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Sì è vero, seguendo il criterio cronologico erano le coppe della S. C'è da dire che era sempre lo stesso materiale che veniva variamente ricicciato di versione in versione
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Bellissima Colore compreso. E la Young è la più bella di tutte. Però mi raccomando, togli quelle lussuose borchie CLX e ripristina il coprimozzo originale
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Lo Stato non è un organismo alieno, ma è a lui che abbiamo demandato funzioni come quelle di controllare il rispetto delle norme. Personalmente sono un adempiente totale, dalle tasse alle raccolte differenziate fino ai blocchi del traffico, per cui puoi immaginare quanto mi stiano simpatici e quanto possa difendere i furbi. Pero lo Stato ha il dovere primario di controllare e reprimere, non solo quello di fare leggi inutili, mal scritte e largamente disattese. Ad esempio, il nuovo sistema di controllo automatico di revisione e assicurazione dei veicoli va in quella direzione, e funziona pure bene. Non chiedo che venga seminato il terrore, ma almeno che le infrazioni più clamorose vengano sgamate prontamente e non aggirate con con un semplice trucchetto. Sennò quelli come @LucioFire, che stanno tribolando per un problema che qualcun altro meno coscienzioso di loro avrebbe risolto "alla radice" con tanti saluti per le emissioni e le regole, sono anche autorizzati a chiedersi "ma chi me lo fa fare"?
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Ad oggi la revisione biennale è il classico sistema all'italiana che vessa chi vuole rispettare le regole e la fa far franca alla grandissima a chi fa il furbo. Basta andare nelle pagine facebook di meccanica, di manutenzione, di collezionismo, di annunci di vendita, per capire quanto è diffuso il fenomeno: ho tolto l'EGR, ho tolto il catalizzatore, ho rimappato la centralina e via discorrendo, volendo rimanere sulla robetta più innocua e banale... qualcuno ha detto swap di motori? Girando per strada poi si ha la prova provata, basta vedere quello che esce da certi scarichi alla prima accelerazione. Non per fare il pesantone, ma, come sempre, allo Stato interessa soltanto incassare quanto serve per foraggiare la sua spesa corrente, il rispetto delle regole è un corollario eventuale. Mi hai pagato 65 euro di revisione? Ok, come l'hai passata sono caxxi tuoi. Vedi anche le contravvenzioni stradali, il fisco ecc...
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Dubito fortemente, ma se così fosse sarebbe un criterio inaccettabile. Che la pellaccia del tuo compagno di team vale meno di quella degli altri? Le condotte vietate devono essere tali a prescindere da chi le attua e da chi le subisce. Per me non hanno pilatescamente penalizzato nessuno, perché è stato ravvisato un concorso di colpe: ok il cambio di traiettoria, ma Ricciardo è stato forse imprudente. Per me invece Ricciardo ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, come dovrebbe fare qualsiasi campione, con una manovra azzardata ma sicuramente innocua (alla più brutta finiva lungo come è successo a Vettel), mentre Verstappen è chiaramente vittima di di una alterazione della realtà, di cui forse non è nemmeno totalmente responsabile. Dovrebbe lavorare su sè stesso, o farsi aiutare da qualcuno (ci sono fior di psicologi che assistono atleti e sportivi). Ma non può continuare a rovinare IMPUNEMENTE (perchè i punti sulla superlicenza sono una str....ta) le gare agli altri. Hamilton è diventato un campione a tutto tondo dopo che ha dato un bel calcione in culo a suo padre. Cosa aspetta Versbatten a fare altrettanto?
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Vettel è stato centrato da Verstappen in Cina come si centra un bersaglio, non avrebbe potuto fare nulla, e probabilmente nemmeno lo poteva vedere in quella posizione. Questo è pacifico. Ma quest'anno su due contatti Verstappen-Hamilton, Verstappen ha perso 2-0. In Barhein ci ha rimesso la ruota, in Cina Ginetto l'ha accompagnato fuori dalla pista, determinando il sorpasso (e la vittoria) di Ricciardo. Sarà stato casuale, ma se un piccolo brufoloso si imbatte in un maledetto nigga (sia detto in senso confidenziale e col massimo affetto), il piccolo brufoloso è un uomo morto. Hamilton ha in sè la sapienza atavica delle carogne come lui, e sa quando può tirarla fuori e quando no. Solo uno era peggio di lui, rispondeva al nome di Schumacher, il quale però a causa del suo temperamento talvolta eccedeva passando dalla parte del torto. Raikkonen al volante è un buono, un gentleman, le buscherà sempre. Ricciardo, Vettel, non sono certo delle educande, ma guidano con la testa, pensano. "Mancanza d'ignoranza", come diceva Marco Paolini: nel rugby i lavoratori giocano meglio degli studenti perché non pensano. Versbatten non pensa. Il kamikaze avrà sempre la meglio sul tiratore scelto. Boh, io mi ricordavo che il doppio cambio di traiettoria fosse una cosa grave. Domenica scorsa ne abbiamo visto uno (l'ennesimo, sempre dalla stessa persona) palese, netto, lampante. La direzione di gara acconsente, e il diretto interessato sembra indifferente al fatto che per il terzo anno di fila ha la metà dei punti del compagno di squadra.
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Io andrei per avvocati a prescindere da quanto mi costa, preferisco pagare un avvocato piuttosto che loro. Anche perchè a quanto ho capito la casa madre non risarcirebbe in realtà nemmeno il pezzo di ricambio. E in parallelo insisterei a chiamare l'assistenza clienti, e manderei una bella lettera di protesta a Quattroruote o simili. Magari nel frattempo qualcosa si smuove, il fatto che la macchina sia praticamente nuova non è secondario. Io potrei quasi capire se fossi stato tu a rompere la guida del sedile, ma qui il danno l'hanno fatto loro, e ti hanno riconsegnato l'auto in uno stato diverso da come gliel'avevi data, addirittura ammettendo di essere stati loro.
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Che bella mossa, complimenti. Mi ricorda quello che fece l'anno scorso Sainz jr in Canada. Io nel nuovo regolamento vieterei per principio la superlicenza a tutti quelli che si chiamano JR. (Guardacaso un altro bravissimo a buttare fuori pista quelli che lo sorpassava si chiamava Nico Rosberg) Magnussen è un altro di quelli che mi domando cosa cacchio ci faccia ancora in F1. Sono vent'anni che aspettiamo le sue prodezze. Se io mi chiamassi Gene Haas, sono certo di due cose: 1. la Haas Automation fallirebbe in due settimane 2. avrei messo immediatamente al volante almeno uno dei due baldi giovani che la Ferrari mi passava probabilmente a gratis, invece di tenermi caparbiamente stretto Grosjean che si ribalta in parcheggio e Magnussen che gli unici sfracelli che fa sono quelli coi colleghi.
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Le mani c'è da mangiarsele a prescindere, per come sono andate le ultime due gare. Ma per quest'anno mi sento di nutrire un velato ottimismo. Non credo che in Ferrari siano meno capaci di sviluppare l'auto nel corso dell'anno, l'anno scorso era semplicemente il progetto che era arrivato al suo massimo sviluppo, vittima anche del giro di vite sull'olio, del mancato sviluppo del propulsore e dei problemi di affidabilità manifestati in alcuni momenti cruciali. Senza contare che la vettura a passo corso era vincente in alcuni tracciati, ma perdente in partenza in altri. La strada intrapresa con il progetto 2018, che possiamo definire di rottura, sembra stia dando i suoi frutti, dal momento che i tre punti deboli della vettura 2017 rispetto a Mercedes (prestazione in qualifica, stabilità nelle curve veloci e velocità sul dritto) sono spariti. La Mercedes pare lievemente in svantaggio, ma stiamo parlando di una grande macchina, specialmente sul passo gara. Basta il minimo errore sulla strategia e ce li ritroviamo davanti, si è visto qui e si è visto in Cina. L'anno scorso con la loro macchina evoluzione hanno fatto un miracolo dalla Spagna in poi. Speriamo che la Ferrari tenga il passo, la squadra mi sembra molto più forte dell'anno scorso e questa macchina migliora di gara in gara. Certo, in squadra servono sempre due piloti, poco da fare.
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A onor del vero, il muretto Ferrari attuale non è esente da pecche, ma è infinitamente meglio di qualche anno fa, e in generale della gestione Domenicali. Ce lo ricordiamo "ius de best ov iour talent", no? Ce le ricordiamo le gare con la pioggia dove perdevamo sempre posizioni, e le safety car che ci remavano sempre contro? Adesso due cappelle nelle ultime due gare, ma non credo diventerà una cosa seriale. L'importante è che almeno imparino dagli errori, quelli madornali.
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Sono stato facilissimo profeta. D'altronde i limiti di Baku (circuito discutibile, difficoltà logistiche e financo inefficienza nelle attività di ripristino della pista) diventano la sua forza. Impossibile pensare che quelle curve ad angolo retto non mietano vittime, e che i muretti a bordo pista non perdonino errori, vero Romain? Peraltro i muri e la carenza di vie di fuga sono validi elementi di selezione naturale tra piloti e mammalucchi tanto che ne viene spesso invocata la presenza anche sulle altre piste. L'anno scorso è stata una gara da dimenticare per problematiche varie, quest'anno gli stessi elementi, miscelati diversamente, hanno dato vita a una gara elettrizzante e incerta fino al penultimo giro. Peccato solo che per pulire i detriti dalla pista impieghino manodopera scarsamente formata e attrezzatura valida al più per nettare un salotto, ci mettono tre giorni a pulire e quanto ai risultati, chiedere a Bottas cosa ne pensa. Infine il rettilineo di 32 chilometri che indubbiamente facilita nei sorpassi queste Formula 1 da autobahn. Ah, complimenti per il camion parcheggiato in pista. Montano le gru anche a Monaco, non riescono a farlo a Baku? Passo a una modesta disamina di piloti e team. In ordine sparso. Verstappen si è prodotto per la trecentocinquantaseiesima volta nel suo numero preferito: il doppio cambio di traiettoria. Il suo marchio di fabbrica, l'elemento portante dei suoi risultati sportivi. Unanimamente considerato dai piloti gesto di scarsissimo fair play nonchè punitissimo fino al giorno prima del suo ingresso nella massima formula. Poi oggetto di una specifica sanzione scaturita proprio dal suo comportamento in pista, ma che ha riguardato tutti meno che lui, finché la regola cosiddetta "anti-Versbatten" non è diventata ufficialmente lettera morta e ridimensionata a mero incidente di gara, così da potersene nuovamente avvalere ieri, in pieno rettilineo, alla bellezza di 330 km/h. Se non altro stavolta non ha rovinato la corsa al titolo iridato (cosa che lui non può neanche prendere in considerazione) di un altro team, ma il profitto delle sue azioni è rimasto tutto quanto in famiglia, con un bel doppio zero. E se mi dispiace per Ricciardo, mi permetto una punta di compiacimento per chi, tra i suoi datori di lavoro, in passato ha minimizzato, non corretto e risolto la cosa con un buffetto sulla guancia. Vettel. La sua maestria era richiesta in tre momenti della gara: partenza, ripartenza e seconda ripartenza. Le prime due eseguite a regola d'arte, la terza toppata alla grande. Più che il lungo con spiattellamento (abbiamo visto altre volte da lui simili azzardi riuscire alla meraviglia; cazzarola, se non ci provi che campione sei?) è stata censurabile la ripartenza, con Bottas andato via subito e Hamilton minacciossissimo dietro, probabilmente neutralizzato soltanto perché a sua volta ha dovuto difendere la posizione da Raikkonen. Raikkonen. La sua maestria era richiesta in due momenti della gara: non fare danni all'inizio, e cercare di azzannare una vittoria al fulmicotone con un'auto superiore e un tracciato che consentiva questo. Disattesi entrambi. In mezzo, una gara insapore, forse non sempre per colpa sua ma indubbiamente con premesse determinate da lui: una qualifica decente e un alettone distrutto in meno gli avrebbero consentito di non dover montare quelle maledette gomme gialle fin dall'inizio. Ferrari. Quando le immagini erano su Vettel che si posizionava tra i suoi meccanici per il fatidico pit stop, e il commentatore ha pronunciato quelle parole che temevo ma mi aspettavo ("gomme gialle") la mano mi è andata alla fronte. Ma come? Raikkonen con quelle stesse gomme stava annaspando come un disperato, Hamilton a parte qualche acuto andava più lento sia di vettel che di Bottas, Vettel era in testa con un vantaggio con cui si poteva stare alla finestra e guardare tranquillamente la gara, le strategie degli altri, il comportamento delle gomme, vanificare anche un undercut di Bottas... e invece, perchè non complicarsi un po' la vita? E' la seconda gara che perdono per quelle gomme gialle, impareranno mai? Grosjean chi? Hamilton. Se non si approfitta dei suoi temporanei scoglionamenti sarà difficile batterlo alla fine, anche con un'auto superiore. Grande maturità sportiva nella sobrietà con cui ha festeggiato: aveva un bisogno maledetto di una vittoria, eppure non ha gioito più dello stretto necessario per un risultato non pienamente meritato e soprattutto ottenuto per le sfighe altrui. Per il resto, una parte centrale della gara piuttosto inoffensiva e sotto la media.
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Nera con pinze (e targa) gialle, meravigliosa
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Tanto poi tutte le nostre dotte previsioni e i nostri calcoli verranno spazzati via alla prima safety car, e poi alla seconda, e se i nostri amici si fanno prendere la mano non escludo la terza. Vadiamo come va. GLOVES & STEERING WHEEL a tutti.
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Questi tempi sono sterco di vacca, significano meno di niente. Speriamo che con la FP2 si sveglino un po', abbiamo bisogno di materiale da seghe mentali. Comunque provo un filino d'ansia per questo gp. Non tanto per la Mercedes che l'anno scorso andava bene (inconvenienti a parte), ma per tutti i casini che possono succedere e stravolgere il risultato naturale. Tra safety car, strategie ai box e Verstronzen abbiamo già dato abbastanza in Cina.
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Il sistema ha un funzionamento semplice: c'è una scimmietta tedesca attaccata al tubo di scarico che ne aspira i fumi. E' scientificamente provato che non fa danni.
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Tutto il centro bloccato? Comunque so che a Baku sono un po' energumeni al volante... inchiodate senza distanza di sicurezza, ruotate...
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Appena ho visto la foto ho pensato a roba Bentley, tipo Bentayga coupè, invece sono gli zii Mercedes che ci hanno fatto questo. Comunque l'idea di aggiungere il terzo volume a un SUV (o di prendere una tre volumi e suvvizzarla, non mi è del tutto chiaro in quale situazione ci troviamo) non è soltanto ridicola, è molesta.
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Concordo con te sull'analisi da un punto di vista tecnico della partenza, e aggiungo che neanch'io sono un amante del fuoco amico. Ma il pilota non può, e forse non deve ragionare se non in termini individualistici. Il suo scopo è uscire davanti a tutti alla prima curva, chiunque sia l'altro. Sicuramente meglio avere davanti Raikkonen piuttosto che Hamilton, ma nel caso di specie il bivio di Vettel non era questo, ma: stare dietro o stare davanti a Raikkonen? Atteso che le Mercedes gli sarebbero state comunque dietro. Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Schumacher, nessuno di loro avrebbe o ha mai fatto diversamente. Quante se ne sono date i due piloti Mercedes al via nell'ultimo quinquennio, danneggiandosi a vicenda? Ovviamente questo atteggiamento non può diventare omicida. Come fece Rosberg in Spagna nel 2016, quando sbagliò pulsante, tirò una sfollata e pur di non far passare Hamilton lo buttò fuori pista creando tutto il casino che ne derivò. Sarà un caso, e magari lo è veramente, ma da quando seguo la Formula 1, e parliamo di un ventennio buono, non ho mai visto due Ferrari andarsi addosso. Con Vettel è successo due volte in tre anni. Schumacher nel 2005 a Indianapolis spinse Barrichello fuori dalla pista per non farsi superare, ma in quella gara Rubinho aveva ampio margine dietro: correvano solo loro e le Jordan.
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Vettel aveva più ritmo di Kimi ma le gomme più vecchie, Kimi ha potuto mettere quel po' di pressione a Bottas proprio perché con le gomme più fresche fra i quattro. Con la SC Bottas e Vettel avevano già passato la pitlane e non avrebbero potuto montare le gialle, giusto (lo dicevo nel mio post scritto nel dopogara), ma Raikkonen sì. Vettel invece avrebbe potuto azzardare a metterle dopo il contatto dol deficiente, dove aveva spappolato le posteriori con un burnout. Mancavano giusto 12 giri alla fine ma anche lì: perso per perso...
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Direi che si può escludere. Anche perchè in questo caso avrebbero fatto andare piano anche Bottas, che non mi pare si sia risparmiato né in Barein né in Cina. Così a sensazione direi che hanno un'auto più efficace in gara che in qualifica, così come è stata la Ferrari per tanti anni. In gara hanno un buono sfruttamento della gomma, ma in qualifica faticano più della Ferrari ad "accenderla". Hamilton era soltanto un po' fuori fuoco, magari non ha il massimo feeling con questa macchina. In ogni caso questa Mercedes non credo sia tanto peggio delle altre, ha solo più concorrenza. Mai smettere di temerli. Senza safety car la gara di domenica se la beccavano loro, perdipiù partendo dalla seconda fila. Quanto alla strategia "sbagliata" di Mercedes e Ferrari, o meglio iperconservativa, che le ha fatte sembrare delle carriole rispetto alle Red Bull, è stato il classico caso di "mal comune mezzo gaudio", fare un pit stop in più e montare le gialle era comunque un rischio, conveniva a entrambi non prendere azzardi e lasciare tutto così com'era: la Mercedes andava a vincere e la Ferrari limitava i danni. Solo la Ferrari ha l'aggravante che dopo aver sacrificato la gara di Raikkonen per facilitare la rimonta di Vettel, avrebbe dovuto "obbligatoriamente" osare il pit stop, almeno con lui; perso per perso...
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La gara di oggi finirà in tutti i trattati di diritto penale e di criminologia, per questa singolare fattispecie che si è presentata ai nostri occhi: duplice omicidio cagionato allo stesso individuo, di cui uno colposo e uno doloso (si valuterà l'intensità del dolo). La vittima se non fosse chiaro è Vettel. I due omicidi sono Verstappen, noto autolesionista compulsivo, e il muretto Ferrari. Muretto Ferrari completamente rintronato dall'ineffabile quanto prevedibilissimo undercut Mercedes. Intendiamoci, quando te lo sparano nella giusta finestra non puoi far nulla se non subirlo, ma si potevano quantomeno limitare i danni. Molto sommessamente facevo notare che la Cina è praticamente il GP di casa per Mercedes, tutto quello che non è venuto fuori in qualifica sarebbe arrivato in gara. Quando ne hai di più puoi anche giocare di rimessa, se hai il fiato sul collo devi attaccare. Lo ha fatto la Red Bull e i risultati si sono visti: se il loro delfino non si distruggeva da solo l'ennesima gara, era una doppietta. Quando è entrata la safety car Vettel ormai aveva già passato la pit lane, ma Raikkonen no. Cosa costava differenziare la strategia e montargli le gomme gialle? E ancora: come poteva Vettel finire la gara con quella sgommata che aveva tirato nel contatto col brufoloso? E' vero, mancavano 12 giri alla fine e avrebbe perso tante posizioni, ma perso per perso non conveniva montare le gialle anche a lui e fargli fare 10 giri da lupo? E veniamo al signorino. Quando incontri un maledetto nigga (sia detto in senso benevolo) con le spalle molto più larghe delle tue, che in Barhein ti piega un cerchio, che una settimana dopo ti spinge fuori pista come avvertimento, tu che fai, non metti giudizio? No, ti rifai su di un altro che sai già che - nel bene o nel male - non ti farà correre rischi (né, con quella dinamica, avrebbe potuto fargliene correre). Risultato, butti una VITTORIA nel cesso e comprometti la corsa al mondiale di un altro pilota. Dico, ma avete visto la sottile ma essenziale differenza con i sorpassi sontuosi di Ricciardo? Da una parte uno che inventa il sorpasso, appropriandosi di ogni centimetro libero, scalzando l'avversario in maniera inesorabile. Dall'altra uno che semplicemente si infila dove non ha spazio né possibilità, costi quel che costi. Ricciardo su Hamilton, Verstappen su Vettel. Stesso punto, stessa manovra. Le immagini televisive sono esemplari per apprezzare la differenza d'approccio. Per trarne la morale, basta guardare la classifica piloti.
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Avete guardato l'on-board del giro di Vettel? Non c'è una sola correzione del volante, ma neanche mezzo grado di controsterzo. Certo, sul passo gara le Mercedes hanno fatto vedere in Barhein di cosa erano capaci, con una mescola anche meno prestazionale. Non sarà facile, non sarà facile. Auguriamoci che la partenza vada come deve andare, e godiamoci la gara.
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La mia euforia è sì tanta che non può essere racchiusa in uno spoiler. Peccato solo che il sabato non si assegnano punti.
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MAgari quest'anno completano l'opera
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- baharain gp
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Una cosa è certa, per chiunque vincerà quest'anno non sarà una passeggiata. Come si è potuto ben subodorare l'anno scorso, con una Ferrari che sebbene perdente ha risolto vizi tecnologici e progettistici decennali, e ha ripreso a fare regolarmente vittorie, doppiette, pole position e altra roba che non si vedeva da secoli. La vittoria di domenica, pur risicatissima, è piena. Forma migliore in prova, in qualifica e in gara. E non dimentichiamo che Hamilton ha già dovuto sostituire un cambio. E' vero che se al posto di Bottas ci fosse stato Hamilton, FORSE avremmo visto un altro finale, ma è anche vero che vantaggi e svantaggi della gomma gialla vs. bianca si sono compensati. Vettel ha avuto una prestazione maggiore ma più limitata, Bottas meno velocità ma più durata. Altra cosa: sì è vero, questa Ferrari non è perfetta ed è migliorabile, come lo è la Mercedes. Ma questo è dovuto semplicemente al fatto che due auto con prestazioni molto simili mostreranno sempre reciproci punti deboli in una gara o nell'altra. Non aspettiamoci troppe gare diverse da questa. Anche gli anni scorsi la Mercedes sembrava perfetta, ma solo perché gli avversari erano talmente indietro che eventuali magagne lasciavano ancora margine. La Ferrari è da sgrezzare, vero. Ma alla seconda gara lo sono tutte. DIciamo che la rossa aveva forse più roba nuova da capire, o comunque che era uscita dai test invernali con più compiti per casa. Per questo la seconda vittoria è piena e meritata. Vogliamo proprio fare una prova del nove? Cina, fra 5 giorni. Gli altri anni la Mercedes praticamente partiva da casa già con gli assetti fatti. Il venerdì ipotecava la vittoria. Se vogliamo risposte eclatanti, domenica sarà l'occasione giusta per cercarle.
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- baharain gp
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