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Ho visto il topic adesso. Bellissima, complimenti @Caronte89 Mio padre ebbe negli anni '90 una 850 T5, ovviamente sw, macchine irripetibili.
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Il diesel 140 cv è tutt'altro che spompato, e il cambio automatico a 9 rapporti lo rende sempre pronto alle richieste di potenza. Questo a puro titolo d'informazione. Per il resto, potendo, andate decisamente sul 170 cavalli a benzina.
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Potenza simile, stile di guida totalmente differente. Il Pentastar rimane un discreto polmone. O meglio, un motore all'americana.
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L'era BMW non l'ho contata, anche se hai ragione perché di fatto il team era quello. Io ragiono solo sugli anni a gestione e proprietà Peter Sauber + finanziatori vari, perché al momento la collaborazione con Ferrari si limiterà alla fornitura dei motori, mentre capitali, staff tecnico, organizzazione e strutture resteranno prettamente Sauber, contrariamente a BMW che aveva proprio acquisito il team, e la stessa denominazione BMW-Sauber era provvisoria. L'annata 2012, sì ho scritto 2013 ma intendevo per l'appunto il biennio, assai fruttuoso. 2007 e 2008 erano sotto BMW. E' vero, anche le annate precedenti al 2004 (quelli di Massa, Raikkonen, Frentzen e Heidfeld) furono buonissime. Il mio comunque era un elenco a memoria, senza pretese di completezza
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Apri Facebook e vedi mazzetti di improbabili ricostruzioni della possibile livrea Sauber-Alfa che toccano tutta la tavolozza dei colori dal bianco fino al nero E' il momento giusto per una collaborazione simile, che non sia solo il rebadge di una testata: Sauber ha una nuova proprietà, un valido direttore sportivo e risorse finanziarie finalmente discrete, che vanno ad aggiungersi alla buona struttura già esistente e molto mal sfruttata. In altre parole, i presupposti per dare vita a una collaborazione duratura sul fronte motore, che dia frutti sia al cliente sia al fornitore (così come accadeva ai tempi d'oro della partnership RB-Renault, o McLaren-Mercedes) ci sono tutti. Bisognerà vedere se le due mentalità aziendali, e i fini che vogliono perseguire, saranno compatibili. Non prevedo cose eclatanti sul fronte delle prestazioni in casa Sauber. La Red Bull lasciamola lì dov'è Nella migliore delle ipotesi ritroveremo pian piano, e sarebbe già oro, la bellissima Sauber del 2013, o del 2004, che riusciva ad agguantare pochi ma frequenti punticini. Vorrei capire se questo altererà i rapporti di favore con Haas. Gli italo-altoatesino-americani sembrano rivendicare una certa autonomia dal partner, più che legittima, ma i risultati si sono visti: quest'anno - con un pilota e mezzo - hanno guadagnato la stessa posizione in campionato dell'anno del debutto - con un pilota solo. Chissà cos'è che gli fa preferire una mezza tacca come Magnussen a un Giovinazzi. O addirittura un Leclerc, visto che, a memoria, la richiesta di prendersi i due rookies era stata fatta prima ad Haas che a Sauber.
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Ciao @Marco88, se posso darti la mia opinione, la categoria SUV è l'unica in cui abbia ancora senso il motore diesel. Puoi dimenticare la guida sportiva sia nell'uno che nell'altro caso, ma almeno il diesel aiuta a mitigare dei consumi che tra sezione frontale, peso e trazione integrale si fanno importanti. Questo sempre a patto di avere un chilometraggio annuo di un certo tipo. Discorso ZF: l'otto e il nove rapporti sono due mondi diversi. Anche il 9 va bene, sfrutta molto bene coppia e potenza del motore, ma le cambiate sono abbastanza ruvide. Avviso: in condizioni normali, col 9AT l'auto parte in seconda marcia, la 1a è di fatto un primino di spunto utile in fuoristrada o su salite impegnative. Ma esiste una Forester con 241 cv?!? Comunque parliamo di auto abbastanza diverse: un crossover contro un SUV con una discreta vocazione fuoristradistica. Se ti piace il suv, prendi decisamente la Compass. Se ti piacciono i 241 cavalli, prendili su un'auto che te li valorizza di più P.S.: nell'ambito SUV i tedeschi sanno il fatto loro, non precluderti nulla. Capisco le simpatie o le antipatie, ma alla fine un'auto è qualcosa che deve concretamente soddisfarti anche nei dettagli.
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Per come la vedo io, a parte la differenza di budget, non si pone nemmeno il problema. Da una parte un'auto ormai da aficionados, entusiasmante alla guida ma che ti chiede di chiudere uno o due occhi su tutto il resto; dall'altra una macchina nuova, cazzutissima... e ancora più divertente da guidare. Quanto al cambio TCT, da utente posso dire che lo ZF lo sovrasta. Oltre a scontare i classici limiti dei doppia frizione rispetto agli automatici classici, su Giulia viene decantato proprio il prefetto lavoro di adattamento a quel motore, mentre il TCT paga proprio il suo approssimativo connubio, almeno coi motori più potenti. Posso dire che la situazione si parifica in modalità manuale: l'intervento umano elimina o attenua tutte le magagne - specie la scarsa prontezza, le cambiate stesse diventano più convincenti, e l'assenza del convertitore di coppia restituisce un feeling quasi da cambio manuale. Inoltre trovo che (fuori dai circuiti), 6 sia il numero giusto di rapporti da gestire in manuale, con 8 devi "riprogrammare" le tue abitudini, tipo scalare in 5a quando generalmente andresti di 3a, oppure dover scalare due marce al posto di una per avere l'effetto desiderato. Comunque mi unisco al sentire comune: se la Giulia rientra nelle tue possibilità, prendila senza alcuna esitazione.
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Perché non cambiamo il nome del topic e continuiamo a parlare della LM002? Chi se ne frega della Urus La Countach è del '74 Gli anni '80 avranno anche dato dei buoni frutti, ma sono pur sempre il decennio del cattivo gusto
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La Ghibli è un'auto che gioca sulle emozioni, è il classico status symbol. Col motore a benzina diventa anche appagante. La Serie 5 così com'è oggi perde in appeal, ma è un'auto migliore credo su ogni altro fronte. Ergo... se dovessi scegliere tra le due: come acquisto personale andrei sulla BMW; per fare un regalo a una persona a cui tengo, Maserati.
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Mi piace questo gioco, partecipo anch'io: secondo me, senza l'intervento di fattori eccezionali (incidenti, guasti meccanici) Vettel poteva mettere il cappello anche su Giappone e soprattutto Malesia, mentre in Messico avrebbe comunque vinto Verstappen. Pur coi suoi metodi del ca**o, Max si era comunque sbarazzato di Vettel alla prima curva, mentre dopo la curva 3 Vettel era addirittura quarto dietro alle due Mercedes. E quella domenica la sua Red Bull andava per davvero. Tornando al Brasile, credo che Massa non potesse concludere meglio la sua carriera in Formula 1 che superando Alonso davanti al suo pubblico. Ha avuto la possibilità di riscrivere il finale cancellando l'onta dell'incidente all'Arquibancadas dello scorso anno, e l'ha fatto nel modo giusto. Adesso lo aspettiamo per il suo terzo commiato l'anno prossimo Vettel ha fatto una delle sue belle gare tutte tenacia e concentrazione, perché malgrado Bottas, ieri era una gara pro Mercedes. Raikkonen: non ho visto questa sua magistrale resistenza ad Hamilton perché ero fuori casa, ma finché ho visto la gara (circa fino al giro 35) era praticamente un ectoplasma. Poi dopo il pit ha cominciato a correre sul serio, tant'è che sono uscito dal pub di Milano da cui seguivo la gara con la speranza inconfessata che riuscisse ad artigliare il secondo posto... Considerazione a margine: risolte quelle due cazzatine, la Ferrari è veramente tornata affidabile. Che rabbia.
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Me lo stanno sostituendo (in garanzia) dopo 17.000 km Eppure è reputato un buon cambio, in termini di affidabilità. Quanto al comportamento, io che ce l'ho su una 175 cv multijet posso dire che è molto buono nella guida tranquilla, quasi al livello di un automatico classico. Quando invece si chiede il massimo della potenza al motore, fa un po' fatica a stargli dietro, specie sulle marce alte: il passaggio al rapporto superiore, così come la scalata, è accompagnato da uno slittamento un po' eccessivo della frizione, e da un avvertibile vuoto di potenza a marcia appena innestata, che tuttavia si dissolve rapidamente. Nei sorpassi, dove l'optimum sarebbe completare la manovra nel minor tempo possibile a prescindere dalla presenza di veicoli nella carreggiata opposta, questa caratteristica non proprio gradevole si avverte. Con la selezione manuale delle marce si può agevolmente aggirare il problema, scalando in anticipo e tenendo il rapporto prescelto più tempo possibile. Non l'ho mai provato sui motori a benzina, ma ho il sospetto che lì figuri meglio: meno coppia da gestire.
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Se vuole seguire la tradizione deve pure distruggere la macchina all'Arquibancadas Quest'anno, però, penso che nessuno soffierà Stroll alla Williams...
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Arrivati a questo punto del campionato, e al netto dei ritiri subiti, sono più che mai convinto della sostanziale equivalenza delle due auto. Hanno entrambe stravinto in certi circuiti e arrancato in altri. Dal punto di vista tecnico è stato un mondiale gustosissimo, due filosofie agli antipodi, due interpretazioni opposte del campionato, entrambe vincenti. La Ferrari ha dalla sua una deportanza eccellente e uno sfruttamento probabilmente ineguagliabile delle gomme (se me l'avessero detto soltanto l'anno scorso, non ci avrei scommesso un cecio secco), la Mercedes mantiene una certa riserva di potenza extra, con connessa maggiore affidabilità. E un'aerodinamica impeccabile sulle piste ad alto carico, esaltata dal passo lungo. Per il resto poco mi importa di stabilire se la SF70H sia la Ferrari migliore dai tempi della F10, della F2008 o della F2007. Mi importa piuttosto ricordare che auto abbiamo avuto dal 2011 al 2016, per capire la portata rivoluzionaria di quest'anno.
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Erano mesi che in Red Bull dicevano apertamente "dobbiamo vendere bibite, il nostro target sono i giovanissimi, per cui è essenziale per la nostra immagine vincere il mondiale con Vettel". Quello di Abu Dhabi non fu un semplice "errore di sbaglio", furono proprio gli ozi di Capua, la presunzione di aver già vinto. Oppure semplice inettitudine. Si rompeva anche lei, molto poco però. Per il resto, nei test invernali Alonso definì la F10 come la migliore monoposto che avesse mai guidato, sicuramente un'iperbole retorica per galvanizzare il team e ingraziarsi i tifosi, ma non c'è dubbio che la macchina, pur coi suoi alti e bassi, fosse molto buona.
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In pubblico, per di più in conferenza stampa, ci mancherebbe solo che mettesse i veti. Peraltro - privatamente - qualsiasi pilota esprime le sue preferenze. Semmai cambia il modo. Alonso era uno che lo diceva ostentatamente, quasi in tono di sfida alla sua squadra: mettetemi accanto chi volete, tanto el mejor sò io. Vettel è più abbottonato. A parte le voci e i pettegolezzi che lo assimilano al dispotismo schumacheriano, possiamo solo immaginare dalla sua scarsa loquacità che i suoi accordi con la squadra siano di preservare il suo ruolo di prima guida, come da tradizione ferrarista. E, effettivamente, per come ha lavorato quest'anno, glielo concederei pure - salva però la necessità di difendere anche il titolo costruttori, affiancandogli un giovane affamato. Onestamente un Vettel-Ricciardo in Ferrari non lo vedrei bene. Seb ha dato tutto quello che aveva, ha dimostrato una coesione totale con la squadra, oltre al desiderio di diventare il nuovo Schumacher. Finché la situazione resta tale, non andrei a toccare nulla che possa intaccare la sua serenità nel team. Costa 35 milioni di dollari l'anno, lasciamolo lavorare. Se in futuro mostrasse segni di insofferenza, o la sua competitività subisse una flessione importante, allora sì gli metterei un mastino nel box accanto. Ma finchè il gioco a una punta funziona, a che pro cambiare schema?
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Ciao @johnpollame, al Drake piaceva il tipo di piloti che vinceva Probabilmente gli sarebbero piaciuti entrambi. P.S.: Rispetto all'attuale management, era veramente convinto della superiorità delle sue auto rispetto ai suoi piloti, i quali erano chiamati esclusivamente a vincere nell'interesse superiore della scuderia. Sappiamo quanto stimasse Gilles Villeneuve, eppure dopo il fattaccio di Imola tra lui e Pironi non disse una parola, sottintendendo il fatto che le sue auto dovevano tagliare il traguardo prima delle altre, e il resto era secondario. Quanto a Lauda, è noto che il loro rapporto si deteriorò dopo che Niki, ancora con le garze in faccia, non gli portò a casa il mondiale 1976.
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Se ci fosse Enzo Ferrari, adesso accanto a Vettel ci sarebbe Hamilton. La Ferrari di Marchionne invece ricalca quella montezemoliana. Con la differenza che quest'ultima fu influenzata dall'avere Schumacher che dettava le regole relativamente ai compagni di team, mentre Marchionne ha soltanto ereditato questa forma mentis, e non sembra volersene discostare. Negli ultimi anni abbiamo visto entrambe le situazioni arrivare al trionfo: Ferrari e Renault (quella di Briatore) con lo schema a una punta, McLaren e Red Bull quasi sempre a due punte. Mercedes si è convertita alla prima soluzione e non fa che gongolarne. Se quest'anno ci fosse stato Rosberg, ho il presentimento che Vettel sarebbe ancora in corsa per il titolo. La logica prima-seconda guida funziona bene se ognuno è al top: i due piloti e la macchina. Altrimenti conviene puntare tutto su un cavallo, a costo di sacrificare il campionato costruttori. Quanto al discorso Raikkonen, visto che è un po' il retropensiero di chiunque quando si tratta questo argomento, le capacità da secondo pilota le ha. E' discontinuo, troppo legato allo stato di forma della macchina (se la macchina non va, lui non va. Se la macchina va, deve essere pure impostata millimetricamente sul suo stile di guida) ma quando c'è, riesce anche a fare delle gare decenti. Talento ne ha. Quello che gli manca, lo dico sempre, è la FAME. Corre per danaro, il trofeo a casa ce l'ha, sa di non avere alternative al di fuori di maranello, e il suo atteggiamento è quello di chi non ha più nulla da dover dimostrare al mondo. Bottas invece è giovane, le sue quotazioni sono in ascesa, e anche se è una mezza pippa è intimamente convinto di avere delle chances iridate, o almeno ha il diritto di crederci, come tutti i suoi coetanei. Questo lo porta a disputare delle gare interessanti, e impeccabili, come a Sochi.
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Scusate l'ignoranza, alla fine il telaio a longheroni è rimasto?
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Mi piacerebbe capire se e quanto le qualifiche loffie di Ricciardo dipendessero dall'imminente guasto. Onestamente penso: zero. Nelle ultime gare si è un po' perso, anche non calcolando i ritiri che non son colpa sua. Penso, ma sbaglierò, che le attenzioni che la squadra sta dispensando a Verstappen, e a lui no, gli pesino un pochino e condizionino la sua competitività. Nel 2019 me lo vedo già fuori dalle scatole, in Mercedes.
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Quando ci sarà da benedire ogni punto raccolto vedrai che diventeranno improvvisamente tutti ragionieri E se non lo farà lui glielo ricorderà zio Horner. P.S. Tuttavia credo che ci metteranno un po' per risalire la china. Devono fare una macchina vincente da subito e non solo le ultime tre gare, e Renault dovrà fornire loro un motore in grado di competere: negli ultimi quattro anni ne hanno sbagliati tre e mezzo. In più si apprestano a una progressiva dismissione della storica partnership con Renault, il che di certo non persuaderà quelli della losanga a sacrificare tutto per le loro esigenze.
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Naturalmente: ha molti anni di meno e molta fame in più. Ciononostante ha davanti a sé ancora un lungo percorso di apprendimento per quanto riguarda gestire una gara, e un campionato. Ragion per cui se sulla velocità pura probabilmente non ha rivali, come pilota nel suo complesso gli altri due possono ancora dargli la paga. Le sue prestazioni maiuscole sono anche figlie del fatto che adesso corre alla diotifulmini, senza pensare troppo alle conseguenze delle sue azioni. Man mano che il mondiale sarà a tiro, vedremo diminuire drasticamente certe prodezze e certe imprudenze.
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Massa è stato un grandissimo farabutto (in senso buono naturalmente ) a spingere fuori Vettel che l'aveva praticamente già passato, perché da buon secondo pilota/titolare di sedile di auto da centro classifica/nonno che deve difendere la reputazione dall'arrivo delle nuove leve/brasiliano, la guida rusticana è il suo mestiere. Per gli stessi attributi elencati sopra, aggiungendo quello di galantuomo, ha complicato la vita a Vettel finché ha potuto senza mai però compromettergli la gara. Piccolo dettaglio che fa la differenza: l'ha accompagnato fuori con una certa malizia, è vero, ma avete visto ruotate o cose simili? A proposito di ruotate e cose simili. Verstappen: l'anno scorso c'era quel bel taglio liscio, asfaltato, tra le curve 1, 2, 3, che invitava chiunque ad approfittare, e figuriamoci se lui non l'ha fatto. Quest'anno ci hanno dato un giro di vite mettendoci il sobbalzo e rammentando la scorrettezza dell'azione, e il nostro è riandato dritto sul luogo del delitto, sfruttando ogni centimetro disponibile tra la linea bianca e il dissuasore, e ha guadagnato la prima posizione. Poi vabbé, Vettel ci ha rimesso l'alettone davanti, pazienza. Ragioniamo un attimo senza preconcetti su questo caso umano: qual è la morale che se ne deve trarre? 1) brutto, sporco, cattivo, ma ha vinto. E la direzione di gara non ha ritenuto sanzionabili le sue manovre. Dietro di lui il patatrac? Sono corse, non partite a bridge. E i suoi risultati sono la migliore risposta alle critiche. 2) è un pilota velocissimo, ma non può scapparci il contatto o la penalità ogni volta che si trova nei paraggi. Non succede con Hamilton, non succede con Alonso, con Vettel, con Ricciardo ecc. Ho citato una manica di fessi, oppure esiste uno stile differente? Che so, tipo il duello tra Hamilton e Alonso, tanto per dire... Hamilton vera vittima di ieri, sia per il tempo perso, sia perché si è sempre tenuto a distanza di sicurezza dagli altri due, senza mai cercare l'incidente. Appannata la sua rimonta. E' vero che in montagna è più difficile sfruttare cavalli e aerodinamica, ma Vettel ha onestamente avuto un altro ritmo. Vettel ormai è in modalità mor(tacci)s tua vita mea. E' vero che la manovra di Verstappen gli ha rovinato la gara, ma poi a sua volta nei confronti di Hamilton diciamo che non si è fatto troppi scrupoli, anzi. Bella rimonta, ma avrei preferito una bella vittoria.
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E certo, chi se la piglia?
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Ormai l'unico nobile auspicio che mi resta è vedere qualche bella gara, magari una vittoria Ferrari ad Abu Dhabi. A proposito, se va avanti così Hamilton - evento più unico che raro - rischia di diventare il primo campione del mondo senza una sola casellina vuota del calendario dai tempi di... Schumacher 2002 mi pare. Onore al merito, suo e di chi gli ha fatto e curato la macchina. Al di là del modo stupido con cui la Ferrari si è esclusa dalla corsa al titolo, sarebbe stato comunque arduo con un cliente così.
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E' vero @nubironaSW, che Allison dopo il gp d'Australia Allison diradò molto la sua presenza. Tuttavia da svariate dichiarazioni di Marchionne, anche sotto forma di frecciatina, successive al suo licenziamento, trapelava una profonda insoddisfazione per il suo operato, tanto più che se eventuali problemi di mancato sviluppo dell'auto potevano essere connessi alla sua assenza, i limiti intrinseci del progetto nascevano ben prima del suo lutto. Se il licenziamento fosse stato dettato da ragioni squisitamente extraprofessionali, credo che si sarebbero adottati altri toni (anche se i rapporti sono rimasti in seguito formali ma cordiali). Non ero lì a Maranello, ma la malcelata insoddisfazione del capo (a inizio campionato 2017 disse pure "quest'auto non l'ha fatta qualche superstar inglese ma un gruppo di sbarbati") mi ha fatto sempre supporre che la perdita della moglie di Allison abbia al massimo accelerato la conclusione, ma non l'abbia determinata.