Da Repubblica.it
I magistrati di Roma accusano la società di Alessandro Moggi di posizione dominante
La Gea World è specializzata nella gestione dei contratti dei calciatori
Indagato il figlio del dg della Juve
"Illecita concorrenza con minaccia"
Chiara Geronzi sarebbe pronta a cedere le quote
ROMA - Il nome di Alessandro Moggi, presidente della Gea World, figlio del direttore generale della Juventus, è stato iscritto sul registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm romani sulla società di procuratori sportivi.
"Posizione dominante". I magistrati ipotizzano il reato di "illecita concorrenza con minaccia o violenza" in relazione al sospetto di posizione dominante della Gea, specializzata nella gestione dei contratti dei calciatori. L'iscrizione di Alessandro Moggi risale ad alcuni mesi fa ed è stata fatta all'interno del fascicolo scaturito dall'indagine sul doping amministrativo e sui bilanci delle società di calcio che vede indagati nella capitale anche il presidente della Roma Franco Sensi e l'ex patron della Lazio Sergio Cragnotti.
Le accuse di Gaucci. E' intenzione della procura di Roma verificare quanto raccontato a Repubblica dall'ex presidente del Perugia Luciano Gaucci rifugiato in un albergo di Santo Domingo. In particolare, i pm vogliono approfondire il capitolo legato alla vendita del giocatore Fabio Liverani dal Perugia alla Lazio: "Un affare da 25 miliardi di lire - ha sostenuto Gaucci - per cui sono stato costretto a pagare il 15% alla Gea di Alessandro Moggi e Chiara Geronzi. Sono andato personalmente, accompagnato dal mio autista, quattro, cinque volte nell'ufficio Gea al centro di Roma. Ogni volta portavo con me una valigetta stipata di contanti. Alla fine, ho versato 3 miliardi e 750 milioni di lire in nero. Sono stato costretto, mi hanno puntato una pistola alla tempia: se non davo quei soldi alla Gea l'affare non si faceva. Sono stati loro a far crescere la valutazione di Liverani da 20 a 25miliardi di lire e poi hanno indicato loro la percentuale della mediazione: intrattabile. Cragnotti neppure lo voleva Liverani".
Nelle interviste Gaucci faceva riferimento a Chiara Geronzi e proprio oggi la giornalista del Tg5 figlia del presidente di Capitalia Cesare Geronzi ha fatto sapere di essere sul punto di cedere le sue quote di partecipazione alla Gea.
Al setaccio altre compravendite. Ma l'indagini non si limita all'acquisto di Liverani. I magistrati che hanno raccolto una serie di denunce contro il cartello monopolistico della Gea World nel mondo del calcio, stanno passando al setaccio altre compravendite di giocatori. I pubblici ministeri hanno sentito infatti nei mesi scorsi alcuni procuratori, come Vincenzo Morabito, Dario Canovi e Sergio Berti, l'allenatore Zdenek Zeman e lo stesso Cragnotti sotto inchiesta per i bilanci della Lazio. Gli inquirenti vogliono accertare, tra l'altro, se i calciatori siano liberi di scegliere i procuratori e se alle squadre, nel momento della formazione, vengano imposti i giocatori dalla Gea.
(15 febbraio 2006)