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TONI

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  1. TONI

    Idea/1007

    magari non ne aveva bisogno... non e' un' affermazione ma un' ipotesi
  2. ho fatto una piccola ricerca che conferma quanto mi ricordavo... De Tomaso: nel 1975 Alessandro aggiunge un altro mattone al suo castello: la Maserati. La Citroen, che controllava la casa del tridente, attraversava in quegli anni una profonda crisi. La Peugeot decise così di acquistare il marchio della "due cavalli" ma decise di vendere la Maserati. Alessandro non si lasciò sfuggire l'occasione e con l'aiuto del Gepi rilevò nei due anni successivi sia la Maserati che la Innocenti. La Mini disegnata da Bertone venne così ereditata da Alejandro. Il 10 luglio del 1981 venne stretto un accordo con la Daiahtsu per la fornitura di centomila motori, un accordo straordinario che arriverà addirittura creare a 120 mila unità. Nel '90 viene ceduto il 49 per cento della Maserati alla FIAT. Nel 1993 Alessandro un ictus ha colpito Alejandro, i medici gli diedero meno dell'uno per cento di possibilità di salvarsi. Mentre lottava per la vita decise di salvare la sua creatura. Per fare ciò rinunciò alla Maserati che cedette integralmente a FIAT.
  3. no negli anni sessanta Innocenti non era ancora Fiat.Infatti costruiva in Italia su licenza le Mini.Credo che sia passata sotto Fiat quando quest' ultima acquisto' il 50% delle azioni De Tomaso negli anni 80...ma sto andando a memoria
  4. si pero' ti ricordi che brutta figura facevano fare alle povere alfa ?
  5. Alfred...aggiungi subito la faccina per dire che stavi scherzando...dai...
  6. TONI

    Idea/1007

    Sporting...guarda che hai a che fare con il nuovo Fraz...quello che ha dichiarato guerra alle auto italiane
  7. molto piu' facilmente,ai tempi del primo, Fiat era realmente riconosciuta come marca d'importanza continentale e come tale fu protagonista anche se stava dalla parte di chi perdeva, essendo il film inglese... un po' come per i film americani dove i nemici di turno (tedeschi,russi)fanno sempre figure pessime anche se sono comunque temuti e rispettati
  8. in qualita' di moderatore ti dovresti autobannare per almeno 5 minuti
  9. chi ha scritto nuova Panda ha voluto spedificare che era il modello attuale e non quello vecchio...dargli l' errore mi sembra sbagliato
  10. la plancia e' davvero incomprensibile... il cupolotto sopra le bocchette di aerazione sembra posticcio e che cosa e' quel pannello grigio azzurro ? serve a coprire il mobiletto centrale ?
  11. a proposito di rapporto Fiat-cinema andatevi a rivedere la prima versione di Italian Job,ambientata a Torino negli anni 60,dove ladri esperti inglesi, a bordo di mini effettuano il colpo del secolo sottraendo il malloppo ad una delle piu' importanti aziende automobilistiche europee del momento....indovinate a quale ?
  12. estetica a parte il frontale Peugeot e' coerente con la necessita' di avere la presa aria in zona radiatore e la parte superiore del muso priva di aperture per consentire di non rovinare il flusso dell' aria e di non avere parti sporgenti in zona urto pedoni
  13. TONI

    Pensando allo Shuttle...

    Forse era un' idea valida con il difetto di essere realizzata con le tecnologie attuali
  14. a Torino puoi scegliere Panda,Punto(bz/bipower),Doblo' (persone e cargo,bz/bipower) Idea MJ,Stilo bz e Multipla(bz/bipower) quindi 2 volumi per trasporto cose e persone di dimensioni crescenti mancano,forse per ora, auto da "divertimento" come sportive o spider nelle altre citta' non so
  15. che grana ti sei preso in un mondo di monovolumi,diesel a trazione anteriore...che cosa mi diventi tu ? un moderatore... ti piace soffrire
  16. infatti penso che l' X1/99 sia la conferma sicura sul passo della 199
  17. bisogna considerare che spesso nelle nostre citta' molto antiche,appena scavi 2 metri sottoterra trovi un sacco di reperti archeologici che subito le bellearti ti bloccano. E' successo da poco a Torino negli scavi per il parcheggio sotterraneo sotto piazza S.Carlo dove hanno trovato due fili di mattoni vecchi ...
  18. dipende da che auto hai... se hai un usato sgangherato e nemmeno dentro ad un garage, se ci spendi un occhio per mantenerlo e magari non ti ci fanno girare per i blocchi del traffico se hai sempre sognato il macchinun e non te lo sei potuto mai permettere... forse diventa un' occasione per godere dei lati positivi dell' auto senza doverne sopportare i problemi si capisce poco che sono favorevole...?
  19. ossignur...sembrano appena uscite da una videocassetta porno non le alfa...ovviamente
  20. io penso che in citta', la maggior parte di auto che vedo circolare ospitano solo il guidatore.E sono anche monovolumi,suv...auto di grosse dimensioni. Mi viene spesso da pensare quando sono in coda,quanto questa sarebbe ridotta se al posto di auto così ingombranti e semivuote ci fossero delle biposto da 3 metri.Idem per i parcheggi.E quanto consumo di carburante in meno e meno inquinamento. Penso anche quanto mi farebbe comodo per le vacanze avere un monovolume o per il weekend lo spiderino (mannaggia a striscia...mi ha attaccato il tormentone). Senza contare i costi di manutenzione,assicurazione,garage Ai tempi di Fresco , avevo sentito dire in Fiat che si credeva che presto si sarebbe passato da un regime di vendita dell' auto ad un sistema di noleggio.Forse ci stiamo arrivando.
  21. Penso comunque che molti rimpiangeranno Celica e MR2...
  22. da repubblica.it Una azienda britannica ha creato Indipod, una toilette gonfiabile grande come una borsa da viaggio assicura privacy e autonomia Monovolume con servizi arriva il bagno da auto "Dove sarà il bagno più vicino"? Quante volte durante un viaggio o una gita siamo stati costretti a farci questa domanda per poi dover ricorrere, non senza mille imbarazzi, a qualche siepe o, peggio, a bagni dall'igiene a dir poco discutibile. Ora una azienda britannica promette di mettere fine a tutto questo con una soluzione o portata,(quasi) di ogni autovettura e di ogni tasca. La "rivoluzione" si chiama Indipod, consiste in una toilette posta all'interno di una tenda gonfiabile. Una vera e propria "bolla" che si gonfia ed è in grado di ospitare una persona. Il wc da auto chiuso si presenta come un normale borsone da viaggio di 10 chili, poco più largo e lungo di cinquanta centimetri e alto 33. Una volta gonfiata, la toilette portatile occupa una superficie di circa un metro quadrato e ha un'altezza di 120 centimetri. Basta collegare il piccolo compressore alla presa accendisigari e in 30 secondo il gioco è fatto: la toilette è pronta anche in pieno centro. "Quando siete nella bolla avete una segretezza completa - assicura l'azienda - gli altri nell'automobile non possono vedere nella bolla ed il rumore della ventola dell'aria fa sì che nessuno possa sentire cosa state facendo". Tutti i rifiuti finiscono in un recipiente alla base del water dove uno speciale liquido provvede all'eliminazione dei cattivi odori. Ovviamente auto con un bagagliaio capiente come monovolume e suv sono l'ideale per Indipod, ma si può usare anche all'aria aperta, ad esempio facendo campeggio. La toilette portatile, pensata inizialmente per i bambini, sta riscuotendo i favori delle persone disabili. Non a caso la dimostrazione "on the road" di Indipod, è stata fatta in collaborazione con la National association for colitis and crohn's. "Un viaggio di 3000 chilometri dall'estremo nord della Scozia alla punta del sud dell'Italia senza uscire dell'automobile. Noi lo abbiamo fatto (grazie ad un indipod )!", si legge sul sito dell'azienda. Sette giorni senza toccare altra toilette se non quello nella bolla. Una autonomia che si può acquistare anche online per meno di 300 euro. (1 giugno 2005)
  23. da repubblica.it Costi, funzionamento, regole, vantaggi e obiettivi. Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo servizio di mobilità che sta affascinando molte città Car sharing in otto città da Venezia a Palermo, ora funziona Cos'è il Car Sharing - Come funziona il car sharing - Quanto costa il servizio - Vantaggi del car sharing - Obiettivi e funzioni dell'Ics - I numeri del car sharing Il Car sharing - servizio di mobilità alternativo, complementare al trasporto pubblico locale, che consente agli utenti di condividere una flotta di automobili di diversa tipologia - funziona. A tutt'oggi sono 8 le città che usano normalmente questo nuovo sistema di trasporto: Venezia, Torino, Genova, Bologna, Modena, Provincia di Rimini, Roma, Firenze e Palermo di prossima apertura. Molti i Comuni e le Province che hanno aderito ad ICS: Brescia, Mantova, Padova, Novara, Parma, Provincia di Bologna, Milano (Comune e Provincia), Provincia di Rimini, Reggio Emilia, Taranto e Venezia. I Comuni che aderiscono a questo sistema di trasporto scelgono i gestori ai quali viene affidata l'autonoma erogazione del servizio in tutti i suoi aspetti, sempre nel rispetto degli standard di qualità e ambientalistici. Dai gestori dipende la manutenzione e la pulizia dei veicoli, la pianificazione e l'equilibrio degli investimenti, l'acquisizione e la gestione della clientela, la gestione delle forme di cooperazione e integrazione con l'Amministrazione comunale e con le altre imprese locali che erogano servizi di mobilità, l'assistenza ai clienti e la gestione del personale. L'idea di un servizio nazionale di car sharing si concretizza con il decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio del 27 marzo 1998. L'obiettivo è quello di ridurre i danni dell'inquinamento da traffico e la dipendenza dall'auto privata, soprattutto nelle aree urbane. La novità assoluta del progetto italiano rispetto alle altre esperienze internazionali è la realizzazione di una rete nazionale unica di car sharing cui fanno capo tutte le città che lo attivano attraverso ICS. Il call center/contact center nazionale consente a un qualsiasi utente del circuito ICS Io guido Car Sharing di prenotare e usare un'auto in ognuna delle città che dispone di questo servizio. L'abbonamento annuale pagato in una città è infatti valido per tutte le altre che hanno lo stesso servizio e l'utente verrà riconosciuto e accettato su tutta la rete nazionale. Il Ministero dell'Ambiente ha stanziato finora 9 milioni e 300 mila Euro ed ha creato una struttura di coordinamento I. C. S. Iniziativa Car Sharing in grado, in base alle direttive e alla supervisione del Ministero, di valutare e armonizzare i progetti di tutti i Comuni coinvolti, garantendo la qualità, la convenienza e gli standard di realizzazione e fornendo tutti i servizi utili alle Amministrazioni comunali per svilupparli. (1 giugno 2005)
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