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Yakamoz

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  1. Conosco molto bene il multijet II Euro 5 (nella specifica da 75 cv) perchè lo aveva mia madre sulla sua Ypsilon 3 porte del 2012. Motore generoso nelle prestazioni, riprese corpose, buona fluidità di marcia, consumi in extraurbano più vicini ai 30 che ai 20 km/l, ma gestione del DPF molto complessa. Rigenerazioni frequenti, e soprattutto bastava discostarsi di poco dalla sua finestra di utilizzo ideale per ritrovarsi con odori allo scarico insopportabili, anche a caldo. In compenso le marce corte e la V di potenza consentivano un brio eccellente per quella cilindrata e quella potenza. In autostrada a velocità di codice rimaneva una abbondante riserva di potenza per ulteriori accelerazioni fino alla velocità massima. Unico neo a quelle andature, una rumorosità piuttosto accentuata. Nell'ultimo tragitto Roma - Venezia il cdb segnava a destinazione 20 km/l, senza aver risparmiato la meccanica. Ti consiglio questa motorizzazione se fai TANTI tragitti non necessariamente in autostrada, ma lunghi e con marce altre. Il traffico non lo digerisce bene, poco da fare, anche se - pur nel traffico intenso - noi non abbiamo mai avuto un intasamento del filtro. Se quando non ti servirà più intendi comunque tenerla in famiglia, è meglio il twinair, che indubbiamente si può utilizzare con meno scrupoli. Purché sia la versione aggiornata, con volano bimassa: vibrazioni inferiori e maggiore affidabilità. Un mio amico, sfortunato, con la prima versione del twinair ebbe parecchi problemi.
  2. La storia Alfa del dopoguerra è fatta di grandi capitoli da ricordare e di scelte discutibili che non hanno contribuito al suo successo. La storica mancanza, o l'insuccesso, o l'incompletezza di una berlina di rappresentanza rientra tra queste. E' vero che le varie Alfa 2000/2600, le Alfa 6, le Alfa 90, le 166 non hanno mai scaldato i cuori se non di pochi estimatori, ma è anche vero che la scelta di fare modelli unici a cavalllo tra D ed E (vedi Alfetta, o la sfortunata 159) non ha mai pagato. Così come è vero che la 164, pur con la trazione anteriore e il telaio tipo 4, ebbe il grande successo che meritava. Sottoscrivo il tuo ragionamento per il seg. F. Lì il lavoro che hanno fatto i tedeschi nell'ultimo quarantennio è indiscutibile, e giusto Maserati ha il dna per accedervi. Ma con le seg. E parliamo ancora di automobili umane, comprate non solo da sceicchi, e, dico io, ancora molto importanti per l'immagine di un marchio storico. Speravo che la scelta di chiudere uno dei tre marchi di lusso del gruppo non comportasse rinunce anche per gli altri.
  3. Davvero peccato che per Alfa Romeo sia saltata l'auto che per un tradizionalista come me avrebbe significato il top del top del top: la berlina seg. E. Tra l'altro sono anni che le riviste di settore la davano in via avanzata di sviluppo, quasi pronta, congelata, meravigliosa... ed è finita che l'hanno cancellata.
  4. Credo non ci arriverebbero nemmeno al mare, al tornante sarebbero già tutti per terra...
  5. C'è stato effettivamente un periodo in cui per vedere dei sorpassi bastava correre su circuiti non disegnati da lui, in particolar modo quelli più vecchi, come Spa, Monza, Hockenheim, Magnycours, Silverstone. le auto attuali invece sembrano gradire, o almeno non disdegnare troppo, quelle piste. Io sono un amante di alcuni tilkodromi che ritengo ottimi, come la Cina, e soprattutto la compianta Malesia. Più che altro è un peccato che detenga il monopolio sulla realizzazione dei circuiti, forse una pluralità di idee contribuirebbe a incrementare lo spettacolo.
  6. Boh, Montecarlo. Dieci-quindici anni fa era una delle gare che attendevi di più perché si superava e succedevano sempre casotti. Il tratto fra l'uscita del tunnel e la chicane del porto era spesso teatro di bei sorpassi in staccata, mentre sul rettifilo del traguardo si poteva sopravanzare di potenza e trazione. Dieci anni dopo è tutto cambiato: la gara è un trenino ignobile e indegno di questo sport, e i piloti ci mettono del loro perché al di là di tutto è chiaro che nessuno, soprattutto davanti, aveva interesse a prendersi rischi per mutare le posizioni, men che meno per amore della competizione. Paradossalmente, nei circuiti tradizionali, anche quelli disegnati dall'odioso Tilke, la situazione sorpassi non è malaccio. L'Ungheria un tempo era la più grande rottura di cabbasisi di tutto il calendario, negli ultimi anni non è stata malaccio. Il fatto è che cambiano le macchine, e cambiano anche le gomme. Certo che se fai mescole su cui puoi fare anche 40 giri senza battere ciglio, è chiaro che a Monaco non ti toglie neanche il Padreterno dalla tua posizione. Non si vedono più quelle belle gare in cui i piloti arrivavano sulle tele, o gli si sbriciolavano le gomme tragicamente da un giro all'altro. Io ho sempre suggerito la giusta ricetta per ravvivare il gp di Monaco: facciamoci correre la MotoGP
  7. Versbatten ha già cominciato a farsi notare, sul suo circuito preferito dove tanti successi ha conquistato Speriamo che almeno in gara capisca che deve andare avanti, possibilmente dentro la carreggiata, e non fare le manovre di parcheggio come al supermercato.
  8. Togliamo la gara d'Australia, dove il problema è stato un meccanico disgraziato, ma quanti punti sta perdendo a cazzo di cane la Haas dall'inizio dell'anno? Con una speciale predilezione per le gare dove è favorita. Con due piloti seri dove starebbe adesso? E' assurdo che una macchina concreta, buona, che potrebbe e dovrebbe essere sempre lì a raccogliere un po' di punti, oltre a eventuali regali dei piloti di testa, sia così mal sfruttata. Capisco che dopo aver avuto per un anno quella sòla di Gutierrez caldamente raccomandato dalla Ferrari, Gene Wilder ci tenga a scegliersi da solo la line up. Ma con tutti i giovani talenti che scalpitano per avere un sedile, perché insistere con queste due sceonde scelte, che ad ogni gara rischiano di fare la pelle a qualcuno?
  9. Tra l'altro, prego notare la finezza. Se non ho capito male avete visto la macchina, discusso, trattato, fissato il prezzo, gli hai dato la carta d'identità, e poi viene fuori il piccolo dettaglio che è d'importazione e non ha i documenti. Anche se la macchina fosse buona, lascia perdere. Un venditore così, o è mariuolo o ha sbagliato lavoro. Fossi in te, non solo lascerei perdere, ma gliene direi anche quattro.
  10. Non malaccio la rivista, se non si è esigenti. Molte prove, formato economico, 3,50 euro (in linea con le esigenze e l'essenza stessa del youngtimer). Rubriche interessanti. Detesto gli articolisti che scrivono in prima persona, un tempo era il divieto n. 1 dei giornalisti... giornalisti, appunto. Non è comunque una rivista tecnica, da studiare pagina per pagina. E' un buon fascicolo per la collana "le letture della cacca", o da WC.
  11. La posso dire una cosetta sul Leclerc? Ma l'atteggiamento di questo ragazzo... in una delle prime gare, non ricordo quale, per un suo fuoripista - in prova, tra l'altro - ho sentito la sua comunicazione radio in cui si autoinsultava ripetutamente, e poi porgeva delle mega scuse al muretto. In una sua recente intervista prendeva le difese di Ericcson, dicendo che è un grande pilota, sottovalutato, e che avendolo accanto imparava molte cose. Ora, i più maligni magari diranno che lo dipinge come un gran pilota solo per poterlo affondare meglio in gara, o che è la benevolenza del pilota forte verso il compagno debole che non può dargli problemi (mai sentito dire mezza cosa negativa su Massa, Raikkonen, Bottas ecc. dai compagni di team). Ma io ho l'impressione che sia proprio l'impasto di questo ragazzo a essere ottimo: veloce, maturo e umile. Con l'ascesa di Verstappen ci si è fatti un po' l'idea che l'unico modo per diventare campioni sia stronzeggiare, cambiare traiettoria venti volte, fare lo pseudo spaccone, e che avere il piede pesante giustifichi tutto il resto. Invece lui è uno che prima si prepara, poi il sabato piazza la macchina più davanti che può, la domenica capitalizza, corre, si difende bene, evita i casini, e il lunedì elogia Alonso per il duello avuto con lui. E' la dimostrazione che il talento è l'unica moneta che ti ripaga di tutte le spese. Guardate quella sgualdrina della Williams (intendo il team, non Claire. Piccola, amore mio...), quanto ci ha guadagnato dai soldi dei piloti. Penso a quel genio di Gene Haas, che aveva la possibilità di prenderselo ma ha preferito puntare sul suo fido Grosjean, persona che rispetto sul piano umano, ma che si mette a fare i donuts in mezzo al mucchio e si ribalta in parcheggio. Un altro genuino è Ricciardo, anche lui dimostra che l'atteggiamento mentale è complementare alla velocità pura, sennò non avrebbe il doppio di punti di uno che sulla carta ha pure più manico. La dico tutta: Vettel è un ragazzo che sta dando tutto alla Ferrari, e che è veramente al top della condizione agonistica. Ma con una coppia Ricciardo Leclerc in rosso per l'anno prossimo sarebbe da leccarsi i baffi ogni gara...
  12. Buongiorno ragazzi, visto che il forum annovera, tra i suoi membri, possessori ed esperti conoscitori del Pratola Serra volgarmente chiamato "T20", quali sono i punti deboli e le eventuali problematiche di questo motore? Grazie a tutti ✋
  13. Si parlava giusto due-tre giorni fa di peso politico e di interventi più o meno sospetti di fornitori e federazione. Quello di ieri è stato uno spettacolo indecoroso, non si può vedere la macchina favorita per il mondiale ridotta da una gara all'altra in una carriola, senza una sola giustificazione tecnica. Aggiornamenti sbagliati? Consumo benzina? Difficoltà legata al circuito? Una qualsiasi motivazione che renda digeribile una debacle simile. No, la ragione è che le gomme su cui sono state progettate le auto di quest'anno sono state modificate per ragioni di sicurezza inesistenti, alterando i rapporti di forza. Uno accetta che la propria squadra del cuore perda perché il suo cannoniere si è infortunato, non perché gli sono saliti in tre sulla caviglia. A memoria, nel 2011 Alonso conquistò una rocambolesca vittoria a Silverstone, poi dalla gara successiva vennero modificate le gomme e la Ferrari tornò ad annaspare. Nel 2013 sempre Alonso vinse a Barcellona, partendo dalla quarta posizione, e dalla gara dopo stesso copione. Se non sbaglio, in questi due casi furono le mescole modificate a favorire la Ferrari, tant'è che poi vennero subito cassate. Vediamo quali sagge decisioni verranno prese stavolta, magari in nome della sicurezza dei piloti... Ciò premesso, diciamo pure che Raikkonen ha accusato due guasti nello stesso weekend, ed è un fatto gravissimo. Se iniziamo di nuovo a lasciare mezze caselle bianche, l'epilogo sarà la fotocopia del 2017. Mi domando poi come mai sia stata la sola Ferrari ad accusare un deficit così marcato. Perché è un progetto talemtne estremo e innovativo da differire da ogni altra monoposto, o perché qualcos'altro non era al suo posto? L'anno scorso la Ferrari perse di misura sopo una strenue resistenza di Vettel, sopraffatto soltanto dalla potenza del Motore Mercedes in rettilineo. Quest'anno, con una macchina che è anche migliore, Vettel becca un secondo al giro? Non mi piace gridare al complotto, però qui c'è sicuramente qualcuno che va preso a ceffoni, o per dolo o per colpa.
  14. La SNAI ha appena pubblicato le quote aggiornate per le scommesse sulla gara di domenica. VERSTAPPEN va addosso a RAIKKONEN 2,5 VERSTAPPEN va addosso a VETTEL 3,0 VERSTAPPEN va addosso a RICCIARDO 4,5 VERSTAPPEN va addosso a BOTTAS 5,0 VERSTAPPEN va addosso a HAMILTON 6,5 VERSTAPPEN taglia il traguardo 350,00
  15. Guarda che attrezzo, sembra fatto da un artista concettuale. Peccato che il problema loro ce l'hanno dietro, al retrotreno.
  16. Al massimo si potrebbe parlare di favor rei. ma erano altri tempi, parliamo di circa vent'anni fa. E quelle erano auto vincenti appunto perché create a filo col regolamento, sfruttando tutte le zone grigie possibili. E, ripeto, quando vinci stai più simpatico a tutti. Anche politicamente, fra Jean Todt, Ross Brawn e il Montezemolo di allora, si pesava di più.
  17. La Ferrari non è stata mai favorita dalla FIA, e questa è storia. Ma non basta a giustificare tutte le toppate e i ritardi degli scorsi anni. Adesso la Ferrari sta vincendo forse come non vinceva da 15 anni, ma non vedo grosse differenze sul piano politico. Anzi. Semplicemente, si sono messi a progettare buone monoposto, e quando vinci i mondiali, magicamente anche la politica ti viene incontro.
  18. E' quello che le è mancato per anni. Per una lunga serie di stagioni ha vinto quello col mass damper, quello col fondo scalinato, quello con lo scarico soffiato, quello con l'assetto picchiato, e la Ferrari sempre a guardare e a cercare di adeguarsi in corsa. Adesso è la Red Bull del genio Newey a copiare paratie e appendici. La cosa curiosa di questo risultato è che per raggiungere finalmente un approccio aggressivo al regolamento (accompagnato alla efficacia delle soluzioni, che l'aggressività da sola fa poco) è servito liquidare i vari Tombazis, Allison, Marmorini (quest'ultimo veramente non ho mai capito che ci facesse in Ferrari) e superstar varie da cui si attendeva il miracolo. Non solo questo; è stata anche rivista l'organizzazione aziendale, hanno investito pacchi di milioni in tecnologia e fatto assunzioni di ingegneri estremamente azzeccate. Ma soltanto 4 anni fa la Ferrari sembrava definitivamente una vecchia gloria del passato, figlia di un sistema superato, logisticamente impossibilitata, con la sua struttura focalizzata a Maranello, in Italia, a prendere il sopravvento sul "distretto" inglese della Formula 1. Adesso guarda dove siamo.
  19. Oh finalmente quest'halo serve a qualcosa
  20. L'ultimo materasso che ho comprato è uno classico, a molle, di buona qualità. Rigido senza diventare scomodo, uniforme, resistente. Mi prendo giusto la briga di ruotarlo di tanto in tanto. Piuttosto fresco d'estate dato che non si affonda. Ormai hanno tutti il lato invernale ed estivo, ma non ho mai notato la differenza. Unito a doghe in legno e a un cuscino come si deve, si sta da signori. Poi ovviamente andando su materiali più tecnici (sia lattice sia memory foam) il materasso diventa un guanto, ma onestamente io non ne sento la mancanza.
  21. Questa è una ricerca che avevo redatto per l'OICA nel 2009. E' uno studio di molti anni fa, e l'OICA è espressione del settore automotive, però gli ordini di grandezza sono quelli lì. Qui ovviamente si parla di CO2, che in quel periodo era il pomo della discordia, ma è sintomatico di come il settore riceva molte più attenzioni e restrizioni rispetto ad altri. A chi interessa, questa è la pubblicazione completa: http://oica.net/wp-content/uploads/climate-change-and-co2-brochure.pdf
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