da repubblica.it
Sulle orme di Diabolik La Bmw diventa un fumetto
di DANIELE SPARISCI
Se Valentino Rossi sogna una vita da eroe dei fumetti, la BMW ce l'ha già una sua striscia colorata. Si chiama "The Hire" e si vende in America a tre dollari, come i viaggi galattici di "Guerre Stellari" o le avventure snodabili de "Gli Incredibili", solo per citare alcuni dei best seller pubblicati dalla Dark Horse, protagonista della scena indipendente, quella che si muove oltre i due giganti dei comics, Marvel e DC.
L'idea nasce da una serie di cortometraggi, "The Hire" appunto, un progetto lanciato dalla casa tedesca nel 2001 e giunto ora al suo ottavo episodio. Che non fosse un semplice spot pubblicitario, lo si era capito subito leggendo i nomi del cast: stelle di Hollywood e maestri del cinema mondiale, come Tony Scott regista di "Top Gun"o Ang Lee, premio oscar per la "Tigre e il Dragone", e ancora John Frankenheimer autore di "Ronin" e "The Manchurian Candidate", John Woo, e Wong Kar Wai di "2046".
Ma le vere stelle, senza le quali il copione non avrebbe avuto alcun senso, erano tutte "made in Germany": le cabrio Z3 e Z4, i Suv X3 e X5, le berlina 540 e l'ammiraglia 740, fino alla cattivissima M5. Misteri, rapimenti, corse impossibili, trafficanti senza scrupoli, in un'atmosfera che ricorda le tinte noir dei migliori polizieschi, in cui il protagonista principale, "The Driver" interpretato da Clive Owen, è il duro di turno, un tipo enigmatico e imprevedibile, che assomiglia tanto - secondo la Darkhorse che lo ha trasformato in fumetto- all'ispettore Marlowe creato da Raymond Chandler.
Tanta fama l'"antieroe" scritturato da BMW, la deve alle interpretazioni in "Gosford Park" e in "The Bourne Identity" ma anche al web, centro nevralgico della strategia promo-cinematografica del marchio bavarese. Questi corti, grazie alla trasmissione gratuita in rete, hanno raggiunto il pubblico più variegato, dagli appassionati di motori ai cinefili incalliti.
L'intera serie, dal 2001 a oggi ,è stata vista 60 milioni di volte, e per chi l'ha persa è in vendita su dvd, mentre "The Hostage" diretto da John Woo, ha persino ricevuto il premio come miglior cortometraggio d'azione al Festival di Los Angeles.
I fumetti però sono un'altra cosa. Difficile immaginare per le fuoriserie tedesche una carriera da star come l'ha vissuta, e continua a viverla, la mitica Jaguar E Type Coupè passata nell'immaginario collettivo come l'auto di Diabolik. O il maggiolone Cabrio dell'investigatore dell'incubo Dylan Dog, numero di targa 666. Per la serie di "The Hire" sono previsti sei numeri di trentadue pagine tutte a colori. Nel primo, "Scandal", una futuristica BMW consente all'eroe di seminare un 'orda di paparazzi che lo inseguono, mentre in "Precious Cargo" dovrà scortare una donna incinta all'aeroporto di Detroit, la città dell'automobile.
(18 aprile 2005)