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Se è incacchiato e fa il minimo sindacale sono problemi suoi. Capisco benissimo la delusione di Montecarlo (dove al massimo però può recriminare una strategia penalizzante, non certo ordini di scuderia o cose simili), ma fino a un certo punto: è da inizio anno che corre, completamente libero di fare il suo gioco, di vincere o di perdere. Il suo connazionale della Mercedes si è beccato due ordini di scuderia in un solo gran premio. Non è che basti schioccare le dita per correre più di Vettel, ma se almeno sfruttasse tutte le defaillance del compagno per tenerselo dietro (Vettel con lui lo fa benissimo, così come Verstappen con Ricciardo e Bottas con Hamilton) qualche soddisfazione se la toglierebbe. Detto ciò non credo sia incacchiato più del normale, o in sciopero bianco. Come dice @Aymaro è solo un pilota incostante. Non ha mai digerito la vita in Ferrari, non crede minimamente di poter lottare per il mondiale e si sente frustrato. Fossi in lui mi farei seguire da uno psicologo (ci sono quelli che si occupano professionalmente degli sportivi, anche Grosjean fu seguìto e da stuntman divenne un buon pilota), oppure tornerei dalla Renault chiedendo loro un sedile, lo stesso ingaggio di Hulkenberg e la garanzia di correre senza pensare ad altro. Scommetto qualsiasi cosa che riprenderebbe a fare faville.
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Un team che si sta giocando un mondiale di Formula Uno si fa un mazzo così per fare una doppietta a Montecarlo, e due settimane dopo arriva il solito moccioso del cazzo, sempre lui, che ha vinto una gara per puro culo e corre in un team che sta lottando per non farsi soffiare il terzo posto dalla Force India, e che rovina tutto, perché ha visto mezzo varco e ha pensato: io se vedo uno spazio libero mi ci infilo, proprio come faceva Senna. Tanto poi la direzione gara gli fa un buffetto sulla guancia. L'unico aspetto positivo di questa gara per chi non tifa Mercedes è aver dato una sgrollata potente a tutte le quotazioni dei due piccoli prodigi in odore di promozione in Ferrari. PEREZ: aveva un podio davanti al naso, la macchina adatta a ottenerlo, ma Ricciardo ha esplicato la differenza tra un grande pilota e una piccola testa calda, ancorché non priva di talento alla guida. SAINZ: no dico, ma avete visto? Quando cominciamo a parlare di piloti?
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Questo individuo sicuramente le ha tenute tutto l'anno solare, il caldo accelera il deperimento. Inoltre è abbastanza lampante l'utilizzo improprio. Altro che sgommate, questo ci ha fatto i burn out. A proposito, @Wilhem275, ma tu ti ricordi quella Y che ci stava a fare dallo sfasciacarrozze? Non ricordo se aveva fatto incidenti o era stata solo rottamata, nella seconda ipotesi qualcuno ci ha fatto le peggio cose prima di consegnarla, matematico. Tornando a noi: come età sono quasi nuove, il battistrada a quanto pare c'è, conoscendo la tua avvedutezza in materia ti direi di tenerle, ne compri altre due nuove da mettere sull'anteriore, e per l'uso che ne fai andranno benone. In ogni caso, senza neve ma con fondo ghiacciato, saranno sempre meglio che tenere le estive con le catene nel baule.
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Alonso alla 500 miglia di Indianapolis con Mclaren
Yakamoz ha risposto a Aymaro in Sport Motoristici
E questo la dice lunga su quanto sia impenetrabile il regolamento tecnico per le power unit in Formula 1. Regolamento che è stato basato su una tecnologia in mano principalmente a un solo costruttore tra quelli iscritti al campionato, e ad oggi, tra tutti gli altri, solo un altro è riuscito a metterci realmente una pezza, con un dispendio di risorse a noi sconosciuto ma chiaramente abnorme, incluso un efficace passaggio di ingegneri provenienti dalla Mercedes. I restanti motoristi, due del calibro di Renault e Honda, sono uno in affanno e l'altro di più, tutti quelli che meditavano da anni l'ingresso in Formula 1 per il momento se la sono data a gambe. D'altronde pare che la semplificazione delle PU sia il primo punto all'ordine del giorno, sarebbe auspicabile avere un sistema meno complesso, più appagante pure per le orecchie, e in grado di attirare concorrenza. Pur mantenendo la spettacolarità del "fattore motore": affidabilità, differenza di prestazioni, bontà progettuale sono variabili che hanno sempre dato sale alle competizioni. Il congelamento dei motori V8 (unito a un regolamento restrittivo che riduceva a zero la creatività) aveva livellato le prestazioni, fatto quasi sparire i guasti e relegato a telaio aerodinamica e sospensioni il possibile sviluppo della monoposto.- 92 risposte
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L'auto deve essere in ordine, e in condizioni di originalità. Non mi stanco poi di rimarcare che questi tipi di sgravi, fiscali e assicurativi, servono a favorire la conservazione e il collezionismo dei veicoli storici, e non per risparmiare soldi sui costi di mantenimento di un'auto vecchia. Anche il basso premio assicurativo è tale perché presume un ridotto utilizzo del veicolo, e in condizioni particolari, come raduni o gite di piacere. Semplice scrupolo di coscienza? Mica tanto: vista la sinistrosità sempre più elevata e sospetta, le compagnie assicuratrici hanno aumentato i premi fino a oltre il 100% in più nel giro di pochi anni, e alcune stanno pure smettendo di offrire queste polizze agevolate, addirittura non rinnovando più i contratti in essere, come è capitato anche ad alcuni conoscenti che hanno ricevuto una lettera che diceva "gentile cliente, da quest'anno non assicureremo più il suo veicolo a queste condizioni". Anche l'abolizione del bollo ridotto è stata figlia di un uso distorto di questa consistente agevolazione fiscale.
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La data di costruzione. Se un'auto ha tra i 20 e i 29 anni ed è iscritta ASI, fiscalmente non gode di alcun vantaggio tranne che in Lombardia e in Emilia Romagna, dove permane l'esenzione, mentre nel Lazio hai uno sconto sul bollo del 10%. Non ricordo se esistano deroghe anche in altre regioni, la legge 940/14 ha creato caos ovunque. Forse in Trentino e in Friuli.
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Scusa Bosco. Ma poco prima del pit stop di Raikkonen qual era il suo distacco da Vettel? Poca roba, mi pare fossimo sui due secondi abbondanti (vado a memoria). Ecco, non sono propriamente le condizioni per "gestire" una gara. Si gestisce il vantaggio negli ultimi giri, a pit stop esauriti e con un consistente distacco dall'avversario. Il primo stint è una fase cruciale, Vettel dopo il pit è rientrato di un'incollatura davanti a Raikkonen. Magari se avesse messo precedentemente un po' più di secondi tra sé e Vettel, il problema non si sarebbe posto. Ciò premesso: Kimi in quella fase stava dando il massimo, come io credo? E allora Vettel avendo più ritmo era destino che lo scavalcasse. Seconda ipotesi: Kimi stava controllando Vettel, senza farsi avvicinare troppo ma anche senza infliggergli distacchi importanti? Malissimo. Come ha detto Pino Allievi poco prima del via, rispondendo alla domanda "chi devono temere di più i ferraristi durante la gara?": Raikkonen deve temere Vettel, e Vettel deve temere Raikkonen.
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Poco da dire su questa gara, nei trenini si va tutti in fila, non ci sono bravi e imbranati. Proprio a voler tirar fuori qualche giudizio tirato, Vettel quando si è trovato davanti ha dato la birra a Raikkonen (cosa che Kimi non era riuscito a fare con lui), Ricciardo si è artigliato un podio che vale quasi come la "vittoria" dell'anno scorso, mentre Bottas ha fatto una delle sue portentose ripartenze dalla safety-car (ricordate l'altra in Barhein?) e stava quasi per compiere, ai danni di Ricciardo, l'unico sorpasso di tutta la gara. Quanto alla strategia Ferrari, la palla di cristallo non ce l'ho, ma se ci limitiamo a considerare gli elementi oggettivi, propendo per la non intenzionalità. Questi elementi sono: 1) anche la Red Bull (e credo non solo loro) ha agito allo stesso modo, e non credo ci fossero trame per favorire Ricciardo ai danni di Verstappen. Strategia penalizzante, ma ci si è accorti dopo; 2) il pit di Kimi è stato determinato, almeno seguendo la concatenazione degli eventi, come reazione all'undercut di Verstappen per provare a passare Bottas; Bottas è rientrato al giro dopo per non farsi passare, e nella logica degli undercut chi si trova davanti è in pericolo, e Kimi è stato prudenzialmente richiamato. A quel punto Vettel come unica chance di sopravanzare aveva solo l'overcut, di certo non seguire a pappagallo la strategia di Kimi. L'ha capito, e addirittura è rientrato un giro dopo quella che - per bocca di Fisico - era la previsione del muretto. Ricciardo che non è assatanato al volante come Verstappen ma quanto a intelligenza lo serve di barba e capelli, ha fatto altrettanto. Questo è come la vedo. Ah, al di là della triplice gloria odierna (vittoria a Montecarlo, doppietta Ferrari, doppietta Ferrari a Montecarlo), essendo mancata la quadruplice gloria (vittoria di Kimi con la Ferrari dai tempi delle guerre puniche), il risultato di oggi bilancia una eventuale penalità power unit che Vettel dovesse scontare più avanti. Ottimo.
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Eh beh, ha quella cosa che si chiama motore centrale, che sul misto è una mano santa.
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Conosco personalmente l'autore dell'articolo, e credo di poter escludere sia l'una sia l'altra. Tra l'altro, mi pare che anche se tu e lui divergete per quanto riguarda i CO2 prodotti dai motori Diesel, la conclusione di entrambi sia che, ammmesso e non concesso questo dato, "non è un buon motivo per difendere i propulsori Diesel". Il tenore dell'articolo - nel suo complesso - mi sembra sia mettere in guardia sui rischi di un'abolizione tout-court della propulsione Diesel, senza però prenderne solo per questo le parti, né sostenere tesi preconcette a suo favore. Quanto alla veridicità del dato, sono anni che leggo dispute tra chi sostiene questo e chi il contrario. Domanda: allo stato attuale si può escludere al 200% che i propulsori diesel producano meno C02? Nessun intento polemico, chiedo proprio per essere edotto.
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C.V.D. A scuola sotto la dimostrazione dei teoremi ci facevano scrivere così Ma mi aspetto grandi cose anche dal buon Verstappen. Complimenti per Buttone che ha dovuto fare il battesimo del fuoco sulla vettura 2017 tra i guardrail di Monaco. Non ricordo se avesse mai guidato prima, almeno in qualche filming day. E' pur vero che ai neofiti gli si danno macchine poco potenti apposta per non far danni Ma grossolane ironie a parte sono curioso di vederlo all'opera domenica. Il passo lungo della Mercedes checché se ne dica non credo sarà un grave handicap, ma di sicuro qui non apporta vantaggi. Spero che la Ferrari ci metta del suo, una vittoria a Monaco è un fatto a sé, al di là dei punti che sono necessari come l'aria. Il magro risultato Mercedes nella PL2 credo sia un piccolo incidente di percorso che avrà una bassissima ripercussione sul prosieguo del lavoro, mi aspetto una qualifica all'ultimo sangue. Certo è che anche loro avranno un bel tribolare per rifinire l'assetto alla macchina quest'anno, rispetto agli anni passati in cui andava talmente bene che in certe piste (tipo la Cina) si settava da sola.
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Togli pure il "forse". Sia detto senza nulla togliere a Vettel che resta un grande campione, e due domeniche fa ha disputato una gara mozzafiato. Alonso oltre a un talento unico e a una fame atavica, ha, rispetto agli altri, un'inclinazione all'errore prossima allo zero, e praticamente non risente di sbalzi d'umore. Prendiamo la crema dei piloti attuali: Hamilton ogni tanto ha delle battute d'arresto temporanee ma evidenti. Vettel ha disputato una intera stegione sotto le attese nel 2016, salvo qualche sprazzo di luce, e nel 2014. Ricciardo deve ancora disputare una stagione da aspirante al titolo per cui non è del tutto valutabile, ma ha sbagliato veramente poco e soprattutto vede di natura il bicchiere sempre mezzo pieno, il che gli fa mantenere un morale e motivazioni molto forti. Basta vedere la padronanza e l'efficacia con cui convive con uno come Verstappen. Francamente Alonso, a parte nel 2004 in cui fu ripetutamente offuscato da Jarno Trulli, e la pista di Montecarlo in cui non ha mai brillato se non con la vecchia McLaren, è capace di esprimersi al 100% praticamente a comando, indipendentemente dalla pista, dal periodo, dalla macchina e dalla situazione in classifica. Come riuscisse a far correre certe Ferrari resterà per me sempre un mistero, e quanto all'ultimo triennio credo ci sia poco da aggiungere.
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Credo che per come Grosjean ha cominciato quest'anno, sia opportuno sottolineare che il suo nome GIRAVA. Si tengano Raikkonen allora. Personalmente, suddivido i piloti in base a due profili: talento e fame. Fame di vincere ovviamente. C'è chi ha talento e fame (Verstappen, Perez, Ricciardo, anche Vettel malgrado i quattro mondiali vinti...), chi ha fame ma non talento (Bottas?), chi ha talento ma non fame (Raikkonen, e, imho, Grosjean). Poi ci sono quelli privati di entrambe le qualità. Per come la vedo, alla Ferrari adesso servono due piloti talentuosi e affamati. Se in un weekend di gara la macchina consente la vittoria e uno dei due ha qualche inconveniente, l'altro deve approfittarne e non concedere metri all'avversario. Verso fine anno, se i rapporti di forza tra Ferrari e Mercedes saranno come quelli attuali, questo sarà cruciale, e forse nemmeno basterà.
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Io ho preso una umile Giulietta, ma me l'hanno bardata nemmeno avessero voluto esporla in un ipermercato. Poi erano tutte scritte nere, a caratteri cubitali, su vernice bianca, che si nota appena... Sul bagagliaio e sopra le frecce laterali. Il bello è che quando ho chiesto allo sbarbato che me la stava consegnando cosa diamine fosse venuto loro in mente, ha pure fatto il simpatico. Quella sera stessa gli adesivi erano soltanto un brutto ricordo. Poi quando sono andato a farla lavare la prima volta, quello dell'autolavaggio ha visto i residui di colla sulla vernice, e ha perfino indovinato chi fosse il conce colpevole. Che, tra parentesi, si trovava a oltre 100 km da lì, in un'altra provincia. OT a parte, complimenti per il pregevolissimo mezzo Interni spettacolari.
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Difatti la presenza dei 12 giga mi piaceva proprio per poter compensare efficacemente la eventuale disattivazione dello swap. Sì, per quel prezzo mi sembra proprio una bella macchinetta. Altra cosa che volevo era il tastierino numerico separato, a meno di 600 euro trovavo solo notebook (con SSD) da 14' o addirittura 13,3. Per la prima volta avrò un processore non Intel, ma informandomi un po' ho visto che per un uso tipo il mio gli AMD vanno bene, e col tempo oltre che economici sono diventati anche affidabili e onesti nelle prestazioni. Non credo di avere bisogno di un i5 o addirittura un i7.
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Finalmente hanno tolto il quadro strumenti della Punto 2 Per il resto fatico perfino a cogliere le differenze estetiche (a parte quelle importanti cromature). Bella la nuova foggia del volante.
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Nuovo notebook, utilizzo standard, possibilmente HP
una domanda ha aggiunto Yakamoz in Hardware e Periferiche
Buongiorno ragazzuoli, dovendo cambiare il mio vecchio HP Pavillion del 2011, che comincia a dare chiari segni di vetustà (lentezza estenuante, il router col caldo si disconnette ogni 5 secondi...) mi sono imbattuto in questo http://www.euronics.it/acquistaonline/notebook/hp/15ba071nl/eProd172001268/?gclid=CNGlrb-wg9QCFQ46GwodTWYF9Q I suoi punti di forza sono l'hard-disk SSD, il processore quad-core e il prezzo abbastanza contenuto. Ed è un HP, che rispetto alla concorrenza ha un vantaggio impagabile: 3 ingressi USB, che per me sono il minimo indispensabile, dato che 2 di queste sono perennemente impegnate (ventola ausiliaria e sensore mouse wireless). Per un uso abbastanza standard come il mio, dove la massima richiesta di potenza avviene per scopi ludici (niente videogame, comunque, solo musica e film), questo modello presenta qualche carenza o punto debole? Sono giusto un po' in dubbio per l'hard disk da 256gb, non vorrei che tra partizionamenti e qualche software voluminoso non mi rimanesse spazio. Gli Asus hanno 512gb, ma mi sembrano complessivamente inferiori (e hanno solo 2 ingressi USB). Grazie a tutti delle risposte -
Facessero in tutti i settori interessati dall'inquinamento atmosferico lo stesso casino che stanno facendo per l'autotrasporto, potremmo respirare a pieni polmoni ovunque. Beninteso, il suddetto casino è bene che venga fatto, i benefici li stiamo vedendo. Alimentazioni ibride, carburanti alternativi, l'elettrico, è tutta roba vecchia come il mondo ma su cui per troppo tempo l'industria automobilistica non ha avuto la né la necessità né lo stimolo per intervenire. Fino a trent'anni fa l'inquinamento non era nemmeno considerato un costo sociale. Però ciò diventa distorsivo, oltre che vano negli effetti globali, se si spendono miliardi su miliardi per perfezionare la propulsione elettrica, e poi abbiamo ancora le stufe a combustibile fossile (tanto per restare su esempi che riguardano il cittadino qualunque), per non parlare delle emissioni industriali e delle altre fonti di smog.
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La ventosa non è mai caduta in disuso, ha solo cambiato funzione: oggi sorregge navigatori gps, telefonini e tablet. Ma ai bei tempi l'unica periferica concepibile era questa: Ai bei tempi andati, oltre a camionisti, spedizionieri e simili, molti comuni automobilisti non sapevano rinunciare all'orrida presenza in auto del block-notes sopra il cruscotto.
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Oggi la Mercedes, come a Sochi, ne aveva un po' di più, poco. Sarebbe stato sufficiente a farli vincere lo stesso se Bottas non avesse giocato a fare Coulthard, e se quel mentecatto di Vandoorne (perché per una manovra così si è o mentecatti o assassini) non avesse causato la VSC? E, aggiungiamoci, se la Ferrari non fosse stata così ottimista nella strategia dei pit stop? Rimarrà un mistero. Comunque sia, la lotta tra i due soli contendenti al titolo 2017 è ufficialmente diventata un Fight Club, e questo è infinitamente bello. Anche se uno degli sfidanti ha dimostrato quanto ci sa fare con i corpo a corpo, e l'altro quanto ci sa fare con i bottoncini sul volante
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Credo poco a un addio di Vettel. Un pilota di Formula 1 ha sostanzialmente due obiettivi: 1) vincere il mondiale 2) vincere il mondiale con la Ferrari. Vettel è chiaramente nella seconda situazione, e per lui non è semplicemente una questione di palmarès ma una sfida personale, emulare il suo maestro Schumacher, diventare un pezzo della storia Ferrari. Ci vorranno problemi grossi perché se ne vada. Non che Alonso fosse insensibile a questo, ma, come è giusto che fosse, tutto era funzionale al suo successo personale. Appurata l'impossibilità di fare risultati, si è accasato altrove. Per quanto riguarda il secondo sedile rosso, ci sono più probabilità di trovarci Hamilton che Alonso nel 2018, e ci sono più probabilità di trovarci Tiago Monteiro che uno di loro due. Anche se io continuo a fare la Macumba per Ri-Alonso Ri-Rosso. Torna a casa Nando, dobbiamo finire il lavoro.
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Il gp di Spagna, in quanto primo gp disputato in Europa oltre che sede dei test invernali, è sempre un appuntamento con molta carne al fuoco in materia di aggiornamenti. Vale per tutti e non mi farei condizionare troppo dalle singole dichiarazioni: chiaramente chi ha deluso un po' le aspettative di inizio anno dovrà fare annunci più roboanti, chi invece fino ad ora ha lavorato bene rispetto al passato (serve fare i nomi?) non ha questa impellenza. Tanto più che per Ferrari questo è l'anno del basso profilo. Per cui io non starei in ansia più di quanto non lo sia in ogni weekend di gara, tutti i team porteranno consistenti migliorie, salvo passi falsi i valori in campo non saranno stravolti. Certo, da due top team d'assoluta eccellenza tecnica come Mercedes e Red Bull aspettiamoci miglioramenti impressionanti durante tutto l'anno. Ferrari, ormai pare assodato, non ha più il problema degli scorsi anni: un progetto inferiore che nelle prime gare poteva anche barcamenarsi (soprattutto sfruttando il "rodaggio" dei rivali) ma che in poche gare emergeva in tutti i suoi limiti e plafonava, diventando insensibile ad ogni aggiornamento. La base di quest'anno sembra invece avere un potenziale notevole. L'unica certezza è il fragilissimo equilibrio di valori tra Ferrari e Mercedes: una gara vinta a testa, sostanziale equipollenza nei punti ottenuti fin qui, Mercedes un tantino meno con l'acqua alla gola (hanno vinto una gara dove partivano terzi e quarti) e con affidabilità totale, mentre Ferrari deve giocare un po' più d'astuzia per finire davanti, ma fin qui s'è vista una complessiva parità. Ergo: qui basta uno starnuto per farsi male.
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Ne ho guidata una anch'io, del 2010, e concordo con te.