro. Devo dire che, a parte 2 o 3 risultati incredibilmente buoni dovuti alle particolari condizioni del traffico, faccio fatica a farle consumare meno della mia Giulietta 2.0 diesel 175 cv con cerchi da 18. Il percorso (sola andata) e di 40 km, 20% urbano e 80% extraurbano con limite di 90 km/h. La Yaris è impareggiabile quando si tratta di stare in coda dietro a un camion lento, o con frequenti tiro/rilascio (o pulse & glide, come dicono gli ibridisti). Ma con strada libera e possibilità di tenere i 90-100 km/h per lunghi tratti, si fa fatica a stare sotto i 20/22 con un litro. Mica pochi, ma con la Giulietta raggiungo anche i 26, e con un filo di gas. La Yaris invece per portarsi a 90 km/h da ferma richiede una bella rincorsa, e con l'acceleratore pen pigiato che di sicuro non aiuta. Diciamo che, nel complesso, con guida attenta riesco a farla stare sugli stessi consumi della Giulietta, oppure lievemente meglio. Ma tutto questo con un deficit abissale di prestazioni rispetto all'Alfa.
  10. Sul Vettel degli inizi girava questa reputazione, che fosse impeccabile solo quando la macchina era perfetta, altrimenti no. Io stesso lo sostenevo e ne sono convinto, in riferimento a quegli anni. Ma da quando è in Ferrari è cambiato molto, anche a causa dell'alterna competitività della monoposto. In questi 3 anni e mezzo gli ho visto fare rimonte, corpo a corpo e numeri degni di un quadricampione. Non me lo toccate da questo punto di vista. E poi, contrariamente ad Hamilton, non ha weekend in cui è nel pallone. Oppure capita una volta ogni morte di papa. Dà il 100% sempre, e questo me lo fa ricordare ad Alonso. La Ferrari sembra veramente essere il suo paradiso, e per questo da tifoso lo onoro e lo stimo. Hamilton, in pochi lo detestano come lo detesto io, ma se si parla di mondiale 2016, non mi dite che l'ha perso per demerito. E' stato piantato dal motore non so quante volte, e quando non lo mandava KO il motore ci pensava il compagno di squadra (Madrid dice niente? O Austria, manovra ancora più lurida ma stavolta mal gliene incolse, perchè ebbe la peggio Rosberg). Unico difetto imputabile a Hamilton nel 2016, grossi problemi con lo stacco frizione per tutta la prima parte del campionato. Regolarmente si qualificava primo, e poi cannava la partenza, e a quel punto ciao ciao bambina.
  11. Bruttissimo gesto, i sottili angoli bui di un mito. P.S. Se volessi fare l'avvocato del diavolo chiamerei in causa i suoi riflessi visibilmente rallentati degli ultimi anni. P.P.S. Ricordo inoltre un gesto da carogna, ma stupendo, nei confronti di Vettel a Spa, non mi ricordo se nel 2012 o nel 2013. Mi pare che Vettel avesse provato a superarlo sul rettilineo prima del Bus Stop. Arrivano alla chicane lunghissimi tutti e due, con Vettel all'interno. Schumacher lo risorpassa all'esterno in piena curva (quindi sul lato sx) per poi tagliargli la strada ed entrare ai box. Detta così non rende, bisognerebbe vederla dal vivo per capire, ma non l'ho trovata. Manovra pericolosa, inutile (dato l'ingresso ai box), da vera carogna, nei confronti del suo pupillo/erede. Impagabile ?
  12. Più che troppo basso, direi competitivo. Parliamo di un' auto con 7 primavere sulle spalle, una motorizzazione medio bassa e molta offerta nel mercato dell'usato, credo anche con quei chilometri. Verifica in tutti i modi possibili (libretto tagliandi/indagine presso rete assistenza Opel/revisioni fatte) se il chilometraggio è corretto, e vediamo se qualche conoscitore del modello ti sa dire quali erano i principali difetti. Controlla inoltre da quanto tempo ce l'hanno sul groppone. Se pensi di non essere troppo esperto, chiedi a un amico competente di andare a provarla con te e fare attenzione allo stato delle parti soggette a usura.
  13. @GL91 non stiamo dicendo cose dissimili Mi pare che quasi tutti abbiamo convenuto che l'urto con Bottas rientrasse in una plausibile dinamica di gara, a parte il dispiacere per i punti persi. Nessuno ha parlato di kamikaze o cose simili. Quando dico che Vettel è uno che ci prova sempre, è per fargli un elogio, è uno stile che al di là della redditività in termini di punti rende le sue gare sempre da urlo. Quanto a Schumi, appunto, a parte i casi in cui sbroccava (Jerez '97, Rascasse '06, et alia), manteneva sempre una buona visione della gara e della stagione, e sapeva quando alzare il piede. Questo mica significa che fosse infallibile. Su Budapest '06, il problema nacque quando la pista divenne bollente e lui aveva le rain "intermediate" che si stavano liquefacendo. Mancavano 3 o 4 giri alla fine e l'alternativa era tra un pit stop d'emergenza che gli avrebbe fatto perdere posizioni (Alonso a zero punti, bisognava sfruttare l'occasione), o giocarsela in pista con Heidfeld dietro, che però stava gestendo con tutta la sua abilità. Fu un azzardo, ma era anche la cosa giusta da fare. Il fattore imponderabile fu il contatto con Heidfeld che alla fine lo sorpassò in un punto impossibile, danneggiandogli lo sterzo. Al di là della spettacolarità della lotta (qui parliamo della capacità di Schumi di fare il ragioniere), difendere la posizione è il minimo che un pilota debba fare. Poi per carità la si può vedere da mille punti di vista, specie col senno del poi. Ma fu comunque una decisione presa assieme al muretto box (o magari voluta proprio da quest'ultimo), e non un'iniziativa estemporanea e personale come una manovra al via.
  14. Basterebbe un po' di questo, forte. Perché lui ha sempre posto come condizione per rimanere in F1 il poter correre con un team di vertice. Dipende da cosa c'è scritto nel contratto che lega Leclerc alla Ferrari. Di solito i contratti Ferrari sono ben fatti, sono delle gabbie da cui non si scappa. Ma se così non fosse, farebbero bene a metterlo al posto di Kimi prima possibile anche solo per non farlo andare da nessun'altra parte.
  15. Hamilton ha un talento quasi infinito, ma si guarda bene dal mettere a repentaglio la gara, piuttosto si mette in coda bello tranquillo. Vettel si butta e quando gli dice male perde punti, ma quando gli dice bene, si sentono i boati delle tribune perfino in tv. Che manovra divina, quando vidi che si ficcava in quel punto della pista tutto terra e trucioli di gomma, sollevando polvere da dietro, io avevo già fatto pace che la sua gara finiva lì, e invece... Tra l'altro, ricordiamolo, gara in rimonta dopo che il grande campione Verstappen per passarlo al via gli aveva strappato mezzo alettone, cocco di mamma... Beh faceva anche di peggio, ma erano situazioni clamorose, tipo Jerez '97, casi eccezionali. Chi ricorda il sofferto mondiale 2003, ricorderà anche tutte le gare estive, critiche per la F-2003 GA e per le Bridgestone, in cui Schumacher proteggeva scrupolosamente la macchina dalle bagarre, evitava i duelli inutili, accumulava piazzamento su piazzamento, finché col fresco, da Monza in poi, la macchina ricominciò a far lavorare bene le gomme.
  16. Per me Kimi è quello dei primi anni in McLaren, quando il motore gli si rompeva una gara sì e una gara no, e quello della Lotus degli anni scorsi. Veloce, martellante, ma soprattutto affamato. Ogni volta che Vettel lo bullizza, dovrebbe ricordarsi di cosa faceva lui a Grosjean. La Ferrari non è mai stata un ambiente congeniale per lui, nemmeno nel 2007, quando altro che secondo pilota, era l'uomo chiamato a raccogliere l'eredità di Schumacher. Alti e bassi anche lì. Anche quando disputava delle gare incolori, ogni volta al penultimo giro stampava il tempo "viola". Un vezzo che non ho mai gradito: ma allora corri per tutta la gara cazzarola. Sono convinto che se l'anno prossimo per assurdo andasse in Renault, o alla Haas, o alla Force India, senza la pressione e la politica che non ha mai digerito, tornerebbe a far vedere di cosa è capace. Senza l'assillo del campionato mondiale, correre per correre. Ma coi mondiali basta. Lui è come Jody Scheckter, c'è chi si sfama con 3, chi con 5, chi con 7, e chi con uno.
  17. Vedo che tiene banco l'argomento Kimi. Ragazzi, il problema non sono i picchi di talento che può raggiungere, né la gara decente di ieri. Il problema è la frequenza con cui ci delizia con le sue capacità. Troppo bassa. Bottas è uno che non ha né il talento né il curriculum di Raikkonen, ma il suo rendimento è ben spalmato su tutta la stagione, e, soprattutto, se manca Hamilton lui è lì che ci prova. Ogni tanto vince anche la sua brava garetta, Raikkonen no. Kimi è uno di quei piloti veloci ma tetragoni. E' la macchina che deve adattarsi al suo stile e non viceversa; è la squadra che deve supportare lui, non è lui che deve andare a Maranello un giorno sì e uno pure a seguire il lavoro degli ingegneri. Si lamenta - legittimamente - quando le strategie lo penalizzano, ma ha mai forzato la mano col muretto quando gli sembrava di poter fare diversamente? Vettel ha fatto vedere anche ieri la sua differenza da Schumacher. Schumi aveva un'indole irriducibile da calcolatore, sapeva quando girare al largo e rimetterci qualche punto, piuttosto che la gara. Vettel invece ci prova sempre. A volte va, a volte no. Ieri non c'era verso che andasse. Ma sapendo di avere un rettilineo lungo e avendo preso una scia pazzesca su Hamilton, nei suoi panni quanti di voi avrebbero alzato il piede? E' proprio quella scia che gli ha fatto perdere carico all'anteriore e bloccare le ruote, grazie anche alla frenata deliberatamente anticipata di Hamilton. Diciamo che Vettel poteva "fare meno" e accontentarsi di uscire buon terzo dalla prima curva, ma diciamo pure che non ha scientemente mirato e abbattuto Bottas, come fa Verstappen... "Aaaah, la nostra merdaccia!" (cit.) Quel ragazzo ha veramente le idee confuse, e un sacco di livore dentro. Guida di merda: lo criticano. Rovina la gara a Vettel. Rovina la gara a Ricciardo: lo criticano di nuovo, più aspramente. Lui è in sofferenza ma pur di non prestare il fianco al nemico, in un travaso di bile minaccia di diventare manesco coi giornalisti. La volta dopo è Vettel a esporsi alle critiche con un incidente discutibile, e qui apriti cielo, il Nostro ha il pretesto per vomitare su Vettel tutto il repertorio di critiche - sacrosante - che hanno fatto a lui negli ultimi due anni. L'abbiamo visto livoroso e incazzato poco prima del podio, poi nella golf car che lo portava alla conferenza stampa, e infine davanti ai giornalisti. Un loop. Un accesso d'ira interminabile, nemmeno Vettel avesse centrato lui, invece di regalargli un secondo posto. Prego notare: ha detto ai giornalisti "dite a Vettel di cambiare stile di guida", cioè ha rinfacciato la stessa identica frase che sente dire al proprio indirizzo tanto spesso. Nella sua labile psiche ha vendicato le ingiustizie che nessuno gli ha mai fatto, e si è concesso la sua rivincita, poter dire lui, di altri, quella maledetta frase. Max, ormai sei in Formula 1 da venticinque anni, la storia del debuttante non attacca più. E fai come fanno tutti i tuoi colleghi: tieniteli buoni quelli della Ferrari...
  18. Io anche prima dell’anno prossimo, ormai. Quanto alle qualifiche, ero stato facile profeta, i segnali del venerdì erano piuttosto netti. Auspici per la gara: che non sia un’altra Spagna. Perdiamo, ma con onore. Evitiamo almeno l’onta della doppietta.
  19. Prove libere 1 e 2 non esaltanti, su questo circuito bisogna un po' scendere e spingerle ste Ferrari, per farle andare. Dobbiamo migliorare nel giro secco, ma il passo gara è buono... vedo il fantasma di Domenicali che ripete all'infinito questa frase. In tanti anni piloti e team manager non sono ancora riusciti a trovare un modo migliore per dire che la macchina non cammina. Conto nel solito estro della squadra per tirare fuori in qualifica quello che manca al venerdì, ma qui temo bisognerà comunque giocare in difesa.
  20. Assolutamente. Chiudono il cerchio del richiamo stilistico al vecchio Kafer. Con altri cerchi magari è bella lo stesso, ma è un'altra cosa. In questa foto la somiglianza è addirittura impressionante.
  21. Il problema è che è la Ferrari a non volerlo. Se lo volesse, non esiterebbe a pagarlo quanto merita. E lui farebbe malissimo a svendersi, perché non ne ha alcun bisogno, anzi nuocerebbe solo alla sua reputazione. Ci si "svende" solo per due motivi: per beneficenza, o perchè non si vale niente. In Ferrari il secondo sedile è già logicamente, assennatamente, giustamente prenotato da Leclerc, è l'uomo giusto nella posizione giusta. Con la possibilità di avere un'auto vincente, di battagliare ai vertici, e con Vettel accanto che gli insegna come si diventa campioni del mondo. In più, vista la giovane età, e la giustificabile condizione di secondo pilota, non sarebbe uno scandalo chiedergli di sacrificarsi nei giochi di squadra. Cosa che non puoi certo fare con Ricciardo o Alonso.
  22. Ricciardo è stato piuttosto esplicito circa le sue intenzioni: vuole un team con cui vincere il mondiale. Piuttosto disagevole immaginare che lasci una delle tre scuderie di vertice per accasarsi con un team dove perderebbe anche la possibilità di vincere delle gare. Purtroppo per la McLaren, di piloti disposti a distruggersi la carriera per danaro non ce ne sono tanti in giro, l'unico ce lo hanno già in casa. A proposito di vil denaro, mai avrei creduto che Ricciardo guadagnasse meno del principino sul pisello. Deve farseli seguire meglio gli interessi, ormai è tempo per lui di portarsi a casa un mondiale. Il tempo passa, e imbroccare la macchina giusta al momento giusto non capita tutti i giorni.
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