vi siete sparati 20 pagine da ieri sera; seguire sto topic e' quasi faticoso come lavorare
comunque ragazzi se e quando vi capitera' di fare una gita in uno stabilimento vi renderete conto quante possibilita' ci siano per fare ste "imprese" ; e' materialmente impossibile prevenire certe fughe perche' c'e' un mare di gente che va e viene. Immaginate un carrellista che porta i cassoni a lato linea, un operaio che si sposta per andare in bagno, gli impiegati addetti alle linee , i fornitori
E i sorveglianti sono davvero pochi anche se girano costantemente. Solo se beccano qualcuno in fragranza di reato possono far qualcosa
La zona dove hanno fatto le foto poi e' dove le auto vengono accumulate fuori dalla linea e magari sostano li per dei giorni perche' devono essere completate, modificate, ci sono operai che ci lavorano sopra sotto e dentro, progettisti, fornitori che ci girano intorno. Uno stabilimento e' un mercato non e' una biblioteca
Secondo argomento: le foto sono uscite, la sorpresa si e' rovinata , adesso sono costretti ad anticipare: NO
ovviamente, no; non siamo ne' tedeschi ne giapponesi ma uno straccio di pianificazione da seguire ce l' abbiamo pure noi. Se si puo' uscire in produzione solo dopo una certa data e' perche' ci sono dei vincoli che non consentono assolutamente l' anticipo.
Terzo: la barzelletta di Acs che in produzione scelgono loro che assetto mettere e' una barzelletta e basta. Vogliamo dargli un po' piu' di importanza: ok e' una leggenda metropolitana. In stabilimento si produce a disegno e i disegni li fanno in progettazione
Lo stabilimento chiede cambiamenti, per lo piu' per risolvere difficolta' di montaggio o accoppiamenti difficoltosi o pezzi che sul disegno sembravano ben distanziati mentre poi da montati sono troppo vicini, ma non si va oltre.
Anche perche', se l' assetto e' troppo basso e la marmitta tocca a terra, per fare un esempio stupido, non e' colpa dello stabilimento ma di chi ha progettato. Quindi le possono anche fare rasoterra se vogliono