Ricordo che in un vecchio numero di Auto&Design, Robert Cumberford analizzava la differenza tra stile e design, sostenendo che lo stile era solo legato alla bellezza estetica mentre un buon design era il bello che assolveva ad una funzione.
Oggi si parla solo di design ma troppo spesso mi sembra che ci sia apparenza estetica e voglia di stupire senza che dietro ci sia una reale esigenza pratica, una nuova soluzione al modo di concepire l' auto ed il suo uso.
Per fare degli esempi, non sono certo buoni esempi di design dei paraurti a filo carrozzeria e verniciati perche' non assolvono al loro compito di proteggere, o gli enormi parabrezza che continuano sul tutto vetro del tetto che obbligano ad avere impianti di condizionamento esagerati, o la line di cintura laterale che sale riducendo visibilita' laterale e posteriore.
Presentare dei sedili con foglioline traforate o verniciare di verde i pneumatici sono soluzioni comprensibili visto che si parla di concept da salone che devono per prima cosa colpire l' attenzione , ma non assolvono a nessuna funzione pratica . Secondo me sono invece buoni esempi di design, perche' forniscono un soluzione alternativa a delle reali esigenze dell' automobilista, le porte che si aprono a libro e l' assenza del montante centrale del primo prototipo Chrysler o l' ottimale disposizione dei montanti della Honda Puyo che migliorano accessibilita' e visibilita'.
Sugli ultimi 3 esempi, forse, ci sono mille altri modi per ottenere una buona aerodinamica lavorando meglio sui dettagli, sugli accoppiamenti, studiando i flussi dell' aria e la reale necessita' che ha il vano motore di riceverne la giusta quantita' in funzione della velocita', senza per forza dover proporre delle linee che, a mio gusto, non sono poi così eccezionali
scusate la lunghezza