(ANSA) - TORINO, 2 LUG - Ammonta a 10 milioni di euro l'investimento che il Gruppo Fiat ha fatto per realizzare il nuovo Centro stile di Fiat Group Automobiles nell'ambito del complesso di Mirafiori. Il centro, inaugurato oggi dal vice presidente della Fiat John Elkann e dall'amministratore delegato Sergio Marchionne, riunisce sotto un'unica direzione, affidata a Lorenzo Ramaciotti, le attività di ricerca e design dei marchi Fiat, Lancia, Fiat Professional, Abarth eMaserati.
"Entro 12 mesi - ha anticipato Marchionne - porteremo qui anche il centro stile dei camion e dei trattori. Soltanto l'Alfa Romeo continuerà ad avere il suo centro stile ad Arese, ma sempre più collegato a questo centro di Mirafiori".
Per creare la nuova sede, la Fiat ha recuperato un edificio industriale chiamato "Officina 83" che in origine operava come centro di lavorazione meccanica. "Questo centro - ha aggiunto Marchionne - ci permetterà da un parte di muoverci in modo coerente e unitario dal punto di vista operativo ma ci permetterà anche di prestare un'attenzione sempre più grande alla personalizzazione di ogni brand e di valorizzare le caratteristiche di ognuno sul mercato. In questo edificio abbiamo riunito l'intero processo di stile. Dalla ricerca creativa dei designer, allo sviluppo delle idee con il supporto della realtà virtuale, fino alle attività di modellazione. Qui - ha detto - prendono forma le nostre vetture del futuro".
Il nuovo Centro stile occupa una superficie di 12.500 metri quadri, ai quali si aggiungono 8.100 metri quadri di aree esterne. Sono presenti una grande sala riunioni, una sala per presentazioni in realtà virtuale, due sale per la presentazione dei modelli, oltre a un ampio spazio espositivo all'aperto.
L'atrio è stato allestito con opere dell'artista svizzero Roger Pfund. La Fiat ha inoltre fatto un accordo con la Fondazione Torino Musei per l'esposizione di opere d'arte moderna provenienti dalla loro collezione. Attualmente è esposta la scultura "Here and There" dell'artista britannico Anthony Gormley, affermatosi con la generazione dei Young British Sculptors negli anni '80.(ANSA).