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Nico87

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  1. Sta roba di fare serbatoi piccoli sta decisamente sfuggendo di mano. Anche perchè all'estero le stazioni di rifornimento sono anche piu rare che in italia. Si rischia veramente di tornare a tenersi le taniche in auto.
  2. Martello, pezzo di legno per fare da scalpello e batti sui denti alternandoteli cercando di farlo girare da svitarlo. Dopo 10 minuti che batti, inizierà a svitarsi. Prepara calendario con nomi dei santi. Con l'attrezzo spesso non è detto che riesci a svitarlo e ti tocca tornare al metodo di qui sopra.
  3. Io personalmente per un auto non catenabile (159 con cerchi da 18), ma che tanto so che in caso di neve non uscirà mai dal garage (anche perchè non andrebbe su per la rampa) ho acquistato delle catene con maglia da 7mm economiche (ma che comunque non costano pochissimo data la maglia fine) da tenere nel bagagliaio in caso di controlli. Nella remotissima possibilità di neve in cui sono in giro sono comunque montabili ed utilizzabili con particolari accorgimenti (auto scarica, non sterzare a fondo, ecc...) per consentirmi quantomeno di disimpegnarmi.
  4. Si, mi riferivo a questo. Ho portato l'esempio sbagliato se akrapovic omologa tutti i suoi prodotti per uso stradale. Comunque quello è il significato. Mi venivano ancora in mente i tempi delle malossi e polini dei 50ini che producevano la linea omologata e quella arresto in diretta. P.S. D'accordo la marmitta è omologata, però come ci si regola con i campi U del libretto che indicano la rumorosità in db a un certo numero di giri? Se la marmitta è più chiassosa decade comunque l'omologazione a libretto...
  5. Vi consiglio di cercarvi un ingegnere abilitato che attesti che il lavoro è fatto correttamente e ne certifichi l'idoneità alla circolazione. Potete sentire anche con un qualsiasi preparatore se ha qualcuno con cui collabora per queste cose. E'necessario che produca la sua relazione che attesti sotto la sua responsabilità (dubito la faccenda sarà economica) e portare poi in mc per visita e prova. Forse vi conviene sentire anche l'ex proprietario, magari ha ancora qualche documentazione utile o ricorda dove è stato fatto il lavoro.
  6. Anche le marmitte tipo akrapovic o altre sono specificatamente studiate per un veicolo, quindi sicuramente funzionano bene e sono sicure, però questo non vuol dire che sia omologato per uso stradale. Francamente se il lavoro è stato fatto da installatore brembo, allora scaricherei su di lui un 80% buono delle colpe. Un professionista serio (e che visto il marchio presumo si faccia pagare bene) che fa abitualmente quelle modifiche non può non sapere che esiste l'art.78 del CDS. Dovrebbe anzi essere lui che incarica un ingegnere di sua fiducia (non dalla motorizzazione) di produrre una relazione che attesti che tutto è fatto bene e la modifica non inficia la sicurezza dell'auto. Poi porta l'auto alla MC per la visita e prova con carte già alla mano per l'aggiornamento libretto. Il suo lavoro di installatore non si ferma all'attaccare i tubi del freno e i bulloni della pinza.
  7. Prescindendo dal fatto etico, che i due agenti della stradale son dei rosiconi e via discorrendo, Legalmente ci si riferisce all'articolo 78 del cds. In particolare: " Ogni modifica riguardante uno dei seguenti elementi: a) la massa complessiva massima; la massa massima rimorchiabile; c) le masse massime sugli assi; d) il numero di assi; e) gli interassi; f) le carreggiate; g) gli sbalzi; h) il telaio, anche se realizzato con una struttura portante o equivalente; i) l'impianto frenante o i suoi elementi costitutivi; l) la potenza massima del motore; m) il collegamento del motore alla struttura del veicolo è subordinata al rilascio, da parte della casa costruttrice del veicolo, di apposito nulla osta, salvo diverse o ulteriori prescrizioni della casa stessa. Qualora tale rilascio non avvenga per motivi diversi da quelli di ordine tecnico concernenti la possibilità di esecuzione della modifica, il nulla osta può essere sostituito da una relazione tecnica, firmata da persona a ciò abilitata, che attesti la possibilità d`esecuzione della modifica in questione. In tale caso deve essere eseguita una visita e prova presso l'Ufficio della Direzione Generale della M.C.T.C. competente in base alla sede della ditta esecutrice dei lavori, al fine di accertare quanto attestato dalla relazione predetta, prima che venga eseguita la modifica richiesta. " Quindi sostituire componenti dell'impianto frenante con uno diverso da quello dell'omologazione del veicolo richiede quella trafila li sopra, il che sarebbe anche corretto. A prescindere dall'impianto in se per se, occorre vedere anche se tutto il lavoro è eseguito a regola e non magari con supporti pinza tenuti su col fil di ferro. Per sostituire l'impianto frenante di una vettura con impianto maggiorato della stessa vettura previsto come optional, occorrerebbe vedere la fiches di omologazione della singola vettura. Probabilmente auto come ad esempio la giulia che possono montare dischi da 330 a sovrapprezzo rispetto ai 305 di serie hanno la doppia possibilità, quindi dovrebbero essere intercambiabili. Ma sono supposizioni.
  8. Non ho controllato se ha detto una balla o no. Francamente aspetterei che stelvio sia a regime per fare i confronti anno/anno. Ma non faccio difficoltà a credere che stelvio andrà via piu di giulia. Intanto a cassino vanno in cig...
  9. Mica è il contrappeso di una gru... A 70 all'ora l'A4 va come la giulia, anzi più silenziosamente per la verità... Vi invito a fare un giro di prova sulle auto della triade. Scoprirete che non sono cosi male come si dipingono.
  10. Io francamente a 50/70 quando va bene, tutte ste differenze tra una buona auto (triade) e un ottima auto non le sento. Specie con le gommature che hanno. Anche perchè non è che perlomeno su versioni che si vendono le altre vadano male eh... oramai l'asticella è alta per tutti. Solo la serie 3 usa ancora il mcpherson per dire. Cosi come l'audi non sottosterza anche a parcheggiarla. Quando si inizia a forzare un po la mano, allora le differenze vengono fuori, allora li si che apprezzi il fatto che la serie 3 sottosterza in inserimento e la giulia entra veloce segue bene con il posteriore bello nervoso che invita a darci dentro, solo che poi a placarti l'animo ci pensa l'esp... Ma siamo già in zona ritiro patente o giu di li.
  11. Secondo me la risposta sta nel video di Bellati Giulia VS Stelvio, in cui dice che le vendite di stelvio sono superiori a quelle di giulia nonostante gli 8000€ di differenza (una panda...), e in parte sul video spottone delle chiavi colorate. Questo la dice lunga sulla composizione della domanda del mercato. Il mercato (su grandi numeri) della driver's car non sa che farsene. Del resto nel mondo reale le situazioni in cui puoi godere appieno di una giulia e sentirne veramente le differenze rispetto a un A4, si contano sul palmo di una mano, a meno di non abitare sulle langhe o posti simili. Io personalmente l'ultima volta che mi sono tolto qualche sfizio con la 159, mi è costato 6 mesi di ritiro patente... Da qui viene la conseguenza. I virtual cockpit nel mercato reale vanno forte, molto più dei quadrilateri, anche le telecamerine, led (e qui vorrei conoscere il genio che non ha messo almeno le diurne a LED coi fari alogeni. Veramente un involuzione) e ammeniccoli simili. Non importa quanto l'idea possa far rabbrividire noi appassionati, ma è la realtà dei fatti da cui non ci si può nascondere dietro l'handling. Se si vuole vendere bisogna prenderne atto ed agire di conseguenza. P.S. Per l'handling a tutti i costi, vorrei sapere anche chi è il genio che non ha messo di serie i dischi da 330mm sulla turbobenzina da 200cv.
  12. Diciamo che l'ultima frase non la avrei messa giù cosi diretta. Magari la avrei detta in prosa, ma cosi da l'idea che oltre al powertrain, nulla.
  13. Quarantaquattromila euro base? Questi sono fuori come un balcone.
  14. Nelle zone di inquinamento piu critiche (grandi città del nord italia) il problema sismico è relativo e il rischio idrogeologico pure. Se si aspetta il degrado del calcestruzzo, campa cavallo. Non sono neanche ambienti marini... In caso comunque si ricostruirebbe la volumetria sul costruito. Mica si può costringere la gente ad acquistare un terreno altrove.
  15. E' chiaramente un video fatto per sponsorizzare la lineaccessori. L'autobloccante senza controlli escludibili non lo vedo molto utile. Per mantenere la motricità sulla ruota interna è sufficiente l'E-q2.
  16. Ma scusate, se l'idea è semplicemente quella di disincentivare il gasolio a uso non professionale, è semplicissimo. Le accise sulla benzina sono 0,7284€/litro. Quelle sul gasolio 0,6174€/litro. A cui va aggiunto il prezzo del carburante e sul totale aggiunta l'iva. Si anche sull'accisa. E'sufficiente ribaltare le accise (quindi aumentando il gasolio e diminuendo la benzina) e dare la possibilità a chi ha partita iva di fare una sorta di superammortamento del costo. Un "superscaricamento" al 130% diciamo. Cosi si evita di gravare la categoria e aumentare i prezzi degli autotrasporti e di conseguenza l'inflazione. E chi non può scaricare si compra la macchina a benzina, perchè gli conviene. Chiaramente l'erario potrebbe non essere entusiasta di questa proposta.
  17. L'unica programmazione che posso fare è "questo paese a breve salta per aria" altre certezze è difficile averle per programmare sedi ed investimenti. E te lo dice uno che "tiene fabbrichetta" in famiglia.
  18. Ma le aziende sono già in zone industriali. Il problema sta nel fatto che per raggiungerle ognuno parte da una zona diversa. Di qui la difficoltà per un autobus di raggiungerli tutti senza cambiarne un infinità.
  19. Il problema starebbe nel fatto che la gente sceglie di abitare nell'hinterland ad esempio milanese perchè le case costano meno (e non solo) per poi pendolare tutti i giorni con Milano per andare a lavorare. Da qui la necessità di un veicolo perlopiù diesel per il trasporto. E'chiaro che se queste persone si trasferissero piu vicine al lavoro, si abbasserebbero i km percorsi e di conseguenza l'inquinamento aprendo la possibilità di utilizzare il TPL per andare al lavoro in situazioni dove altrimenti sarebbe necessario cambiare 3 mezzi e raddoppiare i tempi. L'idea è sensata, senonchè in contrasto con le leggi di mercato, che chiaramente vogliono che i valori immobiliari siano ben piu alti in città poichè la richiesta è elevata. Del resto potendo scegliere nessuno farebbe 100km al giorno con il relativo stress e costi, se fosse possibile abitare a 10 minuti dal lavoro.
  20. Non è roba sovietica. E un tassello di come Lecorbusier immaginava la città del futuro. Servizi essenziali direttamente a bordo per ridurre la necessità di uscire dal palazzo per piccole cose (di qui ridurre il trasporto privato) e quindi TPL per raggiungere i luoghi di lavoro. In realtà ne fece un trattato molto piu ampio sulla pianificazione cittadina, strade differenziate a seconda del tipo di trafffico, ecc... Tutte cose che chiaramente con tutti i vincoli tecnici, economici e storici sono irrealizzabili. Tra un po bloccheranno pure le €7.
  21. La soluzione sarebbe quella di fare quartieri di condomini "polli in batteria" tipo l'Unité d'Habitation di Lecorbusier, in cui la maggior parte dei servizi essenziali sono a portata di mano, da cui poi li partono veicoli TPL in direzione di mega diestretti industriali in cui magari poi arrivando si ha la coincidenza per corse interne che ti porteranno poi alla tua ditta. Inutile dire che piuttosto emigro sulla luna.
  22. Le aziende sono localizzate dove i terreni costano poco, ma si è comunque vicini alle arterie di comunicazione. Quindi distanti dalle città. Il che non è neanche un male, abitare vicino a una zona industriale è una cosa che non auguro a nessuno tra inquinamento diretto ed indiretto causato dai camion carico-scarico ecc... Il fatto è che in italia le grandi aziende concentrate sono poche, mentre sono quasi tutte piccole imprese, che sono invece sparse ovunque. Da qui l'impossibilità di fare "agglomerati". Bisognerebbe ripartire dal foglio bianco con la progettazione non solo delle città, ma anche del tessuto industriale/commerciale delle città. E non sono neanche sicuro che funzioni, dato che alla fine l'inquinamento da trasporto non è la quota maggioritaria dell'inquinamento, anzi... L'inquinamento delle fabbriche, inceneritori, riscaldamenti, ecc... te lo prenderesti uguale, e li son botte grosse.
  23. Cambiare come? Quando hai milioni di persone concentrate in un solo luogo (sfigato per giunta) che vivono con uno stile di vita neanche troppo energivoro, ma che comunque implica un certo inquinamento procapite (il cui trasporto alla fine non è neanche quota maggioritaria) non ci si fa niente. L'ambiente si satura. Un po come mettere 100 persone in 20mq. Prima o poi si soffoca e si viene investiti dalle flautolenze altrui . Se avete idee che non siano deportare la metà della popolazione del norditalia dite pure. Ma non pensiamo che bloccando una % risibile della produzione di inquinamento sposti le cose. La magagna è a monte.
  24. Francamente il darwin awards lo dare ad esempio in cina, che dovendo tirare su da 0 città intere non hanno pensato a questi aspetti ed ora hanno livelli che altro che i nostri. Noi ci siamo ritrovati tutto già fatto nei secoli (impianti planimetrici urbani, zone di costruzione, ecc...) del resto i romani prima e medioevo dopo non è che immaginavano di dover fare le cose con criterio perchè duemila anni dopo sarebbero arrivati i turbonafta a far venir fuori le loro carenze di progetto.
  25. Io di solito tocco appena la frizione per disinserirlo. Non so se nella giulietta è cosi (non l'ho montato), ma nella 159 è un po irritante il fatto che quando si fa il resume ci da dentro parecchio col gas.
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